Il Palazzo Ducale di Sabbioneta (Mantova) ospita, dal
17 aprile al 29 maggio 2016, “Da’at, I numeri della creazione”, mostra
personale di Tobia Ravà, a cura di Maria Luisa Trevisan e Mario Romanini.
Promossa dal Comune di Sabbioneta e da Viaggiare nell’Oglio Po, in
collaborazione con PaRDeS, Laboratorio di Ricerca D’Arte Contemporanea, con il
patrocinio della Provincia di Mantova, l’esposizione sarà inaugurata domenica
17 aprile, alle ore 11.00, presso il Teatro all’Antica di Sabbioneta.
«La mostra – spiega Maria Luisa Trevisan – fa
esplicito riferimento all’albero sefirotico, composto dalla sfere che si
possono visualizzare come degli ascensori che portano all’elevazione
dell’essere umano. L’albero sefirotico è una delle immagini più complesse ed
affascinanti della “Kabbalah”, che significa, tradizione, “ciò che abbiamo
ricevuto”. L’esposizione prende il nome dalla “Sephirah Da’at”, conoscenza, che
nasce dall’unione di “Chokmah” (sapienza) e “Binah” (intelligenza), sopra le
quali sta “Keter”, corona, l’emanazione superiore. Insieme formano le emanazioni
intellettuali più elevate, che danno agli esseri umani la possibilità di essere
“appena al di sotto degli angeli”. Di solito si dice che l’albero sia composto
di dieci sfere non considerando “Da’at”, che è l’undicesima, forse perché non è
posta sull’Albero della vita, ma rimane nascosta, invisibile, situata dietro le
quinte, ma – come sostiene Roy Doliner – ogni cabalista è sempre consapevole
della sua esistenza, poiché essa è “l’impulso di accumulare e conservare il
sapere per noi stessi, il nostro futuro e quello dei nostri figli e di tutta
l’umanità”. “Da’at” è la soglia per accedere alle sfere più alte. In “Da’at”
c’è il segreto sia della generazione sia della rigenerazione, la chiave della
manifestazione di tutte le cose tramite la differenziazione nelle coppie di
opposti e la loro unione».
Il titolo dell’esposizione è stato scelto in piena
sintonia con la storica città di Sabbioneta, la seconda in provincia per
importanza dal punto di vista storico-artistico, dopo Mantova, eletta
quest’anno Capitale della Cultura, ed entrambe ricche di fascino, arte e
storia, tanto da essere inserite nella World Heritage List dell’Unesco nel
2008. Sabbioneta, capitale dell’omonimo staterello, fu la dimora della famiglia
regnante e il fulcro dell’organizzazione politica, amministrativa e cortigiana
del ducato.
Anche le opere esposte si pongono in dialogo con il
territorio, come i pioppeti caratteristici della Pianura Padana, con la
cittadina, costruita in base ai principi umanistici della città ideale
rinascimentale, ma anche con il contenitore della mostra, il Palazzo Ducale
(1559-1578, primo significativo edificio fatto realizzare da Vespasiano
Gonzaga, 1531-1591, figlio di Rodomonte e di Isabella Colonna, educato a Fondi
dalla famosa zia Giulia Gonzaga), la sua storia e le opere delle collezioni
permanenti in esposizione nelle sale.
In mostra, opere recenti tridimensionali, pittoriche
e specchianti che trattano soggetti architettonici, animali e vegetali. L’allestimento
comprende, inoltre, alcuni boschi recenti specchianti e sculture in bronzo,
sempre supportati da un percorso numerico legato alla “ghematria” ed alle leggi
naturali.
La ricerca di Tobia Ravà non si deve intendere
affatto come riduzione del mistico al misterico, all’esoterico, ma come
visualizzazione di una profonda consapevolezza che la mistica è, secondo la
definizione di Platone, e nel suo senso originario e autentico, ricerca della
saggezza – “esercizio di vita ed esercizio di morte”, “l'universale della
ragione, ovvero ciò che è propriamente umano”.
Dopo aver sperimentato molti percorsi creativi
inerenti al rapporto arte e scienza, dal 1998 l’artista ha avviato una ricerca rivolta
alle correnti mistiche dell’ebraismo: dalla “Kabbalah” al chassidismo,
proponendo un nuovo approccio simbolico attraverso le infinite possibilità
combinatorie dei numeri. La logica letterale e matematica, che sottende le
opere di Ravà, è intesa come codice genetico e raccoglie elementi sia
filosofici sia linguistici che vanno a costituire una sorta di magma pittorico,
fatto di lettere e numeri che si cristallizzano sulla superficie
“grandangolata” di vedute di canali e boschi. L’artista sviluppa un percorso
simbolico a rebus, costruito su piani di lettura diversi attraverso la “ghematria”
(“gimatreya”), criterio di permutazione delle lettere in numeri in uso fin
dall’antichità nell’alfabeto ebraico, secondo cui ad ogni lettera corrisponde
un numero, così ogni successione alfabetica può considerarsi una somma
aritmetica.
La personale sarà visitabile fino al 29 maggio 2016,
da martedì a venerdì ore 9.30-13.00 e 14.30-18.30, sabato e festivi 9.30-13.00
e 14.30-19.00, chiuso lunedì. Catalogo Grafiche Turato Edizioni, Rubano (PD),
2016, a cura di Maria Luisa Trevisan.
Per informazioni: Comune di Sabbioneta, Ufficio
Eventi Culturali (tel. 0375 52599, www.comune.sabbioneta.mn.it,
a.ghizzardi@comune.sabbioneta.mn.it).
Nell’ambito della mostra, in data 21 maggio 2016, presso
il Teatro all’Antica di Sabbioneta, si terrà “L’inghiottitoio”, dramma corale
di Davide Antonio Pio, con la partecipazione di Tobia Ravà. Il protagonista
dello spettacolo è Gionata Berni, personaggio ispirato al Giobbe biblico, eroe
della pazienza, della fiducia e della conoscenza, della simbologia dei sogni.
Tobia Ravà (Padova, 1959) lavora a Venezia e a
Mirano. Ha frequentato la Scuola Internazionale di Grafica di Venezia ed
Urbino. Si è laureato in Semiologia delle Arti all’Università di Bologna, dove
è stato allievo di Umberto Eco, Renato Barilli, Omar Calabrese e Flavio Caroli.
Ha iniziato a dipingere nel 1971 ed espone dal 1977 in mostre personali e
collettive in Italia, Belgio, Croazia, Francia, Germania, Spagna, Brasile,
Argentina, Cina, Israele, Giappone, Stati Uniti. È presente in collezioni sia
private che pubbliche, in Europa, Stati Uniti, America Latina e in Estremo
Oriente. Dal 1988 si occupa di iconografia ebraica. Nel 1993 è il promotore del
gruppo Triplani che, partendo dalla semiologia biplanare, prende il nome
dall’ipotesi di un terzo livello percettivo derivato dall’aura simbolica,
accanto a quelli del significato e del significante. Nel 1998 è tra i soci
fondatori di Concerto d’Arte Contemporanea, associazione culturale che si
propone di riunire artisti con le stesse affinità per riqualificare l’uomo
ponendolo in sintonia con l’ambiente e rendere l’arte contemporanea conscia dei
suoi rapporti con la storia e la storia dell’arte, anche interagendo
espositivamente con parchi, ville, edifici storici e piazze di città d’arte.
Dal 1999 ha avviato un ciclo di conferenze, invitato da università e istituti
superiori d’arte, sulla sua attività nel contesto della cultura ebraica, della
logica matematica e dell’arte contemporanea. Hanno scritto di lui, fra gli
altri, Flavio Caroli, Caterina Limentani Virdis, Omar Calabrese, Piergiorgio
Odifreddi, Giorgio Pressburger, Nadine Shenkar, Arturo Schwarz e Francesco
Poli. Nel 2004 con Maria Luisa Trevisan ha dato vita a PaRDeS, Laboratorio di
Ricerca d’Arte Contemporanea a Mirano (VE) dove artisti di generazioni e
culture diverse si confrontano su temi naturalistici e scientifici. In
occasione delle olimpiadi di Pechino 2008 è tra gli artisti esposti all’Olympic
Fine Arts. Nel 2010 un suo lavoro viene donato al Papa Benedetto XVI dal
rabbino capo della Comunità E-braica di Roma ed esce il film corto di Sirio
Luginbül “Elena in PaRDeS”, dedicato al lavoro di Tobia Ravà. Nel 2011 è
invitato ad esporre al Padiglione Italia alla 54ª Biennale di Venezia. Nel 2012
nel Principato di Monaco si è tenuta l’esposizione “Venezia-Venezia, da
Francesco Guardi a Tobia Ravà”. La Compagnie Financière Edmond de Rothschild
dedica a Tobia Ravà nel 2013, la prima mostra nella nuova location di Milano.
Nel 2014 il Comune di Padova dedica a Tobia Ravà una grande mostra, poi
allestita anche a Tel Aviv e a Roma.
Per approfondimenti: www.artepardes.org, artepardes@gmail.com, www.tobiarava.com.
Scheda
tecnica:
Tobia Ravà, Da’at, I
numeri della creazione
A cura di Maria Luisa Trevisan e Mario Romanini
17 aprile – 29 maggio 2016
Palazzo Ducale – Piazza Ducale, Sabbioneta (MN)
Inaugurazione: domenica 17 aprile, ore 11.00, Teatro
all’Antica
Orari: da martedì a venerdì 9.30-13.00 e 14.30-18.30,
sabato e festivi 9.30-13.00 e 14.30-19.00, chiuso lunedì.
Catalogo Grafiche Turato Edizioni, Rubano (PD), 2016, a
cura di Maria Luisa Trevisan
Per
informazioni:
Comune di Sabbioneta, Ufficio Eventi Culturali
Tel. 0375
52599
www.comune.sabbioneta.mn.it
a.ghizzardi@comune.sabbioneta.mn.it
Per
approfondimenti:
CPaRDeS, Laboratorio di Ricerca D’Arte Contemporanea
Tel. 041 5728366, Cell. 349 1240891
www.artepardes.org
artepardes@gmail.com
Tobia Ravà
www.tobiarava.com
Ufficio stampa:
CSArt – Comunicazione per l’Arte
Via Emilia Santo Stefano, 54 – 42121 Reggio Emilia
Tel. 0522 1715142
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