Blog di servizio gratuito per la comunicazione in Arte

domenica 26 aprile 2020

Mazzoleni Diary e Brunch...Progetti digitali di una galleria d'arte in Torino

La galleria Mazzoleni annuncia un nuovo progetto digitale: #MAZZOLENIBRUNCH, che si articola sui canali social della galleria e attraverso una mostra esclusivamente online sul sito di Artsy. 

A poche settimane dal lancio di #MAZZOLENIDIARY, iniziativa digitale volta a riscoprire l’identità storica della galleria attraverso l’opera dei 30 artisti che l’hanno maggiormente caratterizzata nei tre decenni di attività, Mazzoleni dedica ora uno spazio di dialogo e di riflessione agli artisti più e meno giovani, che costituiscono la sua anima più contemporanea e lo fa auspicando un momento di incontro almeno virtuale, un brunch domenicale. 

A partire da domenica 26 aprile 2020 e per le sette settimane a seguire, la galleria “ospiterà” sui suoi canali social una giornata dedicata a ciascun artista, raccontandone il lavoro con interventi site-specific, materiali d’archivio, e dando la parola agli artisti stessi per condividere riflessioni su come stanno vivendo il presente e sul futuro del loro lavoro in un mondo improvvisamente diverso e nuovo. 

Luca Arboccò (1992), Andrea Francolino (1979), Melissa McGill (1969), Rebecca Moccia (1992), David Reimondo (1973), Shigeru Saito (1974) e Massimo Vitali (1944) saranno i protagonisti di un viaggio screenbased tra differenti pratiche artistiche, dalla fotografia alla performance, dalla scultura al video, raccontate secondo specifici approcci generazionali e culturali. 
#MAZZOLENIBRUNCH nasce dal desiderio di offrire agli artisti uno spazio privilegiato di espressione in un momento in cui la brusca interruzione della fruizione fisica, reale, delle opere d’arte ha contribuito ad alimentare l’azione creativa e il pensiero teorico. 

Il format si inserisce in un progetto di ampliamento della funzione dei social media, che da luogo di informazione sulle attività di galleria, diventano vere e proprie “stanze” per mostrare opere site-specific, ma anche archivi digitali custodi del passato e “forum” per un confronto sul tempo presente e sulle possibilità future. 

Se fino a un paio di mesi fa, la mostra d’arte, lo stand fieristico e le collaborazioni istituzionali erano il prodotto più evidente ed immediato di tutto un sistema di attività composto da ricerca, studio, dialogo con artisti, curatori e collezionisti, nel tempo presente questo sottotesto relazionale e di contenuti acquisisce inevitabilmente una maggior centralità e i canali digitali, unico strumento di diffusione, nobilitano il proprio ruolo offrendo una dimensione esperienziale diversa. 

Oltre al progetto social, #MAZZOLENIBRUNCH prenderà anche le forme di un’online exhibition sulla pagina Arsty di Mazzoleni, che si arricchirà settimanalmente delle opere dell’artista a cui è dedicato lo spazio domenicale.


#MazzoleniBrunch (evento online)
Dal 26 aprile al 14 giugno 2020

GALLERIA MAZZOLENI
Torino, Piazza Solferino, 2, (Torino)

http://mazzoleniart.com/elenco_espositori/mazzolenibrunch-online-on-artsy/



lunedì 20 aprile 2020

Turismo e cultura: da quest'oggi in Commissione l’esame degli 800 emendamenti

Inizia oggi (lunedì 20 aprile ndr) in Commissione Bilancio  e proseguirà anche domani, l’esame delle circa 800 proposte di emendamento al Dl Cura Italia sulle materie turismo e cultura. Il testo con gli emendamenti accolti, arriverà alla Camera per la seconda lettura mercoledì 22 e se modificato tornerà al Senato per la terza lettura.

Il provvedimento contiene misure indispensabili a favore degli operatori per sostenere il superamento della crisi dovuta all’emergenza sanitaria e spingere la ripresa dei due settori complementari: cultura e turismo. 

Dal Fondo per l’emergenza turismo da 2,5 mld alla proroga al 2021 per Parma Capitale della Cultura; dalla ripartizione delle quote del Fondo unico per lo spettacolo destinate alle Fondazioni lirico-sinfoniche, all’erogazione anticipata del 70% del contributo per  gli altri organismi finanziati dal FUS. 

In dettaglio alcune delle principali misure: Istituzione di un tavolo di crisi del turismo da istituirsi al Mibact dove monitorare gli effetti dell'emergenza COVID-19 sul comparto turistico e valutare l'adozione delle opportune iniziative. Al tavolo partecipano, a titolo gratuito, i rappresentanti della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, degli enti locali e delle associazioni di categoria. 

Un bonus di €600, per il mese di marzo, erogato dall’INPS a favore dei lavoratori dipendenti stagionali del settore del turismo e degli stabilimenti termali che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro (art. 29). Una indennità di € 600 per il mese di marzo per i lavoratori dello spettacolo che hanno un reddito inferiore a €50.000 (art.38). Istituzione di un Fondo per l’internazionalizzazione del sistema paese, con una dotazione iniziale di 150 mln per l’anno 2020 per  finanziare iniziative finalizzate al sostegno delle esportazioni italiane e alla promozione del Made in Italy (art.72). 

Rimborso , mediante voucher utilizzabili entro un anno dal rilascio, dei contratti di soggiorno e dei biglietti per musei, spettacoli ed altri eventi culturali, non usufruiti a causa dell’emergenza da COVID-19 (art.88). 

Restituzione da parte degli operatori turistici o dei vettori (mediante voucher) dei titoli di viaggio e pacchetti turistici non utilizzati a causa dell’emergenza per COVID-19; E’ corrisposto il rimborso con restituzione della somma versata, quando il viaggio riguarda la scuola dell'infanzia o le classi terminali della scuola primaria e della scuola secondaria di primo e secondo grado.  (la norma complessivamente non comporta nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica). 

130mln per due fondi per le emergenze spettacolo, cinema e audiovisivo; lo stanziamento è suddiviso in 80 milioni per le spese corenti e 50 milioni per gli interventi in conto capitale 8art 89).  

Per sostenere il settore cultura, una quota del 10 per cento dei compensi incassati dalla SIAE per “copia privata”, è destinata al sostegno economico degli autori, degli artisti, interpreti ed esecutori, e dei lavoratori autonomi che svolgono attività di riscossione dei diritti d'autore (art.90). 

giovedì 16 aprile 2020

Musei in tempo di Covid

Un nuovo studio, eseguito su 650 istituzioni in tutto il mondo, analizza la gravità del blocco per i musei. Si tratta di un sondaggio svolto da NEMO -  Network of European Museum Organizations, la rete delle organizzazioni museali europee fondata nel 1992. Lo studio presenta una fotografia accurata delle modalità in cui i musei stanno vivendo le chiusure e mostra quali sono le conseguenze sulle loro organizzazioni. Con i musei chiusi fino a data da destinarsi, infatti, resta piuttosto complesso il tema delle conseguenze economiche per le istituzioni.

Il Network of European Museum Organisations (NEMO) è stato fondato nel 1992 come rete indipendente delle organizzazioni museali nazionali e rappresenta la comunità museale degli Stati membri del Consiglio d'Europa. I membri di NEMO parlano per oltre 30.000 musei in 40 paesi in tutta Europa. NEMO garantisce che i musei siano parte integrante della vita europea promuovendo il loro lavoro e il loro valore presso i responsabili politici e fornendo ai musei formazione, informazioni, reti e opportunità di collaborazione.

Il sondaggio sarà aperto fino al 17 aprile, ma le prime risposte di 650 musei in Europa, ogni nazione dell’UE, oltre a Stati Uniti, Filippine, Malesia, Polinesia francese e Iran sono già piuttosto eloquenti. La maggior parte dei musei che solitamente accoglie un gran numero di visitatori ha visto ridurre del 75-80% le entrate in modo brusco ed improvviso.

Le ricadute maggiori sembrano averle le mostre internazionali, che vengono annullate a causa della caduta dei prestiti internazionali. Fino ad ora, il 70% dei musei ha preferito non licenziare il personale, ma i lavoratori indipendenti non hanno avuto la stessa fortuna: circa il doppio delle istituzioni sta mettendo in attesa i contratti. Inoltre, i progetti infrastrutturali a lungo termine vengono stoppati in gran numero a causa dell’incertezza sui budget e sulle prospettive finanziarie.

L’unica area in crescita, come è facile immaginare, è il trasferimento online dei musei. Il 60% degli intervistati ha incrementato la propria presenza online e il 40% ha notato un aumento del traffico online, per alcuni persino del 500%.

Il sondaggio presenta un’esortazione ad agire, sperando che i legislatori permettano ai musei di superare questo momento difficile. “Sollecitiamo i governi a investire in futuro nel patrimonio culturale europeo, a sostenere ciò che ci unisce, mentre tante altre cose ci separano”, si legge in una dichiarazione della Rete delle organizzazioni museali europee.

Il 70% di quegli istituti che hanno offerto notizie sulla perdita del reddito dichiara di perdere più di 1000 euro ogni settimana; il Kunsthistorisches Museus di Vienna, lo Stedelijk Museum e il Rijksmuseum di Amsterdam dichiarano di perdere centinaia di migliaia di euro ogni settimana. Anche i musei privati sono fortemente danneggiati: molti affermano che perderanno l’intero budget durante le chiusure, che potrebbero diventare definitive. Circa tutti i musei che hanno risposto al sondaggio erano chiusi, con poche eccezioni in Svezia, in Austria e in Albania; molti di questi non erano certi di poter riaprire, con revisioni che vanno da metà aprile a settembre.

Anche altri gruppi museali hanno fatto richiesta di aiuti governativi, come l’Alleanza americana dei musei e il Metropolitan Museum Art di New York, che un mese fa ha richiesto un versamento di 4 miliardi di dollari per la cultura, ricevendone però meno del 5%. I leader dei musei italiani richiedono la creazione di un “fondo nazionale per la cultura”; oltre 2000 coloro che hanno aderito, compresi i responsabili del Museo Nazionale di Arte del 21° secolo a Roma ed dei musei civici di Venezia, a una petizione di Change.org che mette al centro l’importanza di mantenere viva la cultura italiana, per evitare che le conseguenze nel settore culturale siano troppo gravi. Altri firmatari sono l’artista Paola Pivi, Roberto Cicutto (presidente della casa madre della Biennale di Venezia) e Paola Antonelli (senior curator di design e architettura al Museum of Modern Art di New York).

Il fondo richiesto dovrebbe essere  “garantito dallo Stato, e aperto al contributo di tutti i cittadini che vogliono sostenere il settore culturale nell’attuale crisi di emergenza e di liquidità, a seguito della chiusura di musei, cinema, teatri e librerie”, si legge nella petizione, che al momento conta 2260 firme, ed è stata mostrata al ministro italiano della cultura, Dario Franceschini. Il Ministro al momento non ha ancora risposto.

Ilaria Inchingolo su http://www.qaeditoria.it/

martedì 14 aprile 2020

Triennale Decameron – Andreas Angelidakis

Proseguono gli appuntamenti di Triennale Decameron – il format di Triennale Milano che invita artisti, designer, architetti, intellettuali, musicisti, cantanti, scrittori, registi, giornalisti a sviluppare una personale narrazione – con l’artista e architetto Andreas Angelidakis, martedì 14 aprile.



Nell’ambito di Triennale Decameron, Andreas Angelidakis in conversazione con Paola Nicolin, storica dell’arte e dell'architettura e tra i curatori del Public Program di Triennale Milano, affronterà il tema del ruolo di Internet nella costruzione e definizione delle istituzioni culturali prima e dopo COVID-19

Da sempre interessato a un’idea “espansa” dell'architettura, Angelidakis nella sua pratica si confronta con l'arte contemporanea, la curatela e l'insegnamento.

Triennale Decameron è un progetto di Triennale Milano sviluppato a partire dallo spunto del Decamerone di Giovanni Boccaccio, che narra di un gruppo di giovani che nel 1348 per dieci giorni si trattengono fuori da Firenze per sfuggire alla peste nera e a turno si raccontano delle novelle per trascorrere il tempo.

Tutte le “novelle” di Triennale Decameron saranno trasmesse in diretta sul canale Instagram di Triennale. Tutti i giorni alle 17.00.



Andreas Angelidakis

Andreas Angelidakis definisce se stesso “un architetto che non costruisce". Egli utilizza il linguaggio dell’arte spaziando dall'architettura alla curatela alla scrittura a Internet. Nei suoi lavori, Angelidakis parla spesso di spazi, di edifici e della società che li abita, impiegando il format della mostra come veicolo per le sue idee e come strumento per la sua pratica artistica. Tra le mostre: Demos – A Reconstruction, MOCA, Toronto; I used to build my feelings, now I watch them leave, La Loge, Bruxelles; documenta 14, Kassel e Atene; Biennial of Moving Images, Centre d'Art Contemporain, Ginevra, e OGR, Torino; Art Basel Unlimited, Basilea; A Submissive Acknowledgment of Powerlessness, The Breeder, Atene.

giovedì 9 aprile 2020

L'Europa aiuti la Cultura

Dalle mostre virtuali di Leonardo Basile
Il ministro per i Beni e le attività culturali, Dario Franceschini, nel corso di una videoconferenza con i Ministri della cultura europei, per discutere delle misure adottate nei diversi Paesi per contribuire a far ripartire il mondo delle arti, della cultura, dello spettacolo e delle industrie creative, evidentemente colpito dagli effetti delle misure di contenimento del Covid-19 :

"La massiccia perdita di introiti generata dall'inaspettata cancellazione degli eventi pubblici sta devastando il nostro fragile ecosistema culturale. E' cruciale agire insieme per sostenere il settore culturale e creativo europeo. Per questo è necessario provvedere con risorse adeguate al bilancio del Programma Europa Creativa, raddoppiando almeno fino a 2,8 miliardi l'attuale stanziamento previsto".

Lodevole l'impegno di coloro che lavorano nel settore della cultura che hanno prontamente reagito, portando la cultura 'direttamente' nelle case degli italiani: oggi le collezioni d’arte si trovano facilmente on-line, gli artisti fanno esibizioni dalle finestre delle loro case o sui social network. Ma non è sufficiente: " Altri programmi europei possono e devono offrire un aiuto concreto ai settori culturale e creativo per riuscire a fronteggiare le difficoltà di questo periodo, fornendo credito alle imprese culturali e sostenendo le grandi iniziative culturali".

" Per ambire ad un futuro migliore per l’Europa, le conclusioni dell'intervento del Ministro, ogni iniziativa deve partire dalla solidarietà ed essere ispirata dalla cultura, nella consapevolezza della sua importanza cruciale in qualsiasi ripartenza."

giovedì 2 aprile 2020

Bandiere d'artista si issano al Pecci

L’arte e la cultura sono uno strumento potente per rimanere uniti e superare insieme un momento così difficile e fuori dall’ordinario come quello attuale. In attesa quindi di poter riprendere il suo programma, il Centro Pecci presenta il palinsesto Centro Pecci Extra: la WebTv del Centro – che a partire dal 2016 ha portato il Pecci fuori dalle sue mura – viene oggi potenziata, offrendo l’occasione di entrare in contatto con le attività del Museo anche ora che non è possibile frequentarlo fisicamente.

Dal 15 marzo, ogni giorno, il Centro Pecci pubblica online un contenuto nuovo – approfondimenti sulle mostre in corso, video d’artista, materiali d’archivio montati per l’occasione, film passati in programmazione nel suo cinema, musica e contributi di scrittori, artisti, critici – tenendo aperte virtualmente le sue porte e restando vicino al suo pubblico, per mettere in moto l’immaginazione e continuare a proporre nuove immagini e nuove idee. Tutti i contenuti, dopo la messa in onda, sono disponibili e possono essere consultati liberamente nell’archivio di Centro Pecci WebTv 


Per scandire il tempo, in questo momento di sospensione, e mandare un segnale anche fisico e non solo digitale di vitalità, di resistenza e solidarietà Centro Pecci Extra vede issare ogni settimana una diversa bandiera d’artista all’esterno del museo: la prima è stata Shine di Marinella Senatore, artista che presto vedrete nella collettiva Protext! Quando il tessuto si fa manifesto, seguita da In Dark Times We Must Dream With Open Eyes di Nico Vascellari e  − · −  (Kilo) di Marzia Migliora, che attualmente sventola nel giardino del museo. Seguiranno, tra gli altri, Eva Marisaldi Flavio Favelli, sempre con bandiere d’artista appositamente ideate per il Centro Pecci.

Restate a casa, restate con noi!

Per maggiori informazioni: www.centropecci.it

Immagine:
Marzia Migliora, − · −  (Kilo), 2020
bandiera in tessuto nautico,
Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci
courtesy dell’artista e Galleria Lia Rumma, Milano/Napoli