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martedì 16 dicembre 2025

There is so much we can learn from the sun

Fino al 6 aprile 2026 il Museo d’Arte Contemporanea di Cavalese presenta There is so much we can learn from the sun, mostra personale di Marinella Senatore, artista italiana contemporanea oggi più riconosciuta a livello internazionale, capace di coinvolgere e muovere l’energia di migliaia di persone senza mai perdere quella dimensione poetica nella quale è possibile ritrovarsi come voci narranti.


Il progetto espositivo, curato da Elsa Barbieri, fa sfumare il confine tra arte e vita. «È successo anche a Cavalese, dove Marinella Senatore in ottobre ha incontrato un gruppo di abitanti, bambine, adulti, anziani, coltivando, tutti insieme, partecipazione, che è al contempo processo ed esito di un cambiamento. I due workshop, trascorsi confrontando e condividendo pensieri, idee, suggestioni, motti e ispirazioni sul senso di comunità, hanno posto l’enfasi sullo straordinario potere di emancipazione, individuale e collettiva, dell’arte. Le connessioni di questi due incontri confluiscono in un nuovo lavoro di Marinella Senatore, un collage in 9 elementi, che sarà posto al cuore di “There is so much we can learn from the sun” per raggiungere chiunque», dichiara Elsa Barbieri.

A partire dall’inedito collage, che dà il titolo alla mostra There is so much we can learn from the sun, realizzato in pieno spirito di comunità, empowerment ed emancipazione - «Come artista, il mio ruolo è quello di attivare un meccanismo l’opera - stessa - con l’intenzione di generare una forza trasformativa che nasce dall’incontro tra i suoi elementi costitutivi, raggiungendo infine lo spettatore», spiega Senatore -, le opere esposte trasformano la mostra in una straordinaria esperienza visiva, di immaginazione e di socializzazione di cui, protagonisti assoluti sono i corpi. Quello di Marinella Senatore, per esempio, nei suoi Autoritratto, uno su tela e uno scultoreo, e i nostri, come quelli delle otto milioni di persone che fino a oggi Senatore ha coinvolto nella sua pratica. Di fronte alle tele della serie Make it shine, alle sculture luminose in vetro (I Contain Multitudes), ai neon - Breathe, U Are Enough; Remember the First Time You Saw Your Name; We Rise by Lifting Others; Dance First Think Later - ai collage della serie The School of Narrative Dance - Storyline e, non da ultimo, alla luminaria Alliance des corps che si aprirà sullo sfondo di Cavalese circoscrivendo nello spazio un ambiente speciale, dove tutti possono celebrare l’incontro e lo scambio. Ognuno di noi, ogni spettatore, non è più soltanto involucro, bensì è atteggiamento, è sviluppo del nostro essere.

La potenza della mostra, che vuole coinvolgere e muovere l’energia delle persone, animerà il museo e non solo: There is so much we can learn from the sun si sposta infatti anche all’esterno del Palazzo, per trasformare Piazzetta Rizzoli 1 in un contenitore magico attraverso cinque grandi opere in tessuto (I Contain Multitudes) che rimandano alla tradizione dei gonfaloni, nonché ai grandi manifesti tessili dei movimenti operai e dei sindacati, e sventoleranno per l’intera durata della mostra su alti pali, realizzati da artigiani locali, con legno locale, per volere dell’artista e del museo di stringere un rapporto, ancora più profondo, con la realtà che ci circonda.

«Il lavoro che stiamo portando avanti mira a rendere il Museo d’Arte Contemporanea un luogo sempre più aperto, vissuto e capace di dialogare con la comunità. Non solo uno spazio espositivo, ma un presidio culturale che entra nella quotidianità di Cavalese e contribuisce a rafforzare la sensibilità artistica del territorio. In questo percorso di avvicinamento tra museo e cittadinanza si inserisce perfettamente l’esperienza dei workshop condotti da Marinella Senatore: un’occasione in cui persone di età e provenienze diverse hanno partecipato alla creazione dell’opera che sarà al centro della mostra, diventando parte attiva del processo artistico. È un esempio concreto di come il museo possa farsi luogo di incontro, collaborazione e crescita collettiva. Anche per questo, la nuova esposizione rappresenta un passaggio particolarmente significativo. Arriva in un momento in cui Cavalese si prepara all’appuntamento olimpico del 2026, nel quale la nostra comunità avrà un ruolo culturale di primo piano all’interno della Val di Fiemme. La mostra contribuisce quindi a consolidare l’identità del museo come realtà viva e capace di dialogare con un pubblico ampio e internazionale. Da parte mia un ringraziamento speciale va allo staff del Museo e al personale dell’amministrazione comunale, il cui impegno ha reso possibile uno degli appuntamenti più importanti nella storia del nostro museo», dichiara Fulvio Vanzo, Assessore alla Cultura del Comune di Cavalese.

«La mostra di Marinella Senatore rappresenta in modo esemplare lo spirito dell’Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026: un progetto che mette al centro le comunità, valorizza i territori e riconosce nella cultura una forma fondamentale di partecipazione. Il lavoro collettivo nato a Cavalese dimostra che l’arte può diventare un’esperienza condivisa, capace di unire generazioni diverse e di rafforzare il senso di appartenenza. È un contributo prezioso nel percorso che condurrà la Val di Fiemme a essere uno dei cuori culturali dei Giochi del 2026», dichiara Domenico De Maio, Education & Culture director di Milano Cortina 2026.

Con There is so much we can learn from the sun, il Museo d’Arte Contemporanea di Cavalese, sotto la direzione di Elsa Barbieri, si conferma ancora una volta istituzione volta all’incontro, al racconto di memorie collettive e individuali, e alla sperimentazione di una dimensione partecipativa che auspica a farci riconoscere un corpo unico. L’obiettivo è quello di rendere Cavalese - già cuore della Val di Fiemme, e ora designato centro culturale dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali Milano Cortina 2026 - un polo d’arte contemporanea di rilevanza internazionale. La mostra è realizzata dal Museo d’Arte Contemporanea di Cavalese ed è promossa dal Comune di Cavalese con il sostegno di APT Fiemme Cembra, Cassa Rurale Val Di Fiemme ed Eventi Cavalesani. Si ringraziano Galleria Mazzoleni London - Torino - Milano e Magnifica Comunità di Fiemme per la collaborazione.

L'iniziativa fa parte del progetto culturale di sistema, Combinazioni_caratteri sportivi, ideato e promosso dall'Assessorato alla Cultura della Provincia autonoma di Trento e si inserisce nell'ambito dell'Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026, il programma multidisciplinare, plurale e diffuso che animerà l’Italia per promuovere i valori Olimpici attraverso la cultura, il patrimonio e lo sport, in vista dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali che l’Italia ospiterà rispettivamente dal 6 al 22 febbraio e dal 6 al 15 marzo 2026.


Marinella Senatore (Cava de’ Tirreni, 1977) è un’artista multidisciplinare formatasi nel campo della musica, delle belle arti e del cinema. La sua pratica è caratterizzata da una forte dimensione collettiva e partecipativa sia come metodologia che come contenuto; il suo lavoro combina la ricerca estetica con il potere trasformativo dell’impegno sociale. Attraverso l’uso di forme di linguaggio tradizionali e vernacolari – tra cui la cultura pop, la danza, la musica, gli eventi di massa – e l’attivismo, Senatore riflette sulla natura politica delle formazioni collettive e dei rituali e sulla loro possibilità di cambiamento sociale, creando momenti di incontro e condivisione. Nel 2012 Marinella Senatore ha creato la School of Narrative Dance (SOND), una scuola nomade, gratuita e non gerarchica che propone un sistema educativo alternativo basato sull’emancipazione, l’empowerment e l’autoeducazione: in dieci anni eventi della SOND hanno avuto luogo in oltre 23 Paesi, coinvolgendo circa 8 milioni di persone. Le opere di Marinella Senatore sono state commissionate ed esposte da istituzioni italiane e internazionali, tra cui: Museo Madre, Napoli; Palazzo Grassi, Venezia; Moderna Museet, Stoccolma; Museo Boijmans Van Beuningen; CCA, Tel Aviv; Centro de Arte Dos de Mayo, Madrid; Serpentine Gallery, Londra; Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino; Petach Tikva Museum of Art; Museum of Contemporary Art of Chicago; Bozar, Bruxelles; Kunsthalle Sankt Gallen; Palais de Tokyo, Parigi; BAK Utrecht; Schirn Kunsthalle, Francoforte; High Line, NY; Centre Pompidou Paris; Kunsthaus Zürich; ICA, Richmond; Musée d’art contemporain de Montréal; Pearl Art Museum, Shanghai; Berlinische Galerie, Berlino; MAXXI, Roma; Museo del Novecento, Milano; Kästner Gesellschaft, Hannover; Museum der Moderne Salzburg; Museum VILLA STUCK, Monaco. Nel corso degli anni Senatore ha ricevuto commissioni da istituzioni quali: Centre Pompidou, Parigi; Kunsthalle, Mannheim; Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Torino; MAXXI, Roma; Biennale di Venezia, 2015; Faena Art Forum, Miami; Queens Museum, New York; Kunsthaus, Zurigo; Villa Medici, Roma; Manifesta12; Kunsthalle, Bregenz; Collezione Peggy Guggenheim, Venezia; Magazzino Italian Art, Cold Spring, NY; Serlachius Museums; Museo Pecci, Prato; Colomboscope, Sri Lanka; Festival of Regions e Steirischer Herbst, Austria; Palais de Tokyo, Parigi; Blitz, Malta; Museum der Moderne, Salisburgo; Museum Villa Stuck, Monaco. L’artista ha partecipato alle seguenti Biennali d’Arte Contemporanea: Biennale di Venezia; Biennale di San Paolo; Biennale di Lione; Biennale di Salonicco; Biennale di Liverpool; Biennale di Atene; Biennale dell’Avana; Biennale di Göteborg; Biennale di Cuenca; Biennale di Pune; Biennale dell’Alto Adige; Biennale di Bangkok; Manifesta12, Palermo.


Museo d’Arte Contemporanea di Cavalese

Il Museo d’Arte Contemporanea di Cavalese nasce nel 2001 all’interno dello storico Palazzo Rizzoli, antico complesso signorile situato nel centro storico di Cavalese, in Val di Fiemme, che nel corso degli anni ha vissuto significative trasformazioni, sia nell’aspetto che nella funzione, vantando oggi diverse unità che si differenziano per epoca di costruzione, stile ed elementi architettonici. Il primo nucleo della collezione d’arte moderna e contemporanea del Museo si forma a partire da una preziosa selezione di opere di Bruno Munari e di numerosi artisti storicizzati appartenuta al Dottor Giancarlo Baccoli, medico di origine bresciana residente nel comune fiemmese, che negli anni coltivò relazioni con artisti, collezionisti e critici protagonisti dell'arte italiana della seconda metà del Novecento. Negli anni il Museo ha organizzato mostre temporanee collettive e personali e momenti culturali pensati per promuovere il legame con il territorio alpino, in stretta connessione con le tradizioni locali e insieme con uno sguardo verso i nuovi linguaggi della scena artistica. Oggi il Museo d’Arte Contemporanea, arricchitosi di una sala dedicata al progetto “LA COLLEZIONE VIVE”, è un luogo dove la percezione dell'identità alpina nelle sue peculiarità e valori viene rafforzata attraverso il confronto con prospettive di ricerca e di fruizione sempre nuove, ma complementari, da cui trarre una maggiore consapevolezza culturale e sociale.


Marinella Senatore. There is so much we can learn from the sun

A cura di Elsa Barbieri

13 dicembre 2025 - 6 aprile 2026

Museo Arte Contemporanea Cavalese

Piazzetta Rizzoli, 1 – Cavalese (TN)


Orari

01/01 - 31/05 | mercoledì - domenica 15.00 - 19.00

01/06 - 30/09 | martedì - domenica 15.30-19.30

01/10 - 31/12 | martedì - domenica 15.00 - 19.00

Altri orari su appuntamento. Aperto al mattino per gruppi prenotati


Ingresso

Biglietto intero: 5€

Biglietto ridotto: 2,50 € (studenti 19 - 26 anni, over 65)

Biglietto omaggio: visitatori fino ai 18 anni, persone con disabilità, accompagnatori di persone con disabilità, possessori FIEMME CEMBRA Guest Card, giornalisti.

I biglietti d’ingresso sono acquistabili presso la biglietteria del Museo al momento della visita. Non è possibile prenotare il biglietto di ingresso via e-mail o telefonicamente e pagarlo al momento della visita in mostra.


Visite Guidate

È possibile prenotare un servizio di visita guidata alla mostra contattando anticipatamente l’ufficio all’indirizzo museo@comunecavalese.it. Il servizio di visita guidata ha un costo di € 50,00 a gruppo (max 20 persone), non comprensivo del biglietto d’ingresso.


Informazioni

0462 235416

www.museoartecontemporaneacavalese.tn.it | museo@comunecavalese.it

 

Ufficio stampa

ddl |arts|

Sito web: ddlarts.com | Email: ddlarts@ddlstudio.net | T +39 02 8905.2365

Alessandra de Antonellis | Email: alessandra.deantonellis@ddlstudio.net | T +39 339 3637.388

Ilaria Bolognesi | Email: ilaria.bolognesi@ddlstudio.net | T. +39 339 1287.840


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Viale Premuda 14, 20129 Milano

ddlarts@ddlstudio.net | +39 02 8905.2365

www.ddlarts.com

giovedì 4 dicembre 2025

IL CASTELLO RITROVATO

IL CASTELLO RITROVATO

Palazzo Madama dall'età romana al Medioevo

19 dicembre 2025 – 23 marzo 2026

a cura di Palazzo Madama e Università degli Studi di Bergamo


VENERDÌ 19 DICEMBRE 2025

ORE 11:30

Corte Medievale

Palazzo Madama - Museo Civico d'Arte Antica

Piazza Castello, Torino



 


 


RSVP

Daniela Matteu | daniela.matteu@fondazionetorinomusei.it 

Chiara Vittone | chiara.vittone@fondazionetorinomusei.it

ddl |arts

Ilaria Bolognesi | ilaria.bolognesi@ddlstudio.net  

lunedì 1 dicembre 2025

Sibille. Voci oltre il tempo, oltre la pietra

Palazzo Farnese a Piacenza presenta dal 5 dicembre 2025 al 3 maggio 2026 la mostra "Sibille. Voci oltre il tempo, oltre la pietra", a cura di Antonio Iommelli, Direttore dei Musei civici di Palazzo Farnese. Un'affascinante e complessa esplorazione della figura profetica femminile delle Sibille, concepita per valorizzare il loro ruolo nella storia dell'arte e per sottolineare il loro legame indissolubile con il patrimonio artistico della città


In prestito dalla Galleria Borghese di Roma arriva l'opera La Sibilla cumana di Domenico Zampieri, detto il Domenichino, capolavoro del Seicento che incarna l'interpretazione classica e vibrante della profetessa, che sarà il cuore dell’allestimento e fulcro di un dialogo temporale “serrato” con la contemporaneità, grazie alla presenza di otto sculture sibilline dell'artista piacentino Christian Zucconi. Il progetto nasce dalla volontà di evidenziare l'importanza delle Sibille nel contesto piacentino, in particolare in riferimento al ciclo pittorico di Giovan Francesco Barbieri, detto il Guercino. Tra il 1626 e il 1627, il Guercino lasciò infatti una testimonianza fondamentale nella Cattedrale di Piacenza, dove affrescò il ciclo dei Profeti inserendo coppie di Sibille nelle lunette del tamburo. Quest'atto, che completava l'opera iniziata da Pier Francesco Mazzucchelli, detto il Morazzone, testimoniava la rilevanza paritaria di queste figure profetiche nella cultura dell'epoca, rendendo Piacenza un luogo naturale per ospitare un'esposizione dedicata a questo tema. 

Le Sibille, infatti, compaiono anche in altri due luoghi simbolo della città: nella cupola cinquecentesca di Santa Maria di Campagna, affrescata da Giovanni Antonio de' Sacchis, detto il Pordenone, e nella basilica di San Francesco, dove Giova Battista Trotti, detto il Malosso, le inserì a coronamento della sua Incoronazione e Genealogia della Vergine Maria. La giustapposizione tra la pittura seicentesca e le opere scultoree moderne mira a creare un nesso temporale che rafforza il senso di continuità, la fisicità e l'attualità del mito sibillino, sia nella produzione artistica locale che in quella universale. Al centro dell’esposizione la Sibilla cumana del Domenichino del 1617, data attestata da una ricevuta di pagamento da parte di Scipione Borghese che, si ipotizza, possa aver in qualche modo suggerito l'iconografia. La Sibilla è ritratta con un turbante e alle sue spalle una viola da gamba. Il suo bel volto rivela chiari contatti con la scuola bolognese, mostrando lo sguardo tipico delle protagoniste di Guido Reni. Alle sue spalle, il paesaggio rivela precisi riferimenti simbolici, come l’alloro, albero sacro ad Apollo protettore delle arti, e la vite, che rimanda a Bacco, dio del vino e dell'ispirazione poetica, ma anche a Cristo la cui venuta fu preannunciata da una sibilla secondo l'interpretazione di Virgilio. 

L’accostamento con le sculture sibilline di Christian Zucconi, classe 1978, realizzate in travertino rosso persiano e ferro, non sono semplici accompagnamenti, ma rappresentano l'attualizzazione del mito attraverso un linguaggio scultoreo che ne esplora la dimensione psicologica e simbolica. Zucconi infatti ha curato interamente l’installazione, occupandosi della progettazione, dell’allestimento, delle luci e dell’opera sonora Versi sibillini con parole, composizione e musica dello stesso Christian Zucconi, voce e rumori di Greta di Lorenzo e percussioni di Gian Luca Capelli. Una traccia audio che guida il visitatore in una circolare ripetizione di eventi e suoni, un continuo susseguirsi di significati che estende il tema della profezia e del tempo al di là del visivo, completando il dialogo tra scultura, mito e modernità.Tutte queste opere, unite, offrono un percorso che partendo da Piacenza e passando attraverso il Pordenone, il Malosso, il Guercino e il Domenichino, approda fino alla scultura e al suono contemporaneo di Zucconi, dimostrando la vitalità e la risonanza del mito sibillino come archetipo profetico universale che risuona attraverso i secoli. 

La mostra è accompagnata da un testo critico che esplora il tema delle sibille dal mondo antico fino alla prima metà del Seicento. Dal titolo Sibille: mito, iconografia e visione profetica, di Antonio Iommelli, è edito da Nomos Edizioni e sarà presentato a febbraio 2026.

venerdì 14 novembre 2025

MARILISA COSELLO COMPLEX

Cosello (spazio contemporanea ospita Complex la mostra personale di Marilisa Cosello concepita dal curatore Luca Panaro come una rassegna delle opere più significative dell’artista. Il progetto, realizzato in collaborazione con Galleria Studio G7, intende mostrare attraverso un articolato percorso espositivo i diversi media utilizzati da Cosello. 

In mostra l’atto performativo che origina il video e la fotografia si accompagna al disegno e alla creazione di oggetti scultorei. Nella ricerca di Marilisa Cosello l’immaginario del secolo scorso è aggiornato alla scena contemporanea, i riferimenti visivi al passato sono svuotati da significati storici, diventano nuovi territori in cui i protagonisti sembrano esistere solo in quanto parte di un disegno più ampio. Gli “esercizi” messi in scena da Cosello sono proiezioni che fanno riferimento alla propaganda del XX secolo, come risulta evidente nei primi lavori. 

L’aspetto fisico e il corpo allenato, una vita attiva e sportiva, sono spesso il punto di partenza, un atto di ribellione verso ogni ideologia dominante. Nel 2020 l’artista da inizio al ciclo di opere intitolate Try, una serie di performance ambientate in varie città e aventi ciascuna come soggetto uno sport differente: scherma, ginnastica artistica, boxe, sollevamento pesi. Il risultato consiste in immagini forti che evidenziano come Cosello decontestualizzi il gesto fisico a favore di una riflessione sull’identità femminile. La postura delle atlete, l’utilizzo simbolico del colore, la serialità degli indumenti, sono alcuni dei fattori presenti nella sua ricerca che il progetto espositivo mette in evidenza. Del 2022 è la serie American Dream nata da un dialogo tra Marilisa Cosello e Noam Chomsky che autorizza l’utilizzo di estratti dal suo libro “Requiem for the American Dream: The 10 Principles of Concentration of Wealth & Power”. Nelle opere di questo progetto all’immaginario sportivo del ciclo di opere precedenti si aggiunge quello del sogno americano, fatto di sfide muscolari a braccio di ferro, shorts di jeans, oggetti in acciaio e coreografie di gruppo. Il lavoro rappresenta una società in rapido declino, dove la violenza viene estetizzata nel suo inarrestabile processo di trasformazione in immagine. Marilisa 

Marilisa Cosello, American Dream, Jane, Ck, Texas, Roma, 2024, video, 4'32'', ed.3+1ap (still)
Courtesy l’artista e Galleria Studio G7, Bologna

Cosello (Salerno, 1978) vive e lavora a Milano. L’artista utilizza l’immaginario del corpo e gli archetipi della società come palcoscenici in cui vengono articolate idee politiche, lotte personali, aspettative della società. La sua opera riflette su come il potere influenzi le vite individuali e le narrazioni sociali più ampie, e offre una lettura critica delle intersezioni tra personale e istituzionale. Espone in Italia e all’estero presso istituzioni pubbliche e private e partecipa a manifestazioni internazionali tra cui si ricordano M9 Museum, Venezia; Museo Palazzo Riso, Palermo; Palazzo delle Esposizioni, Roma; Fotografie Forum Frankfurt, Francoforte; Circulation(s) Festival e Central Dupon, Parigi; Kunsthalle, Lana; Fotografia Europea, Reggio Emilia; Fondazione Francesco Fabbri, Pieve di Soligo; Centrale Festival, Fano e Milano.Suoi lavori appartengono a importanti collezioni pubbliche e private.  


MARILISA COSELLOCOMPLEX a cura di Luca Panaro 

spazio contemporanea 

29.11.2025 - 07.02.2026 

Apertura mostra sabato 29 novembre ore 18.00  


spazio contemporanea corsetto 

Sant'Agata 22  25122 Brescia

Vittoria  orari di apertura 

giovedì, venerdì, sabato ore 15.00-19.00 o su appuntamento info@spaziocontemporanea.eu


venerdì 7 novembre 2025

LIGHT! MY FIRE - Fotografie di Francesca Sara Cauli

L’associazione Terzotropico-APS, in collaborazione con l’associazione tempo e Diaframma e l’Azienda USL di Bologna e con il sostegno del Comune di Bologna, presenta la mostra fotografica

LIGHT! MY FIRE - Fotografie di Francesca Sara Cauli

Negli ultimi quindici anni Francesca Sara Cauli ha costruito un racconto visivo intenso e stratificato della musica dal vivo, attraversando festival, club e teatri tra Italia e Spagna.

La mostra “LIGHT! MY FIRE” presenta una selezione di fotografie realizzate tra il 2015 e il 2025, testimoniando la vitalità e la trasformazione della scena musicale contemporanea attraverso lo sguardo di una delle più interessanti fotografe di concerto italiane.

Il suo obiettivo ha incontrato icone internazionali come Depeche Mode, Radiohead, The Cure, Grace Jones, Beck, Blur, Franz Ferdinand, PJ Harvey, Morrissey, LCD Soundsystem, FKA Twigs, Kendrick Lamar, Erykah Badu, M.I.A., Janelle Monáe, Phoenix, accanto a protagonisti della nuova generazione – Rosalía, Charli XCX, Caroline Polachek, Aurora, Fontaines DC, Lorde – e ad artisti italiani affermati come Cesare Cremonini, così come a rappresentanti della nuova scena italiana che ridefiniscono il rapporto tra musica e identità: Ghali, Mahmood, Lucio Corsi, Daniela Pes. Negli ultimi anni, ha ampliato il suo sguardo al jazz, grazie alle esperienze come fotografa per il Bologna Jazz Festival e per il festival sardo Time in Jazz di Paolo Fresu.

La ricerca fotografica di Francesca Sara Cauli è caratterizzata da un uso espressivo del colore, dal gioco con il controluce e dalla ricerca costante del movimento. Attraverso questi elementi, le sue immagini restituiscono l’intensità del palco e l’atmosfera vissuta dal pubblico, trasformando la musica in gesto visivo e memoria condivisa.

“LIGHT! MY FIRE” propone un percorso che attraversa dieci anni di musica dal vivo, raccontando il concerto come luogo di incontro tra luce, corpo e suono.



Info

LIGHT! MY FIRE - Fotografie di Francesca Sara Cauli

QR Photogallery Via Sant’Isaia, 90 Bologna

7 novembre 2025 – 10 dicembre 2025

Orari:  da lunedì a venerdì dalle 9:00 – alle 19:00 / sabato dalle 9:00 alle 13:00


Tel: +39 3396247452

Email: terzotropico@terzotropico.it

www.terzotropico.it

www.qrphotogallery.it 

giovedì 30 ottobre 2025

The Others Art Fair Torino

The Others Art Fair, la fiera dell’arte contemporanea di Torino, è giunta alla quattordicesima edizione. MA-EC Gallery anche quest' anno partecipa e sarà presente al Booth 23.

Il titolo di questa edizione The future is here, right now! è un invito a immaginare un futuro che non va semplicemente atteso o osservato, ma riscritto per mezzo delle proposte delle giovani gallerie e degli spazi non profit: realtà capaci di anticipare ciò che sarà  o potrebbe essere il sistema dell’arte di domani, o almeno una sua possibile declinazione.

Ospitata per il secondo anno consecutivo negli spazi dell’ITCILO, il Centro Internazionale di Formazione dell’ILO (International Labour Organization) a Torino, la fiera si terrà dal 30 ottobre al 2 novembre 2025 e coinvolgerà gallerie emergenti, spazi indipendenti e progetti transdisciplinari che daranno vita a installazioni inedite, performance ed esposizioni.

Il progetto che MA-EC presenta a The Others mette in dialogo due giovani artisti cinesi che amano sperimentare, utilizzare intelligenza artificiale, tecnologie interattive, 3D, e un artista colombiano già affermato che padroneggia sia la tecnica ad olio sia la punta d’argento e l’acquerello, restando fedele alla tradizione della pittura. L’accostamento di questi stili così distanti se in un primo momento può creare spaesamento, dopo una più attenta visione spinge lo spettatore a riflettere sull’universalità dell’arte e su come l’arte concretizzandosi nelle forme più diverse riesca a scuotere gli animi e stimolare dibattiti.

JORGE CAVELIER : Gigante sul Fiume
punta d’argento su carta montata su alluminio, 25,4x20,8cm, 2025

Ziggy (Zhenglong) Yang è un artista cinese residente a New York la cui pratica è incentrata sull'esplorazione sperimentale del mezzo sia come materiale che come interfaccia.  Attraverso le sue installazioni, esamina il modo in cui le ecologie urbane, culturali e tecnologiche plasmano in modo sottile ma potente la percezione, il comportamento e la vita interiore —soprattutto in un'epoca di accelerato progresso tecnologico. Ziggy presenta una scultura in rilievo in ceramica creata tramite modellazione digitale e stampa 3D.

Una Qingwen Zhang è un'artista, designer multidisciplinare e ricercatrice che utilizza la tecnologia per creare incontri sensoriali attraverso l'olfatto e il gusto. Con il cibo e la storia come lenti, esplora come le vite individuali e collettive siano intrinsecamente varie ma profondamente connesse attraverso lo spazio e il tempo. In questo progetto presenta un trittico di dipinti emblematici di epoche e stili diversi, inglesi e americani.

Jorge Cavelier dipinge in prevalenza paesaggi ma che non portano in nessun luogo specifico: fiumi e foreste, montagne e mangrovie o mari sono soprattutto passaggi per entrare in stati contemplativi. Non descrivono un luogo particolare, ci riportano in tutti gli spazi percorsi dall'umanità nel tempo. Attualmente alla MA-EC Gallery di Milano è in corso una sua personale dal titolo Il Canto dell’acqua, che sarà visitabile fino all’11 novembre 2025.


Per la sezione video è stato selezionato Marcello Vigoni, artista proposto da MA-EC



2025 The Others Art Fair Torino

MA-EC Gallery Booth 23

Sede: ILO, International Training Centre of the ILO

Viale Maestri del Lavoro 10

Torino


Opening: giovedì 30 ottobre ore 16.00

Date: dal 31 ottobre al 2 novembre 2025

Orari: 11.00-21.00


Per le modalità di accesso e per l’acquisto biglietti consultare il sito www.theothersartfair.com


Info: info.milanart@gmail.com  

Tel: 0239831335


giovedì 23 ottobre 2025

Le date di Cremona Art Fair 2026

Adesso è ufficiale: Cremona Art Fair 2026 si terrà da venerdì 8 a domenica 10 maggio 2026 nel più ampio del quartiere fieristico ( Padiglione 2 ) di Cremona Fiere.


 I nuovi spazi  consentiranno di accogliere più espositori offrendo un’esperienza di visita più immersiva, con ampi corridoi, servizi potenziati e una migliore fruizione dei progetti.

Giunta alla quarta edizione, la fiera rinsalda il proprio radicamento nella città, tessendo relazioni sempre più fitte e favorendo il dialogo tra pubblico, istituzioni e comunità artistiche. 

Cremona Art Fair intende affermarsi come soggetto stabile dell’ecosistema economico e creativo della Lombardia, contribuendo anche alla sua dimensione identitaria. 

Cremona Art Fair 2026 presenterà tre sezioni principali:  

- Main Section: sezione a cui parteciperanno numerose gallerie consolidate nel panorama nazionale e internazionale, per offrire ai collezionisti un’accurata selezione di opere che attraversa le categorie dell’arte moderna, post-bellica e contemporanea.     

- Art Projects: sezione dedicata a spazi indipendenti, progetti e gallerie emergenti, che presenteranno principalmente solo show e duo show, ponendo in dialogo artisti provenienti da diversi background.  

- Editor: sezione dedicata all’editoria indipendente e ai libri d’artista, che mette in risalto il lavoro di case editrici specializzate e autori attivi fuori dai circuiti tradizionali. 


Questa quarta edizione sarà caratterizzata da nuove progettualità, pensate per ampliare il network artistico e stimolare la crescita del panorama contemporaneo, promuovendo lo scambio di idee tra professionisti e appassionati. Il programma completo sarà pubblicato nei prossimi mesi. 


https://www.cremonaartfair.com/

mercoledì 15 ottobre 2025

Alchimie tra fibra e materia

La Galleria Arianna Sartori di Mantova, nella sala di via Cappello 17, presenta la mostra intitolata “Alchimie tra fibra e materia”, opere di Paola Esposito e Elena Rizzardi.L’esposizione, curata da Arianna Sartori, si inaugura Sabato 18 ottobre alle ore 17.00 alla presenza delle due Artiste. In mostra è possibile ammirare alle pareti 14 opere di Elena Rizzardi e al centro della sala 8 sculture di Paola Esposito. “Alchimia tra fibra e materia” fino a Giovedì 6 novembre 2025, con orario dal Lunedì al Sabato 10.00-12.30 / 15.30-19.30, chiuso Domenica e festivi (1° novembre).Per informazioni: tel. 0376.324260, info@ariannasartori.eu



lunedì 6 ottobre 2025

Michele Ciacciofera - Lettere mediterranee

Dal 29 ottobre al 20 dicembre 2025, BUILDING GALLERY presenta la mostra Lettere mediterranee dell’artista Michele Ciacciofera (Nuoro, 1969), rappresentato in Italia dalla galleria. 

Michele Ciacciofera, Janas Code (2016/2017), Installation view, Viva Arte Viva, 57a Esposizione internazionale d’Arte, Padiglione delle Tradizione all’Arsenale, Biennale di Venezia, 2017 - ph. Walter Silvestrini

L’esposizione, secondo progetto personale che BUILDING dedica all’artista dopo Condensare l’infinito (2024), si sviluppa su tre piani espositivi della galleria e offre una panoramica completa del lavoro grafico, pittorico, scultoreo e installativo di Ciacciofera incentrato su temi storici, antropologici e politici legati al Mediterraneo, tra nuove produzioni, lavori storicizzati e riattivazioni inedite. 

Memoria, miti antichi e contemporanei, archeologia, magia, letteratura, natura e ecologia sono i capitoli aperti che consentiranno la lettura del lavoro di Michele Ciacciofera degli ultimi anni, presentati in questa mostra, secondo un percorso tematico concepito ad hoc per ogni piano espositivo di BUILDING GALLERY.  

Insieme a opere inedite realizzate appositamente per la mostra, il progetto propone, per la prima volta in Italia, la riattivazione di alcune opere emblematiche dell’artista sardo-siciliano, come le installazioni Janas Code (2016/2017), Terra Madre (2024) e The Hand of Nature (2024). Accanto ad esse un vasto corpus di lavori - dipinti, opere tessili, grandi sculture in ceramica, sculture prodotte attraverso materiali di riciclo - testimonia la varietà di medium che da sempre caratterizza la ricerca sulla materia portata avanti da Ciacciofera.  

Lettere mediterranee è una retrospettiva che ripercorre i momenti salienti della ricerca artistica di Michele Ciacciofera, riunendo - accanto a lavori inediti che testimoniano l’evoluzione più recente della sua pratica - opere più storicizzate e note dell’artista, già presentate in rassegne presso pubbliche istituzioni come Biennale Internazionale d'Arte di Venezia, Biennale d'arte contemporanea di Mardin (Turchia), Museo MA*GA di Gallarate, Musée d'Art Contemporain de Rochechouart (Francia), CAFA Art Museum di Pechino (Cina) e Centre d'Art Contemporain Passerelle di Brest (Francia). 


Michele Ciacciofera - Lettere mediterranee

dal 29 ottobre al 20 dicembre 2025


Martedì 28 ottobre

press preview: ore 11.00

opening: dalle ore 17.00 alle ore 20.30

Per accrediti e maggiori informazioni scrivere a ddlarts@ddlstudio.net


 

BUILDING GALLERY

via Monte di Pietà 23, 20121 Milano

www.building-gallery.com

venerdì 26 settembre 2025

Graffiti di fili - Meccanismi di interazione

Un flusso di fili colorati, intrecciati e annodati dalle persone, diventa metafora delle relazioni umane nella performance-installazione “Graffiti di Fili – Meccanismi di interazione” di Gloria Campriani, a cura della storica dell’arte Gabriella Anedi, con musiche di Marco Lenzi.Introduzione a cura di Gabriella Anedi, storica dell’arte e Fabio Berti, professore ordinario di Sociologia dell’Università di Siena. 



L’evento si terrà domenica 28 settembre 2025, ore 15.30, in Piazza Duomo e IntrecciArte Gallery, nell’ambito delle Collectors Nights.

Con il patrocino del Comune di Pietrasanta, supportata dall’azienda di filati COFIL – Montemurlo (PO), IntrecciArte Gallery e GAP – Gallerie d’arte Pietrasanta (LU), presentano Gloria Campriani

- “Graffiti di fili - Meccanismi di interazione”, e invitano le persone a costruire insieme una grande rete: fili colorati che diventano simbolo di tensioni, nodi, vuoti e connessioni.

La performance in piazza si evolve in installazione: la rete verrà portata fino alla galleria e fissata su un grande pannello, trasformandosi in opera collettiva. Una scrittura corale di fili che richiama il graffitismo urbano e riflette sul bisogno di comunità.

Viviamo in un mondo frammentato – spiega Campriani – ma solo attraverso interazione e cooperazione possiamo ritrovare un senso di appartenenza”.

Con la partecipazione attiva del pubblico, il progetto diventa specchio della società contemporanea, fragile ma capace di generare nuove forme di convivenza.



Daniela Lombardi Press Office