In Val di Fiemme, fra le Dolomiti del Trentino, la 12a Manifestazione internazionale d’arte ambientale del parco RespirArt ospita due nuove installazioni: la “Reggia barbarica” di Patrizia Giambi e “Punto e virgole” di Gabriele Meneguzzi e Vincenzo Sponga.
Fra i 21 musei a cielo aperto presenti in Italia, il più alto è certamente il parco d’arte RespirArt, curato da Beatrice Calamari e Marco Nones. Si trova a Pampeago in Val di Fiemme, a quota 2.200 metri, e si raggiunge a piedi o con la seggiovia Agnello (aperta dal 27 giugno 2020).
Qui, dal 2011, gli artisti si alternano ogni estate, per dialogare con le guglie dolomitiche del Latemar. Fra le 27 opere presenti lungo il giro ad anello di 3 km, si ammira anche “Il giardino di Danae” che il grande artista giapponese Hidetoshi Nagasawa ha creato nel 2013.
Dal 18 al 25 luglio 2020, la Manifestazione internazionale d’arte ambientale RespirArt ospiterà Patrizia Giambi, artista di fama internazionale che vive e lavora in Romagna, e i land artist Gabriele Meneguzzi e Vincenzo Sponga, fondatori dell’Humus Park di Pordenone.
Patrizia Giambi, che ha creato progetti artistici ed editoriali con Maurizio Cattelan e ha vissuto e lavorato a Los Angeles, per il parco realizzerà l’installazione “Reggia barbarica” con legni di scarto e feltro lavorato a mano. La piccola costruzione, povera in apparenza, al suo interno avvolgerà i visitatori in un fertile abbraccio, grazie alla presenza di figure gravide che affiorano dalle pareti di feltro.
L’installazione di Gabriele Meneguzzi e Vincenzo Sponga, intitolata “Punto e virgole”, sarà creata con ferro, rami e zolle di muschio. La curiosa “punteggiatura”, disposta sul prato, favorirà la “lettura” di una natura fino a oggi incompresa.
Le opere saranno inaugurate dalla giornalista Maria Concetta Mattei durante il RespirArt Day, sabato 25 luglio.
Nessun commento:
Posta un commento