Blog di servizio gratuito per la comunicazione in Arte

martedì 31 marzo 2015

Scambio Jacquemart-André/Palazzo Pitti: il Suonatore di liuto di Salviati in mostra nella Galleria Palatina

Frutto di uno scambio tra Parigi e Firenze, da giovedì 2 aprile fino al 20 luglio 2015 il Suonatore di liuto di Francesco Salviati del Musée Jacquemart-André sarà esposto nella Sala delle Statue della Galleria Palatina di Palazzo Pitti

L’iniziativa nasce dall’intesa tra i due musei: al Musée Jacquemart-André di Parigi è stato infatti concesso in prestito l’Amorino dormiente del Caravaggio, delle collezioni della Galleria Palatina, per la mostra “De Giotto à Caravage - Les Passions de Roberto Longhi" (27 marzo-20 luglio 2015), e pertanto è stato conseguentemente concordato lo scambio temporaneo con lo splendido dipinto del Salviati che, eseguito probabilmente negli anni ’30 del Cinquecento, per l’alta qualità dell’esecuzione e il sottile cromatismo, costituisce una delle più riuscite creazioni artistiche del XVI secolo, ed è oggi una delle maggiori attrazioni del museo parigino.

Sarà possibile ammirare l’opera, una tavola dipinta di 96 x 77 centimetri, durante gli orari d’apertura della Galleria Palatina, e sarà compresa nel prezzo del biglietto d’ingresso; la sua esposizione sarà accompagnata da un paio di pannelli esplicativi.


Segnalato da Marco Ferri 

venerdì 27 marzo 2015

A Volterra: il cinema di Pier Paolo Pasolini e le icone pop di Terry O’Neill

Due grandi e suggestive esposizione fotografiche stanno per prendere il via a Volterra: il cinema di Pier Paolo Pasolini e le icone pop di Terry O’Neill.
Dal 3 aprile Volterra raddoppia la sua offerta: oltre alla mostra dedicata a Rosso Fiorentino, la splendida città toscana diventa teatro anche della grande fotografia internazionale. 

Due grandi artisti, molto diversi tra loro, a volte addirittura opposti nel linguaggio, ma che trovano un comune denominatore nell’aver rappresentato e nell’essere diventati essi stessi delle icone. Ieri come oggi, Rosso Fiorentino come Pierpaolo Pasolini e Terry O’Neill.

Alla Pinacoteca Civica di Volterra, i maestri convivono e dialogano tra loro: da una parte Pier Paolo Pasolini, regista e poeta nel cui pensiero dominano i corpi e i luoghi del mondo popolare; dall’altra Terry O’Neill, uno dei più grandi fotografi del ‘900, che attraverso il suo obiettivo ha immortalato le grandi star dagli anni ’60 in poi.

Le due esposizioni, che si inseriscono nel ciclo del grande evento 2014 - 2015 “Rosso Fiorentino. Rosso Vivo. ”, sono promosse dal Comune di Volterra, prodotte ed organizzate da Arthemisia Group, e realizzate con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra e sponsorizzate da Generali Italia.

L’ingresso a entrambe le mostre è compreso nella “Volterra Card”, che avrà la validità di 72 ore e consentirà l’ingresso anche alla Pinacoteca Civica, al Museo Etrusco Guarnacci, al Palazzo dei Priori, al Teatro Romano, al Battistero di San Giovanni e all’Ecomuseo dell’Alabastro.
Le opere esposte, provenienti da collezioni pubbliche e private, ruoteranno nel corso dell’anno, alternandosi per rendere l’esposizione dinamica e in continua evoluzione.

BIENNIO ALL’INSEGNA DELLA CULTURA 
Rosso Fiorentino. Rosso Vivo.
La Deposizione, la Storia, il ‘900, il Contemporaneo
A cura di Alberto Bartalini

L’ iniziativa, dentro la cui programmazione rientrano le due nuove esposizioni, è il fulcro del programma turistico culturale della Città di Volterra per il biennio 2014/2015: non solo l’esposizione vede l’avvicendamento di opere di molti artisti, ma essa rappresenta altresì l’occasione di promuovere nel mondo, ancora più che in passato, il più grande capolavoro di Giovan Battista di Jacopo, detto Rosso Fiorentino: La Deposizione dalla Croce, definita da Vittorio Sgarbi «l’anima di Volterra». Dipinta nel 1521 per la Cappella della Croce di Giorno presso la Chiesa di San Francesco a Volterra, questo quadro rappresenta un importante momento nella storia dell’arte italiana, quando pittori come il Rosso cercarono di elaborare un nuovo canone pittorico che andasse oltre a quanto era stato raggiunto con il Rinascimento. L’impressionante modernità dell’opera, ne fa indiscutibilmente un capolavoro dell’arte italiana. Il pittore realizza una figurazione naturalistica e contemporaneamente astratta, adattando la luce a quella dell’ambiente per cui era progettato e agli affreschi che lo decoravano
Orari
Gli spazi espositivi sono aperti tutti i giorni nei seguenti orari:
Pinacoteca Civica, dalle ore 9.00 alle ore 19.00
Museo dell’Alabastro, dalle ore 9.30 alle ore 19.00
Palazzo dei Priori, dalle ore 10.30 alle ore 17.30
Museo Guarnacci, dalle ore 9.00 alle ore 19.00
Teatro Romano, dalle ore 10.30 alle ore17.30
Battistero di San Giovanni, dalle ore 10.00 alle ore 18.00

Biglietti
Intero € 14,00
Ridotto € 12,00
Gruppi € 10,00
Scuole € 6,00
Famiglia € 20,00 

martedì 24 marzo 2015

MM SOLO MalenaMazza all'Oficina de l’Art di Alghero

Art&Co Alghero in collaborazione con L’Oficina de l’Art inaugura sabato 28 marzo alle ore 19,00 la mostra personale dell’artista fotografa Malena Mazza, “MM SOLO MalenaMazza “, a cura di Gerardo Giurin.

La ricerca di Malena Mazza riflette le gioie e le paure dell’essere donna nella cultura occidentale, esibendo un universo femminile composto da figure solo apparentemente in contrasto tra loro.

La mostra, allestita nella galleria de l’Oficina de l’Art, verrà inaugurata Sabato 28 Marzo con la presenza dell’artista e si concluderà Domenica 12 Aprile 2015



Via Roma,33
Alghero

sabato 21 marzo 2015

Dalì, erotici palati surrealisti: Les diners de gala alla Galleria Orizzonti Arte Contemporanea di Ostuni

Per la rassegna "Discorsi in Galleria: I 5 sensi" promossa dalla Galleria Orizzonti Arte Contemporanea di Ostuni, Domenica, 29 marzo ore 18,30 , è la volta del secondo appuntamento (Il tatto e l'olfatto) : DALI', EROTICI PALATI SURREALISTI: LES DINERS DE GALA , questo il titolo della Conferenza audiovisiva a cura della Prof.ssa Claudia Attimonelli (Università A. Moro di Bari).

"L’immaginario tattile e sensuale di Salvador Dalì è la prima fessura dalla quale sbirciare un universo composto da visioni – o forse allucinazioni – surrealiste e ricche di associazioni sinestetiche. Gli orologi molli attraverso cui misurare un tempo matto, le curve muliebri riconfigurate in cassetti socchiusi, una rosa che medita rossa e rorida nel cielo gonfio di sensualità accanto allo stravagante e rarissimo volume concepito dall’artista nel 1971 dal titolo Les Diners de Gala e dedicato alle sue due passioni, la cucina e Gala Éluard Dalí.

Gala, una donna russa il cui nome originario era Elena Dmitrievna D’jakonova è stata una bellissima modella, un’artista e una menager d'arte, nonché moglie e soggetto di numerose e celebri opere di Salvador Dalí. Presente in tutte le tappe iconografiche dell’artista, dalla giovinezza alla vecchiaia, la coppia, giocosa e innamorata ci introduce in un mondo per certi versi ancora tanto inesplorato del grande genio del secolo scorso.

“Quando avevo sei anni volevo fare il cuoco”, così dichiarò una volta Dalì e sublimò il sogno infantile realizzando un’opera editoriale che mescola erotismo e cibo attraverso ricette sensuali e gustose, corredate da immagini, collage e dipinti straordinari.

Partiremo da qui per perderci nei mondi liquefatti e onirici di Dalì e della sua musa ispiratrice Gala." - Claudia Attimonelli


DOMENICA, 29 MARZO

DALI', EROTICI PALATI SURREALISTI: LES DINERS DE GALA
CONFERENZA AUDIOVISIVA a cura di Claudia Attimonelli

Galleria Orizzonti Arte Contemporanea
Piazzetta Cattedrale - Ostuni
T. 0831.335373 / 348.8032506
www.orizzontiarte.it

ore 18,30 - INGRESSO LIBERO

Evento sostenuto e organizzato in collaborazione con:
Relais La Sommità - Ostuni

Sponsor ufficiale:
Via Giusti 51 - Ostuni



PRODUTTORI VINI MANDURIA S.c. A.
MAESTRI IN PRIMITIVO DAL 1932
Consorzio Produttori Vini Manduria
Anna Gennari
P.R. Eventi e Comunicazione
T. +39 099 973 53 32 -230
annagennari@cpvini.com
www.cpvini.it
www.museodelprimitivo.it
www.alceosalentino.it

RELAIS LA SOMMITA'
La Sommità
Via Petrarolo, 7 (centro storico)
Ostuni
T. 0831 305925 - info@lasommita.it
www.lasommita.it


B&B ViaGiusti51
Viagiusti51
Ostuni
T. +39 3388214884
www.viagiusti51.it

giovedì 19 marzo 2015

Giovanni Chiaramonte. Jerusalem - Figure della Promessa

Al Museo Diocesano di Milano si sta tenendo un  nuovo appuntamento di MuDi Contemporanea, dedicato alla fotografia di Giovanni Chiaramonte. L’esposizione, presenta 36 fotografie dell’artista realizzate nel 1988.

Chiaramonte riprende Gerusalemme con pellicola a colori con metodo analogico; caratteristica della sua fotografia è l’uso del formato quadrato, derivato dal negativo 6×6 al quale l’artista attribuisce un valore simbolico, di rapporto fra terra e cielo, in cui tutti gli elementi trovano la giusta collocazione.

L’immagine di Chiaramonte ha come tema principale il rapporto tra luogo e destino nella civiltà occidentale. Già fin dalle prime ricerche sul paesaggio italiano, l’opera di Chiaramonte si manifesta come una personale sequenza di immagini nella quale le fotografie, pur singolarmente significative, acquistano appieno solo nel loro insieme una straordinaria forza narrativa.

Nel ciclo di scatti dedicati a Gerusalemme, esposti al Diocesano, si evidenzia la specificità dello sguardo dell’artista nella scelta paziente dell’immagine, che evita l’ovvio, il banale, il luogo turistico nell’attesa che la scena si componga spontaneamente, come un piano-sequenza che altri devono costruire.
Così nascono, come ha sottolineato A.C. Quintavalle (Ritorno a Jerusalem, 2014) immagini che ripropongono una memoria diversa della città: “Chiaramonte ha deciso di riflettere, e riflettere è la parola giusta, sugli spazi della memoria, ha deciso di costruire, di Gerusalemme, una memoria diversa, ha inventata una città”.

In mostra gli scatti di Chiaramonte sono puntualmente accompagnati da brevi componimenti di Umberto Fiori che, con l’intento di descrivere le immagini, ne amplificano l’aspetto poetico invitando alla riflessione.

Il ciclo Jerusalem è stato esposto a Venezia presso IKONA Gallery nel 2014 in occasione dell’inizio delle celebrazioni del 500° anniversario del Ghetto di Venezia, poi a Marsiglia presso l’Istituto Italiano di Cultura in occasione della la Giornata della Memoria nel 2015.

Nato nel 1948 a Varese da genitori di Gela, Giovanni Chiaramonte comincia a fotografare alla fine degli anni Sessanta, operando per la ripresa della forma figurativa, seguita alla stagione astratta e informale di certe tendenze della Pop-Art e dell’Arte Concettuale del XX secolo. Ha fondato e diretto diverse collane dedicate fotografia per importanti case editrici, ha tenuto mostre in varie parti del mondo. Nel 2005 l’Università di Palermo gli ha conferito la laurea honoris causa in Architettura.

Umberto Fiori è nato a Sarzana nel 1949. Dal 1954 vive a Milano, dove si è laureato in filosofia. Negli anni Settanta ha fatto parte del gruppo degli Stormy Six come cantante e autore; ha collaborato con compositori, artisti (tra i quali Giovanni Chiaramonte) e con Studio Azzurro. E’ autore di saggi e interventi critici in tema di musica, letteratura, poesia. Lo scorso anno è stata pubblicata la sua raccolta di poesie, dal 1984 al 2014, edita da Mondadori.

Accompagna la mostra un catalogo con introduzione di Giovanni Chiaramonte e brani di Umberto Fiori (ediz. Libreria Editrice Vaticana, 2014).

In occasione della mostra il Museo organizza un ciclo di incontri d’approfondimento intorno ai temi suscitati dal lavoro di Chiaramonte. (ingresso di cortesia suggerito a 5 euro)

Martedì 21 aprile, ore 20.30 con Umberto Fiori, Poeta

Giovedì 30 aprile, ore 20.30 con Silvano Petrosino, Filosofo

Martedì 12 maggio, ore 20.30 con Antonio Sichera, docente di Letteratura contemporanea all’Università di Catania


Museo Diocesano
corso di Porta Ticinese, 95 20123, Milano
Orari di Apertura
mar - dom: 10.00-18.00
La biglietteria chiude alle ore 17.30
lun: Chiuso (Eccetto Festivi)
Ingresso:
il martedì: € 4.00
intero: € 8.00
ridotto [+] e convenzioni [+]: € 5.00
scolaresche [+] € 2.00


GIOVANNI CHIARAMONTE
dal 16/3/2015 al 16/5/2015

mar - dom 10-18, la biglietteria chiude un'ora prima


Ufficio stampa:
Maria Elena Colombo T. 02.89404714 int.817 - M. 331 2597818 mariaelenacolombo@museodiocesano.it - ufficiostampa@museodiocesano.it

mercoledì 18 marzo 2015

New Media Art from Korea alle Murate Progetti Arte Contemporanea Firenze

Le Murate. Progetti Arte Contemporanea festeggia il suo primo anno di attività con un una mostra progettata in collaborazione con il MMCA - National Museum of Modern and Contemporary Art, Korea – e l’Ambasciata della Repubblica di Corea in Italia, che presenta l’ultima generazione di artisti coreani attivi nel panorama internazionale. 

Organizzata in occasione del Florence Korea Film Festival, "New Media Art from Korea" mostra una selezione di opere degli artisti coreani più rappresentativi all’interno del sistema dell’arte contemporanea. 

La Corea, paese nativo di Nam June Paik, vive oggi un momento di grande sperimentazione non solo nel campo dell’immagine ma anche della Web Art e degli Interactive Media. I lavori presentati presso Le Murate. Progetti Arte Contemporanea offrono prospettive diverse su problematiche critiche legate al rapporto tra arte, tecnologia, società e uomo. 

Il National Museum of Modern and Contemporary Art, attualmente diretto da KIM Jeongbae, è dal 1969 l’unico museo nazionale d’arte in Corea. Dal momento della sua riapertura nella città di Gwacheon, nel 1986, il Museo si occupa di collezionare, conservare e studiare l’arte contemporanea. Nel 1998 ha inaugurato la Galleria di Deoksugung e nel 2013 la terza sede a Seoul.

Le Murate. Progetti Arte Contemporanea, con la direzione artistica di Valentina Gensini, propone mostre, incontri, performance e workshop centrati sulle tematiche ed i linguaggi artistici del contemporaneo, con un taglio fortemente interdisciplinare. Lo Spazio Riviste e le Residenze per artisti si offrono come luogo di aggiornamento e formazione. Le Murate. Progetti Arte Contemporanea è un centro di ricerca e produzione artistica per la città e sulla città.

Si ringraziano
MMCA, KOREA
DIRETTORE KIM Jeongbae
CAPO CURATORE CHOI Eunju
NEW MEDIA ART FROM KOREA
CURATORE YI Soojung
LE MURATE. PROGETTI ARTE CONTEMPORANEA
DIRETTORE ARTISTICO Valentina Gensini
COORDINAMENTO MOSTRA Stefania Rispoli

La mostra New Media Art from Korea inaugura il giorno 21 marzo alle ore 18.00 presso Le Murate. Progretti Arte Contemporanea, Piazza delle Murate - Firenze.

Apertura dal 21 marzo al 9 maggio 2015, da martedì a sabato con orario 14.00-20.00.

martedì 17 marzo 2015

Grazie Italia

Sono aperte le selezioni per la mostra GRAZIE ITALIA promossa dal Padiglione Nazionale Guatemala presso la 56. Esposizione Internazionale d’Arte - la Biennale di Venezia, volta alla celebrazione dei migliori artisti italiani e internazionali del panorama contemporaneo, scelti da una commissione scientifica attraverso una accurata selezione. Il Padiglione Nazionale Guatemala, assieme al Padiglione Nazionale di Grenada, patrocinerà la mostra GRAZIE ITALIA favorendo così il dialogo tra Stati e promuovendo lo scambio di culture differenti, dando il giusto peso a tutte le espressioni artistiche ed ai linguaggi regionali.

Le sezioni della mostra saranno pittura, scultura, fotografia, il catalogo accompagnerà i visitatori attraverso un percorso costruito sull’osmosi tra i lavori selezionati e le opere degli espositori invitati alla partecipazione nazionale.

L’importantissima mostra sarà ospitata a Venezia durante la Biennale d’Arte 2015 nella sede dell’Officina delle Zattere dall’ 8 luglio all’ 8 agosto 2015 - ubicazione anche del Padiglione Nazionale Guatemala della 56. Biennale di Venezia-  nel periodo di massimo afflusso del turismo culturale ed apice delle visite giornaliere alla mostra.

L’esposizione sarà organizzata dalla Associazione Culturale La Rosa Dei Venti e dalla START srl, con la curatela della dott.ssa Arianna Fantuzzi storica dell’arte e curatrice.  

Segreteria : Info e Contatti
Maria Luciani 3460423903 (Lun. Ven. 9.00/12.00 - 17.00/18.30)
Simone Giordano 3280580403 (Lun. Ven. 14:30 - 17.00)
Sito di riferimento www.biennaleguatemala.com cliccare sulla pagina News
E-mail padiglioniuniti@gmail.com


Arianna Fantuzzi è nata a Bologna e residente a Roma; dopo gli studi classici, frequenta il corso in “Storia e Conservazione del Patrimonio Artistico” dell’Università degli studi di Roma Tre, laureandosi con il massimo dei voti con una tesi di stampo iconografico in Storia dell’Arte Medievale. Si occupa come caporedattrice del Catalogo del Padiglione Guatemala per la Biennale di Venezia 2015.  In questo momento Arianna Fantuzzi si sta specializzando sull’arte contemporanea in particolar modo ponendo la sua attenzione ai nuovi linguaggi del XXI secolo.

lunedì 16 marzo 2015

FuoriLuogo - Arte contemporanea fuori dal museo

Un modo nuovo per connettere diverse realtà creando un dialogo fra il territorio, i suoi abitanti e i fruitori d’arte contemporanea: 12 condomini, 12 artisti internazionali e 2 anni per creare un percorso di arte contemporanea en plein air.

L’Urban Art sbarca in città con un progetto innovativo, Fuori Luogo, che ha l’obiettivo di creare a Pordenone (e nella sua cintura urbana) una galleria en plein air seguendo un percorso partecipato dagli attori protagonisti, sia nella gestazione che nello sviluppo, e che vede la collaborazione tra aziende private, che considerano la cultura come valore aggiunto al loro fare impresa, cittadini, che decidono non solo di riqualificare il proprio stabile, ma di metterlo a disposizione della comunità come veicolo di arte, cultura e socialità, amministrazioni pubbliche e associazioni culturali.

Il progetto FuoriLuogo - Arte contemporanea fuori dal museo nasce dalla volontà di trasformare un luogo riqualificandolo sotto il segno dell’arte e restituendolo così alla collettività per fare sì che l’arte diventi chiave e strumento per una ri-appropriazione del territorio, rendendolo luogo di incontro e di aggregazione. E ha trovato proprio in quella Pordenone che fu urbs picta la prima adesione, dove proseguire idealmente l’uso di decorare le facciate dei propri palazzi per farsi rappresentare dalla bellezza, utilizzando i linguaggi e le tecniche contemporanee. L’Urban Art, oggi, con la sua prorompenza e capacità comunicativa, in grado di raggiungere il pubblico più vasto avvicinando l’arte alla vita, ha il potere di cambiare permanentemente un quartiere e generare nuovi poli di interesse (turistico, culturale e sociale), nuove geografie culturali e investimenti.

Ideatori e coordinatori del progetto sono l’associazione Ubik Art, presieduta da Giuseppe Carletti, l’artista Mattia Lullini e Massimo Franzo dell’impresa Franzo, sostenitori di un’arte motore di cambiamento non solo estetico ma anche sociale, capace di dare nuovi stimoli e creare circuiti virtuosi.

FuoriLuogo nasce dunque indipendente e completamente finanziata da imprese private: Franzo, Ivicolors, Sigma Coatings PPG. Una modalità, con le imprese che assumono un ruolo propositivo con ricadute sul pubblico, particolarmente apprezzata dall’amministrazione comunale di Pordenone, che patrocina FuoriLuogo - mettendo a disposizione la Galleria d’arte Moderna e Contemporanea Armando Pizzinato per incontri e laboratori e studiando forme di incentivo specifiche, per esempio l'esenzione dalla tassa di occupazione del suolo pubblico - non solo per le sue valenze culturali, ma anche per il contributo che darà nel ridisegnare la città, in linea con le politiche di rigenerazione urbana in atto.

FuoriLuogo, nell’arco di 2 anni, coinvolgerà 12 condomini e 12 artisti internazionali: l’americano Momo, l’ungherese Interesni Kazki, Erosie (Paesi Bassi), il duo francese THTF, il polacco Nespoon, lo spagnolo Xuan Alyfe, il francese Horfee, lo svedese Ekta e gli italiani 108nero, Geometric Bang, Mattia Lullini e Alina Vergnano. Alla riqualificazione degli edifici (in molti casi anche energetica) seguirà l’intervento artistico, che potrà usufruire dei ponteggi allestiti e verrà finanziato dalle aziende partner del progetto.

A fare da apripista è il condominio Incis di via Oberdan, che ha accolto entusiasticamente la proposta dell’amministratore condominiale Francesco Cangelosi di ospitare sulla propria facciata un’opera d’arte. Alle 9 famiglie proprietarie sono stati sottoposti i bozzetti creati appositamente per il palazzo da Ekta, Geometric Bang, Mattia Lullini e Alina Vergnano. La scelta, dopo un attento confronto, è caduta su Alina Vergnano (giovane artista e illustratrice torinese, che attualmente vive a Göteborg, in Svezia) e il suo bozzetto “Sussurri”.

Entro il mese di aprile 2015 verranno effettuate sia la riqualificazione tecnica, che l’intervento artistico. Il prossimo palazzo sarà a Porcia, mentre proseguono i contatti per portare il progetto anche in provincia e fuori regione.

La realizzazione dell’opera non sarà però considerata come l’obiettivo finale del progetto, ma come un nuovo step. Il condominio, nel suo nuovo rapporto dialettico con la città diventerà incubatore e generatore di idee, luogo dove avviare nuove modalità di fruizione degli spazi e nuove relazioni attraverso altre forme d’arte o attività, secondo il modello della compartecipazione.
In quest’ottica sono stati avviati contatti con diverse associazioni del territorio, che potranno proporre idee e progetti.

La presenza in città degli artisti al lavoro potrà inoltre dare vita a contaminazioni e ibridazioni (tra italiani e stranieri), coinvolgimento dei giovani del quartiere e della città, approfondimenti del loro percorso artistico (non necessariamente legato solo alla street art) attraverso mostre, incontri, laboratori.

Tutte le fasi del progetto verranno documentate con foto e video e la comunicazione verrà veicolata attraverso i social di Ubik Art e Franzo, in attesa che anche il sito di condominio diventi una realtà (secondo le ultime normative di legge).

Sarà questo un modo per connettere diverse realtà creando un dialogo fra il territorio, i suoi abitanti e i fruitori d’arte contemporanea.

sabato 14 marzo 2015

Sergio Armaroli. Confusio Rerum Confusio Verborum

In occasione del Festival 5 Giornate - Milano: Cinque Giornate per la Nuova Musica, lo spazio Made4Art presenta l’inaugurazione del progetto di sound installation / active soundwork Sergio Armaroli. Confusio Rerum Confusio Verborum. L’evento, anteprima del Festival 5 Giornate, si svolgerà martedì 17 marzo dalle ore 18.30, con performance artistico-musicale a cura di Sergio Armaroli alle ore 19.30 e presentazione del catalogo sul progetto. Seguiranno, nelle giornate di sabato 21 e domenica 22, due performance musicali a cura di Francesco Cuoghi e Sergio Armaroli.

Artista poliedrico e versatile, Armaroli ricorre a diversi linguaggi, tecniche e strumenti, a volte da lui stesso realizzati, per creare un lavoro in grado di superare le tradizionali classificazioni. Poesia, pittura, fotografia, video e musica si mischiano in un’opera d’arte totale capace di suscitare emozioni, creare situazioni insolite e spiazzanti, porre quesiti: un invito alla riflessione attraverso stimoli visivi e sonori.

Nel percorso creativo dell’artista riveste particolare importanza l’universo musicale, un ambito che Armaroli esplora sia come musicista che come compositore. La sua musicalità è fatta di suoni, parole e silenzio, in una sperimentazione che rielabora in maniera personale e libera da un linguaggio codificato.


Sergio Armaroli (1972) ha compiuto gli studi presso l’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano diplomandosi in pittura con il massimo dei voti e presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano diplomandosi in Musica Elettronica, Jazz e Strumenti a Percussione. Si è perfezionato presso la Fondazione Arturo Toscanini di Parma e presso l’Accademia del Teatro Alla Scala di Milano. Ha studiato inoltre “percussion popular” presso l’I.S.A. Instituto Superior de Arte de La Habana (Cuba). 

Ha suonato e suona in numerose orchestre, ensemble cameristici e in qualità di solista in Italia e all’estero (Polonia, Germania, Lussemburgo, Svizzera, Messico, Gran Bretagna e Francia). Ha al suo attivo numerose registrazioni (ArtAche, Stradivarius, Rugginenti, BMG Ricordi, Red! e Dodicilune). L’ultimo suo lavoro per marimba sola dal titolo “Early Alchemy” ha avuto un generale consenso di critica in Italia e negli Stati Uniti. Come “attore musicale” realizza alcuni progetti multimediali e performativi progettando alcune installazioni sonore.

Ha esposto in Italia in mostre personali e collettive. Nel 2013 presso lo spazio Made4Art ha partecipato al progetto artistico Black&White. Astrazione negli opposti (24 maggio - 7 giugno). Nel 2014, sempre presso lo spazio Made4Art, si è tenuta la personale Camera d’eco (EchoChamber) (21 - 31 gennaio) e il 21 ottobre si è svolta la presentazione di una monografia dedicata ai suoi vent’anni di attività, volume edito da Vanilla Edizioni con testi a cura di Elena Amodeo e Vittorio Schieroni. 

Sergio Armaroli. Confusio Rerum Confusio Verborum
A cura di Elena Amodeo e Vittorio Schieroni

M4A - MADE4ART, Via Voghera 14 - ingresso da Via Cerano, 20144 Milano

17 - 22 marzo 2015
Inaugurazione martedì 17 marzo, ore 18.30 | Performance, ore 19.30 
Martedì - domenica, ore 15 - 19
www.made4art.it, info@made4art.it, t. +39.02.39813872

Catalogo in galleria

In collaborazione con Festival 5 Giornate - Milano: Cinque Giornate per la Nuova Musica
www.festival5giornate.it

PROGRAMMA DEL FESTIVAL 5 GIORNATE PRESSO M4A - MADE4ART:

Martedì 17 marzo | Anteprima Festival 5 Giornate
Ore 18.30 - inaugurazione del progetto Confusio Rerum Confusio Verborum 
Ore 19.30 - Sergio Armaroli, performance artistico-musicale

Sabato 21 marzo 2015, Ore 17.30 
Francesco Cuoghi, chitarra elettrica e chitarra 
Fausto Romitelli: Trash Tv Trance per chitarra elettrica 
Fabrizio De Rossi Re: Monstrous ship per chitarra elettrica 
Riccardo Sinigaglia: Nove per nove per chitarra elettrica 
James Dashow: Sounding pure duration 3 per chitarra ed elettronica 
Chikashi Miyama: Mutation per chitarra, elettronica e live video

Domenica 22 marzo 2015, Ore 15.30 
Sergio Armaroli, percussioni 
Giuseppe Giuliano: Bar im Bau per berimbau e computer tape 
Alvin Lucier: Silver streetcar for the orchestra per triangolo amplificato 
Francesca Gemmo: Around M per mbira amplificata* 
*prima esecuzione assoluta

venerdì 13 marzo 2015

Festa dell’Annunciazione al Museo di San Marco

Poco dopo il 1440 il Beato Angelico affrescò nel convento di San Marco l’immagine dell’Annunciazione, una delle opere pittoriche più ammirate del frate artista. 

Il dipinto è realizzato in una posizione tale da ricevere la luce naturale da una finestra, in origine probabilmente più piccola di quella attuale, situata a sinistra dell’affresco su una parete volta a est. Di conseguenza i primi raggi del mattino colpiscono l’affresco intridendo i colori che cambiano tonalità col variare dell’intensità della luce. 

Nei giorni 25 e 26 marzo 2015, in occasione della Festa dell’Annunciazione, che a Firenze, fino al 1750, veniva celebrato come il primo giorno dell’anno, il Museo di San Marco offre l’opportunità di assistere alla proiezione di un video dal titolo “Il 25 marzo”, realizzato nel 2013 da Caroline Duchatelet (artista visiva).

Si tratta di una performance di circa 40 minuti che raggiunge il culmine con l’esplosione luminosa di un raggio di sole che colpisce l’Angelo dell’Annunciazione. Sullo schermo il video della Duchatelet ci fa vivere l’alba del 25 marzo guardando cosa avviene sull’affresco: la sensazione è quella di trovarsi in una notte buia, in attesa dell’aurora che farà emergere dall’oscurità prima il portico, poi l’Angelo e infine la Vergine.

Dice Yannick Haenel: “Siamo andati a vedere l’affresco di Fra’ Angelico la mattina del 25 marzo, giorno dell’Annunciazione. Abbiamo atteso, all’alba, l’arrivo della luce. Abbiamo visto il primo raggio di sole toccare l’angelo, poi la Vergine. Abbiamo assistito a ciò che, senza dubbio, Fra’ Angelico aveva previsto: il compimento del mistero dell’Annunciazione attraverso la luce della pittura”.

Questo filmato si inserisce nell’ambito degli interessi specifici dell’artista sulla luce e sul paesaggio e in particolare sull’alba, soggetto sul quale ella ha realizzato una serie di film.  Esso è il risultato di un progetto di ricerca condotto dall’artista francese con Yannick Haenel (scrittore) e Neville Rowley (storico dell’arte e ideatore del progetto), col sostegno del Centre National des Arts Plastiques e dell'Institut français Firenze.

Il video sarà proiettato il 25 e il 26 marzo prossimi nella Biblioteca di Michelozzo del Museo di San Marco. In entrambi i giorni le proiezioni si terranno alle ore 15, 16, 17, 18 e 19. Ad ogni proiezione potrà assistere un gruppo di 15 persone massimo. 
L’ingresso è gratuito con prenotazione obbligatoria scrivendo un’email all’indirizzo: museosanmarco@polomuseale.firenze.it o telefonando al numero: 055-2388608.


D’intesa con il Direttore del Polo Museale Regionale della Toscana
dr. Marco Ferri (Ord. Naz. Giornalisti, tessera n. 064393)
Ufficio Comunicazione 
Opera Laboratori Fiorentini Spa – Civita Group
tel. 055-2388721; cel. 335-7259518
@mail: marcoferri.press@gmail.com
Skype: marcoferri58

giovedì 12 marzo 2015

Otto Piene

La mostra  - a cura di Chiara Guidi - celebra il lavoro e la ricerca di Otto Piene (1928-2014) pittore e scultore tedesco, membro fondatore del Gruppo ZERO (1957-1966) una delle avanguardie artistiche più importanti del dopoguerra, cui hanno aderito tra gli altri Lucio Fontana, Yves Klein, Piero Manzoni, Heinz Mack, Gunther Uecker, accomunati dalla volontà di ridefinire e trasformare l’arte.


Otto Piene ha spinto l'arte oltre il linguaggio della pittura tradizionale, adottando nuovi supporti, materiali e tecnologie: famoso per le sue opere di luce-cinetica, gli spettacolari dipinti di fuoco e fumo e per aver indagato in modo totalmente nuovo la connessione tra arte, natura e tecnologia.

Il suo vasto e innovativo opus artistico comprende l'uso di laser e l'olografia. Il suo “Arcobaleno Olimpico”, opera ambientale di 700 metri, realizzata in occasione dei Giochi Olimpici di Monaco di Baviera nel 1972 è diventato uno dei più potenti messaggi visivi di pace del secolo.

Dal 1999, Otto Piene ha adottato come mezzo espressivo la ceramica. Le sue ceramiche rimandano alle prime opere cinetiche e Piene stesso le definisce "immagini pesanti": “sono meno illusionistiche dei dipinti e hanno una qualità tattile intrinseca, lasciando lo spettatore "sentire" e non solo "vedere" gli oggetti”.

Come tutte le opere di Otto Piene, le ceramiche sono caratterizzate dalla ricerca sulle forze primarie della natura: luce, fuoco, aria e terra.

Le opere in mostra nello spazio ATELIER Les Copains si concentrano proprio su questa parte della sua produzione, e offrono l'opportunità di conoscere uno degli aspetti meno famosi dell’artista.

In collaborazione con Plutschow Gallery di Zurigo

Inaugurazione 12 marzo ore 18,30 - 21,30

Atelier Les Copains
via Alessandro Manzoni, 21 Milano
tutti i giorni 9.30-18.30
ingresso libero

OTTO PIENE
dal 12/3/2015 al 16/5/2015
tutti i giorni 9.30-18.30

mercoledì 11 marzo 2015

Insegnamento della storia dell’arte: la Galleria degli Uffizi e il Museo del Louvre uniti per la trasmissione dei saperi.

I due più importanti (e frequentati) musei europei – la Galleria degli Uffizi e il Museo del Louvre di Parigi – uniscono le forze per tramandare i saperi legati alla storia dell’arte. 

Accadrà a Firenze, il 19 e 20 marzo prossimi, durante il convegno italo-francese dal titolo emblematico: “Perché trasmettere la conoscenza artistica? (Il contributo dei musei)”. 

L’incontro, che si svolgerà nell’aula di San Pier Scheraggio (piazzale degli Uffizi) e a Palazzo Lenzi (piazza Ognissanti 2) sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica Italiana, è organizzato dalla Galleria degli Uffizi, dal Museo del Louvre, dall’Anisa (Associazione Nazionale Insegnanti di Storia dell'Arte), dall’Histara (EA 7347/École Pratique des Hautes Études), dal Ministère de la Culture, Département de la politique des publics, Direction générale des Patrimoines e dall’Institut Français di Firenze.

IL PROGETTO
In una società sempre più dominata dal materialismo, in cui anche la conoscenza viene valutata in termini di utilità, come motivare la trasmissione dei saperi legati al mondo dell’arte? Quale contributo specifico potrebbero apportare in tal senso i musei? 

Facendo seguito al convegno “Perché insegnare la storia dell'arte?”, tenutosi a Palazzo Strozzi di Firenze nel 2009, questa nuova iniziativa si propone come una riflessione di ampio respiro: si passerà cioè dal tema del rapporto tra democrazia e conoscenza dell’arte nella società, alla questione della scelta degli approcci pedagogici più efficaci, ivi compresi quelli che si affidano alle potenzialità delle nuove tecnologie. L’intento degli organizzatori è l’inaugurazione di un appuntamento con cadenza biennale che consenta un monitoraggio periodico dello stato dell’“educazione all’arte” in Europa. In tale prospettiva, ogni due anni, un museo europeo sarà scelto al fine di accogliere la più ampia riflessione su un tema cruciale per il futuro della democrazia. Un mondo dove l'arte e il pensiero garantiscano una condizione di libertà.

I TEMI DELLA DISCUSSIONE
Inaugurato giovedì 19 alle 9.30 (in San Pier Scheraggio) dai rituali saluti del Vice Sindaco di Firenze, Cristina Giachi, del Segretario regionale del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo per la Toscana, Paola Grifoni, e del Direttore della Galleria degli Uffizi, Antonio Natali, il convegno si aprirà con gli interventi di Isabelle Mallez (Direttrice dell’Istituto Francese di Firenze) e da Frédérique Leseur (Sous-Directrice des Publics, Musée du Louvre) e con le introduzioni di Irene Baldriga (Presidente Anisa) e di Jean-Miguel Pire (Directeur-adjoint de Histara (Ephe).

A quel punto inizieranno i lavori delle tavole rotonde in cui si discuterà dei temi chiave della trasmissione artistica, della situazione dell’insegnamento dell’arte in Francia e in Italia, della responsabilità culturale dello Stato, dell’approccio all’opera d’arte tra sensibilità e ragione, di musei e trasmissione dello stato dell’arte, di altre strade per la trasmissione dell’arte e, infine, del sapere sull’arte tra conoscenza e cultura. 
L’ingresso ai vari momenti del convegno è libero, fino a esaurimento dei posti disponibili.  


Segnalato da : Marco Ferri 
Ufficio Comunicazione 
Opera Laboratori Fiorentini Spa – Civita Group
tel. 055-2388721; cel. 335-7259518
@mail: marcoferri.press@gmail.com
Skype: marcoferri58

Terra di nessuno - I non-luoghi della street art secondo Francesco Barbieri a Square 23 di Torino.

La “terra di nessuno” è un’area ferroviaria abbandonata, lo spazio sotto uno svincolo della tangenziale, un tunnel, l’interstizio tra due sottopassaggi bui. La terra di nessuno è il soggetto principale della pittura dell’ex “scrittore di graffiti” Francesco Barbieri. Da questa zona di frontiera l’artista ha imparato ad osservare e a vedere tutto ciò che lo circonda con senso critico ma anche con incanto, trasportando tralicci, antenne, palazzi e cieli opalescenti irrorati di smog nelle sue tele. 

 TESTO CRITICO DI CHRISTIAN OMODEO 
"I paesaggi urbani di Francesco Barbieri trasmettono un modo preciso di vedere e di vivere lo spazio urbano, tipico di chi ha un trascorso nel graffiti writing. Nelle sue opere va in scena un immaginario collettivo rimosso e composto da scorci di città invisibili ai nostri occhi. I suoi paesaggi si concentrano su delle aree urbane che il nostro sguardo ignora coscientemente. Sono delle carte geografiche di un mondo circostante che ci autoprecludiamo, quasi come delle fotografie scattate a occhi chiusi con uno smartphone mentre attraversiamo in treno o in metropolitana una città. 

 Terra di nessuno, il titolo di questa mostra, è una presa d’atto della relazione irreale – sospinta dal solo desiderio artificiale di consumare o di transitare – che molti hanno con lo spazio urbano. Assume, in seguito, un accento rivendicativo, perché Francesco Barbieri educa l’occhio dei propri spettatori e li invita a riscoprire autonomamente la bellezza di quegli spazi urbani finora preclusi al loro sguardo. Il tono onirico di molte sue composizioni recupera quelle indagini volte a svelare l’anima degli spazi urbani, che Guy Debord e i situazionisti tennero a battesimo negli anni ’50 con il nome di psicogeografia. Il rapporto intimistico con alcuni angoli di città ricalca, invece, le passeggiate descritte dal disegnatore giapponese Jirô Taniguchi ne L’uomo che cammina. Il suo lirismo recupera invece quel rapporto sofisticato e silenzioso allo spazio urbano tipico dei primi ritratti fotografici di città scattati da Eugène Atget nella Parigi di fine ‘800. 

Tanta street art trasforma l’esperienza urbana in immagini virali, destinate a internet più che a una tela. Francesco Barbieri fa l’esatto contrario. Racconta la città in modo meno sfacciato, perché preferisce una visione intimistica del paesaggio urbano. Apprezza la resa cromatica di atmosfere cariche di colori forti, in cui riemergono i profili stilizzati di architetture industriali. La lettera e la parola non hanno più spazio nella sua produzione, ma il nuovo lirismo di Francesco Barbieri fa sì che la definizione di poesia visiva sia e rimanga sempre quella più adeguata a definire i quadri e i disegni esposti tra le mura di Square23. "

FRANCESCO BARBIERI 
Artista autodidatta formatosi tramite un’intensa esperienza di “urban exploration” nelle principali città europee e americane. Con il suo lavoro su tela degli ultimi anni ha esplorato molteplici soggetti mutuati dal folklore tipico dei graffiti: dai collages che riproducono gli strati e le texture dei muri delle nostre città fino alla serie di ritratti dal sapore psichedelico e pop chiamata “Cool Portraits”; dalle immagini spaziali ispirate alla fantascienza che diventano sempre più astratte, fino all’estetica cruda delle periferie e dei paesaggi ferroviari, sulla quale la sua ricerca si sofferma, cercando di descrivere quelle “terre di nessuno” situate ai confini urbani. Vive e lavora a Pisa. 

 INFO 
Square 23, via San Massimo 45, Torino 
“Terra di Nessuno”, personale di Francesco Barbieri 
 26 marzo – 30 aprile 2015 Orari: lunedì – sabato 11-20, o su appuntamento 
Opening: giovedì 26 marzo, dalle ore 18 T: 334.9980390 - 
E: info@square23.net 

 Per la stampa 
Ufficio stampa Square23, Simona Savoldi T: 339.6598721 – E: savoldi.press@gmail.com

martedì 10 marzo 2015

I Duetti di Marco Gastini alla galleria Nicola Pedana Arte Contemporanea a Caserta

Domenica 22 marzo alle ore 19 presso la nuovissima sede di Nicola Pedana Arte Contemporanea in piazza Matteotti 60 a Caserta si inaugura la mostra personale “Duetti” di Marco Gastini. L’esposizione rimarrà aperta fino al 10 maggio 2015. In occasione del vernissage sarà presentato il catalogo con testi di Valeria D’Urso.

Il progetto espositivo dal titolo “Duetti” coinvolge lo spettatore con un pensiero artistico incentrato su elementi archetipici del gesto, del segno e della materia, verso lo spazio sia fisico che mentale come luogo d’azione della pittura. Le opere si attirano in tensione con rimandi ed echi di colore e di materia, coinvolgendo tutti i lavori in un percorso ambientale. Accomunano tutte le opere i materiali eterogenei tradizionalmente non pittorici che con la loro fisicità espressiva rendono partecipe l’attenzione percettiva dello spettatore attraverso una forte tensione sensoriale.

Ed è lo stesso Gastini a definire la ragione d’essere della sua ricerca artistica: “La mia pittura aspira alla trasparenza e alla sospensione, vibra e si libra all’interno, non è mai data una volta per tutte e non è mai dichiarata esplicitamente. È come se la pittura si vedesse, come se avesse gli occhi e le mani e si guardasse e toccasse da sola, oppure come se si percepisse senza toccarsi, e sapesse tutto di sé, in un luogo che è della pittura, in cui sta immersa”.

Marco Gastini è nato nel 1938 a Torino, dove vive e lavora. Dalla fine degli anni Sessanta sviluppa un’originale ricerca sulla pittura, indagata negli elementi che ne determinano il grado espressivo essenziale: il segno, la presenza spaziale, l’azzeramento cromatico. Nelle opere degli anni Ottanta compaiono il colore e un frequente impiego di materiali tradizionalmente non pittorici, taluni anche carichi di un vissuto umano, come legno, metalli, minerali, pergamena; i titoli perdono il registro minimale per diventare narrativi o evocativi. Dagli anni Novanta continua la contaminazione fra materiali eterogenei che interagiscono fra loro e con l’ambiente, talvolta in scala monumentale, per creare coinvolgenti campi di energia e irradiare una tensione nello spazio che ingeneri emozioni nello spettatore.

In Italia, Gastini ha esposto le sue opere nelle principali città e in particolare ha lavorato a lungo con la Galleria Martano di Torino e con il Salone Annunciata di Milano. Ha ideato installazioni site-specific, come a Castel Burio (1987) o a Siena (1997); ha partecipato alle Biennali di Venezia del 1976 e del 1982. Fra le mostre degli ultimi anni si annoverano quelle tenute alla Galleria dello Scudo di Verona (2008-2009), alla Galleria Giorgio Persano di Torino (2007), alla Galleria dell’Oca di Roma (2005).
All’estero, sin dagli anni Settanta, ha preso parte a diverse collettive sulla situazione dell’arte italiana e ha tenuto esposizioni personali in numerose gallerie: tra le altre, Annemarie Verna di Zurigo, John Weber di New York, Walter Storms di Monaco di Baviera.

Musei italiani e stranieri gli hanno dedicato grandi mostre antologiche: la Städtische Galerie im Lenbachhaus di Monaco, per prima, nel 1982, quindi la Galleria Civica di Modena (1983) e il PAC di Milano (1984); nel decennio successivo la Galleria Civica d’Arte Moderna di Bologna (1992), la Galleria Civica d’Arte Contemporanea di Trento e i Kunstverein di Francoforte e St. Gallen (1993), l’Orangerie im Schlosspark Belvedere di Weimar (1998). Più recenti sono le grandi retrospettive organizzate dalla GAM di Torino assieme alla Städtische Galerie im Lenbachhaus di Monaco (2001) e dal CAMeC di La Spezia con la Kunsthalle di Göppingen (2005).

Ufficio Stampa Nicola Pedana Arte Contemporanea (Maria Beatrice Crisci)

FaredArte - Artisti in Accademia

Dal 29 Marzo al  15 Aprile 2015 presso Lorusso Arte Contemporanea di Andria sarà esposta la mostra "Artisti in Accademia" con opere di Marcella Adago, Fabio Bonanni, Mimmo Conenna, Pietro Di Terlizzi, Carlo Fusca, Paolo Lunanova, Francesca Macina, Vito Maiullari, Giuseppe Marinelli, Albert Metasani, Antonio Pasquale Prima e Beppe Sylos Labini



La mostra - che è  a cura di Marcella Adago - intende rivalutare l’importanza della manualità dell’artista nella realizzazione dell’opera d’arte e la conoscenza delle tecniche e delle pratiche esecutive, nella libera espressione dei linguaggi dell’Arte Contemporanea.

Docenti, allievi e cultori della materia, operanti nell’ambito Accademico, uniti in questo primo progetto espositivo che intende diventare un’articolata rassegna per valorizzare il ruolo degli artisti nelle Accademie d’Arte in Italia.

Lorusso Arte Contemporanea
Andria – via Napoli 71
 29 Marzo / 15 Aprile 2015

FaredArte
LA FABBRICA DELL’ARTE
Artisti in Accademia
A cura di Marcella Adago

Inaugurazione: 29 marzo 2015 ore 18.30



lunedì 9 marzo 2015

A Bolgheri, presso Campo alla Sughera, sta nascendo il primo Museo di Urban Art tra le vigne

Un progetto davvero innovativo sta per arrivare a Bolgheri: il primo Museo di Urban Art tra le vigne esistente al mondo. In un panorama di assoluta bellezza, quello della cantina Campo alla Sughera, UrbanArtists nazionali e internazionali saranno chiamati a esprimersi su che cosa rappresenta per loro il vino, partecipando a una esposizione permanete di “pareti in vigna”. 

Insomma non i muri dei musei, ma vigneti. Non quadri, ma intere pareti autoportanti, messe a disposizione di grandi talenti, saranno trasformate in opere d’arte nel corso di più tappe. Il lancio e la presentazione di questo Museo, decisamente sui generis, non poteva che avvenire durante il Vinitaly, la più prestigiosa kermesse internazionale legata al vino: domenica 22 marzo 2015 alle 12, al padiglione 9 della Toscana, allo stand C15 di Campo alla Sughera, verrà svelata la prima grande opera acquisita dalla cantina, che verrà poi immediatamente trasportata nei vigneti bolgheresi.

«Il writing sta divenendo sempre più protagonista nel mondo dell’arte e della cultura contemporanea – dice Felice Tirabasso, direttore di Campo alla Sughera – e il nostro mondo deve stare al passo coi tempi. Abbiamo quindi deciso di comunicare il vino in modo totalmente nuovo e non vediamo l’ora di partire con questo progetto».

Campo alla Sughera è infatti un’azienda in continua crescita, che si sta inserendo sempre di più nel contesto bolgherese. Creata dalla famiglia Knauf nel 1998 a Bolgheri, fin da subito si è contraddistinta non solo per la qualità dei vini, ma anche per l’innovazione tecnologica, l’assoluto rispetto ambientale e la vocazione internazionale.

VINITALY – VERONA
22/25 Marzo 2015


Vernissage
22 Marzo - ore 12.00
Stand C15, Pad 9
                                                            
INFO
CAMPO ALLA SUGHERA
Località Caccia al Piano, 280
Bolgheri (LI)
+39 0565 766 936
info@campoallasughera.com

www.campoallasughera.com

sabato 7 marzo 2015

Incisioni al femminile - Rassegna dedicata alla grafica d’arte, promossa da Controsegno

Con il 2015 torna Incisioni al femminile, rassegna dedicata alla grafica d’arte, promossa da Controsegno, con la collaborazione dell’Associazione Lux in Fabula e del DAMA (Daphne Museum Art). 

Dopo il successo di critica e pubblico dell’edizione 2013, tenutasi presso la prestigiosa sede del complesso monumentale Castel dell’Ovo di Napoli, quest’anno l’evento si svolgerà presso l’Atelier Controsegno, gestito dalll’incisore Veronica Longo. La nuova sede, inaugurata nel febbraio 2014 a Pozzuoli, è uno dei pochissimi centri del Sud Italia che si dedica principalmente alla grafica d’arte. Obiettivo dichiarato della manifestazione è eliminare lo stereotipo consolidato dell’incisione come una pratica artistica “maschile”: tante sono le donne che si dedicano con passione e dedizione a questa forma d’arte, cercando di esprimere la loro interiorità, svincolandosi dai luoghi comuni e dai cliché. Incisioni al femminile 2015 vuole essere anche un omaggio speciale alla creatività di un’artista: Nicola Sene, fondatrice e guida dell’Atelier Aperto di Venezia, infaticabile innovatrice soprattutto delle tecniche incisorie sperimentali; i suoi tratti minimali ma decisi, delineano le figure e le forme esprimendo, allo stesso tempo, potenza e dolcezza. 

Nel corso degli anni questo evento è cresciuto sempre più, diventando una sorta di meeting internazionale in cui artiste provenienti da esperienze e contesti culturali diversi, si confrontano e presentano la loro arte a un pubblico numeroso e variegato. Incisioni al femminile 2015 ospita 99 incisori da ben 22 paesi: per alcune settimane l’Atelier Controsegno si trasformerà in un ambiente culturale cosmopolita, una “bottega” di saperi, tecniche e mestieri che raccontano di chi, in ogni angolo del mondo, avverte e vive il richiamo dell’ispirazione artistica. 

La rassegna ospiterà donne provenienti dai quattro angoli del globo: in particolare alcune new entries da paesi come Canada, Danimarca, Germania, Guatemala, Israele, Lituania, Perù, Polonia, Porto Rico, Regno Unito, Romania, Spagna, Stati Uniti e Tunisia. In seguito a una attenta selezione da parte di una commissione che si è occupata di valutare le incisioni proposte, ogni artista presenterà un’unica opera; una novità nella modalità di partecipazione rispetto alla più recente edizione, dove le stampe esposte erano due per artista. 

Poiché le richieste di partecipazione all’iniziativa sono state oltre 150, si è deciso così di concedere a più artiste la possibilità di farne parte. Quasi tutte le incisioni sono state donate allo scopo di creare una raccolta pubblica di stampe; le opere entreranno a far parte del Fondo Donne ad Arte istituito dall’Accademia di Belle Arti di Napoli. Un traguardo prestigioso in quanto le incisioni apparterranno a una collezione pubblica statale e saranno visibili tramite un database OPAC del Polo SBN di Napoli. I lavori presentati sono inediti o di tiratura regolare, di formato carta verticale 500 x 350 mm; le tecniche utilizzate sono quelle della grafica d’arte: xilografia, calcografia o incisione sperimentale. Da quest’anno si è dato spazio anche alla litografia, alla serigrafia e all’uso del digitale come sfondo per stampe a incavo o rilievo. 

È consuetudine di Controsegno dare voce ad artisti di diversi ambiti, creando dei veri e propri eventi durante le inaugurazioni o le chiusure delle mostre. Il vernissage della mostra si terrà, come da tradizione, l’8 marzo: una data che non deve diventare “inutile”. Per l’occasione si esibirà l’attrice Elena Tabarro (collaboratrice in diverse agende poetiche dal 2003 e impegnata in reading letterari), che reciterà le sue poesie Per niente e Alle donne che credono… sul tema della violenza femminile e La luna si è rotta della scrittrice e traduttrice di poeti Joyce Lussu, alla quale in passato è stato dedicato un libro d’artista con le immagini di Nicola Sene, ristampato per questa speciale occasione ed edito dal Centro Internazionale della Grafica. Il giorno seguente, dalle ore 10.30, si terrà, una dimostrazione da parte di Silvano Gosparini (Presidente del suddetto Centro) sulla creazione della pregevole carta all’amido realizzata “a pettine” di tradizione veneziana (prenotazione obbligatoria). 

Si compie così un inedito scambio Napoli–Venezia che vede a Pozzuoli, per la prima volta, presenze così illustri nel campo della grafica d’arte. Inoltre numerose saranno le iniziative presso l'atelier che avranno come protagoniste donne che hanno esperienze artistiche, professionali, umane da condividere, come la proiezione di un video in tributo all’incisore Rina Riva, la presentazione del Manuale per progetti sostenibili – Sostenibilità globale e project management dell’ingegnere Paola Morgese, nonché seminari dedicati alla grafica, protagonista indiscussa di questa rassegna. 

Con Incisioni al femminile si può e si deve ribadire l’importanza e la valenza simbolica dell’arte al servizio dell’emancipazione; un appuntamento da non perdere che vede coinvolte tante donne impegnate a divulgare la loro necessità di essere libere anche attraverso il lavoro artistico.

Catalogo in bianco e nero, tradotto in inglese da Stefania Brandi, edito da Daphne Museum Edizioni.
Le artiste aderenti alla Rassegna e che visiteranno la mostra,riceveranno una copia in più del catalogo.
Rassegna stampa a cura di Rosalba Volpe.

Artiste partecipanti: Lily Acevedo, Alessandra Angelini, Debora Antonello, Amit Ayelet, Veronica Azzinari, Laura Bertazzoni, Elisabetta Bevilacqua, Milvia Bortoluzzi, Roberta Boveri, Silvia Braida, Mirta Caccaro, Sofia Caceres, Maria Rosanna Cafolla, Roberta Campagnolo, Antonia Campanella, Mariela Canchari, Lucia Caprioglio, Paola Capriolo, Irene Capuano, Ismari Caraballo, Luciana Caravella, Anna Laura Cartocci, Annette Caspeller Olsen, Lolita Coli, Malgorzata Comiciz, Lara Monica Costa, Coletta Cremonesi, Graziella Da Gioz, Laura Di Fazio, Elisabetta Diamanti, Alessandra Donnarumma, Tonia Erbino, Daniela Ercolini, Liliana Esteban, Cristina Fasulo, Andrea Fehr, Olga Flores, Consiglia Giovine, Paola Gobetti, Rosa Guida, Michiko Hamada, Eleanor Havsteen Franklin, Helena Hernández Tapia, Eleanora Hofer, Heather Houston, Valeria Iseppi, Caroline Koenders, Joanna Latka, Rosalind Lindsay, Veronica Longo, Paola Lucrezi, Maria Agata Maria Agata, Macarena Marin, Silvana Martignoni, Monica Martin, Fabiola Mercandetti, Marcela Miranda, Bonizza Modolo, Birgit Neeurman, Rada Nita, Franca Pacchioni, Lidia Paladino, Beatrice Palazzetti, Roberta Pancera, Carla Parsani Motti, Olivia Pegoraro, Monica Pellattiero, Susi Piazza, Luisa Porporato, Rina Riva, Franca Rizzetto, Maria Sabetti, Reti Saks, Federica Salemi, Daniela Savini, Latifa Sayadi, Carla Semprebon, Lucia Sforza, Asami Shoji, Antonella Signaroldi, Annie Silverman, Weronica Siupka, Rocio Soto Gonzalez, Susana Spadaccini, Laura Stor, Carlotta Superti, Tiziana Talamini, Anna Tomica, Anna Trojanowska, Anna Maria Ughes, Melania Vaiani, Marina Vidali, Barbara Westman, Bianca Wolkenstein Braccini, Walterina Zanellati, Nele Zirnite, Vanda Zizza

giovedì 5 marzo 2015

Premio Accademico Internazionale di Poesia e Arte Contemporanea “Apollo dionisiaco”

L’Accademia Internazionale di Significazione Poesia e Arte Contemporanea di Roma, Polo di Libera Creazione, Formazione, Ricerca e Significazione del Linguaggio Umano, Poetico e Artistico, in Convenzione Formativa con l’Università degli Studi di Roma Tre e con il Patrocinio dell’ANCI, dell'Assessorato Scuola Infanzia Giovani e Pari Opportunità di Roma Capitale e della Provincia di Roma, Presidente Fondatrice la prof.ssa Fulvia Minetti, bandisce la II Edizione a.a. 2015 del Premio Accademico Internazionale di Poesia e Arte Contemporanea Apollo dionisiaco”, che si apre a poesie, opere di pittura, scultura, grafica e fotografia d’arte, edite o inedite, di autori e artisti di ogni età e nazionalità.

logo Premio Apollo dionisiaco

L’evento artistico-letterario valorizza le espressioni creative e il senso dell’Arte, luogo fra dionisiaco e apollineo e rituale della costituzione e del divenire di linguaggio e identità.
Il 19 Settembre 2015 in cerimonia e mostra a Roma, ai Poeti e agli Artisti vincitori e meritevoli sarà conferito il Diploma dell’Accademia, la Critica all’opera con pubblicazione gratuita sul sito ufficiale e il Trofeo aureo, argenteo e argenteo brunito “Apollo dionisiaco” dello scultore Pietro Malavolta, in pregiatissime fusioni a mano del Laboratorio Orafo Rocchi di Via Margutta in Roma.
Invio delle opere e iscrizione, entro il 30 Giugno 2015, si realizza via e-mail.

Il bando è pubblicato sul sito dell’Accademia: 
www.accademiapoesiarte.it

mercoledì 4 marzo 2015

Letizia Battaglia 1974-2015

Nell’ambito della IV edizione del Festival Domina Domna, rassegna della cultura al femminile che si svolgerà a Bergamo dal 21 al 29 marzo 2015, l’Associazione La Scatola delle Idee presenta al Palazzo della Ragione, nel cuore di Bergamo Alta, la mostra Letizia Battaglia 1974-2015, che si propone di raccontare passo passo l’itinerario della fotografa, fotoreporter e giornalista palermitana, che ha fatto del suo lavoro un manifesto e un’ esperienza artistica riconosciuta in tutto il mondo.

Palermo, 1980. Quartiere La Cala
La bambina con il pallone
Cinquantanove fotografie in bianco e nero, realizzate dal 1974 al 2015 e provenienti dall’archivio personale dell’artista, sono state selezionate per mettere a fuoco gli aspetti di ricerca, denuncia e analisi che caratterizzano il lavoro di Letizia Battaglia, in quattro sezioni espositive: Palermo, Cronaca, Rielaborazioni e Invincibili.

Il viaggio comincia con “Palermo”, in cui rivive l’anima della città nelle sue profonde contraddizioni: i ritratti di bambine, la miseria e l’incanto, i quartieri, le feste religiose, i fatti di cronaca, gli sguardi, le donne, i salotti borghesi.

Sono scatti che documentano una Palermo piegata dagli effetti delle azioni mafiose sulla società siciliana – il lavoro minorile, la disoccupazione, il degrado ambientale – ma che trasmettono anche il fuoco della bellezza e delle tradizioni che arde tra queste strade. E poi c’è la “Cronaca”, con le immagini che sono diventate icone in tutto il mondo degli anni bui delle guerre di mafia.

Dal 1974 Letizia Battaglia inizia a fotografare, giorno dopo giorno, i delitti mafiosi, documentando l’incedere della violenza: nel 1979, l’esecuzione con una raffica di mitra del magistrato Cesare Terranova e del maresciallo di pubblica sicurezza Lenin Mancuso; nel 1980, l’omicidio del presidente della Regione Sicilia Piersanti Mattarella, fratello dell’attuale Presidente della Repubblica; l’uccisione di Salvo Lima, la strage di Capaci e la strage di Via D’Amelio, in cui vengono uccisi Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

Con le sue fotografie, Letizia Battaglia non solo ci mette di fronte all’orrore della morte ma dà un volto anche al dolore di chi rimane: sguardi di donne che sono state madri, mogli, figlie, sorelle di uomini uccisi dalla guerra di mafia, come nell’intenso ritratto di Rosaria Schifani, vedova di Vito, agente di scorta del Giudice Falcone.

Dopo le stragi del ’92 Letizia Battaglia decide di smettere di fotografare altri morti: “Per anni – dice – ho fotografato cadaveri ma mai gli assassini. Non si conoscevano mai. Se si trattava di un omicidio normale, il killer veniva scoperto subito, ma nei delitti di mafia mai. Ci sentivamo umiliati, un popolo umiliato e schiacciato da questa tragedia”.

Si allontana da Palermo, alla volta di Parigi, in cerca di un po’ di pace.

E’ il periodo delle Rielaborazioni: nel 2004 sceglie i più dolorosi e significativi fra i suoi scatti di cronaca mafiosa e li trasforma in altro, sovrapponendo alle immagini della morte, come in un rito di purificazione, quelle dell’acqua e di un nudo femminile, di una bambina o di un fiore, perché l’atrocità sia finalmente lasciata sullo sfondo portando in primo piano il richiamo alla bellezza e alla speranza.
Sono passati molti anni e la situazione a Palermo non è cambiata: la mafia esiste ancora. Letizia Battaglia ha quasi ottant’anni e dopo aver lottato tutta la vita per il rispetto del valore universale di giustizia, ora è stanca di tutto questo dolore.

Nel 2013 nasce così la serie Gli Invincibili, composizioni di immagini per omaggiare i suoi miti: tra gli altri, Gabriele Basilico, Pier Paolo Pasolini, Rosa Parks, Il Crocifisso di Santo Spirito di Michelangelo, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, James Joyce, Freud, Marguerite Yourcenar, Che Guevara.

Nella mostra è racchiusa l’anima poliedrica di Letizia Battaglia fotografa, editrice, politica, ambientalista, regista, ma soprattutto emblema di coraggio e lotta per verità, libertà e giustizia.

La mostra di Letizia Battaglia è il cuore della IV edizione del Festival Domina Domna, rassegna culturale che vuole essere un contenitore e un amplificatore della creatività femminile. Dal 21 al 20 marzo 2015 la kermesse tingerà la città di rosa, in un itinerario tra teatro, musica, fotografia, pittura, scultura, letteratura e cinema che farà tappa in palazzi, sale espositive, librerie, cinematografi, caffè, auditorium, centri socio culturali.

Il Festival è promosso e organizzato dall’Associazione La Scatola delle Idee, con il contributo di Fondazione della Comunità Bergamasca onlus e Fondazione Credito Bergamasco, con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Bergamo e della Provincia di Bergamo.


Ass. La Scatole delle Idee
via Roma,41 - 24020 Torre Boldone (BG) Tel.: 349.2632871

Ufficio stampa
Sara Agostinelli - Barbara Mazzoleni tel. 320.8015469 info@babelecomunicazione.it
Inaugurazione 3 marzo 2015 ore 18.30

Palazzo della Ragione
piazza Vecchia Bergamo Alta
Orari di apertura 10.00 – 19.00 da martedì a domenica, chiusa il lunedì.
Ingresso libero
PALAZZO DELLA RAGIONE

Bergamo
piazza Vecchia
035 399528 FAX 035 236962
LETIZIA BATTAGLIA 1974 - 2015
dal 3/3/2015 al 5/4/2015
mar - dom 10-19

martedì 3 marzo 2015

Galleria dell’Accademia: una Stradivari medicea del 1690 per inaugurare il “Viola Fest”

I Medici e la passione per la musica del Gran Principe Ferdinando, saranno ancora una volta l’incipit di un vero e proprio evento: per inaugurare il “Viola Fest”, risuoneranno in pubblico (dopo 2 secoli) le note di una viola costruita da Antonio Stradivari, nel 1690 a Cremona, come parte integrante di un quintetto destinato ad essere donato al figlio di Cosimo III. 

Lo strumento è conservato nella collezione del Dipartimento della Galleria dell’Accademia e sarà suonato dal Maestro Bruno Giuranna che, di fatto, aprirà la tre giorni (dal 6 all’8 marzo) dedicata alla viola. Appartenente alla famiglia degli archi, alla viola saranno dedicati masterclass, concerti, tavole rotonde, incontri e esposizioni, a cui parteciperanno 23 violisti di fama internazionale. Il “Viola Fest” è organizzato dal Conservatorio Cherubini e dalla Galleria dell’Accademia (Dipartimento degli Strumenti Musicali) in collaborazione con Associazione Italiana della Viola, Associazione Amici del museo degli strumenti musicali, Accademia delle Belle Arti di Firenze, con il patrocinio della Regione Toscana e del Comune di Firenze.

La presentazione dell’iniziativa avverrà durante la conferenza stampa di venerdì 6 marzo alle ore 11.45 presso il Dipartimento degli Strumenti Musicali della Galleria dell’Accademia (ingresso da via Ricasoli n.60, Firenze)

Saranno presenti Alessandra Marino (Soprintendente ad interim per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze), Angelo Tartuferi (Direttore Galleria dell’Accademia), Flora Gagliardi (Direttore Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze) e Augusto Vismara (Presidente Associazione Italiana della Viola).

Al termine dell’incontro il M.° Bruno Giuranna suonerà la “Viola Medicea” realizzata da Antonio Stradivari nel 1690 e conservata all’interno della Galleria dell’Accademia.

Seguirà brindisi

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