Blog di servizio gratuito per la comunicazione in Arte

sabato 30 maggio 2020

Body to Art - Monica Argentino

Domenica 31 maggio Monica Argentino presenterà il progetto performativo “Body to Art”, accompagnato dalla visione del cortometraggio "Involucro". 

L'evento avrebbe dovuto rientrare nella tappa romana di RiartEco, attualmente sospesa per l'emergenza sanitaria. Un evento di prestigio che la galleria ospita sulla propria pagina, in quanto il cortometraggio ha riscosso numerosi premi e riconoscimenti: Vincitore del Premio della Critica alla Biennale Internazionale d'Arte di Bari area Metropolitana - Bibart Biennale 2018-2019; Vincitore per Rome Art Week 2019 settimana dell'Arte Contemporanea di Roma del MNF Miami New Media Festival. Presentato al DORCAM- Doral Contemporary Art Museum di Miami ( Florida), all'International Roma Film Corto Festival -Indipendent Cinema and Artistic Contaminations. Ospitato al MACRO Asilo, Museo di Arte Contemporanea di Roma, con un progetto site specific insieme ad "Archetipo Umano" (Performance art Human painting, videomapping, live soundtrack). 

Quanto colpisce nel lavoro di Monica è la particolarità site-specific delle performance, studiate singolarmente in relazione allo spazio nel quale vengono ad ambientarsi, completamente scandite a tempo di musica in sintonia con le immagini visive, che dialogano tra loro, susseguendosi su di un corpo nudo che diviene una vera e propria opera d'arte in movimento. Gesti, suoni, colori si fondono per dare vita ad uno scenario emozionante tra immagini ed immaginario, come suggerisce l'artista, interamente dal vivo sotto gli occhi del pubblico. (...)


mercoledì 27 maggio 2020

La Quercia di Dante e Visioni dell’Inferno proposte in un affascinante virtual tour.


Comunicato Stampa

Ancora pochissimi giorni e le porte di Palazzo Roncale riapriranno i battenti per chi è in attesa di visitare la mostra dedicata a “La Quercia di Dante” e l’omaggio al Divin Poeta proposto dalla mostra “Visioni dell’Inferno. Dorè, Rauschenberg, Brand”.
Ma già da oggi, per prepararsi alla visita o per chi non potrà ammirarla che da remoto, nel sito di Palazzo Roverella (www.palazzoroverella.com) è a disposizione il virtual tour della doppia rassegna.

Quattro le sezioni, una per ciascuna area di mostra, che si possono aprire visualizzando la panoramica delle sale e nel dettaglio i singoli gruppi di opere o i reperti in mostra.
Le immagini ravvicinate compaiono affiancate da un testo sintetico e descrittivo del contesto.

In più, il visitatore ha a disposizione brevi video nei quali Alessia Vedova, co-curatrice della mostra, illustra i tre artisti coinvolti (Gustave Dorè, Robert Rauschenberg e Brigitte Brand) o altri aspetti peculiari dell’esposizione.

Il virtual tour è una iniziativa della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, istituzione che ha promosso la mostra allestita al Roverella.

“La Quercia di Dante” ha sollevato un interesse molto ampio, persino inatteso. Interesse tuttavia “frustrato” dalla quasi immediata chiusura dell’esposizione a causa del Coronavirus.

Tra pochi giorni le sale di Palazzo Roncale potranno tornare ad accogliere i visitatori e già è stato deciso che la mostra sarà prorogata sino a metà luglio. Non solo: sarà nuovamente visitabile a partire dal 19 settembre, in concomitanza con l’apertura nell’attiguo Palazzo Roverella della grande monografica su Chagall, sino al 17 gennaio 2021. Entrando così nell’Anno che l’Italia e il mondo dedicano al ricordo di Dante.

venerdì 22 maggio 2020

Caravaggio in Bergamo

The Metropolitan Museum of Art di New York ha concesso il prestito de I musici di Caravaggio al museo bergamasco fino a fine estate, si realizza così un grande gesto di generosità internazionale e, insieme, la possibilità per Accademia Carrara di riaprire le porte (da venerdì 22 maggio 2020), accogliendo il pubblico con una sorpresa


Caravaggio in Bergamo è il titolo scelto per questa straordinaria opportunità offerta al pubblico, per sottolineare sia l’appartenenza dell’Accademia Carrara alla città sia il desiderio di ripartenza comune alla cittadinanza e al suo territorio. L’opera di Caravaggio è esposta all’interno del percorso museale, nello storico palazzo sede dell’Accademia Carrara, e inserita grazie a un allestimento studiato ad hoc, nella sala dedicata alla pittura del Seicento, a fianco alle opere di cultura caravaggesca. Il rientro negli USA del capolavoro di Michelangelo Merisi, in prestito a Bergamo per la mostra dedicata a Simone Peterzano, era previsto subito dopo la conclusione del 17 maggio. Come noto l’esposizione non ha potuto però essere vista, causa emergenza sanitaria, se non nei primi 20 giorni di apertura, per questo e per il rapporto di stima e vicinanza che da sempre lega le due istituzioni, la direzione del MET ha permesso il permanere del capolavoro in Italia e «non vediamo l'ora di continuare il nostro lavoro insieme», secondo le parole di Keith Christiansen.

Accademia Carrara riapre in sicurezza e mette a disposizione del pubblico, come primo museo in Italia, il dispositivo Fidelitas Distance che, insieme agli altri presidii, permetterà un’esperienza museale attenta e piacevole. Nella grande sala di accoglienza sono stati predisposti i sistemi di verifica dei dispositivi, grazie a un moderno sistema di rilevazione automatica della temperatura con termoscanner e ad altri prodotti necessari, come la soluzione idroalcolica disinfettante per le mani (di cui il visitatore potrà usufruire lungo tutto il percorso di visita), la fornitura di mascherina e guanti per chi ne fosse sprovvisto e nuovi monitor con tutte le informazioni utili. All’interno lo staff ha lavorato a un ripensamento del percorso espositivo, anche grazie a una nuova segnaletica a terra, per permettere maggiore fluidità di passaggi, ma il più importante e nuovo presidio è affidato a un dispositivo per la gestione delle distanze sociali, costituito da braccialetti, simile a uno smartwatch, da indossare al polso.


Per agevolare l'ingresso in museo, necessariamente contingentato, Accademia Carrara offre la possibilità di prenotare la propria visita online tramite prevendita da www.ticketlandia.it o telefonando al numero telefonico 328 1721727, servizi entrambi attivi dal 20 maggio. Infine, il museo introduce il pagamento attraverso la modalità satispay, per disincentivare l'uso del contante.

sabato 16 maggio 2020

DiacroMia alla Galleria Immaginaria

Lunedì 18 Maggio 2020, Galleria Immaginaria, inaugura DiacroMia, una mostra collettiva dedicata a una serie di artisti che hanno collaborato e continuano a collaborare con questa realtà.

Dopo il lungo periodo di quarantena che ha costretto questo spazio alla chiusura forzata, la riapertura sarà dedicata a un intenso viaggio costellato dalle principali produzioni degli artisti che nel corso degli anni hanno dato vita ad un’arte evoluta e in continuo cambiamento.

“DiacroMia” trae origine dal termine diacronia utilizzato da de Saussure, in contrapposizione a sincronia, per indicare il complesso mutamento degli elementi fonetici e lessicali di una lingua attraverso il tempo.  Giocando sul concetto di tempo (Chronos), e colore (Chromìa), si vuole rivelare in questo modo, la dinamica evoluzione nel tempo e nello spazio, di differenti linguaggi artistici, evidenziandone le interazioni non solo con il mondo che li circonda, ma anche mettendo in luce i rapporti che possono scaturire fra ognuno di essi.


DiacroMia
Collettiva di artisti della galleria
18 maggio – 31 luglio 2020


Galleria Immaginaria
Via Guelfa 22/a rosso, 50129 Firenze
Tel. +39 055 2654093
www.galleriaimmaginaria.com

mercoledì 13 maggio 2020

13 Maggio 2020: Arte Oggi da Incircolarte

Le Vele di Francesco Madero
L' Error project di Mathia Pagani

Galleria l’Affiche inaugura il progetto di mostra-website di Mathia Pagani, un concept ideato e interamente realizzato dall’artista a metà tra sperimentazione digitale ed esposizione tradizionale, all’insegna di un possibile nuovo sistema di fruizione dell’arte. https://musicaeparole-leonardo.blogspot.com/2020/05/l-error-project-di-mathia-pagani.html

Tutte le iniziative culturali e didattiche dell'Accademia di Belle Arti di Macerata
Dalla fase uno alla due, dal lockdown di marzo a oggi, l’Accademia di Belle Arti di Macerata, come tutte le istituzioni AFAM, Università e scuole di ogni ordine e grado, ha fronteggiato l’emergenza COVID-19 riorganizzando tempestivamente e con ottimi risultati, oltre ai propri corsi con la DAD, anche l’intera programmazione culturale. https://centrodarteleonardodavinci.blogspot.com/2020/05/tutte-le-iniziative-culturali-e.html

VISTO DA QUI : SERGIO VEGA
La programmazione dell’intero 2020 della Galleria Umberto Di Marino è stata temporaneamente interrotta per fare spazio al progetto ‘Visto da qui‘. https://incircolarte.wordpress.com/2020/05/13/visto-da-qui-sergio-vega/

Arrivo metto i PIL e comincio a dipingere
La quarta mostra alla Apocryphal Gallery e' quella di Marco Colazzo, dal titolo album Testo: Pensiero in versi poetici di Marco Colazzo "Arrivo metto i PIL e comincio a dipingere". https://arte-in-mostra.blogspot.com/2020/05/arrivo-metto-i-pil-e-comincio-dipingere.html

Ischia Street Art presenta 'Street Art File Print'.
Nella mattinata dell’11 maggio, grazie all’intervento urbano di Salvatore Iacono, gallerista/attivista e fondatore di Ischia Street Art, discussa anti-galleria underground sita nel cuore dell’isola, Street Art File Print esce dalle pareti della gallery per invadere il centro abitato. https://cerchioquadrato.blogspot.com/2020/05/ischia-street-art-presenta-street-art.html




sabato 9 maggio 2020

Ribelli di Ca' Pesaro

Sono raggruppati sotto la definizione di Ribelli di Ca' Pesaro, ma non sono mai stati un gruppo di artisti in senso solito. Non avevano un fine programmatico comune, e neppure un comune manifesto, o un comune sentire artistico. Erano accomunati dalla giovinezza dalla loro arte, che a Venezia si esprimeva tra l'accogliente Ca' Pesaro e l'antagonista Esposizione Internazionale d'Arte, da sempre detta La Biennale. 



Nel Palazzo Pesaro, secondo le volontà testamentarie della duchessa Felicita Bevilacqua, vedova del generale garibaldino Giuseppe La Masa, che aveva donato il palazzo alla città nel 1898, ci sono studi per giovani artisti e spazi espositivi e l'Esposizione Permanente di Arti ed Industrie veneziane, nome delle mostre organizzate dal 1908. Anno di insediamento dell'appena ventenne Nino Barbantini nel ruolo di segretario dell'Opera Bevilacqua La Masa, con il presidente Conte Filippo Nani Mocenigo e un Consiglio di vigilanza. Nominato dal Comune, che nel 1902 aveva inoltre deciso il trasferimento nel Palazzo di Ca' Pesaro,  sotto la direzione dello stesso Barbantini, della Galleria d'Arte Moderna istituita per acquisire le più notevoli opere delle Biennali d'Arte, di cui indiscusso capo all'alba del Novecento è il senatore veneziano Antonio Fradeletto.



Questa generazione di artisti di Ca' Pesaro si confronta nel passaggio al nuovo secolo con le avanguardie europee, l'espressionismo, il cubismo, il futurismo, alcuni di loro viaggiano, a Parigi, a Monaco. Il loro tratto comune è il rinnovamento della pittura locale, i luoghi e paesaggi prediletti sono le decentrate Burano e Mazzorbo, ma il loro linguaggio pittorico non è uniforme e sono tendenzialmente poco definibili. Sono autori anche molto diversi fra loro che si sono trovati a un certo punto della loro carriera a esporre a Ca' Pesaro tra il 1908 e il 1919, una fronda antiaccademica che cercava il proprio ruolo nel nascente sistema moderno dell'arte, che gravitava attorno al propulsore Barbantini e si confrontava coi diversi poli espositivi veneziani e con il mercato dell'arte.



La prima Esposizione Permanente di Arti ed Industrie veneziane è del 1908. Ci sono alcuni riconosciuti maestri veneziani, che l'anno prima hanno esposto in Biennale, ad accompagnare la prima mostra dei giovani, che hanno in media 25 anni, tra i quali Gino Rossi e lo scultore Arturo Martini e un giovanissimo Guido Cadorin, che l'anno prima appena sedicenne aveva partecipato alla Biennale. Dove negli anni alcuni artisti di Ca' Pesaro, con l'importante filtro dell'Accademia, esposero frequentemente, altri meno, o tardivamente. A Ca' Pesaro le esposizioni collettive, di decine di autori, sono sempre accompagnate da personali, con Umberto Boccioni, Felice Casorati, Tullio Garbari, Umberto Moggioli,  Arturo Martini, Gino Rossi, Teodoro Wolf Ferrari, si va costruendo un'identità capesarina.



Il 18 maggio apre l'Esposizione del 1913, che per alcune opere soprattutto di Arturo Martini e Gino Rossi e Ubaldo Oppi, viene accusata di essere scandalosamente futurista con conseguente decadimento del decoro veneziano, con stroncature sul giornale nazionalista La Difesa e interrogazioni in consiglio comunale, insomma diventa il casus belli in uno scontro istituzionale di spazi espositivi pubblici. L'anno seguente l' Esposizione a Ca' Pesaro non viene autorizzata dal sindaco Grimani, che è anche presidente di Biennale, dove non vengono accettate le opere di Rossi e Martini. Gli artisti reagiscono con la Mostra dei rifiutati che apre il 20 giugno 1914, otto giorni prima dell'attentato a Sarajevo, in una sala al piano terra dell'Hotel Excelsior al Lido di Venezia. Poi viene la Guerra, anche gli artisti di Ca' Pesaro vanno al fronte. Torneranno nel 1919, con alcuni di loro nella Giuria di accettazione e un'importante personale di Pio Semeghini. Nel 1920 i capesarini abbandonano Palazzo Pesaro per protesta contro l'esclusione dall'esposizione, perché non veneziano, di Felice Casorati (che aveva scelto di non esporre alla Biennale). Nel 1925 Nino Barbantini diventa direttore dei Musei Civici veneziani.



Nelle collezioni della Galleria Internazionale d'Arte Moderna di Ca' Pesaro c'è anche il racconto di questa straordinaria stagione, quando nella rappresentazione di Venezia i volti dei pescatori hanno preso il posto di gondole e marine, i colori sono stati stravolti e soggetti noti e riconoscibili sono stati finalmente rappresentati con modi figurativi contemporanei. Nel cambiare della città, hanno cambiato la sua rappresentazione. Quella di Ca' Pesaro è stata la prima generazione di artisti del Novecento, che pur senza essere una vera avanguardia ha segnato le origini dell'arte moderna a Venezia.




La Fondazione Musei Civici di Venezia aderisce alla campagna nazionale e diffusa #IoRestoaCasa. Se non potete venire nei musei, sono i musei a venire da voi. Ogni due giorni con una newsletter potete ricevere una storia, un'opera, un gioco, non per consolazione ma perché l'arte è vita e la vita è, anche, arte.

Le informazioni riportate in questo post e altre notizie, assieme a storie e opere le trovate anche nei social dei Musei. Qui di seguito la lista degli 11 musei con il link a Facebook (ma sono anche su Twitter e Instagram):


mercoledì 6 maggio 2020

BestOf a Pick Gallery

A PICK GALLERY apre il 6 maggio la mostra BestOf con le opere di James Scott Brooks, Fernanda Carrillo, Michael Conrads, Sven Drühl, Nadia Gohar, Jan Muche, Remijon Pronja, Laura Quiñonez, Gema Rupérez, Miro Trubač, Fleur van Dodewaard

Come molte altre gallerie, durante questo periodo di lockdown abbiamo usato più che mai i social per portare avanti le attività: abbiamo pubblicato materiale di approfondimento della mostra di Laura Quiñonez (Accidentes geo-gráficos, dal 10 marzo al 9 maggio 2020), allestita in galleria e mai ufficialmente inaugurata (https://apickgallery.com/more-accidentes-geo-graficos/); abbiamo organizzato delle esposizioni virtuali curate da Sara Liuzzi che rileggevano le opere sotto il filtro del coronavirus (https://apickgallery.com/video-esposizioni/); abbiamo creato un canale di video-dialoghi con gli artisti che hanno raccontato la loro quarantena in diverse parti del mondo e come abbia influito nella loro ricerca (https://apickgallery.com/video-dialoghi/).

Con il nuovo progetto BestOf A PICK GALLERY dà forma ad una mostra collettiva con il contributo attivo del pubblico. Normalmente le esposizioni sono il frutto delle scelte di artisti, galleristi e curatori, ma in questo caso vogliamo sfruttare l'attuale massiccio utilizzo dei social per coinvolgere chiunque voglia partecipare nella selezione delle opere.
BestOf è un'esposizione che comprende le “migliori” opere secondo i galleristi, gli artisti e il pubblico e cerca di raccogliere quello che questo periodo di lockdown ci può insegnare, consapevoli però che incontrarsi personalmente e avere rapporti non mediati è una parte fondamentale del nostro lavoro.

Questo periodo di isolamento ci ha dato il tempo di pensare al futuro, a come si evolverà la galleria alla luce delle nuove normative a cui dovremo sottoporci. La nostra idea è quella di ripartire con chi ci siamo sempre relazionate: gli artisti e i nostri clienti. Così è nato il progetto di un’esposizione che raccogliesse le opere preferite da tutti noi.

In mostra sono presenti tre opere per ciascun artista: una selezionata dalla galleria, una a cui l'artista è particolarmente legato e una scelta dal pubblico. Sui nostri profili social posteremo un gruppo di opere per ogni artista e daremo la possibilità di indicare quale si preferisce attraverso un sondaggio pubblico. La mostra quindi cambierà nel tempo, perché di giorno in giorno si aggiungeranno le opere selezionate online.

BestOf vuole mostrare il meglio di quanto si è prodotto fino ad ora, sperando di poter ripartire presto con il supporto di tutti.

La mostra è visibile sulla piattaforma Artsy (https://www.artsy.net/show/a-pick-gallery-bestof), dal 6 maggio al 26 settembre 2020.

venerdì 1 maggio 2020

Studio Visit - 30 artisti per trenta giorni

Per 30 giorni consecutivi, un artista diverso sarà protagonista, attraverso il suo lavoro, degli spazi virtuali della Fondazione - canali social e web site. Un racconto fatto di immagini e parole per presentare la propria ricerca artistica.

In questi giorni di sospensione di mostre ed eventi d’arte, Fondazione Pini desidera creare una nuova opportunità per giovani artisti, una vetrina e un palcoscenico, per consentire loro di portare la propria riflessione al di fuori delle mura dello studio e mostrarsi al pubblico in un mosaico di tante voci. Una mostra unica resa viva della creatività e dell’immaginario dell’arte giovane

Nell’attuale situazione di emergenza sanitaria, che ha costretto alla chiusura i musei e i luoghi d’arte in generale, la Fondazione Adolfo Pini ha sentito l’esigenza di garantire l’accesso alla cultura, continuando la propria missione, attraverso l’uso di strumenti di diffusione alternativi, tra cui i canali social - dichiara Samuele Cammilleri, Presidente della Fondazione. In questo nuovo contesto, si inserisce Studio Visit, un progetto che coinvolge giovani artisti. Con esso la Fondazione Adolfo Pini, rinnova il proprio impegno a sostegno alle nuove generazioni, così come voluto dal suo fondatore Adolfo Pini, in memoria dello zio pittore Renzo Bongiovanni Radice.

Artisti: Davide Allieri, Francesco Bertocco, Iva Lulashi, Andrea Morbio - Riccardo Giacconi, Jacopo Valentini, Carla Ciaccio, Leonardo Pelicanò, Gaia de Megni, Chiaralice Rizzi, Alessandro Laita, Mirko Smerdel, Ludovica Anversa, Federico Cantale, Fabio Roncato, Gianluca Brando, Ambra Castagnetti, Margaux Bricler, Matteo Pizzolante, Agnese Smaldone, Edoardo Manzoni, Giacomo Montanelli, Alessandro Sambini, Pietro Catarinella, Giorgio Mattia, Giacomo Morelli, Andrea Noviello, Chiara Mecenero, Alice Ronchi, Asia Asperti, Alberto Venturini, Paolo Ciregia.