Blog di servizio gratuito per la comunicazione in Arte

domenica 20 dicembre 2020

The Beginning The End di Daniela Comani

“Ero una vecchia che pescava da sola su una barca a vela nella Corrente del Golfo ed erano ottantaquattro giorni ormai che non prendevo un pesce.” 


Una mattina, destandomi da sogni inquieti, mi trovai mutata in un insetto mostruoso.” 

Questi i nuovi incipit di Il vecchio e il mare di Hemingway e La metamorfosi di Kafka tratti dalla versione italiana inedita del lavoro The Beginning The End di Daniela Comani

Realizzato nel 2020 con materiale catalogato dal 2014, The Beginning The End è un progetto che raccoglie una collezione di 424 citazioni tratte dalla narrativa classica, contemporanea e di genere. 

Il lavoro si sviluppa attraverso la stesura di un libro diviso in due parti simmetriche, L'inizio e La fine, che si incontrano nell'esatta metà del volume stesso. Comani ha raccolto la prima e l'ultima frase di 212 romanzi: L'inizio segue la struttura di un collage e dà vita a una nuova storia data dagli incipit dei testi ordinati seguendo un senso logico di narrazione; La fine, invece, diventa una storia di coincidenze nata dalla sequenza di tutte le corrispettive ultime frasi. In alcuni casi, l'artista ha scelto di ricorrere a un artifizio, adattando cioè la citazione e portando la frase in prima persona, come atto di appropriazione. 

Il progetto The Beginning The End si inserisce nell'indagine sul genere attraverso i meccanismi di appropriazione e citazione che Daniela Comani porta avanti dagli inizi della sua ricerca, a cui appartengono opere quali, tra le altre, Novità Editoriali, My Film History, Coverversionen, Sono stata io. Diario 1900-1999. 

La mostra segna l’uscita del nuovo artist book The Beginning The End / L'inizio La fine, edizione Monroe Books, Berlino, disponibile nella versione italiana.

Daniela Comani (Bologna, 1965) vive e lavora a Berlino. Storia, identità, genere e linguaggio sono i temi del suo lavoro multimediale. Vincitrice di premi e borse di studio, ha all’attivo numerose collettive e personali in Italia e all’estero. Nel 2011 partecipa alla Biennale di Venezia per il Padiglione di San Marino. Le sue opere sono presenti, tra l’altro, nelle collezioni permanenti di MAMbo, Bologna; Collezione Farnesina, Roma; Kupferstichkabinett Musei Statali, Berlino; Museo on the Seam, Gerusalemme; Musée Les Abattoirs, Tolosa; University Art Museum in Albany, NY; Academy of Motion Picture, Los Angeles. Tra i libri pubblicati si ricordano le pubblicazioni con Corraini, Revolver, Edition Patrick Frey, Archive Books, Humboldt Books.


DANIELA COMANI

THE BEGINNING THE END / L’INIZIO LA FINE

con testi di Veronica Santi e Matteo Bergamini 

12.12.2020 - 20.02.2021 


Galleria Studio G7, Via Val D'Aposa 4A, 40123, Bologna

Contatti: 051 2960371 | info@galleriastudiog7.it | www.galleriastudiog7.it

Orari: dal martedì al sabato 15.30 - 19.30. Mattina, lunedì e festivi per appuntamento  

Ufficio stampa Galleria Studio G7: Sara Zolla | 346 8457982 | press@sarazolla.com 

sabato 12 dicembre 2020

Dadamaino – Un segno metalinguistico

Concisa retrospettiva dedicata alla grande artista milanese Dadamaino (attiva dagli anni ’50 sino al 2000) dal 15 dicembre 2020 al 23 gennaio 2021 presso l'Associazione Culturale Renzo Cortina (Milano, Via Mac Mahon 14).


Da sempre l’arte di Dadamaino (Emilia “Eduarda” Maino in arte Dadamaino nata a Milano nel 1930 ed ivi deceduta nel 2004) si è protesa alla ricerca di un linguaggio alternativo, un sistema di segni artificiali adottato per la descrizione della struttura formale di una nuova comunicazione. 

Dopo i giovanili cimenti informali, la frequentazione e l’amicizia con maestri quali Lucio Fontana, Piero Manzoni e gli emergenti gruppi nazionali ed europei di Arte Programmata (da Azimuth al Gruppo T e al Gruppo N a Zero, Nul e Motus) spingono l’artista milanese verso la ricerca di un nuovo segno. 

L’unicità della ricerca di Dadamaino sta proprio nell’esplorare sempre nuovi territori senza farvi mai ritorno. Ecco come nascono i numerosi “cicli” della sua pittura, ognuno figlio del successivo, logicamente consequenziali tra loro in una evoluzione segnica che non ha eguali nel panorama della storia dell’arte. 

Protagonista del suo tempo, estremamente rigorosa nel suo incessante lavoro di ricerca, Dadamaino si pone come un esempio dell’arte della seconda metà del ‘900 sia come artista che come donna, autentica pasionaria del ruolo femminile nell’arte e nel coniugare politica e attività artistica.


Dadamaino – Un segno metalinguistico

Dal 15 dicembre 2020 al 23 gennaio 2021


ASSOCIAZIONE CULTURALE RENZO CORTINA

Milano, Via Mac Mahon, 14, (Milano)


Orario di apertura

Da martedì a sabato 10-12.30 e 16.30-19.30 lunedì 10-12.30 chiuso festivi


Vernissage

15 dicembre 2020, 16-20


giovedì 3 dicembre 2020

Un fitto programma di appuntamenti digitali per Castello di Rivoli .

Il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea annuncia il suo programma di appuntamenti digitali. A partire da dicembre 2020, la sede virtuale del Museo COSMO DIGITALE si arricchisce di nuovi contenuti ed eventi inediti con cadenza settimanale.

In riferimento alla filosofia del movimento “Slow Food” nato in Piemonte, il Castello di Rivoli potenzia il prototipo di Slow Museum già avviato nel febbraio 2020


Un concetto di museo che, a partire dalla riapertura, a livello fisico si rivolgerà ai visitatori con esperienze approfondite e lunghe e che, grazie alla sua digitalizzazione, può anche essere vissuto da subito dal pubblico locale e globale.

La sede virtuale del Museo di recente apertura COSMO DIGITALE si arricchisce di nuovi contenuti attraverso una programmazione che integra la fisicità del percorso di visita offrendosi allo sguardo del visitatore online in una dimensione di esperienza aggiuntiva. Abbracciando le istanze del progetto biennale Espressioni – una serie di nuove mostre ed eventi al Castello di Rivoli che affrontano forme di espressione ed espressionismi dal passato a oggi, COSMO DIGITALE ospita opere audio e video di importanti artiste, tra cui Anne Imhof, Agnieszka Kurant, Marzia Migliora, Elena Mazzi e Cally Spooner. Questi contributi instaurano un dialogo con le opere già pubblicate sul sito, tra cui la recente opera multimediale Deep Simulator di aaajiao, nel contesto degli approfondimenti digitali presentati in occasione del premio illy Present Future 2019.

In controtendenza, e a differenza della maggior parte dei musei, il COSMO DIGITALE mette al centro del suo programma la contemplazione e l’esperienza di vere e proprie opere d’arte pensate per essere online, ma senza obbligo d’interazione e partecipazione attiva del pubblico. Inoltre, nel COSMO DIGITALE, non prevale l’aspetto discorsivo di lezioni e conferenze che tanto caratterizzano il mondo digitale. L’aspetto partecipativo delle attività online è riservato per lo più alle attività promosse dal DIPARTIMENTO EDUCAZIONE del Museo con le piattaforme social media. Tuttavia, il COSMO DIGITALE offre anche numerose occasioni di approfondimenti discorsivi.

A partire dal 3 dicembre la programmazione digitale autunnale si sviluppa inoltre attraverso il CICLO DI LEZIONI E CONVERSAZIONI dedicate alle Collezioni del Museo e ad artisti contemporanei tenute dal Direttore del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e della Collezione Cerruti, Carolyn Christov-Bakargiev, dal Capo Curatore e Curatore delle Collezioni Marcella Beccaria, dal Responsabile e Curatore del Centro di Ricerca Castello di Rivoli (CRRI) Andrea Viliani e dal Curatore Marianna Vecellio. Il palinsesto digitale prevede anche una serie di appuntamenti dedicati alla Residenza Sabauda tenuti dalla Referente della Valorizzazione del Patrimonio Artistico e Storico del Museo Alessia Giorda e un percorso di approfondimento sui capolavori della Collezione Cerruti, tenuto da Fabio Cafagna e Laura Cantone. La programmazione settimanale sarà comunicata sui canali social ufficiali del Museo e resa fruibile in streaming sulla pagina del COSMO DIGITALE.

Occasione di ulteriore approfondimento del progetto Espressioni è la Sedicesima Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI, l’Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, che si tiene il 5 dicembre 2020. Il Castello di Rivoli ha invitato Patrizio Di Massimo a svelare il backstage de Il ciclo de La Risalita, il suo ultimo lavoro pittorico che nasce dall’esigenza di riqualificare gli spazi della risalita meccanizzata, chiusi dal 2011 e originariamente progettati per collegare il centro storico di Rivoli al piazzale del Castello. L’opera di Di Massimo è la prima di un nuovo programma di commissioni site-specific per questo spazio pubblico, realizzate in collaborazione con la Città di Rivoli. Il video Dietro le scene: Il ciclo de La Risalita di Patrizio Di Massimo documenta le diverse fasi del ciclo pittorico, narrate dallo stesso Di Massimo e da Stella Bottai, curatrice del progetto. A partire dall’intenzione di restituire alla comunità spazi pubblici altrimenti non fruibili, Di Massimo racconta come il proprio intervento pittorico sia stato da lui concepito coinvolgendo gli studenti di Scenografia dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Sviluppando il proprio progetto in accordo con lo spirito comunitario dell’iniziativa, l’artista ha infatti condotto per tre settimane una serie di laboratori con gli studenti che sono stati ospitati da Combo a Torino. Il video approfondisce inoltre il peculiare soggetto individuato dall’artista, consistente in una “commedia umana” che mette in scena personaggi della comunità culturale locale, dando al tempo stesso ampio risalto ai lavoratori essenziali, i protagonisti anonimi che mantengono vivo il tessuto sociale durante i periodi di lockdown causati dall’emergenza COVID-19. Dietro le scene: Il ciclo de La Risalita di Patrizio Di Massimo verrà trasmesso durante la Giornata del Contemporaneo di sabato 5 dicembre 2020 sul sito e sui canali social del Castello di Rivoli, e sui canali di AMACI.

Nell’ambito del progetto Espressioni, il Castello di Rivoli presenta una conferenza in due parti dal titolo Digital PTSD. La pratica artistica e il suo impatto sul trauma digitale, sviluppata tra il 2020 e il 2021. Con la partecipazione di artisti, teorici, neuroscienziati ed esperti della realtà tecnologica, il primo appuntamento si tiene il 12 dicembre 2020 alle ore 16 e il secondo si terrà il 20 maggio 2021. L’evento mira a indagare le problematiche legate all’improvviso aumento delle attività digitali in un periodo di chiusura degli spazi di aggregazione sociale tra i quali i musei, a fornire un’opportunità di riflessione su alcuni dei primi effetti che il lockdown globale ha avuto – e continua ad avere – sul nostro rapporto con l’esperienza digitale, nonché a conoscere gli effetti causati dall’abuso delle piattaforme digitali. L’esperienza isolante del lockdown ha sollevato nuovi allarmi rispetto agli effetti potenzialmente traumatici del digital overload sulla soggettività e sul corpo sociale. Con il termine Digital PTSD, ci si domanda se la nostra ossessiva e crescente dipendenza dalla tecnologia possa risultare una minaccia alla nostra libertà creativa, al benessere fisico e mentale, e quindi quale sia il ruolo dell’arte nel ridurre il disagio psicologico. Questo ciclo di incontri invita alcuni dei principali scienziati, artisti, pensatori e curatori italiani e internazionali a presentare le proprie ricerche e a riflettere collettivamente su temi di cruciale importanza per la condizione umana, tra cui: l’erosione fisica della materia vivente e la trasformazione dell’esperienza umana in mega-dati, il “trauma digitale” in relazione al sistema nervoso collettivo, lo studio neuro-scientifico delle relazioni cognitive e sociali mediate dalla tecnologia, e, infine, l’impatto di questi fenomeni sulle strutture sociali e la polarizzazione ideologica. Il fatto di presentare una critica delle tecnologie contemporanee attraverso piattaforme online sembra paradossale, eppure rientra nella più classica tradizione dell’arte moderna quella di indagare e mettere a nudo i propri mezzi e linguaggi attraverso l’uso del pensiero critico. Digital PTSD è realizzata in partnership con e-flux. Tra i relatori invitati, oltre al Direttore del Castello di Rivoli Carolyn Christov-Bakargiev, si ricordano: Beatriz Colomina & Mark Wigley, Bracha L. Ettinger, Cécile B. Evans, Vittorio Gallese, Anne Imhof, Agnieszka Kurant, Catherine Malabou, Chus Martínez, Griselda Pollock, Stuart Ringholt, Éric Sadin, Hito Steyerl, Cally Spooner e Shoshana Zuboff. L’evento è gratuito, per prenotare clicca qui

In occasione dell’anniversario della nascita di Alighiero Boetti, il Castello di Rivoli presenta in anteprima internazionale il documentario Sciamano e Showman prodotto da Sky Arte. Il film è visibile per tutta la giornata del 16 dicembre 2020 sulla pagina del COSMO DIGITALE.

Proseguono inoltre gli appuntamenti di Digital Comp(h)ost, biblioteca virtuale accessibile dal COSMO DIGITALE, che ospita riflessioni filosofiche, conversazioni, dibattiti e lezioni sul tema della coesistenza e della metamorfosi offrendo nuove prospettive di analisi del mondo di oggi. Digital Comp(h)ost è un’estensione digitale del progetto COMP(H)OST realizzato da a.titolo, NERO e Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, in collaborazione con il Witte de With Center for Contemporary Art di Rotterdam, con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando “ORA! Produzioni di Cultura Contemporanea”, con il contributo della Regione Piemonte, l’ospitalità di Duparc Contemporary Suites e la collaborazione di Film Commission Torino Piemonte. COMP(H)OST è nato da un idea di Marianna Vecellio, curatore, Castello di Rivoli e Sofia Hernandez Chong Cuy, direttore, Witte de With Center for Contemporary Art ed è a cura di Francesca Comisso, Luisa Perlo di a.titolo, Lorenzo Gigotti, Valerio Mannucci, Valerio Mattioli per Nero e Marianna Vecellio per Castello di Rivoli.

Nell’ambito della collaborazione con la Fondazione CRC volta a promuovere nel territorio cuneese la conoscenza delle opere dalle Collezioni del Castello di Rivoli, nel mese di dicembre 2020 è presentato sulla piattaforma Webex un programma di conversazioni incentrato sulle nuove mostre E luce fu. Giacomo Balla, Lucio Fontana, Olafur Eliasson, Renato Leotta e William Kentridge. Respirare allestite rispettivamente a Cuneo e ad Alba. Le conversazioni si svolgono in diretta e sono rese disponibili al pubblico in differita sulla pagina del COSMO DIGITALE e sul sito della Fondazione CRC. La programmazione sarà comunicata attraverso i canali social ufficiali del Museo e della Fondazione CRC.

COSMO DIGITALE è parte di un progetto di aggiornamento tecnologico del Castello di Rivoli sostenuto dalla Compagnia di San Paolo. Il progetto si propone di aggiornare l’infrastruttura tecnologica, il linguaggio e la funzione dei social media, e di creare un archivio digitale di saperi prodotti in oltre trentacinque anni di attività museale. Ulteriore proposito è quello di trasformare il sito Internet da semplice luogo di informazione sulle attività dell’Istituzione ad archivio online e spazio dell’arte virtuale, vero e proprio “Museo” di opere realizzate appositamente per questa nuova dimensione artistica ed elaborate in modo da creare un rapporto inedito con la coscienza del visitatore online.


Le attività del Castello di Rivoli sono realizzate primariamente grazie al contributo della Regione Piemonte.

martedì 24 novembre 2020

Uniti per far ascoltare le nostre Istanze : Nasce l' Unione Nazionale Organizzatori Eventi.

A tutela e in supporto  del  settore eventi,  categoria fortemente penalizzata dall’emergenza Covid-19, nasce l’U.N.O.E. – Unione Nazionale Organizzatori Eventi – un’associazione in cui convergono le  48 aziende più rappresentative in Italia tra gli organizzatori di eventi.


In seguito a un fermo totale di un settore che nessuno sta considerando a livello istituzionale, U.N.O.E. si attende dal Governo un Ristoro specifico per la categoria obbligata a fermarsi e invocano una pianificazione, confidando di essere ascoltati e chiamati in causa da ora in avanti.

Il Presidente dell' U.N.O.E. , Alessandro Pollak: “Uniti per far ascoltare le nostre Istanze”

Nel 2020 il settore eventi ha subito danni piuttosto ingenti: la sospensione con procrastinamento e, più frequentemente, annullamento di eventi pubblici e privati, ha provocato perdite economiche di cui si sta ancora calcolando la dimensione esatta, comunque enormi e per cui, diversamente che in altri settori, non sono previsti rimborsi e risarcimenti, mentre l’improvviso e precipitoso calo di fatturato registrato dagli organizzatori ha ricadute negative anche nelle transazioni con i loro fornitori, diminuite in misura esponenziale.

Nel periodo cruciale dell’emergenza le attività del comparto sono state completamente interrotte e tra giugno e settembre sono riprese a rilento e solo parzialmente, mentre su di esse grava un forte aumento dei costi, incrementati per il necessario adeguamento di strutture e servizi alle normative sanitarie per il contenimento della propagazione del contagio. Si sono realizzati importanti investimenti per garantire la sicurezza, la sanificazione degli spazi e la gestione dei flussi di visitatori, dimostrando che si può operare e lo si può fare nel rispetto delle norme e del buon senso.

A tutela e in supporto di questa categoria, fortemente penalizzata dall’emergenza Covid-19, nasce l’U.N.O.E. – Unione Nazionale Organizzatori Eventi – un’associazione in cui convergono le  48 aziende più rappresentative in Italia tra gli organizzatori di eventi, la prima dedicata a un settore sino a oggi trascurato e sottovalutato, con volumi di affari importantissimi che  generano  indotto sul territorio e sostengono artigianato, tipicità, prodotti DOP e IGP, e che sono portatori di qualità, tradizione, diversità nel mercato globalizzato.

I soci sono organizzatori di fiere in Italia e all’estero,  organizzatori di eventi enogastronomici tipici (dallo street food di qualità ai wine taste festival), organizzatori di mostre mercato caratteristiche, sagre tipiche, eventi storici e tematici, wedding planning e convention.  

Le imprese coinvolgono nel loro indotto standisti, espositori e sellers, tra cui spiccano soprattutto preziosi artigiani, antiquari, designer e agricoltori a kilometro zero. Oltre a questi, gli occupati coinvolti nella realizzazione di un evento sono diversi: allestitori, steward, addetti alla sicurezza, all’antincendio, alla pulizia, operatori sanitari e assistenti. Infine, queste aziende si avvalgono di consulenza specialistiche di architetti, ingegneri, grafici e addetti alla comunicazione e nello spostamento creano ulteriore indotto per trasporti e ricettività.

“U.N.O.E. nasce in seguito a un fermo totale di un settore che nessuno sta considerando a livello istituzionale – afferma il Presidente Alessandro Pollak – siamo stati bloccati per primi, da fine febbraio, e ora per ripartire ci eravamo adeguati alle linee guida regionali (per ciascuno diverse), con costi importanti per rispettare le regole di sanificazione e controllo, mentre ora, dopo nemmeno tre mesi, siamo di nuovo fermi con un calo di fatturato che supera il 90% quest’anno. Ci siamo uniti perché, nel rispetto della salute, vogliamo dare valore al nostro lavoro – prosegue il Presidente – ci sono 183.000 ambulanti e PMI che gravitano attorno ai nostri eventi, lavorano per lo più all’aperto, in piena tutela dei lavoratori e dei consumatori”.

U.N.O.E. si attende dal Governo un Ristoro specifico per la categoria obbligata a fermarsi: “Il DL Ristori prevede il sostegno a fondo perduto per la nostra categoria solo per il mese di aprile 2019 – specifica il Presidente – ma non possiamo basarci su introiti mensili poiché nel nostro comparto il fatturato di un singolo mese può essere legato alla realizzazione di un evento e quello dopo può essere pari a zero, quindi va assolutamente integrato”.  U.N.O.E.  chiede inoltre che i fondi non siano stanziati fino ad esaurimento, ma in modo proporzionale, perché gli organizzatori di eventi di piccole dimensioni verrebbero penalizzati rispetto ai colossi delle grandi fiere internazionali.

Non solo non si sono potute portare a compimento le manifestazioni programmate, ma è mancata anche la necessaria pianificazione a lungo termine, scoraggiata dalla costante incertezza causata certamente dalla pandemia, ma che in nessun modo è stata arginata dalle politiche intraprese. Una situazione, questa, che si manifesta a seguito di un anno durante il quale l’intero comparto è stato fortemente penalizzato dalle incertezze sia sociali, sia normative e burocratiche, che hanno portato il fatturato ad un calo che in media supera il 90%.

Le aziende vogliono guardare fin da ora al 2021 e invocano una pianificazione in tal senso, perché tra la riapertura e la programmazione reale corrono tempistiche importanti,  in cui gli investimenti a livello di comunicazione, commercializzazione e promozione, non sono coperti dal consueto flusso di cassa: “Si tratta di una serie di aspetti specifici del comparto che sarebbero stati presi in considerazione se avessimo potuto partecipare alla pianificazione delle normative che riguardano la nostra categoria – conclude Alessandro Pollak – a questo scopo ci siamo uniti, per dare alle Istituzioni un interlocutore in rete, confidando di essere ascoltati e chiamati in causa da ora in avanti”.

L’U.N.O.E. e il suo Direttivo sono solidali con gli operatori del settore, in particolare quelli con sede nelle regioni rosse, e conferma la determinazione di essere la voce di una categoria portatrice di valore economico e sociale sia a livello nazionale sia locale; l’attività istituzionale proseguirà garantendo agli associati e agli operatori del comparto una reale rappresentatività, in modo che le future normative nazionali e locali tengano conto anche delle istanze degli organizzatori di eventi, troppo spesso inascoltate poiché inespresse a livello unitario.

Superare la crisi contingente per puntare a iniziative strutturali: così U.N.O.E. traccia la rotta per il prossimo futuro.


U.N.O.E.

Sede Legale: Palazzo Grazioli  -  Via del Plebiscito 102, 00186 Roma

Numero Segreteria: 375 58 32 295

e-mail: segreteria@unoe.it 

Presidente: Alessandro Pollak

Vice Presidente: Alessia Littarru, Carla Marivo

Consiglieri: Myriam Vallegra, Roberto Auteri, Nicoletta Cardillo, Lucio Bencardino

Ufficio Stampa: comunicazione@unoe.it

mercoledì 11 novembre 2020

Lady Tarin per la Luminous phenomena di NFC Edizioni

NFC Edizioni di Rimini festeggia i dieci anni di attività con il lancio di una nuova collana dedicata alla fotografia internazionale: "Luminous phenomena". Libri monografici che indagano il rapporto tra essere umano e corpo, tra corpo e spazio circostante, attraverso lo sguardo di fotografi affermati e giovani promesse. Non dei cataloghi d'arte, bensì dei  racconti d'arte, nei quali ogni autore si è espresso in totale libertà, selezionando personalmente le immagini e coinvolgendo un curatore in linea con la propria ricerca.


Ispirata a "The Pencil of Nature" di William Henry Fox Talbot (il primo libro illustrato da fotografie che sia mai stato commercializzato), la collana si compone di volumi di piccolo formato, prodotti in basse tirature con materiali e lavorazioni di pregio. 

A cadenza bimestrale verrà pubblicato un libro che racchiuderà una grande storia: verranno raccontati i corpi, le persone, le luci e l'oscurità. Ogni pubblicazione sarà tradotta in tre lingue - italiano, francese, inglese - per consentirne un'ampia distribuzione. Ne saranno disponibili due versioni: Light e Deluxe, la prima in tiratura di 200 copie numerate, la seconda in tiratura di 100 copie firmate e numerate con una fotografia in edizione limitata.

«Ogni giorno - spiegano Amedeo Bartolini, direttore editoriale e fondatore di Agenzia NFC e NFC Edizioni, e Guya Bacciocchi, direttrice della collana - veniamo bombardati da immagini, ogni giorno vediamo più immagini noi di quante ne vedevano i nostri antenati in una vita intera… Si stima che ogni giorno ci vengano sottoposte, tra media e social, più di 400.000 immagini artificiali, cioè prodotte dall'uomo. Viviamo in un mondo frenetico, fatto di attimi, dove tutto può cambiare e mutare in pochi secondi. In questo mondo così fugace, vorremmo che le persone si fermassero e riscoprissero il piacere di sfogliare un libro. Da qui l'idea dei "Luminous Phenomena"… perché di cosa son fatte le immagini se non di fenomeni luminosi? Con questa collana vogliamo raccontare storie, vogliamo celebrare il rapporto viscerale tra corpo e ambiente circostante, tra essere umano e sessualità, per riscoprire una sensibilità ormai perduta verso il proprio essere. Vogliamo che una piccola parte delle immagini che ci vengono sottoposte ogni giorno siano immagini pure e belle, che ci facciano fermare a riflettere. La collana nasce a dieci anni dalla fondazione di Agenzia NFC (agenzia di comunicazione e casa editrice), e nasce in un periodo storico complicato dagli effetti del Covid-19. Nel 2010 abbiamo deciso di aprire Agenzia NFC proprio in conseguenza della grave crisi che tra il 2008 e il 2009 aveva messo in ginocchio il mondo. Allo stesso modo, decidiamo oggi di investire in cultura, portando a compimento un progetto che era nei nostri piani da anni, perché riteniamo che anche nella crisi e nell'insicurezza si possano intravvedere preziose opportunità per il futuro».

Il primo volume, uscito a settembre 2020 e subito esaurito nella versione Light, è dedicato a Lady Tarin, tra i nomi più seguiti della fotografia contemporanea italiana, capace di tradurre in immagine le infinite sfumature dell'erotismo. Il libro è corredato dai testi critici di Nathalie Leleu e Denis Curti.




«Se tu lettore/trice di questo libro fai parte di quella metà del genere umano confinata in Europa tra il marzo e il maggio del 2020 - scrive Nathalie Leleu - la sequenza di immagini predisposta da Tarin stimolerà tra i tuoi sensi quello più frustrato da questo periodo d'isolamento, e che tuttora resta limitato: il tatto. Tanto più il corpo si trova a essere ostacolato, quanto più l'immagine parla allo spirito come fosse una sorta di matrice che ne alimenta il desiderio e il piacere».

«La prima volta che ho avuto sotto gli occhi le stampe di Tarin, riprodotte su una fanzine - conclude Denis Curti - in modo quasi automatico ho pulito gli occhiali e ho lisciato la carta, come per stirare la pagina o, forse, per limitare il diaframma che mi separava da quei soggetti così sorprendenti e immediati. Credo proprio che lo spaiamento che ho provato la prima volta abbia molto a che fare con la fascinazione di questo progetto e sono certo in quello stracciamento, in quella sensazione di non capire dove siamo, risieda la forza vera di queste immagini». 



Nata a Rimini, Tarin si laurea all'Accademia di Belle Arti di Bologna per poi trasferirsi a Milano, dove oggi vive e lavora. Inizia a fotografare per il mondo della moda mentre, dal 2008, intraprende un itinerario artistico che la conduce a realizzare opere fotografiche dedicate al mondo femminile, esaltandone la più intima essenza. Da quel momento, fedele allo scatto in pellicola, prende avvio quella ricerca personale al cui centro si situa l'idea di identificazione tra artista e soggetto che la conduce a rivelare la componente sensuale e psicologica del nudo femminile. Le sue opere sono state esposte in istituzioni italiane e internazionali. Ha pubblicato per NFC Edizioni "Stanze Private", 2016.

I volumi della collana "Luminous phenomena", nella versione Light (VOL. 1 TARIN - LE - ISBN 97 888 6726 250 2), sono promossi da Goodfellas e distribuiti da Messaggerie Libri SPA in tutte le librerie e nei bookstore museali. La versione Deluxe (VOL. 1 TARIN - DE - ISBN 97 888 6726 251 9) è disponibile presso l'editore e in fiere ed eventi di settore. È possibile inoltre acquistare e abbonarsi alla collana dal sito  www.nfcedizioni.com.



Agenzia NFC e NFC Edizioni sono un'unica realtà, giovane, smart e curiosa. Nei primi dieci anni di attività, tanti sono stati i traguardi raggiunti. In campo artistico, si segnalano, in particolare, le collaborazioni con le Accademie di Belle Arti di Bologna, di Brera e di Catanzaro, la Pinacoteca Nazionale di Bologna e diverse Università, tra cui Ca' Foscari Venezia, i rapporti diretti con importanti artisti, come Mario Cresci, Elia Festa, Andrea Jemolo, e gli incarichi ricevuti da Fondazioni ed Associazioni, tra cui il Premio giornalistico intitolato a Ilaria Alpi. Tra le principali pubblicazioni: "Regina Josè Galindo" a cura di Giacomo Zaza, "L'arte contemporanea spiegata a mia nonna" di Alice Zannoni, "CUBA - Un viaggio tra immagini e parole" a cura di Carmen Lorenzetti; "Revolutions 1989-2019: L'arte del mondo nuovo - 30 anni dopo" a cura di Luca Beatrice. 

Per maggiori informazioni:  info@agenzianfc.com,  www.nfcedizioni.com.



Segnalato da:

CSArt di Chiara Serri, Via Emilia Santo Stefano 54, 42121 Reggio Emilia

venerdì 6 novembre 2020

Forum dell'arte contemporanea : esiti della campagna #arteculturabenicomuni

Alla  luce della nuova chiusura di musei e spazi d’arte disposta dall’ultimo DPCM il Forum dell’arte contemporanea italiana pubblica gli esiti della campagna #arteculturabenicomuni per sostenere il comparto delle arti visive, finora ignorate nelle misure del Governo, lanciata lo scorso 10 ottobre 2020.  


Sulla base della paralisi e chiusura di centinaia di spazi artistici e culturali, dell’assenza di riconoscimento giuridico dell’artista, della precarietà del lavoro nell’arte, della crisi che ha investito l’intero comparto, abbiamo invitato gli spazi del contemporaneo a unirsi in un intervento collettivo per portare all’attenzione dell’opinione pubblica e degli organi governativi una condizione non più sostenibile.

 
Oltre 100 musei, spazi indipendenti e progetti diffusi tra le realtà più attive nel contemporaneo in Italia hanno aderito alla richiesta di attenzione verso una situazione tanto circostanziale, quanto strutturale che non può più essere ignorata.  Abbiamo raccolto la documentazione degli interventi realizzati in situ dagli spazi aderenti, che hanno condiviso sulle loro facciate e piattaforme online sei statements emersi dai lavori di emergenza del Forum di maggio, per riconoscere il ruolo essenziale per la società del nostro patrimonio artistico e culturale vivo. Una gran parte di essi non è stata in grado di essere operativa perché non ha di fatto mai riaperto.
 
Ci auguriamo che questo gesto simbolico trovi evoluzione in una mobilitazione capillare con iniziative diffuse per rispondere alla condizione presente. Dall’inizio della campagna a oggi infatti la situazione è nuovamente precipitata. I luoghi della cultura devono far fronte a un’ulteriore chiusura per un tempo indefinito. Le piazze italiane sono da giorni investite da manifestazioni che chiedono un sostegno pubblico proporzionato alla gravità della crisi sociale che stiamo affrontando.
 
Ci stiamo unendo ad appelli e campagne di comitati della cultura che si stanno diffondendo giorno dopo giorno e intendiamo sostenere e aderire ad azioni, interventi e dibattiti che andranno in questa direzione.
 
Documentazione:

https://youtu.be/5BSNXHTIR5Q
https://forumartecontemporanea.wordpress.com/category/uncategorised/arteculturabenicomuni/

 

Hanno aderito all’iniziativa musei pubblici (Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea, Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Ecomuseo Mare Memoria Viva, Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee / museo Madre, GAMeC, Il Mattatoio, Palazzo Amati - Ketos, MACC, MACRO, MACTE, MA*GA, MAMbo, MAXXI, mudaC | museo delle arti di Carrara, Museo Civico di Castelbuono, Museion, Museo del Novecento Milano, Museo Nivola, PAC, Palaexpo, PAV Parco Arte Vivente, Polo museale di Castronuovo Sant'Andrea), spazi non profit, fondazioni, gallerie, magazines, comitati, centri studi e progetti del contemporaneo (Aidea La Spezia, About Art On Line, AlbumArte, A’nica Art Gallery, ar/ge kunst, Archivio Garghetti, Artegiro, Artribune, Associazione Arte e Memoria del Territorio, Atelier Illuminato, ATP Diary, AWI Art Workers Italia, BACO, Bridge Art Contemporary, Cagliari Art Magazine, Campus Ecomedia, Careof, Casa Capra, Casa degli Artisti, Casa delle Artiste, degli artisti, Casa Sponge, Centro Arti Visive Pescheria, Centro Itard Lombardia, Centro Studi Postcoloniali e di Genere - CSPG, Che Fare, Cittadellarte - Fondazione Pistoletto, Collezione da Tiffany, Contemporary Locus, CRAC Centro in Romagna Ricerca Arte Contemporanea, Cultura Plurale, DART Domus delle Arti, delle Relazioni e del Turismo di Lavezzola, Dimora Oz, Dislocata - WunderKammer, Espoarte, FARE, Febo e Dafne, Flip Project Space, Fondazione Antonio Dalle Nogare, Fondazione Antonio Ratti, Fondazione Baruchello, Fondazione Casa Rossa - Alberobello, Fondazione Centro Studi Doc, Fondazione Ermanno Casoli, Fondazione Giuliani, Fondazione Lac o Le Mon, Fondazione Memmo, Fondazione Merz, Fondazione Pastificio Cerere, Fondazione Pietro e Alberto Rossini, Fondazione Querini Stampalia, Fondazione Sensus, Forum Arte Spettacolo, FUIS, Galleria Kōart, Galleria Vittoria, Ganù Studio, Giuseppefraugallery – Scuola Civica di Arte Contemporanea, Interno 14 next, Kunst Meran Merano Arte, La Frangia, Lo Schermo dell’Arte, Lungomare, Macao, M.A.M. Matri-Archivio del Mediterraneo, MIC Faenza, Mi Riconosci? Sono un professionista dei beni culturali, NERO, NESXT, Nora Comunicazione, Novella Guerra, Nuova Icona associazione culturale per le arti, OperaViva Magazine, Prisma Studio, Quartz Studio, Ramdom, Riot Studio, Rivista Segno, S.a.L.E. Docks, Spazio Cordis, T.A.M. Cagliari, Ufofabrik, UP Urbs Picta, Viafarini, Villa Romana). 
 
#arteculturabenicomuni sostiene la necessità improrogabile di prendere atto dell’emergenza in cui versa l’intero sistema e di proteggere i nostri beni comuni.

 

Hanno aderito:
A’nica Art Gallery, Milano
About Art On Line
Aidea La Spezia
AlbumArte, Roma
ar/ge kunst, Bolzano
Archivio Garghetti, Milano
Artegiro, Firenze
Artribune, Roma
Associazione Arte e Memoria del Territorio, Milano
Atelier Illuminato, Roma
ATP Diary, Milano
AWI Art Workers Italia
BACO, Bergamo
Bridge Art Contemporary, Palermo
Cagliari Art Magazine, Cagliari
Campus Ecomedia, Milano
Careof, Milano
Casa Capra, Schio
Casa degli Artisti, Milano
Casa delle Artiste, degli artisti, Milano
Casa Sponge, Pergola
Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea
Centro Arti Visive Pescheria, Pesaro
Centro Itard Lombardia, Cremona
Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Prato
Centro Studi Postcoloniali e di Genere-CSPG, Napoli
Che Fare, Milano
Cittadellarte-Fondazione Pistoletto, Biella
Collezione da Tiffany, Firenze
Contemporary Locus, Bergamo
CRAC Centro in Romagna Ricerca Arte Contemporanea, Lavezzola
Cultura Plurale, Sardegna
DART Domus delle Arti, delle Relazioni e del Turismo di Lavezzola
Dimora Oz, Palermo
Dislocata-WunderKammer, Vignola
Ecomuseo Mare Memoria Viva, Palermo
Espoarte, Albissola Marina
FARE, Milano
Febo e Dafne, Torino
Flip Project Space, Napoli
Fondazione Antonio Dalle Nogare, Bolzano
Fondazione Antonio Ratti, Como
Fondazione Baruchello, Roma
Fondazione Casa Rossa, Alberobello
Fondazione Centro Studi Doc, Verona
Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee / museo Madre, Napoli
Fondazione Ermanno Casoli, Fabriano
Fondazione Giuliani, Roma
Fondazione Lac o Le Mon, Lecce
Fondazione MACC, Calasetta
Fondazione Memmo, Roma
Fondazione Merz, Torino
Fondazione Pastificio Cerere, Roma
Fondazione Pietro e Alberto Rossini, Briosco
Fondazione Querini Stampalia, Venezia
Fondazione Sensus, Firenze
Forum Arte Spettacolo

FUIS, Roma
Galleria Kōart, Catania
Galleria Vittoria, Roma
GAMeC, Bergamo
Ganù Studio, Genova
Giuseppefraugallery – Scuola Civica di Arte Contemporanea, Iglesias e Villaggio Minerario Normann
Il Mattatoio, Roma
Interno 14 next, Roma
Kunst Meran Merano Arte
La Frangia, Roma
Lo Schermo dell’Arte, Firenze
Lungomare, Bolzano
M.A.M. Matri-Archivio del Mediterraneo, Napoli
MA*GA, Gallarate
Macao, Milano
MACRO, Roma
MACTE, Termoli
MAMbo, Bologna
MAXXI, Roma
MIC Faenza
Mi Riconosci? Sono un professionista dei beni culturali
mudaC | museo delle arti di Carrara
Museion, Bolzano
Museo Civico di Castelbuono
Museo del Novecento Milano
Museo Nivola, Orani
NERO, Roma
NESXT, Torino
Nora Comunicazione, Milano
Novella Guerra, Imola
Nuova Icona associazione culturale per le arti, Venezia
OperaViva Magazine, Roma
PAC, Milano
Palaexpo, Roma
Palazzo Amati-Ketos, Taranto
PAV Parco Arte Vivente, Torino
Polo museale di Castronuovo Sant'Andrea
Prisma Studio, Genova
Quartz Studio, Torino
Ramdom, Gagliano del Capo
Riot Studio, Napoli
Rivista Segno, Pescara
S.a.L.E. Docks, Venezia
Spazio Cordis, Verona
T.A.M. Cagliari
Ufofabrik, Moena
UP Urbs Picta, Verona
Viafarini, Milano
Villa Romana, Firenze
 
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mercoledì 28 ottobre 2020

Tree Time - Arte e scienza per una nuova alleanza con la natura

Al MUSE – Museo delle Scienze di Trento, dal 31 ottobre 2020 al 30 maggio 2021, apre “Tree Time - Arte e scienza per una nuova alleanza con la natura”, un ampio progetto espositivo dedicato alla relazione tra l'essere umano e l'albero. La mostra, nata da un progetto del Museo Nazionale della Montagna “Duca degli Abruzzi” di Torino e sviluppata per questa nuova tappa con contenuti originali elaborati dal MUSE, dà voce ai linguaggi dell’arte contemporanea per costruire una nuova visione, gestione e cura di alberi, boschi e foreste. 


20 artisti contemporanei e un viaggio tra i giganti del regno vegetale. Un viaggio multisensoriale - arricchito nell’edizione trentina dai contributi scientifici di studiosi, botanici ed esperti nella gestione forestale, oltre che di nuove letture artistiche site specific - che evidenzia l’urgenza di riconfigurare la nostra relazione con i giganti del mondo vegetale.  

Installazioni sonore, opere pittoriche e fotografiche, nuove modalità di partecipazione e co-produzione: Tree Time, a cura di Andrea Lerda con Daniela Berta, si pone come esperienza per rinsaldare il nostro rapporto, spesso compromesso, con la natura. Una sfida a cui tutti siamo chiamati: gli alberi sono tra i più grandi alleati per il mantenimento degli equilibri climatici e atmosferici del pianeta, ricoprono quasi il 30% della superficie terrestre e molti formano ecosistemi complessi e affascinanti, ma la loro integrità è a rischio a causa dell'impatto antropico. Tree Time parla, avvicina e fa riflettere su questi temi, in risposta alla necessità urgente di ricostruire forme di coesistenza sostenibili per il futuro. Un percorso eterogeneo e intergenerazionale, tra i piani e le sale del museo eco-sostenibile progettato da Renzo Piano, ci apre le porte di questo mondo. Così fragile, spesso invisibile, ma inevitabile per le nostre vite. Un rapporto, sostiene il botanico francese Francis Hallé, “dove l’asimmetria ci è sfavorevole: l’albero non ha in alcun modo bisogno di noi, mentre per noi è essere vitale”. 


Tree Time

Dal 31 ottobre 2020 al 30 maggio 2021

MUSE - Museo delle Scienze, Trento


Inaugurazione: 30 ottobre, ore 18 in live streaming su Facebook - Clicca qui

Aperto dal lun. al ven. ore 10 - 18 | sab. e dom. ore 10 - 19

Ingresso compreso nel biglietto MUSE | Acquista qui il biglietto online http://bit.ly/MUSEbiglietto


Ulteriori informazioni: t. 0461 270311 | museinfo@muse.it

Guarda il trailer della mostra: http://bit.ly/MUSETreeTimeVideo

Visita il sito www.muse.it: http://bit.ly/MUSETreeTime

sabato 24 ottobre 2020

Duality. Nothing is as it appears?

Il prossimo 28 ottobre apre alla MA-EC Gallery  Duality. Nothing is as it appears?, mostra collettiva di artisti internazionali. 


Tra gli artisti che espongono, Hairuo Ding, artista di gioielli contemporanei che ha studiato a Rochester istituto di tecnologia, USA. Lavora principalmente su gioielli d'arte e installazioni artistiche. Le sue serie di opere sono state esposte in molti luoghi negli Stati Uniti negli ultimi anni, ricevendo consensi da critica e pubblico.  Riesce a sfruttare le infinite possibilità di vari materiali, spesso combinando installazioni con l'arte indossabile. Tra le sue più recenti mostre ricordiamo, 2020 CCAN fourth annual juried competition ,work "Shanghai-Ching" being selected,Abilene TX 2020/10, The earring show, craft council of BC,Canada, 2020/5, American Craft Show, showing several work with RIT group ,Baltimore convention center, Baltimore, Maryland 2020/2. Nella mostra alla MA-EC Gallery presenta l’installazione Decay.

In un periodo complesso come quello che stiamo vivendo, dove verità e pseudoverità si sovrappongono, si vuole porre l’attenzione sulla dualità intesa proprio come condizione di  compresenza di due principî. La riflessione nasce dall’idea di non esistenza di assoluto e di unicità ma di gioco dialettico e concettuale in cui tutto sembra avere il suo contrario e la sua altra parte complementare. Tutto è in costante cambiamento e l’armonia sta nel mantenere in equilibrio la dualità di due elementi opposti, assenze e presenze della nostra perenne trasformazione.

Nelle prestigiose sale di Palazzo Durini, si alternano dipinti, fotografie e installazioni, opere con cui gli artisti offrono una chiave di lettura della dualità, e diverse declinazioni dei temi dell’apparire e dell’eterno paradosso che avvolge l’esistenza.


Duality. Nothing is as it appears?

Dal 28 ottobre al 14 novembre 2020

MA-EC Gallery Palazzo Durini, Via Santa Maria Valle, 2 Milano 20123

Ingresso solo su prenotazione al seguente link www.ma-ec.it

Mercoledì 28 ottobre dalle 18 alle 20 saranno presenti lo staff ed alcuni artisti della mostra.

La mostra sarà visitabile solo su appuntamento, prenotandosi al seguente link 

www.ma-ec.it.


 info.milanart@gmail.com;  staff@ma-ec.it

giovedì 22 ottobre 2020

Marco Gastini, Giorgio Griffa, Nunzio Pieno, vuoto. Divergenze consonanti

La Galleria d'Arte 2000 & NOVECENTO di Reggio Emilia (Via Sessi, 1/F) presenta, dal 24 ottobre 2020 al 24 gennaio 2021, la mostra "Pieno, vuoto. Divergenze consonanti" con opere di Marco Gastini, Giorgio Griffa e Nunzio. Tre artisti che offrono un importante contributo alla contemporaneità espressiva ed artistica, testimonianze di segni diversi, che ripercorrono la ricerca e la storia della produzione artistica italiana.


Nella sua ricerca plastica Nunzio (Cagnano Amiterno, L'Aquila, 1954) cerca di eliminare tutto ciò che vi è di superfluo, ciò che non serve. Una forma, uno spazio, un pensiero, diventa qualcosa di esemplare e questo spesso lo fa togliendo e mai aggiungendo. Così facendo ha ridefinito il concetto stesso di apparenza, attraverso splendidi lavori architettonici che uniscono sostanza, corpo e vuoto in uno straordinario equilibrio ritmato. Un'azione combattiva tra peso e leggerezza, una forte tensione tra i due poli, così che la materia stessa risulta come contrastata al suo interno.

Per Giorgio Griffa (Torino, 1936), parafrasando Milan Kundera, si potrebbe affermare che nel contrasto tra i valori guida della nostra esistenza, la pesantezza e la leggerezza, l'artista torinese si pronuncia a favore di quest'ultimo termine, optando per il fascino discreto, la carica elusiva e inafferrabile della leggerezza. Al pieno, all'incombente, all'ingombro fisicamente concreto dei materiali, l'artista torinese oppone la fragile inconsistenza delle sue tele non trattate; lasciate fluttuare sulla parete, libere dalla schiavitù della cornice e del telaio, mentre il colore, scartate le tinte pure e le squillanti accensioni timbriche, è smorzato su una gamma di mezzi toni e ricondotto al tracciato elementare della linea. Emerge una poetica del vuoto, del non finito, assunto come norma programmatica di un processo operativo lasciato intenzionalmente aperto e non concluso. Per Griffa, la rappresentazione dello spazio si realizza tracciando sulla superficie della tela una sequenza di segni, senza necessariamente obbedire alle regole tradizionali della composizione. I segni primari, nella loro semplicità, sono disposti a formare una successione ritmica che, a un certo punto, s'interrompe, lasciando spazio a quel vuoto che diventa sinonimo d'incompletezza ma anche allusione di infinita potenzialità.

 

Marco Gastini (Torino, 1938-2018) è presente con tre opere databili a metà degli anni 2000, periodo in cui l'artista torna a focalizzarsi sullo spazio della singola grande tela, lavorando sulle contrapposizioni tra pieno e vuoto, tra estremamente leggero ed estremamente pesante. Si apre così un nuovo mondo plastico pittorico, una diversa dimensione spazio-temporale, dove ogni elemento (pieno-vuoto, luce-ombra, materia-colore) risulta come sospeso nella solitudine del proprio apparire puro e semplice, all'interno di una libera, complessa, ed anche contraddittoria, fenomenologia visiva che scatta come fatto estetico unitario attraverso l'effetto catalizzatore dell'azione dell'artista, attraverso cui prende forma l'energia della pittura.

 

La mostra sarà visitabile fino al 24 gennaio 2021 nei seguenti orari: lunedì, martedì, mercoledì, venerdì, sabato ore 10.00-12.30 e 16.00-19.30; giovedì e domenica solo su appuntamento. Ingresso libero. L'accesso agli spazi della Galleria sarà contingentato nel rispetto delle disposizioni previste dal Governo e sarà obbligatorio l'uso della mascherina. 


Per informazioni: tel. 0522 580143, info@duemilanovecento.it, 

www.duemilanovecento.it, www.facebook.com/duemilanovecento, 

www.instagram.com/duemilanovecento. 


Marco Gastini, Giorgio Griffa, Nunzio

Pieno, vuoto. Divergenze consonanti


venerdì 16 ottobre 2020

Nei cieli del Correggio

Moretto da Brescia a fianco di de Chirico, Baschenis con Severini, Soffici, Melotti, Guttuso, Parmiggiani o Dorazio. Magnasco e de Pisis, Morlotti, Fontana…


Un frammento inedito di un'opera perduta di Antonio Allegri in esposizione, dal 17 ottobre 2020 al 17 gennaio 2021, "Nei cieli del Correggio". Sede della mostra è, infatti, il Museo Il Correggio (Correggio, Reggio Emilia), dedicato al grande pittore rinascimentale.

Curato da Maria Cristina Chiusa e Gabriele Fabbrici, il progetto è costruito intorno all'esposizione di un frammento dell' "Incoronazione della Vergine", opera del Correggio del 1522, affrescata nella chiesa di San Giovanni Evangelista a Parma, nel catino absidale andato distrutto nel 1587. Il frammento, appartenente a una collezione privata, è stato sottoposto a un'attenta analisi, condotta in primo luogo dalla storica dell'arte Maria Cristina Chiusa, che ne ha permesso una precisa attribuzione al Correggio, partendo dalle cifre filologico-stilistiche inconfondibili, accompagnate da una solida documentazione a confronto. Tutti gli elementi costitutivi della ricerca, dunque, riconducono la paternità del frammento, che si presenta staccato e incollato su rame, all'Allegri, anzitutto per ragioni filologiche e stilistiche, riscontrabili negli unici altri quattro frammenti ad oggi noti, tutti provenienti dal medesimo affresco e conservati alla Galleria Nazionale di Parma, alla National Gallery di Londra e al Museum of Fine Arts di Boston.

«Il legame che unisce Correggio ad Antonio Allegri è antico e profondo ed è la storia del rapporto di un artista con la sua città natale, che ne ricorda il genio e il talento che tanto ha contribuito all'arte pittorica del Rinascimento, ma è anche una storia travagliata con una città che ha vissuto un susseguirsi di dolorose privazioni, a causa delle perdite subite tra Seicento e Settecento delle due opere dipinte per la città di Correggio», commenta il sindaco di Correggio, Ilenia Malavasi. «In questi anni, grazie all'impulso dato dal nostro centro di documentazione e dall'attività della Fondazione Il Correggio, si sono susseguiti numerosi appuntamenti dedicati al Correggio, a partire dalla mostra "Il Correggio a Correggio" - che permise di scoprire l'autenticità dell'elemento centrale del "Trittico dell'Umanità di Cristo", esposto ai Musei Vaticani - per finire alle recenti iniziative legate all'esposizione reggiana sulla Dama. È quindi con particolare piacere, emozione e orgoglio, che oggi presentiamo una nuova e fondamentale scoperta allegriana: un inedito frammento di affresco, proveniente dalla distrutta "Incoronazione della Vergine" realizzata per l'abside della chiesa di San Giovanni Evangelista di Parma. Frammento lungamente studiato da Maria Cristina Chiusa e che oggi, per la prima volta, è oggetto di un evento espositivo che ne restituisce la fruizione pubblica e consente di aprire nuovi percorsi di ricerca volti ad approfondire ulteriormente la conoscenza dell'Allegri. Oltre al valore storico e tecnico di tale scoperta, la mostra rappresenta anche, per la città, un momento di riappropriazione di uno spazio pubblico importante e suggestivo com'è il Museo ed è molto significativo che questo avvenga nel nome e tramite l'opera del suo figlio più celebre, Antonio Allegri, detto Il Correggio».

Il percorso espositivo prevede una parte storico-didattica introduttiva che, grazie all'ausilio di QR Code, consente al visitatore di accedere a contenuti inediti, anche in formato audio. Si accede, quindi, alla sala in cui è conservata la preziosa "Testa di cherubino". A seguire, la ricostruzione virtuale del catino absidale della chiesa di San Giovanni Evangelista a Parma con riposizionamento del frammento, realizzata per l'occasione da Jacopo Veroni (Blackforge).


La mostra sarà inaugurata sabato 17 ottobre 2020 alle ore 16.00. Sarà possibile prendere parte al vernissage, sino ad esaurimento dei 45 posti disponibili, previa prenotazione entro il 16 ottobre 2020. Accesso alla mostra gratuito, con turni su prenotazione obbligatoria di 20 persone ogni ora. Catalogo con prefazione di Ilenia Malavasi e testi di Gabriele Fabbrici e Maria Cristina Chiusa disponibile in sede. 


Per informazioni e prenotazioni: tel. 0522 691806,  

museo@comune.correggio.re.it,  www.museoilcorreggio.org. 

L'esposizione sarà accompagnata da un ricco programma di eventi collaterali. Tre gli appuntamenti al Museo Il Correggio, sempre alle ore 16.30: domenica 15 novembre, "Francine e la visione di San Giovanni", presentazione del fumetto di Francesca Francine Rustichelli; domenica 13 dicembre, "Correggio a San Giovanni: il ciclo affrescato, il frammento", conferenza a cura di Maria Cristina Chiusa; domenica 10 gennaio 2021, "Correggio frescante: la materia e il restauro", conferenza a cura di Marcello Castrichini. Al Correggio Art Home sarà allestita "Correggio e La Petite Capitale", evento espositivo a cura di Anna Bartoli, con inaugurazione sabato 24 ottobre 2020 alle ore 15.00 (orari: martedì, venerdì, sabato e domenica 9.30-12.30 e 15.00-18.00; ingresso libero e gratuito, massimo 10 persone). 

Al Museo Il Correggio si svolgeranno i laboratori artistici per bambini suddivisi per fascia d'età: "La Casina nel cielo" (8 e 14 novembre 2020), "Il Cherubino" (21 e 22 novembre 2020), "Ritratto di Bambino" (19 e 20 dicembre 2020), "I colori di Antonio: astrazione in azzurro, rosa, giallo e blu" (9 e 16 gennaio 2021). Domenica 25 ottobre, 22 novembre, 20 dicembre e 17 gennaio 2021 si terranno, inoltre, quattro visite guidate ai luoghi allegriani di Correggio e alla mostra con partenza alle ore 9.30 dal Correggio Art Home (partecipazione gratuita con prenotazione obbligatoria, massimo 20 persone). Sabato 7 novembre è infine in calendario una gita a Parma con visita alla città e ascesa sul ponteggio per ammirare da vicino gli affreschi in San Giovanni Evangelista.


Segnalato da Chiara Serri

M. +39 348 7025100

chiara.serri@csart.it   

CSArt - Comunicazione per l'Arte

Via Emilia Santo Stefano, 54

42121 Reggio Emilia

T. +39 0522 1715142

info@csart.it 

www.csart.it

venerdì 9 ottobre 2020

Il Forum dell’arte contemporanea italiana lancia la campagna #arteculturabenicomuni

Il Forum dell’arte contemporanea italiana in conseguenza della situazione estremamente critica in cui versano le arti visive nel nostro Paese lancia una campagna d'informazione e di sensibilizzazione denominata "  #arteculturabenicomuni ".


In un momento in cui le più autorevoli voci internazionali invocano per l’Italia un New Deal per la Cultura, realizziamo con sconcerto che la direzione presa è quella opposta. Una società che non sostiene l’arte e la cultura si priva della creazione di una visione collettiva da cui non si può prescindere nel processo di ricostruzione che stiamo attraversando.  

Sulla base della paralisi e chiusura di centinaia di spazi artistici e culturali, dell’assenza di riconoscimento giuridico dell’artista, della precarietà del lavoro nell’arte, della crisi che ha investito l’intero comparto, abbiamo invitato gli spazi del contemporaneo a unirsi in un intervento collettivo per portare all’attenzione dell’opinione pubblica e degli organi governativi una condizione non più sostenibile.

Hanno aderito all’iniziativa musei pubblici (Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Ecomuseo Mare Memoria Viva, Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee / museo Madre, GAMeC, Il Mattatoio, Palazzo Amati - Ketos, MACC, MA*GA, MACRO, MACTE, MAMbo, MAXXI, mudaC | museo delle arti di Carrara, Museo Civico di Castelbuono, Museion, Museo del Novecento Milano, Museo Nivola, PAC, Palaexpo, PAV Parco Arte Vivente), spazi non profit, fondazioni, gallerie, magazines, comitati, centri studi e progetti del contemporaneo (AlbumArte, ar/ge kunst, Artegiro, Artribune, ATP Diary, Cagliari Art Magazine, Casa Capra, Casa degli Artisti, Casa delle Artiste, degli artisti, Centro Arti Visive  Pescheria, Centro Itard Lombardia, Centro Studi Postcoloniali e di Genere - CSPG, Cittadellarte -Fondazione Pistoletto, Collezione da Tiffany, Contemporary Locus, Dimora Oz, Dislocata - WunderKammer, Espoarte, FARE, Flip Project Space, Fondazione Antonio Dalle Nogare, Fondazione Antonio Ratti, Fondazione Baruchello, Fondazione Casa Rossa -Alberobello, Fondazione Ermanno Casoli, Fondazione Centro Studi Doc, Fondazione Giuliani, Fondazione Lac o Le Mon, Fondazione Pastificio Cerere, Fondazione Pietro e Alberto Rossini, Fondazione Sensus, Forum Arte Spettacolo, Galleria Kōart, Galleria Vittoria, Ganù Studio, Giuseppefraugallery – Scuola Civica di Arte Contemporanea, Macao, M.A.M. Matri-Archivio del Mediterraneo, NERO, NESXT, Prisma Studio, Quartz Studio, Riot Studio, Rivista Segno, S.a.L.E. Docks, Spazio Cordis, T.A.M. Cagliari, Ufofabrik, UP Urbs Picta, Viafarini, Villa Romana).

#arteculturabenicomuni sostiene la necessità improrogabile di prendere atto dell’emergenza in cui versa l’intero sistema e di proteggere i nostri beni comuni.

Dal 10 ottobre presenteremo sulle facciate degli spazi artistici e culturali e sulle piattaforme online sei statements emersi dall’edizione di emergenza di maggio, sei punti programmatici per riconoscere il ruolo essenziale per la società del nostro patrimonio artistico e culturale vivo.


Aderiscono:

AlbumArte, Roma

ar/ge kunst, Bolzano

Artegiro, Pontassieve

Artribune, Roma

ATP Diary, Milano

Cagliari Art Magazine, Cagliari

Casa Capra, Schio

Casa degli Artisti, Milano

Casa delle Artiste, degli artisti, Milano

Centro Arti Visive Pescheria, Pesaro

Centro Itard Lombardia, Cremona

Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Firenze

Centro Studi Postcoloniali e di Genere-CSPG, Napoli

Cittadellarte-Fondazione Pistoletto, Biella

Collezione da Tiffany, Firenze

Contemporary Locus, Bergamo

Dimora Oz, Palermo

Dislocata-WunderKammer, Vignola

Ecomuseo Mare Memoria Viva, Palermo

Espoarte, Albissola Marina

FARE, Milano

Flip Project Space, Napoli

Fondazione Antonio Dalle Nogare, Bolzano

Fondazione Antonio Ratti, Como

Fondazione Baruchello, Roma

Fondazione Casa Rossa, Alberobello

Fondazione Centro Studi Doc, Verona

Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee / museo Madre, Napoli

Fondazione Ermanno Casoli, Fabriano

Fondazione Giuliani, Roma

Fondazione Lac o Le Mon, Lecce

Fondazione MACC, Calasetta

Fondazione Pastificio Cerere, Roma

Fondazione Pietro e Alberto Rossini, Briosco

Fondazione Sensus, Firenze

Forum Arte Spettacolo,

Galleria Kōart, Catania

Galleria Vittoria, Roma

GAMeC, Bergamo

Ganù Studio, Genova

Giuseppefraugallery–Scuola Civica di Arte Contemporanea, Iglesias e Villaggio Minerario Normann

Il Mattatoio, Roma

M.A.M. Matri-Archivio del Mediterraneo, Napoli

MA*GA, Gallarate

Macao, Milano

MACRO, Roma

MACTE, Termoli

MAMbo, Bologna

MAXXI, Roma

mudaC | museo delle arti di Carrara

Museion, Bolzano

Museo Civico di Castelbuono

Museo del Novecento Milano

Museo Nivola, Orani

NERO, Roma

NESXT, Torino

PAC, Milano

Palaexpo, Roma

Palazzo Amati-Ketos, Taranto

PAV Parco Arte Vivente, Torino

Prisma Studio, Genova

Quartz Studio, Torino

Riot Studio, Napoli

Rivista Segno, Pescara

S.a.L.E. Docks, Venezia

Spazio Cordis, Verona

T.A.M. Cagliari

Ufofabrik, Moena

UP Urbs Picta, Verona

Viafarini, Milano

Villa Romana, Firenze


La documentazione dell’iniziativa verrà pubblicata dal 10 ottobre alle ore 16.00 a questi link:

https://forumartecontemporanea.wordpress.com/

https://youtu.be/DPzVKYt5nGw

http://www.forumartecontemporanea.it/

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