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mercoledì 27 giugno 2018

32esima rassegna Friuli Venezia Giulia Fotografia.

Il CRAF (centro Ricerca e Archiviazione della Fotografia) inaugura quest'anno la 32esima rassegna Friuli Venezia Giulia Fotografia. Sono davvero numerose le iniziative del programma 2018 che annovera numerose mostre, incontri e premi (l'International Award of Photography all'americano Joel Meyerowitz, il premio Friuli Venezia Giulia Fotografia nazionale al noto fotogiornalista italiano Uliano Lucas e regionale a Eugenio Novajra).

La cerimonia ufficiale di apertura del festival si terrà il prossimo 30 giugno alle 18 a palazzo La Loggia in piazza Duomo a Spilimbergo, a seguire il taglio del nastro della personale di Uliano Lucas a Palazzo Tadea in piazza Castello. La mostra Altri luoghi, altri sguardi, aperta sino al 19 agosto, richiama attraverso oltre 100 fotografie momenti e percorsi della sua lunga attività di testimonianza, offre un affresco di cinquant'anni di storia che si spinge oltre la cronaca e l'attualità per una profonda lettura politica e sociale. È un viaggio attraverso le scelte espressive, lo sguardo, la poetica personalissima di un fotografo che ha cercato di raccontare storie, problemi, realtà spesso lasciate ai margini del sistema dell'informazione; al contempo è un percorso che attraverso i suoi occhi e suoi incontri, ci parla di altre voci e altri luoghi, fuori e dentro noi stessi.

Dal 25 agosto al 19 settembre Palazzo Tadea ospiterà la mostra Berlino altrove: 2011-2017 di Eugenio Novajra, fotografo e viaggiatore, cresciuto negli anni Ottanta con alcuni maestri della fotografia all'Academy of Art San Francisco, allo IED di Milano, infine al DAMS di Bologna.

Nella Chiesa di San Lorenzo a San Vito al Tagliamento si terrà la mostra di Joel Meyerowitz Prendondomi tempo dal 7 luglio al 2 settembre. E' una retrospettiva dedicata al lavoro del grande fotografo americano dai tempi degli esordi a New York negli anni '60, alla produzione più recente. Un corpo di lavoro eterogeneo che come nucleo centrale ha il concetto di "movimento", inteso come quell'istante effimero, gioioso, tragico che cattura l'occhio del fotografo e diventa il cuore di ogni suo scatto.

La retrospettiva comprende immagini realizzate tra il 1962 e il 2011, e il reportage tra le rovine di Ground Zero in seguito all'11 Settembre 2001.

Al Castello di San Vito al Tagliamento esporrà invece il Gruppo Mignon di Padova dal 29 giugno al 26 agosto con La fotografia di strada come "Paesaggio Umano" . Mignon dagli anni '90 intitolava alcune proprie mostre "Fotografia di Strada" e "Paesaggio Umano", non solo per sdoganare questi termini e per delimitarne il campo d'azione, ma anche per proporre dei lavori nei quali l'accostamento delle immagini restituisse all'osservatore un chiaro esempio del potenziale espressivo di questo genere fotografico in relazione al proprio tempo. Rethinking the human street rappresenta la volontà di confermare un approccio autentico alla fotografia di strada contemporanea.

La rassegna Friuli Venezia Giulia Fotografia comprende anche attività collaterali alle mostre, tra queste il mercatino del libro e degli oggetti di fotografia il 30 giugno e 1° luglio dalle 9.30 alle 19 in piazza Castello a Spilimbergo. Inoltre il 29 giugno ore 20.30 al Cinema Castello il giornalista Michele Smargiassi presenterà l'opera di Uliano Lucas, il 30 giugno alle 10.30 nell'atrio di Palazzo Tadea Loredana De Pace presenterà il suo libro "Tutto per una ragione. 10 riflessioni sulla fotografia", domenica 1° luglio alle 11 si terrà la visita guidata alla mostra di Uliano Lucas con lo stesso autore e la curatrice Tatiana Agliani. Il 6 luglio ore 20.30, invece, nella Sala Consiliare di San Vito al Tagliamento verrà conferito l'International Award of Photography a Joel Meyerowitz, con la presentazione di Michele Smargiassi, infine il 24 agosto alle 20.30 al Cinema Castello di Spilimbergo il prof. Guido Cecere presenterà l'opera di Eugenio Novajra.

Il CRAF è inoltre promotore di altre due mostre, Praga 1968 dedicata al 50° anniversario della Primavera di Praga, per tutta l'estate in tour tra Bratislava e Jindrichuv Hradec, e Paesaggio. Antiche memorie e sguardi contemporanei in Villa Pisani a Stra (VE) che resterà aperta al pubblico sino al 4 novembre.



Joel Meyerowitz. Prendendomi tempo (A cura di Arianna Rinaldo)
Chiesa di San Lorenzo, San Vito al Tagliamento, sabato e domenica 10.30 - 12.30 / 15.30 - 19.00
Uliano Lucas. Altri luoghi, altri sguardi(A cura di Tatiana Agliani)
Dal 30 giugno al 19 agosto, Palazzo Tadea, Spilimbergo
mercoledì - giovedì - venerdì 16.00 - 20.00 / sabato e domenica 10.30 - 12.30 / 16.00 - 20.00
Eugenio Novajra. Berlino altrove 2011 - 2017 (A cura di Guido Cecere)
Dal 25 agosto al 23 settembre, Palazzo Tadea, Spilimbergo
mercoledì - giovedì - venerdì 16.00 - 20.00 / sabato e domenica 10.30 - 12.30 /16.00 - 20.00
La fotografia di strada come paesaggio umano (A cura di Angelo Maggi)
Fatima Abbadi, Berto Leonio, Ferdinando Fasolo, Mauro Minotto, Giampaolo Romagnosi, Davide Scapin
Dal 29 giugno al 26 agosto, Castello di San Vito al Tagliamento
sabato e domenica 10.30 - 12.30 / 16.00 - 19.00
Le mostre sono tutte a ingresso libero.

CRAF - Palazzo Tadea - 33097 Spilimbergo
tel: 0427 91453 - info@craf-fvg.it - www.craf-fvg.it



venerdì 22 giugno 2018

Marco Ceravolo alla Galleria Conceptual

A pochi mesi dall’apertura della nuova sede milanese, Galleria Conceptual introduce una novità: si chiama Conceptual Projects, e presenterà nuovi artisti, ancora poco conosciuti ma già in possesso di curriculum che preludono ad un futuro promettente. Si tratta di una selezione di nuove proposte, che la galleria vuole intercalare alla scaletta di mostre di artisti già storicizzati che è solita presentare e che continuerà a proporre.

Il primo artista nell’ambito di Conceptual Projects è Marco Ceravolo, Bergamo 1966, che con un curriculum artistico che inizia già da bambino, oggi si fa rappresentante di un nuovo modo di intendere la pittura. La sua è una pittura-scultura, un approccio concettuale nei temi, ma concreto nella scelta e nella maniera della tecnica, nello spessore fisico delle opere e negli evidenti rimandi ad uno studio dello Spazialismo che parte dagli italiani anni Sessanta. 

Si tratta di una concezione estremamente contemporanea di pittura, risultato di un articolato viaggio artistico che dura da una vita: a partire dall’Informalismo geometrico, passando per l’Anacronismo e il Surrealismo e rielaborando alcune idee chiave dell’arte Povera e Concettuale degli anni Settanta, approda oggi ad un astrattismo unico nel suo genere. 

Questa mostra esprime il coraggio di affrontare il concetto di pittura e la volontà, pura e concreta, di utilizzare il gesto pittorico, inserendosi appieno nella recente ondata di rivalutazione e di ripresa della pittura di cui molti artisti italiani e internazionali si stanno oggi rendendo protagonisti.

La compresenza di colori, ardita ed equilibrata, si riflette nelle due componenti principali dell’opera: la pittura e l’organza. L’organza vela i dipinti di un intellettualismo particolare, che nasce dall’importanza straordinaria che l’artista dà alla base teorica della sua opera, ma li rende allo stesso tempo materici, come se il quadro uscisse dal suo spazio fisico per invadere l’ambiente. Gli strati di colore spessi, texturizzati, pesanti e incisivi si stagliano sopra - o attraverso - leggerissimi e trasparenti strati di organza che, grazie all’aria che la muove o la luce che crea riflessi sulla superficie, dona un movimento quasi fisico all’opera, che ondeggia e interagisce con le emozioni dello spettatore. 

Uno studio della pittura con la pittura, quindi, contrario ad ogni minimalismo. Un’arte concettuale sì, ma non fredda e difficile, bensì emozionale e coinvolgente, portatrice di una percezione a metà fra spirituale e terreno, fra digitale e materico, fra virtuale e reale. Emozioni che si traducono in smalto gettato con forza sulla tela, smalto che è colore ma anche vero e proprio collante fra la tela e l’organza, emozione come collante delle sfumature e dei colori dell’esistenza.

Le opere esposte sono esempio di una pittura concreta dai risvolti concettuali, per costituire una premessa ad un nuovo tipo di Spazialismo.



MARCO CERAVOLO

Vernissage Martedì 26 Giugno 2018, ore 18.00
26 Giugno - 5 Agosto 2018


Via G. Mameli 46, 20129 Milano
+39 02 70103941
info@conceptual.it
www.conceptual.it

lunedì 18 giugno 2018

La ceramiche di Renza Laura Sciutto in mostra ad Albissola Marina

Da sabato 23 giugno con inaugurazione alle ore 18,00, presso gli spazi espositivi del Circolo degli Artisti  - Pozzo Garitta, 32  17012 Albissola Marina (SV) - un nuovo importante appuntamento con la ceramica e con le opere di Renza Laura Sciutto.

"Immaginario & Concreto" , questo il titolo della mostra della Sciutto a cura di Alida Gianti, rimarrà in esposizione fino all'8 luglio.

Renza Laura Sciutto è nata ad Acqui Terme. Vive ed opera nel comune di Mombaldone in provincia di Asti. Si dedica alla lavorazione dell'argilla privilegiando l'antica tecnica di cottura "RAKU" di origine giapponese. Alle sue opere generalmente associa elementi di recupero in ferro o rame che introduce durante la foggiatura oppure in un secondo tempo. Ha esposto principalmente nell'area ligure e piemontese, ottenendo riconoscimenti di pubblico e critica.


Circolo degli Artisti  
Pozzo Garitta, 32  17012 Albissola Marina (SV)
               
www.circoloartistialbisola.it
circ.artistialbisola@libero.it

martedì 12 giugno 2018

Ha fatto lei questo orrore, Gianmaria Giannetti ?

Il quarto evento previsto nel calendario delle mostre della galleria Orizzonti Arte Contemporanea di Ostuni per questo inizio estate è affidato all'artista milanese Gianmaria Giannetti con la sua mostra "Ha fatto lei questo orrore?" dal 16 giugno al 2 luglio 2018

La mostra è un personalissimo quanto surreale omaggio al grande Pablo Picasso con cui Giannetti, con la sua solita malinconica ironia, ci rimanda indietro dal tempo lo stesso turbamento, lo stesso spaesamento di quel tempo, di quell'Europa muta e attonita, protagonista passiva e immobile dinanzi agli orrori della guerra, argomento purtroppo ancora oggi quanto mai attuale.

Ecco come Roberto Lacarbonara descrive l'opera magna della mostra:

Nel 1937 il governo repubblicano spagnolo commissiona a Pablo Picasso una grande tela da esporre a rappresentanza della Spagna nell’Esposizione Universale di Parigi. Picasso dipinge Guernica: una scelta radicale, coraggiosa, lontana da ogni celebrazione nazionalista, rivolta alla drammatica narrazione del bombardamento che il 26 aprile 1937 rade al suolo l’omonima cittadina basca. La guerra civile spagnola si conclude solo nel 1939 con circa un milione di morti e la vittoria di Franco. Quando, in risposta ad una guardia tedesca in visita al suo studio, Picasso si imbatte nella feroce critica del convenuto, la risposta è durissima. “Ha fatto lei questo orrore?” / “No, è opera vostra”.

A distanza di oltre 80 anni dalla realizzazione di uno dei massimi capolavori artistici e ideologici del Novecento, l’artista Gianmaria Giannetti si confronta con il dramma di Guernica attraverso un intervento pittorico in grado di rinnovare il profondo turbamento del dipinto cubista. Sulla riproduzione monocroma del dipinto originale, l’artista interviene stravolgendo ulteriormente lo spazio della rappresentazione, questa volta attraverso soggetti ironici e grotteschi, stravaganti ed ambigui, in grado di moltiplicare lo spaesamento surreale della scena. L’intera narrazione iconografica risulta adesso imprigionata sul fondo, al di là delle tubature sovrapposte al dipinto. Un altro orrore, un’altra manomissione della storia, quasi il tentativo di superare il dramma attraverso la strategia dello scherno, dello scarabocchio e della dissacrazione. L’azione è sarcastica e violenta, trasforma le urla e la tragedia in una irrisoria decorazione, in uno sfondo scenografico dal sapore turistico e popolare: un muro imbrattato su cui un elettricista ha alloggiato tubi per l’elettricità.


Gianmaria Giannetti. Ha fatto lei questo orrore?

dal 16 giugno al 2 luglio 2018
Inaugurazione sabato 16 giugno 2018 ore 19,00


Mostra personale di GIANMARIA GIANNETTI a cura di Gabriella Damiani con un testo critico di Roberto Lacarbonara

evento collaterale della mostra PICASSO E L'ALTRA META' DEL CIELO in programmazione presso il Comune di Ostuni dal 24 aprile 2018



GALLERIA ORIZZONTI ARTECONTEMPORANEA

Piazzetta Cattedrale (centro storico)

72017 Ostuni (Br)

Tel. 0831.335373 – Cell. 348.8032506

info@orizzontiarte.it

www.orizzontiarte.it

lunedì 11 giugno 2018

Mediterraneo: fotografie tra terre e mare

Inaugura giovedì 14 giugno alle ore 18,30 a Napoli, alla Basilica di San Giovanni Maggiore, piazza San Giovanni Maggiore a Pignatelli, la rassegna annuale "Mediterraneo: fotografie tra terre e mare".

L'edizione 2018 prova a delineare elementi che rappresentano l'essere cittadini del terzo millennio nelle relazioni con il territorio e con le persone. Come per le precedenti edizioni anche quest'anno si riconferma l'interesse verso la fotografia al femminile, l'attenzione verso la giovane fotografia e lo sguardo attento alla contemporaneità. In questo modo, grazie ad una giuria composita, sono stati selezionati otto autori tra cui Valeria Ferraro, Laura Pezzenati, Eros Mauroner, Mara Scampoli e Mattia Alunni Cardinali, per la sezione attualità, Katty Nucera e Francesca De Caro, per la sezione donne Julia Carbonaro e Federica Lamagra, per la sezione giovani.

Cinque invece gli autori del circuito off scelti dalla direzione artistica della rassegna, Lorenzo Pesce, Giulio Cirri, Alessandra De Cristofaro, Roberta Barzaghi e Iole Capasso, i cui lavori saranno esposti nello stesso contesto.

"Mediterraneo: fotografie tra terre e mare" è la rassegna organizzata da "Lo Cunto" Associazione di Promozione Sociale che si occupa dal 2012 della complessità del Mediterraneo e racconta questo mare attraverso la fotografia mettendo in mostra e facendo interagire le relazioni esistenti tra attualità, cultura e società.

Il Mediterraneo è territorio ideale da raccontare perché sempre nuovo e molteplice. La rassegna "Mediterraneo: fotografie tra terre e mare" considera la fotografia come comunicatore, un interlocutore che invita a vedere nuovi punti di vista, altre culture.

L'appuntamento annuale infatti intercetta differenti generi della fotografia ed è interessato al dialogo tra generazioni di fotografi, tanto quanto allo sviluppo della conoscenza e delle riflessioni intorno alle arti e alle culture. A questo proposito da qualche anno la rassegna realizza, e punta su, percorsi laboratoriali a sostegno della giovane fotografia per dare impulso all'espressione artistica. Saranno dunque in mostra, sempre all'interno della Basilica di San Giovanni Maggiore, "Sguardi dal Mediterraneo degli allievi dell'Accademia di Belle Arti di Napoli", percorso realizzato in collaborazione con l'Accademia di Belle Arti di Napoli e con il docente di fotografia Fabio Donato. L'esposizione risultante dai lavori di Vincenzo Borrelli, Marta Cannavacciuolo, Francesco Ferone, Giovanni Linguiti, Diletta Allegra Mazza, Serena Napoletano, Carla Petrone, si snoda in un percorso che indaga l'universo personale o sociale, sofferente o critico, di giovani che utilizzano il mezzo fotografico come espressione creativa.

Nell'ambito dell'appuntamento a Napoli, alla Basilica di San Giovanni Maggiore, sempre giovedì 14 giugno, ma alle ore 14, si svolgerà l'incontro con il fotografo Lorenzo Pesce che anticipa l'inaugurazione dell'esposizione. L'autore, che fa parte dell'agenzia fotografica Contrasto, presenterà il suo stile "anglosassone" di realizzare le immagini dei lavori. A conclusione dell'incontro, Lorenzo Pesce leggerà i portfolio di quanti si prenoteranno scrivendo a: info@mediterraneofotografia.eu

Per l'edizione 2018 la rassegna ha i Patrocini della Commissione Europea, della Regione Campania, dell'Ordine Nazionale dei Giornalisti e il partenariato dell'Accademia di Belle Arti di Napoli, della Biblioteca Nazionale di Napoli. L'evento è realizzato in partenariato con la Fibart, Fondazione Ingegneri Beni culturali Arte e Tecnologia, che ha in comodato d'uso la Basilica di San Giovanni Maggiore.

giovedì 7 giugno 2018

Inner landscapes a MADE4ART di Milano

In occasione di Photofestival 2018, MADE4ART di Milano è lieto di presentare Inner landscapes, progetto artistico a cura di Vittorio Schieroni ed Elena Amodeo con opere fotografiche di Raffaele Canepa, Claudio Manenti, Oriella Montin e Diego Pedemonte

Paesaggi interiori, luoghi della mente e dell’anima, dove il contesto naturale o urbano si fa rappresentazione di uno stato d’animo, un ricordo, una sensazione: il progetto è basato sulla presenza/assenza della figura umana all’interno di un ambiente che è allo stesso tempo reale e immaginato, coinvolge quattro fotografi tra loro molto diversi che approcciano al tema sulla base della propria sensibilità.

Dagli onirici scatti a infrarossi che vanno oltre i limiti della visione umana realizzati da Raffaele Canepa nella serie “Oltre 720nm” alle prospettive dilatate e sovradimensionate che caratterizzano i lavori della serie “Milano in 8mm” di Claudio Manenti, dai frammenti e dalle tracce di vita spiati attraverso il buco della serratura presenti nelle opere “Through the hole” di Oriella Montin alla poesia e all’eleganza che contraddistinguono le opere in bianco e nero di Diego Pedemonte, che rievocano le emozioni provate dall’autore di fronte a persone e luoghi sconosciuti. Quattro punti di vista personali e diversi tra loro che ci raccontano altrettante storie e modi di vedere il mondo, invitando l’osservatore a immergersi nella propria dimensione interiore e a cercare i propri paesaggi dell’anima. 

La mostra, con data di inaugurazione mercoledì 13 giugno 2018, rimarrà aperta al pubblico fino al 25 dello stesso mese; media partner della mostra Image in Progress. 
  
Raffaele Canepa, Claudio Manenti, Oriella Montin, Diego Pedemonte 
Inner landscapes 
a cura di Vittorio Schieroni, Elena Amodeo 
Un evento Photofestival 
13 - 25 giugno 2018 
Inaugurazione mercoledì 13 giugno, ore 18.30 
Lunedì ore 15 - 19, martedì - venerdì ore 10 - 13 / 15 - 19 

MADE4ART 
Spazio, comunicazione e servizi per l’arte e la cultura 
Via Voghera 14, 20144 Milano 
www.made4art.it, info@made4art.it, t. +39.02.39813872 
Media partner Image in Progress 

lunedì 4 giugno 2018

Sopravvivere a Picasso

La Galleria ArteSì di Modena (Via Fonte d'Abisso, 10) presenta, dal 9 giugno al 7 luglio 2018, " Sopravvivere a Picasso", mostra di Andrea Saltini a cura di Cristina Muccioli. Realizzata in collaborazione con Magnificat Ars Societas, l'esposizione sarà inaugurata sabato 9 giugno alle ore 18.30. 

Per la prima volta interamente dedicati ad una personale, gli ampi spazi della Galleria ArteSì, diretta da Maria Teresa Mori, ospitano la nuova produzione dell'artista, tuttora in progress: quindici opere inedite su tela e su tavola caratterizzate da continue citazioni e rimandi (prima fra tutte l'opera da cui trae il titolo la mostra, la cui iconografia richiama esplicitamente "Guernica" di Picasso), ma anche dall'uso di argilla, gesso, pigmenti e inchiostri cinesi. 

Il percorso espositivo è completato, infine, da un excursus attraverso tre recenti serie pittoriche: "The Razors Edge" (2017-18), "Come puoi vivere a testa in giù?" (2016), "Trovami un modo migliore per uscirne" (2015-16). 

Andrea Saltini - scrive Cristina Muccioli - ha avuto tempi metabolici e di sedimentazione geologici. Adesso, il suo gesto su tela o su carta, le sue visioni, vanno più veloci della luce elettrica. Andrea è un cortocircuito vertiginoso tra memoria, sapere, sentimenti, pungoli emotivi, urgenze espressive. Niuno mai come costui toccò i colori, scriveva quel toscano-centrico irredento di Giorgio Vasari a proposito di Correggio. Lo avrebbe scritto anche di Saltini, che pure predilige i bianchi e i neri, perché li reinventa da virtuoso cercando i grigi, i suoi, come Yves Klein ha dato la caccia al blu. Titolo ironico e leggero - Sopravvivere a Picasso - a contrappeso di quella densità di contenuto e di forma che contraddice e tacita la prognosi infausta sulla figurazione italiana. Qui si fanno i conti con i giganti, sentiti Maestri non per essere banalmente emulati, né sovvertiti o desacralizzati, ma per essere rianimati attraverso un'infaticabile ricerca della propria unicità, della propria verità, per rinascere a vita nova. Se ne esce stremati, incantati, assorbiti, innamorati. 

La mostra sarà aperta al pubblico fino al 7 luglio 2018, lunedì e domenica ore 17.00-19.30, martedì, mercoledì, venerdì e sabato ore 10.30-12.30 e 17.00-19.30, chiuso giovedì. Ingresso libero. Per informazioni: tel. +39 338 6764679, galleria@artesimodena.com, www.artesimodena.com.



Andrea Saltini, pittore, poeta e direttore artistico, nasce nel 1974 a Carpi (Mo), dove vive e lavora. Il primo semestre del 2018 è stato per lui particolarmente importante, con tre mostre personali ("The Razors Edge", a cura di Alessandra Radaelli, MAC - Fondazione Maimeri, Milano; "Ritual de lo Habitual", a cura di Marta Santacatterina, Rizomi Art Brut, Parma; "Sopravvivere a Picasso", a cura di Cristina Muccioli, Galleria ArteSì, Modena) e la partecipazione a fiere d'arte internazionali ("Scope Art Show 2018", Metropolitan Pavillon, Chelsea, New York; Salon du Dessin, Palais Brongniart, Parigi; "Lausanne Art Fair", Expo Beaulieu Lausanne, Losanna). Sempre nel 2018 è stato prodotto un documentario dedicato all'artista, intitolato "La balena e il gamberetto" (produzione Italia/Sudafrica, in collaborazione con Magnificat Ars Societas). Nel 2017 è uscito il volume "Ritual de lo Habitual. 31 opere fatali" (Fermoeditore). È, invece, del 2016, anno in cui l'artista ha avviato la sua collaborazione con l'agenzia di promozione e distribuzione Magnificat Ars Societas, la monografia A.P.M. che racchiude dieci anni di attività. Dopo gli studi artistici e un Master UDP in comunicazione, Andrea Saltini ha portato avanti un'intensa attività espositiva, supportata anche da numerosi premi e riconoscimenti, con mostre in Italia e all'estero, nonché la partecipazione alla "55. Esposizione Internazionale d'Arte - La Biennale di Venezia", nel Padiglione Nazionale della Costa Rica. L'interesse dell'artista si estende, infine, al campo della moda: dal 2015 collabora con MD75, per cui realizza periodicamente progetti dedicati.

venerdì 1 giugno 2018

Elliott Sharp. Syzygy

ERRATUM è lieto di presentare un progetto dedicato al compositore classico contemporaneo, multi-strumentista e performer statunitense Elliott Sharp (Cleveland, 1951), figura centrale nella scena musicale d’avanguardia e sperimentale newyorkese dalla fine degli anni Settanta. 

Con oltre ottanta registrazioni pubblicate, che vanno dalla musica orchestrale al blues, al jazz, al noise, al wave rock e alla musica techno, Sharp ha guidato nel corso del tempo diversi progetti e gruppi musicali quali Orchestra Carbon, Tectonics e Terraplane e ha sperimentato i metodi per applicare la geometria frattale, la teoria del caos e le metafore genetiche alla composizione e all’interazione musicale, aprendo anche la strada all'uso dei personal computer nelle live performance. 

Sygyzy, a cura di Sergio Armaroli e Steve Piccolo e con data di inaugurazione sabato 9 giugno alle ore 20 alla presenza dell’artista, presenterà al pubblico di visitatori una conversazione-performance su una partitura visiva di Elliott Sharp stampata in edizione speciale per ERRATUM. Verrà inoltre realizzato dopo la mostra un catalogo della Collana ERRATUM, realizzato da MADE4ART e dedicato all’esposizione. 

Spazio di ascolto e sperimentazione, ERRATUM si presenta al pubblico come un laboratorio di idee dove la contaminazione tra le arti e il loro incontro con la musica porta a risultati inaspettati proponendosi come punto di riferimento per creativi, musicisti, poeti e artisti. Comunicazione della mostra a cura di MADE4ART di Milano. 


Elliott Sharp. Syzygy 
a cura di Sergio Armaroli e Steve Piccolo 
Inaugurazione sabato 9 giugno 2018, ore 20 
10 - 23 giugno 2018 | Orari di apertura: su appuntamento 

Catalogo della Collana ERRATUM realizzato da MADE4ART 

ERRATUM 
Viale A. Doria 20, 20124 Milano 
www.erratum.it | erratumemme@gmail.com | +39.333.9692237 

Comunicazione a cura di 
MADE4ART | Comunicazione e servizi per l’arte e la cultura 
di Vittorio Schieroni ed Elena Amodeo 
www.made4art.it | press@made4art.it