A conclusione della performance Ecce Robot, il Premio Carla Fendi che viene assegnato a personalità italiane e internazionali che si sono distinte per il loro impegno professionale nel settore della ricerca.
Giunto all’ottava edizione, il riconoscimento sarà conferito a due importanti figure della Soft Robotica, due donne che con il loro lavoro rendono il futuro già presente: Cecilia Laschi e Barbara Mazzolai. La cerimonia – introdotta da Marco Cattaneo direttore di National Geographic – sarà anticipata dall’intervento di Giorgio Metta Vicedirettore dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, autorevole personalità della Robotica italiana e internazionale e padre del robot umanoide ICub, che racconterà i suoi studi sulla robotica.
Le due ricercatrici – inserite tra le 25 scienziate più geniali dall’associazione RoboHub, punto di riferimento nel campo dell’automazione – ricevono il Premio che consiste in un contributo economico di 30.000 euro da destinare ai propri istituti.
Il riconoscimento va a Cecilia Laschi, Professore Ordinario di Bioingegneria Industriale all’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, “per lo sviluppo del primo robot soffice, ispirato al polpo, che ha inaugurato così il settore innovativo della robotica soft che oggi coinvolge ricercatori di tutto il mondo” e finanzierà un Assegno di Ricerca finalizzato allo studio della sostenibilità di soft robot a basso impatto ambientale – riciclabili o biodegradabili.
Barbara Mazzolai, Direttrice del Centro di Micro-BioRobotica dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Pontedera, riceve il premio, che sarà destinato al finanziamento di una borsa di studio nell’area della robotica bioispirata, “per lo sviluppo di robot ispirati al mondo della natura, in particolare a quello delle piante con la costruzione del primo robot plantoide che simula le radici di una pianta”.
NEURAL MIRROR
EX CHIESA DELLA MANNA D’ORO
30 GIUGNO – 14 LUGLIO
Il discorso sull’Intelligenza Artificiale prosegue nell’installazione Neural Mirror, nella ex Chiesa della Manna d’Oro. Oggi le Intelligenze Artificiali sanno percepire l’ambiente che le circonda, sono in grado di riconoscere le generalità delle persone che si trovano nel loro raggio di azione e di decodificare le loro emozioni.
Neural Mirror è una installazione che utilizza questa tecnologia portandola in ambito artistico e di ricerca. Il visitatore, davanti ad interfacce specchianti, diventa un flusso di informazioni interpretato e messo in scena dall’AI che ne rielabora l’immagine in tempo reale, trasformandola in un alter ego digitale.
Le peculiarità fisiche vengono lette insieme al sesso, ai riferimenti demografici, agli stati emozionali: un riflesso virtuale, una sorta di identikit che la memoria dell’Intelligenza Artificiale affida ad un segno grafico trasmesso alla stampa.
Fondazione Carla Fendi
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