Blog di servizio gratuito per la comunicazione in Arte

sabato 28 dicembre 2019

Stories of People and Things

E' stata inaugurata questa sera presso la Galleria d'Arte Contini di Cortina d'Ampezzo (Via Roma, 2) la mostra personale ' Stories of People and Thingsdi Paolo Vegas, in esposizione fino al 13-04-2020

Paolo Vegas (Biella, 1973), diplomato all’Istituto Europeo di Design nel 1992, inizia la sua attività di fotografo a Milano, dove collabora dal 1993 con diversi fotografi e agenzie pubblicitarie, lavorando al fianco di fotografi internazionali come Giac Casale, Joe Oppedisano, Giovanni Gastel. Nel novembre del 1997 presenta a Milano i suoi lavori in una mostra intitolata "People and Things". 

Nel 2010 nasce il “Progetto clonazioni”, in cui il soggetto dell'opera viene ritratto due o più volte all'interno della stessa composizione. L'artista inoltre applica sulla superficie di ciascuna stampa fotografica uno o più oggetti presenti durante lo shooting, creando dei collage a pezzo unico. Dal 2014 Paolo Vegas è rappresentato in esclusiva dalla Galleria d'Arte Contini di Venezia e Cortina d'Ampezzo.

domenica 22 dicembre 2019

Il Filo della Conoscenza

Con la presenza di uno dei massimi esponenti della storiografia di Leonardo da Vinci, Luca Caricato e dell'Assessore alla Cultura del Comune di Matera Giampaolo D'Andrea. Madrina dell'evento dott.ssa Francesca Rodolfo, giornalista di Telenorba. Inoltre parteciperanno Franco Esse e Max Arcano

Il Filo della Conoscenza non è solo un concept originale per celebrare Leonardo Da Vinci alla chiusura dell'Anno dei 500 anni della sua morte, bensì è un percorso simbolico che parte dalla mitologia classica di Arianna e del Minotauro che dalle terre della Magna Grecia, arriva fino ai giorni nostri alla Monna Lisa del Louvre a Parigi. Filo, che non è solo un Filato o una connessione wi-fi , ma una trama di sensi che consente di conoscerci e riconoscerci gli uni dagli altri, l’IO da NOI stessi, vestendo la Cultura, toccando tutti gli aspetti antropologici che segnano la cifra etica ed estetica dell'uomo. 

Mai infatti, come nell'Arte come nello stile, nel design, nella moda si percepisce lo Status Umano precario, volubile, fragile e delicato, impalpabile e insostenibile, quasi come il cashmere, di più come l'Essere. La fusione tra la signora dell’eccellenza del cashmere italiano, Ivana Maiolati, che con la Mona Lisa ha valicato il mondo della moda compiendo un'Opera D’Arte, e l’Artista, multiforme, poliedrico, alchimista, Vito Gurrado, che ha fondato un museo interattivo e diffuso dell'arte contemporanea, non passi per una cosa insolita ma è propria del concetto del Rinascimento vale a dire l'Armonia. 

La Conoscenza, mai ha avuto la sua migliore applicazione se non nelle botteghe dei maestri del Rinascimento e in questo nostro tempo, così avulso da essa, Ivana Maiolati dalle Marche, compie un opera magistrale e al contempo concettuale. Infatti si ispira a Leonardo nella tecnica ove Ivana disegna ogni singolo centimetro nella texture dei pixel come un fine pennello e concettualmente rende omaggio a Matera, nei rimandi morbidi della tela come nidi, Sassi e poco importa se in questo ricorda più la Vergine delle Rocce che la Mona Lisa, perché cosi facendo Ivana Maiolati rappresenta una continuazione quasi unica nel mondo attuale di una passamaneria regale dei filati che, proprio dalle terre intorno a Matera e dalla Murgia hanno avuto inizio. 

Nello stesso tempo Vito Gurrado concepisce una visione dell’arte insita di Conoscenza della materia e dello spirito legando la Forma all'Essenza. Un amalgama profuso che va oltre l’arte in un mix esoterico- artistico che al di là delle forme che disegna, realizza, pittura, modella in realtà svela, la sofferenza e il mistero della condizione umana. E’ stato naturale quindi seguire la Mona Lisa di Ivana Maiolati, fino a Matera, inno alla bellezza e al mistero che ogni donna cela, la quale ironica come da 515 anni quella vera sfida il mondo, cosi questa in Cashmere sfida l’Oraculum di Vito Gurrado. Un Uomo senza tempo sempre ambiguo, da un lato, fortemente antropomorfe nel suo attaccamento alla terra e dall'altro proiettato nel futuro, verso Marte in uno spazio interattivo, fluttuante e liquido. 

Il Filo della Conoscenza è il Filo che da Matera 2019, riparte per il Mondo e che Ivana Maiolati e Vito Gurrado seguono e noi con loro. Il filo della conoscenza sarà presentato in una delle strutture recuperate più interessanti del palinsesto storico di Matera Alvino 1884, da sempre punto nevralgico della buona Borghesia del territorio, e che ora apre le sue porte oltre che come luxury hotel anche all'Arte ospitando delle iniziative di lustro. Con il filo della Conoscenza di fatto si dà inizio a questo fecondo percorso culturale.

martedì 17 dicembre 2019

Migrating Objects. Arte dall’Africa, dall'Oceania e dalle Americhe nella Collezione Peggy Guggenheim

Dal 15 febbraio al 14 giugno 2020 la Collezione Peggy Guggenheim presenta Migrating Objects. Arte dall’Africa, dall'Oceania e dalle Americhe nella Collezione Peggy Guggenheim, mostra che mette in luce un episodio meno conosciuto ma decisamente significativo del collezionismo di Peggy Guggenheim. 

Passata alla storia per aver sfidato le convenzioni come collezionista e mecenate, e da sempre celebrata per la sua collezione d’arte moderna europea e americana, nel corso degli anni ’50 e ’60 Peggy Guggenheim inizia a guardare oltre i confini dell’Europa e degli Stati Uniti interessandosi all’arte dell’Africa, dell’Oceania e delle culture indigene delle Americhe. 

In occasione della mostra Migrating Objects 35 opere di arte non occidentale verranno esposte per la prima volta a Palazzo Venier dei Leoni rivelando un nucleo della collezione della mecenate raramente visibile al grande pubblico. Aspetto assolutamente inedito di questo originale percorso espositivo sarà la presentazione di questi oggetti in gruppi che privilegiano i contesti originari o, in alternativa, in dialogo con alcuni capolavori delle avanguardie europee in collezione di artisti che sostennero lo sviluppo del proprio linguaggio modernista attraverso l’appropriazione di queste opere. 


Migrating Objects. Arte dall’Africa, dall'Oceania e dalle Americhe nella Collezione Peggy Guggenheim
Peggy Guggenheim Collection
Dorsoduro 701, 30123 Venezia

+39 041 2405411
guggenheim-venice.it




domenica 15 dicembre 2019

Ezio D'Errico , un romanziere prestato alla pittura.

E' online, sul sito dell'artiere/pittore barese Leonardo Basile, la pagina dedicata a Ezio D'Errico pittore, partecipante alla Prima Mostra Collettiva d'Arte Astratta Italiana.

Dalla pagina : "(..) Dipinse dal '27 al '34 quadri figurativi, per poi passare alla pittura astratta. Fu nel '35 insieme agli artisti che esposero nello studio di Casaroti e Paolucci a Torino; nel '36 tenne al Milione una personale di arte figurativa ed astratta ed espose a Buenos Aires alla Prima Mostra di pittura astratta alla Galleria Moody.(..)"


venerdì 13 dicembre 2019

14^ edizione del Premio Arte Laguna: Ultimi giorni per aderire.

Fino al 20 Dicembre è possibile inviare la propria candidatura alla 14^ edizione del Premio Arte Laguna per cogliere così le innumerevoli opportunità che esso offre.

Gli artisti e designer regolarmente iscritti avranno visibilità gratuita nel portale www.Artelaguna.world e accederanno alle selezioni per:
- la mostra all’Arsenale di Venezia
- i 4 Premi in denaro da 10.000 € ciascuno
- le 6 Residenze d’Arte in Italia, Barcellona, Mauritius, Calcutta, Mosca
- i 2 Festival internazionali
- le 2 Mostre in Gallerie d’Arte internazionali
- le 2 collaborazioni con Aziende
- il Premio Sostenibilità e Arte dedicato agli imballaggi in alluminio di 3.000€

È possibile candidarsi on line su www.premioartelaguna.it 

La giuria internazionale, che selezionerà 120 artisti per la MOSTRA all’ARSENALE DI VENEZIA della durata di tre settimane, è guidata da Igor Zanti, curatore del Premio dalla sua prima edizione e direttore di IED Firenze, ed è composta da:
Iwona Blazwick – direttrice della Whitechapel Gallery di Londra;
Karel Boonzaaijer – designer, architetto e docente alle università tedesche Fachbereich Gestaltung e FH Aachen;
Valentino Catricalà – curatore d’arte contemporanea e direttore sezione Arte Maker Faire – The European Edition;
Aldo Cibic – nome fondamentale del design made in Italy nel mondo;
Erin Dziedzic – capo curatore presso il Kemper Museum of Contemporary Art in Kansas City, Missouri;
Zhao Li – co-fondatore di Art Bijing, professore alla Central Academy of Fine Art di Pechino e curatore del Padiglione Cinese alla 53. Biennale di Venezia;
Riccardo Passoni – direttore della Galleria d’Arte Moderna di Torino;
Vasili Tsereteli – Direttore di MMOMA, Moscow Museum of Modern Art.



PER INFORMAZIONI
info@premioartelaguna.it
tel. +39 041 5937242

martedì 10 dicembre 2019

IO SO – 12 dicembre 1969: Testimonianze di artisti nel cinquantesimo della strage di Piazza Fontana

In occasione del 50° anniversario della strage di Piazza Fontana, dal 10 dicembre 2019 al 12 gennaio 2020 sarà esposta la mostra “IO SO – 12 dicembre 1969: Testimonianze di artisti nel cinquantesimo della strage di Piazza Fontana”.

'Popolo di volti', Ernesto Treccani, 1975

L'esposizione avrà luogo in due location : l'Ex chiesa di San Carpoforo - Piazza Formentini (Brera) e La Casa delle Arti Spazio Alda Merini - Via Magolfa, 32, Milano. 

L'inaugurazione è prevista martedì 10 dicembre ore 12.00 nel caso della location di San Carpoforo, e lo stesso giorno alle ore 18.30 per la Casa delle Arti. La mostra ospiterà opere di Dario Fo, Baj, Treccani e non solo.​​

Io so di Pier Paolo Pasolini 
"Io so. Io so i nomi dei responsabili di quello che viene chiamato "golpe" (e che in realtà è una serie di "golpe" istituitasi a sistema di protezione del potere). Io so i nomi dei responsabili della strage di Milano del 12 dicembre 1969. Io so i nomi dei responsabili delle stragi di Brescia e di Bologna dei primi mesi del 1974. Io so i nomi del "vertice" che ha manovrato, dunque, sia i vecchi fascisti ideatori di "golpe", sia i neo-fascisti autori materiali delle prime stragi, sia infine, gli "ignoti" autori materiali delle stragi più recenti. Io so i nomi che hanno gestito le due differenti, anzi, opposte, fasi della tensione: una prima fase anticomunista (Milano 1969) e una seconda fase antifascista (Brescia e Bologna 1974). Io so i nomi del gruppo di potenti, che, con l'aiuto della Cia (e in second'ordine dei colonnelli greci della mafia), hanno prima creato (del resto miseramente fallendo) una crociata anticomunista, a tamponare il '68, e in seguito, sempre con l'aiuto e per ispirazione della Cia, si sono ricostituiti una verginità antifascista, a tamponare il disastro del "referendum". Foto Io so i nomi di coloro che, tra una Messa e l'altra, hanno dato le disposizioni e assicurato la protezione politica a vecchi generali (per tenere in piedi, di riserva, l'organizzazione di un potenziale colpo di Stato), a giovani neo-fascisti, anzi neo-nazisti (per creare in concreto la tensione anticomunista) e infine criminali comuni, fino a questo momento, e forse per sempre, senza nome (per creare la successiva tensione antifascista). Io so i nomi delle persone serie e importanti che stanno dietro a dei personaggi comici come quel generale della Forestale che operava, alquanto operettisticamente, a Città Ducale (mentre i boschi italiani bruciavano), o a dei personaggio grigi e puramente organizzativi come il generale Miceli. Io so i nomi delle persone serie e importanti che stanno dietro ai tragici ragazzi che hanno scelto le suicide atrocità fasciste e ai malfattori comuni, siciliani o no, che si sono messi a disposizione, come killer e sicari. Io so tutti questi nomi e so tutti i fatti (attentati alle istituzioni e stragi) di cui si sono resi colpevoli. Io so. Ma non ho le prove. Non ho nemmeno indizi. Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa o che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare l'arbitrarietà, la follia e il mistero. Tutto ciò fa parte del mio mestiere e dell'istinto del mio mestiere. Credo che sia difficile che il mio "progetto di romanzo", sia sbagliato, che non abbia cioè attinenza con la realtà, e che i suoi riferimenti a fatti e persone reali siano inesatti. Credo inoltre che molti altri intellettuali e romanzieri sappiano ciò che so io in quanto intellettuale e romanziere. Perché la ricostruzione della verità a proposito di ciò che è successo in Italia dopo il '68 non è poi così difficile. Tale verità – lo si sente con assoluta precisione – sta dietro una grande quantità di interventi anche giornalistici e politici: cioè non di immaginazione o di finzione come è per sua natura il mio."

(da: Corriere della Sera, 14 novembre 1974)



venerdì 6 dicembre 2019

MUSICA DIPINTA: finissage della mostra di Omar Galliani alla Fondazione Bevilacqua La Masa

A ideale conclusione dell'esposizione di Omar Galliani, la Galleria di Piazza San Marco dell'Istituzione Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia ospita, venerdì 6 dicembre alle ore 18.00, il concerto dei violinisti Anton Martynov e Kremena Nikolova. Le riflessioni musicali sulla mostra " DIPINTA. La metis dell'acqua", a cura di Eleonora Frattarolo, annunciano l'apertura del 6° Festival Internazionale di Musica " San Martino a Natale".

Si legge nel testo di presentazione: «Come avviene nell'ambito del linguaggio musicale, Galliani fa della pittura un "accompagnamento" al tema centrale del disegno, sviluppando nel suo grembo motivi autonomi di sostegno all'armonia poetica complessiva». Similmente ai disegni e alla pittura di Galliani, i violinisti Anton Martynov e Kremena Nikolova esaltano la scrittura musicale schietta e ingegnosa con il loro "Music For Two", un progetto che portano avanti da diversi anni. La felice coincidenza spirituale fra i musicisti e l'Artista, materializzata con un estro e un virtuosismo fuori dal comune da ambo le parti, darà l'avvio ad un vero rinnovamento del linguaggio artistico, che diverrà bello, forte, raffinato e comprensibile.


MUSICA DIPINTA: finissage della mostra di Omar Galliani alla Fondazione Bevilacqua La Masa
Istituzione Fondazione Bevilacqua La Masa
Galleria di Piazza San Marco 71/c, Venezia
Venerdì 6 dicembre, ore 18.00
Anton Martynov (violino) e Kremena Nikolova (violino)
Riflessioni musicali sulla mostra di pittura "DIPINTA" di Omar Galliani  


La partecipazione all'evento è gratuita sino ad esaurimento dei posti disponibili. È consigliata la prenotazione: anticonuovobarocco@gmail.com, https://anticonuovo.com/.





lunedì 2 dicembre 2019

Deus Ex Terra

CON-TEMPORARY Art Observatorium e Jizaino presentano “Deus Ex Terra”, una mostra collettiva nuovamente dedicata all'ambientalismo che mira alla ricerca di modus vivendi in equilibrio con la natura, superando la semplice denuncia della sua distruzione, e in sintonia con il cosmo.

La specie umana è riuscita a vivere per milioni di anni in armonia con la natura, senza aver mai distrutto l'ambiente come sta facendo da solo poco più di un secolo: antiche civiltà hanno saputo capire l'universo anche senza lanciare razzi sulla Luna, spaccare l'atomo, manipolare la vita o dissanguare le profondità della terra. La potenzialità dell'immaginazione è sufficiente a soddisfare il bisogno
di conoscenza, perché tutto ciò che appaga la mente è già in noi e tutto ciò che sazia il corpo è già nella natura.

Deus Ex Terra
Visioni oltre l'inganno dell'agiatezza
12 - 29 dicembre 2019
CON-TEMPORARY Art Observatorium
Corso Buenos Aires 42 11
Lavagna (GE)

Orario d’apertura: dal giovedì alla domenica 15.00 - 18.00 o su appuntamento

Ingresso gratuito

La mostra presenta dipinti, fotografie e installazioni di Carlos A. Bracho, Christine Chin, ebeck, Marcela Jardón, Michel Leclercq e Abramo ‘Tepes’ Montini, e video di Ana Baer & Heike Salzer, Orsolya Bálint, Susana Barbará, Piers Broadfoot, Camille Crampsey, Mirjam Dahl Pedersen, Paulo Fajardo, Francisco García, Finn Harvor, Dee Hood, Simone Hooymans, Yuan Kong, Boris Marinin, Juliette McCawley, D.K. Odessa & Tara Mullins, Ruchita, José Paulo Santos, Terry Silvester, René Smaal, Igal Stulbach e Kat Vivaldi. A cura di Abramo Tepes Montini.