Oggi, 18 agosto alle ore 22, verrà presentato al Museo MACC di Calasetta, il progetto finale dell’artista brasiliano Marlon de Azambuja e della danzatrice, coreografa, percussionista Juliana Martìnez.
I due artisti sudamericani, sono ospiti del progetto residenze della Fondazione MACC, giunto al suo secondo appuntamento. Marlon de Azambuja e Juliana Martìnez hanno vissuto e lavorato per circa un mese a Calasetta, sull’isola di Sant’Antioco, svolgendo sul territorio una ricerca che ha prodotto progetti finali site-specific.
Progetto finale di Marlon de Azambuja: Corpo astratto Il lavoro dell’artista brasiliano Marlon de Azambuja si caratterizza per il suo sguardo vernacolare verso la città, l’architettura, lo spazio e gli oggetti di uso quotidiano. Durante la sua residenza al Museo MACC di Calasetta, l’artista ha deciso di dialogare con la collezione permanente del museo, “invitando” altre opere a relazionarsi con la sua proposta che cerca di ripensare l’idea di astrazione, offrendo così, al pubblico una nuova percezione possibile verso il Museo e le opere della sua collezione.
Progetto finale di Juliana Martìnez: Corpo profondo. Il lavoro di Juliana Martínez cerca le impronte della cultura mineraria nella zona del Sulcis Iglesiente, e la relaziona con la ramificazione del flamenco dei canti minerari che iniziarono a diffondersi nel XIX secolo. Lo stile ha un carattere denso e profondo, che racconta le pene dei lavori nelle mine della regione della Sierra Minera de Cartagena, nel sud-est della Spagna. Tramite il flamenco, il lavoro mette in relazione le pene dei lavoratori delle miniere di Cartagena e del Sulcis, personificate nel ballo e nella musica. Nei due video esposti, il corpo è interprete della profondità della cultura mineraria e trasferisce l’espressività dell’arte del flamenco allo spazio, sia attraverso il suono, il ballo, o il silenzio. Sabato 18 alle ore 22.30 Juliana si esibirà in una performance, in cui trasmetterà l’intensità dell’energia delle miniere al Museo. Il progetto residenze. Un progetto di accoglienza, scambio e crescita, in ambito artistico e sociale.
Invitare nel territorio del Sulcis Iglesiente artisti con esperienza internazionale e con un incredibile valore creativo e umano, può diventare un motore di energie e di valorizzazione. Gli artisti ospitati, lavorano dalle 4 alle 8 settimane ognuno, in uno studio sito sul porto di Calasetta messo a disposizione dal Comune; ma laboratorio permanente è tutto il paese di Calasetta: i cittadini, le maestranze locali, gli artigiani, i pescatori, i produttori, le realtà imprenditoriali. Il progetto delle Residenze, curato per noi da Claude Corongiu, è operativo in questi mesi grazie al contributo della FREM GROUP primo importante mecenate ad aver donato attraverso l'agile strumento messo a disposizione dal Governo dell'ART BONUS. Attraverso l'ART BONUS chiunque può diventare mecenate del museo. Ogni donazione genera un credito d'imposta del 65% della somma donata che si recupera davvero facilmente.