La città di Tarquinia, Patrimonio dell’Umanità e sito Unesco dal 2004, per la presenza nel territorio di prestigiose tombe etrusche dipinte, è considerata a livello internazionale Pinacoteca del Mondo Antico.
In queste sue origini arcaiche si attesta il primo legame della città con l’arte quale elemento imprescindibile della cultura locale, una relazione che in tempi più recenti è confermata dalla fine degli anni Cinquanta del Novecento in poi, dalla presenza d’importanti personalità del mondo della cultura. Tarquinia, ad esempio, ha dato i natali al poeta Vincenzo Cardarelli, assunto a nume tutelare della città con il Premio a lui dedicato - dopo la sua morte - dall'Associazione Pro Tarquinia, ed è stata frequentata da intellettuali come Carlo Bo, in qualità di Presidente del concorso letterario, e da artisti quali Franco Ferlenga, Arnaldo Ciarrocchi, Franco Gentilini, Alberto Ziveri, Giovanni Omiccioli e tanti altri ancora, per il concorso di pittura che affiancava il Premio letterario.
Fondamentale per Tarquinia è stato in seguito la presenza per oltre trent’anni, di un grande artista contemporaneo come il pittore e scultore cileno Roberto Sebastian Echaurren Matta, ideatore di quel laboratorio di idee e esperienze artistiche chiamato “Etruscu-ludens”, nell’ambito del quale realizzò un' importante produzione di scultura, in particolare ceramica, richiamando in quel nome la radice identitaria del territorio e contemporaneamente facendo rifermento al gioco (ludens), quale valenza conoscitiva e sperimentale del mondo dell’essere primordiale nella sua naturalità originaria.
A scegliere Tarquinia come luogo di residenza, è stato anche Luciano Marziano, uno dei critici nazionali più autorevoli per quanto riguarda la produzione ceramica, dando un considerevole contributo affinché tale linguaggio venisse sdoganato dal ruolo di sorella minore nel campo delle arti visive. Mentre Vasco Giovanni Palombini, tarquiniese di nascita, avvicinatosi al mondo dell'arte grazie all'amicizia maturata con importanti personalità tra cui lo stesso Matta, ha caldeggiato l'attività artistica nel territorio, divenendone uno dei più facoltosi mecenati.
Per queste ragioni la Società Tarquiniense d’Arte e Storia ha istituito il Premio Città di Tarquinia, ideato e voluto da Alessandra Sileoni e Massimo Luccioli, per onorare due figure importantissime nella storia della cultura della città creando due distinti riconoscimenti: Il premio Luciano Marziano 2018 e il premio Vasco Palombini che sarà assegnato nel 2019, corredati da mostre, progetti e manifestazioni al fine di riportare alla ribalta in campo nazionale l’innata predisposizione all’arte, in particolare nel settore della produzione ceramica, della città di Tarquinia.
Premio Città di Tarquinia promosso e organizzato dalla Società Tarquiniense d’Arte e Storia è realizzato con la collaborazione e il sostegno del MIBAC (Ministero per i Beni e le Attività Culturali), della Regione Lazio, della Fondazione Carivit e della VisiTarquinia Rete di Imprese e con il patrocinio del Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza (MIC) dell'Accademia Nazionale di San Luca.