Blog di servizio gratuito per la comunicazione in Arte

giovedì 27 settembre 2018

Art-igia n. 1. Nuove visioni del contemporaneo

Sabato 13 ottobre alle ore 18 negli spazi espositivi di Artigia, atelier d’arte in Ortigia (via Resalibera 2) sarà inaugurata la collettiva dal titolo “Art-igia n. 1. Nuove visioni del contemporaneo”. 

La mostra, nata da un’idea del linker art Benedetto Speranza e dell’artista Giuseppe Bombaci, si inserisce nel calendario degli eventi organizzati per la quattordicesima Giornata del Contemporaneo, kermesse internazionale indetta dall’Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani (AMACI) per promuovere l’arte del nostro tempo attraverso, mostre, eventi, laboratori e aperture gratuite di musei in Italia e all’estero. 

“Art-igia n. 1”, primo di una una serie di appuntamenti e piccole personali che intendono aprire un varco, uno squarcio nella nostra quotidianità per offrire uno sguardo nuovo sull’arte, comprende venti dipinti degli artisti Evita Andújar, Marco Bettio, Gabriele Colletto, Salvatore Di Franco, Demetrio Di Grado, Alessandro Gurciullo, Sarah Ledda, Maurizio Pometti, Samantha Torrisi, Massimiliano Usai

La collettiva non ha un preciso filo conduttore, ma intende evidenziare proprio il magma creativo, l'eclettismo stilistico, le affinità e le assonanze, i punti d'incontro ma anche le differenze, la compresenza di molteplici linguaggi e tecniche che caratterizzano lo scenario dell'arte contemporanea. Non a caso sono stati selezioni artisti diversi tra loro per origine e formazione: alcuni legati al territorio, altri provenienti da realtà diverse ma che per il loro sentire o per il loro modo di vivere si sono avvicinati alla realtà siciliana e, in particolare, siracusana. Dai delicati volti di donna tratteggiati dalla matita di Maurizio Pometti alla prorompente sensualità degli smalti monocromi di Salvatore di Franco, dalle atmosfere oniriche degli oli di Samantha Torrisi alle sinistre visioni di Gabriele Colletto, ai ritratti di donne di Sarah Ledda ed Evita Andújar si dipana un percorso espositivo ricco e articolato che ha per protagonisti il confronto e la diversità espressiva dei linguaggi contemporanei. 

La mostra resterà aperta fino al 30 ottobre e potrà essere visitata tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle ore 10 alle 13 e dalle 17 alle 20. 


Info e contatti 
Artigia, via Resalibera 2, Ortigia, Siracusa 
tel. 393 9959249 
speranzabenny@gmail.com

Pagina facebook: https://www.facebook.com/ArtigiaArteInOrtigia/




lunedì 24 settembre 2018

E' un workshop a cura di Francesco Neri che si terrà presso Linea Sterile S.p.A., Gatteo, nei giorni 27 – 28 – 29 settembre 2018 

Il workshop affronterà la tematica del ritratto fotografico, sia negli aspetti legati alla fase di produzione che a quella di analisi, per comprendere cosa sia e cosa significhi fare e guardare un ritratto ambientato all’interno di uno stabilimento durante le fasi di lavoro.

Il workshop si terrà presso l’azienda Linea Sterile S.p.a., che fornisce servizi integrati per strutture sanitarie quali dispositivi tessili per reparti, personale e sale operatorie.

Il workshop è parte del progetto Ritratti DI/IN fabbrica e le fotografie realizzate saranno oggetto di una mostra in occasione del SI FEST 2019.



Il workshop avrà luogo nei locali dell’azienda Linea Sterile S.p.A. (Via Pirandello, 16 – 47043 Gatteo)

Giovedì 27 settembre:
Linea Sterile S.p.A. – Via Pirandello 16, Gatteo

9.30 Ritrovo e registrazione partecipanti
10.00-10.30 Presentazione workshop
10.30-12.30 Impostazione del progetto, piano di lavoro
13.00 Pausa pranzo
15.00-18.30 Campagna fotografica in azienda

Venerdi 28 settembre:
Linea Sterile S.p.A. – Via Pirandello 16, Gatteo

9.00- 10.00 Revisione e verifica dei lavori svolti
10.00-12.30 Ripresa campagna fotografica in azienda
13.00 Pausa pranzo
14.30-18.30 Revisione dei lavori svolti;

Sabato 29 settembre:
Linea Sterile S.p.A. – Via Pirandello 16, Gatteo

9.00- 12.00 Ripresa campagna fotografica in azienda
12.00 Rientro a Savignano presso Palazzo Vendemini, C.so Vendemini 67 
13.00 Pausa pranzo
14.30-18.30 Revisione finale dei lavori svolti


Nel corso delle giornate del workshop Francesco Neri sarà disponibile per visionare i portfolio e i progetti dei partecipanti.

Iscrizioni a numero chiuso: max n. 12 partecipanti
Costo d’iscrizione: euro 80,00

venerdì 21 settembre 2018

Conto alla rovescia per due grandi mostre al Vittoriano

Inizia il conto alla rovescia a due grandi mostre che si terranno al Complesso del Vittoriano - Ala Brasini di Roma: 

- 11 giorni a ANDY WARHOL (la mostra durerà fino al 3 febbraio 2019)
- 19 giorni a POLLOCK e la Scuola di New York (la mostra durerà fino al 24 febbraio 2019).



Il 3 ottobre apre i battenti a Roma, negli spazi del Complesso del Vittoriano - Ala Brasini, un’esposizione interamente dedicata al mito di Warhol, realizzata in occasione del novantesimo anniversario della sua nascita. 

Sotto l’egida dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano e con il patrocinio della Regione Lazio e di Roma Capitale - Assessorato alla Crescita culturale, la mostra Andy Warhol è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia in collaborazione con Eugenio Falcioni & Art Motors srl e curata da Matteo Bellenghi

Una mostra che parte dalle origini artistiche della Pop Art: nel 1962 il genio di Pittsburgh inizia a usando la serigrafia crea la serie Campbell's Soup, minestre in scatola che Warhol prende dagli scaffali dei supermercati per consegnarli all’Olimpo dell’arte. Seguono le serie su Elvis, su Marilyn, sulla Coca-Cola. 

L’esposizione, con le sue oltre 170 opere, vuole riassumere l’incredibile vita di un personaggio che ha cambiato per sempre i connotati non solo del mondo dell’arte ma anche della musica, del cinema e della moda, tracciando un percorso nuovo e originale che ha stravolto in maniera radicale qualunque definizione estetica precedente. 



Dal 10 ottobre l’Ala Brasini del Vittoriano accoglie uno dei nuclei più preziosi della collezione del Whitney Museum di New York: Jackson Pollock, Mark Rothko, Willem de Kooning, Franz Kline e molti altri rappresentati della Scuola di New York irrompono a Roma con tutta l’energia e quel carattere di rottura che fece di loro eterni e indimenticabili “Irascibili”.

Anticonformismo, introspezione psicologica e sperimentazione sono le tre linee guida che accompagnano lo spettatore della mostra POLLOCK e la Scuola di New York.

Attraverso circa 50 capolavori - tra cui il celebre Number 27, la grande tela di Pollock lunga oltre 3m resa iconica dal magistrale equilibrio fra le pennellate di nero e la fusione dei colori più chiari – colori vividi, armonia delle forme, soggetti e rappresentazioni astratte immergono gli osservatori in un contesto artistico magnifico: l’espressionismo astratto.

Sotto l’egida dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano, con il patrocinio della Regione Lazio e di Roma Capitale – Assessorato alla crescita culturale, la mostra POLLOCK e la Scuola di New York è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia in collaborazione con The Whitney Museum of America Art, New York e curata da David Breslin e Carrie Springer con Luca Beatrice.

martedì 18 settembre 2018

Le Coincidenze di Alberto Magrin e Cristiana De Marchi

I mali del nostro tempo sono causati soprattutto dall'uomo stesso. Alcune persone crescono rimanendo attaccate alla visione del mondo che gli è stata trasmessa, altre cercano di guardare il mondo negli occhi e confrontarsi con stili di vita e di pensiero diversi. L'esposizione a doppia visuale De Marchi-Magrin intende sviluppare punti di vista convergenti su tematiche più che mai attuali. "Coincidenze" diventa così un focus che spazia su culture differenti guidandoci in un dialogo continuo, quasi un filo sottile che, se ricercato attentamente, indica una via.

Per Alberto Magrin La 'coincidenza' determina lo stato d'essere dell'Uomo in equilibrio ed in armonia con l'universo. In questa esposizione essa diventa un incontro. Il caso diventa così la legge più pura che possa esistere in natura che va oltre la natura stessa, manifestando il collegamento inscindibile tra relativo ed assoluto nonchè la nascita di ogni forma di vita e d'amore. Punto di unione tra la realtà e l'immaginazione, tra il desiderio e il sogno, tra il corpo e lo spirito, tra la morte e la vita. L''importanza di questa Co-Incindenza, qui intesa come punto di incontro, per Magrin è la base di ogni legge scientifica, artistica, economica, politica e religiosa in quanto può determinare o meno l'esistenza e la sussistenza di un essere umano. La teoria di Magrin diventa così un legante universale che, dal suo particolare punto di vista, potrebbe migliorare la ricerca, la crescita e l'evoluzione dell'umanità. L'interculturalità è una sfida, un percorso educativo, un'esperienza che contribuisce alla crescita. Abbracciare l'interculturalità significa scegliere di arricchirsi culturalmente attraverso il confronto con ciò che è altro da sè.

Il lavoro di Cristiana De Marchi ha interessi che spaziano tra letteratura, politica ed impegno sociale e che vengono riproposti in molte delle sue opere, siano esse oggetti ricamati, video o performance. Il lavoro dell'artista, italiana residente a Beirut e Dubai, esplora temi sociali e politici: memoria, identità, confini contestati e nazionalismi contemporanei. Tramite l'uso di tessuti, ricamo, video e performance, De Marchi istiga processi che attirano l'attenzione sugli strumenti del potere, esplorandone le strutture. Utilizzando il tessuto, come mezzo espressivo privilegiato, l'artista si concentra sul ruolo di concetti quali 'Religione' e 'Nazione' intesi come veicoli per riflessioni personali sui temi identitari. Queste due concezioni puramente convenzionali, racchiudono al loro interno le tematiche fondamentali (i nodi) indagate dall'uomo e dall'artista. Le riflessioni alle quali ci conducono le sue opere sono più che mai attuali e forniscono chiavi di lettura interessanti: un'Europa in bianco, senza distinzioni cromatiche, focalizza l'attenzione sulla questione dei confini geografici, frutto dell'arbitrarietà umana più che della realtà. O ancora, ci costringe a constatare lo stato di "cecità culturale", di superficialità, che ci affligge nel momento in cui ci confrontiamo con tematiche fondamentali difficili da accettare o che semplicemente non comprendiamo. Nelle sue opere fondamentale è la PAROLA; non solo nella sua semplice valenza semantica ma come parte integrante dell'opera, elemento fisicamente presente e tangibile grazie all'uso del tessuto. Presenza materiale e nominale che diventa veicolo di messaggi, profezie ed epifanie per lo spettatore. L'invito è quello di non limitarsi ad osservare le opere, ma di interagire con le superfici per ricercarne i significati nascosti e quelli perfettamente visibili.

Il dialogo che si crea immediatamente tra le opere dei due artisti aspira ad un'armonia universale che prende il via prima di tutto da un'armonia individuale. Una ricerca dentro di sè di quell'equilibrio interiore riflesso sul mondo esterno dalle opere che ognuno mette in atto. Il giorno di apertura è inoltre arricchito da una performance concepita dai due artisti come simbolo di dialogo tra diverse culture. Nella performance "Eterne sincronie" le simbologie sono diverse, dal Re pescatore al filo di Arianna, al tempo ritrovato, ai nodi come 'legami'. Un contatto diretto verrà creato dal balcone di Villa Brentano al parco inglese che la circonda, un'immagine visibile del dialogo intimo di "Coincidenze" che cerca di propagarsi al mondo esterno.

La mostra apre al pubblico Sabato 22 Settembre dalle ore 17:30. Visitabile fino al 21 Ottobre 2018 con i seguenti orari: da Martedì a Sabato ore 14:30 - 18:00 presso Villa Brentano, in via Magenta 25 a Busto Garolfo (MI).

INDEPENDENT ARTISTS - VILLA BRENTANO
Via Magenta, 25 - 20020 - Busto Garolfo (MI)
web-site: www.expo-independentartists.it
email: info@expo-independentartists.it
info mob.: +39 3334914712




sabato 15 settembre 2018

BRASILE | Tra sogno e favela in mostra alla galeria MADE4ART di Milano

In occasione della Quattordicesima Giornata del Contemporaneo organizzata da AMACI - Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, lo spazio MADE4ART di Milano presenta BRASILE | Tra sogno e favela, personale di Guido Maria Isolabella (Milano, 1965) a cura di Vittorio Schieroni ed Elena Amodeo, con una selezione di immagini realizzate dall’artista fotografo durante i suoi numerosi viaggi nel Paese sudamericano. La mostra è realizzata con il Patrocinio del Consolato Generale del Brasile a Milano. 



Lo sguardo di Isolabella si sofferma con discrezione, sensibilità e con un’innegabile carica di curiosità sulla natura, sulle architetture e le persone che rendono il Brasile una terra unica e affascinante, ricca di luce, colori e fortissimi contrasti. Alla ricerca dell’essenza di un Paese e della sua gente, il fotografo non ritrae solo le spiagge famose in tutto il mondo per l’incantevole bellezza o gli edifici coloniali con le facciate accese e decorate, spesso scrostate dal tempo, ma spinge il suo sguardo anche all’interno delle favelas, che circondano le metropoli, con le loro costruzioni realizzate con materiali di recupero e le grandi difficoltà di chi conduce in esse la propria vita. 

Il sorriso dei bambini che giocano in riva all’oceano, lo sguardo pieno di dignità delle donne che abitano le baraccopoli, i luoghi dove la natura è incontaminata e paradisiaca, le architetture che ci parlano di antichi fasti perduti nello scorrere della storia: nelle immagini di Guido Maria Isolabella tutto ci parla di un Brasile dove convivono bellezza e rovina, fascino e povertà, sogno e favela.

La personale, con data di inaugurazione giovedì 27 settembre, rimarrà aperta al pubblico fino al 13 ottobre 2018, quando, in occasione della Quattordicesima Giornata del Contemporaneo AMACI, lo Spazio MADE4ART sarà visitabile dalle ore 16 alle ore 19. 



Guido Maria Isolabella 
BRASILE | Tra sogno e favela 
a cura di Vittorio Schieroni, Elena Amodeo 
Con il Patrocinio del Consolato Generale del Brasile a Milano 
27 settembre - 13 ottobre 2018

Inaugurazione giovedì 27 settembre, ore 18.30 
Lunedì ore 15 - 19, martedì - venerdì ore 10 - 13 / 15 - 19 
In occasione della Quattordicesima Giornata del Contemporaneo AMACI apertura speciale sabato 13 ottobre ore 16 - 19 

MADE4ART 
Spazio, comunicazione e servizi per l’arte e la cultura 
Via Voghera 14, 20144 Milano 
www.made4art.it, info@made4art.it, t. +39.02.39813872 

martedì 11 settembre 2018

SUPER. Pino Pascali e il sogno americano

Martedì 11 settembre 2018, alle ore 17.30, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma (Viale delle Belle Arti 131) ospita il convegno e la presentazione del libro "SUPER. Pino Pascali e il sogno americano" di Roberto Lacarbonara e Giuseppe Teofilo.

Intervengono: 
Roberto Lacarbonara autore del volume 
Giuseppe Teofilo autore del volume 
Luigia Lonardelli curatore MAXXI, Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo 
Marco Tonelli critico e storico dell’arte 

Modera: 
Marcella Cossu storico dell’arte, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea 

Martedì 11 settembre 2018 
ore 17.30 
Sala della Guerra 
Ingresso libero 




"Superman", "supermarket", "superstar", "super power". L'affermazione dell'immaginario americano, all'indomani della seconda guerra mondiale, si misura con l'ostentazione di un'egemonica superiorità, non solo economica e politica, ma anche e soprattutto culturale. Nel bozzetto "Super" dei primi anni sessanta, Pino Pascali, da sempre affascinato dall'immaginario pop statunitense - specie nei ripetuti e dichiarati omaggi a Jasper Johns - sembra tracciare i segni distintivi della cultura visuale americana, anticipando molti dei processi della progressiva influenza postcoloniale in tutto l'Occidente. Questo volume racconta le vicende di quel bozzetto a pastello, oggetto di un attento restauro, e ne offre una riattualizzazione in grado di ricostruire il problematico "sogno americano" preconizzato dallo stesso Pascali: ne deriva una narrazione allegorica che tiene insieme il dollaro e i simboli della democrazia americana, 10 zio Sam di "I Want You" e quello evocato da Bob Dylan, 11 western e le armi, la Coca-Cola e la pubblicità, la letteratura di Foster Wallace, il jazz di Billie Holiday, il teatro dei Living Theatre e l'immaginario cinematografico, fino a raccordare, con ironica preveggenza, la parabola del potere federale da Abraham Lincoln a Donald J. Trump. Postfazione di Francesco Paolo Sisto.

venerdì 7 settembre 2018

Gianni Emilio Simonetti e la sua 'A Fluxevent' alla Galleria Conceptual

Dal 4 ottobre al 3 novembre 2019 la Galleria Conceptual presenta 'A Fluxevent', mostra personale di Gianni Emilio Simonetti, uno tra gli artisti più originali e imprevedibili apparsi sulla scena dell’arte dagli inizi degli anni Sessanta.

Musicista, pittore, scrittore ma anche teorico, curatore e performer, Simonetti ha compiuto le sue ricerche sfuggendo ai più definiti generi andando a esplorare il più ampio campo dell’interdisciplinarità. La sua è sempre una presa di distanza dall’arte come rappresentazione del Lebenswelt (il mondo della vita), in favore della sua sublimazione a concetto, a performance, a sperimentazione pura.

Ha partecipato all’Internazionale Situazionista di Guy Debord e a numerosi eventi Fluxus, movimenti che lo hanno portato a incrociare tra loro i più svariati linguaggi. Le sue opere, fortemente influenzate dal lavoro di John Cage, sono il risultato di un pensiero critico potentissimo che si concentra sul processo stesso di gestazione dell’opera, più che sul risultato finale. Ma, allo stesso tempo, le sue tele o le sue carte non mancano di poesia, di cura dei dettagli, di sapiente equilibrio tra forme e colori, vantando una pulizia del segno che avvicina la sua estetica a una sapiente grafica. 

Sul dialogo continuo con la musica e la performance si basa gran parte della sua ricerca artistica, che oltre alle arti visive ha spaziato dal cinema sperimentale alla cucina. Per lui l’arte è un insieme di percorsi, un viaggio di cui non si conosce la meta. In ultima istanza, ciò che conta per Simonetti è l’intenzione e non il prodotto finale, l’azione in se stessa in quanto flusso di eventi che si succedono. Ma per lui l’arte non è mai separata dall’impegno sociale, intento in cui risiede tutto il suo sforzo e il suo lavoro: “Ho sempre cercato - dice l’artista - di favorire l’irruzione del politico nelle arti a dispetto dell’arte”.

Simonetti vuole svelare la crudeltà del banale attraverso la mutazione del senso, il détournement, il disvelamento, con performance imperfette che sfuggono a ogni predeterminazione e che raccolgono l’eredità Fluxus.

Fine ultimo della sua pratica è la sperimentazione in quanto trasformazione, anche politica, degli individui.
In mostra una selezione di lavori che ripercorrono il filo della sua ricerca, tra opere su carta, tele degli anni ’60 e fotografie d’azione, oltre a un’installazione a pavimento.

Durante la serata inaugurale si terrà un concerto Fluxus e, successivamente la performance Fluxusfood nell’elegante cortile adiacente allo spazio espositivo.

In occasione della mostra Simonetti ha realizzato un nuovo libro d’artista dall’esplicito titolo Memorandum (in vendita in galleria oppure online su www.conceptual.it).



A Fluxevent - Gianni Emilio Simonetti

Conceptual arte contemporanea - Milano
4 ottobre 2018 - 3 novembre 2018
Vernissage: giovedì 4 ottobre ore 18


Via Mameli 46, 20129 Milano
+39 02 70103941 
 info@conceptual.it 
www.conceptual.it

mercoledì 5 settembre 2018

W.EUGENE SMITH: PITTSBURGH RITRATTO DI UNA CITTÁ INDUSTRIALE

Per la prima volta in Italia una mostra interamente dedicata all'opera che il fotografo americano W. Eugene Smith (1918-1978) ha realizzato a partire dal 1955 su Pittsburgh, (Pennsylvania, USA), la città industriale più famosa del primo Novecento.

A cento anni dalla nascita di uno dei protagonisti della fotografia mondiale, la mostra al MAST propone una selezione ricca e significativa del lavoro su Pittsburgh, che W. Eugene Smith ha realizzato lasciandoci il ritratto grandioso e autentico di questa dinamica città americana al culmine del suo sviluppo economico e alcune delle immagini più profondamente umane nella storia della fotografia.

170 stampe vintage provenienti dalla collezione del Carnegie Museum of Art di Pittsburgh sulla città e insieme sull'America degli anni cinquanta, tra luci, ombre e promesse di felicità e progresso.

In collaborazione con Carnegie Museum of Art, Pittsburgh, Pennsylvania (USA).


Fino al 16 settembre


www.mast.org 
info@fondazionemast.org
T. +39 051 6474345 

lunedì 3 settembre 2018

Luigi Carboni e le sue Forme del reale e immagini perdute

Esordio assoluto per l’artista pesarese Luigi Carboni che espone per la prima volta negli spazi della Galleria Poggiali di Pietrasanta (LU). È fissata per sabato 8 settembre 2018, alle ore 18.30 nella project room di via Garibaldi 8, a Pietrasanta, l’inaugurazione del progetto espressamente concepito dall’artista dal titolo “Forme del reale e immagini perdute”, e che proseguirà fino al 21 ottobre p.v.

Attraverso la pittura e, più recentemente, la scultura, Carboni porta avanti una rigorosa ricerca artistica caratterizzata dalla “polifonia visiva” in cui, in un raffinato equilibrio di accordi, convivono astrazione e figurazione, realtà e artificio, materialità e concetto, minimalismo e decorazione.

La mostra di Pietrasanta raccoglie l’eredità ideale e stilistica dei lavori che erano comparsi alla Zuecca Project, dopo Marina Abramovic e Ai Weiwei, in occasione della Biennale di Venezia del 2017 e ne sono l’ideale e raffinata prosecuzione.

Il progetto “Forme del reale e immagini perdute” si concentrerà, infatti, su un grande tela di oltre due metri esposta nella project room di Via Garibaldi 8, nella quale convivono, giustapponendosi, sensorialità di natura astratta e dimensioni legate alla figurazione, lasciando alla pittura la visionarietà di una tecnica raffinatissima vibrata sull’alternanza di cerchi e stratificazioni parallele e curvilinee.

Il gioco coinvolge lo spettatore chiamato ad individuare elementi riconoscibili pronti ad emergere o sapientemente laterali alla costruzione dell’immagine.



Galleria Poggiali Pietrasanta (LU)
LUIGI CARBONI
Forme del reale e immagini perdute
8.09.2018 | 21.10.2018

Via Garibaldi, 8 Pietrasanta (LU)

Ex Fonderia d’arte Luigi Tommasi | Via Marconi, 48 Pietrasanta (LU)

Orari: lunedì – domenica 10.30-12.30 | 18-24

Ingresso libero

Cel. +39.334.9236625 | tel. +39.055.287748

www.galleriapoggiali.com; info@galleriapoggiali.com


Ufficio media: Marco Ferri - mob.+39-335-7259518; @mail: press@marcoferri.info