Dopo aver più volte stupito la critica e la stampa internazionale, e dopo aver ricevuto dalla rivista inglese 'Luxury News' il soprannome di 'Moderno Leonardo da Vinci', adesso l’artista italiano Cesare Catania si prepara per la sua prossima esposizione a Montecarlo con un’opera unica nel suo genere.
L’artista italiano è stato infatti di recente ispirato dal daltonismo per creare la sua ultima scultura, realizzata in silicone e acciaio. Ed e’ cosi che l’opera numero 57 intitolata “La Bocca dell’Etna – E Version” è stata realizzata e concepita da Cesare Catania, proprio per enfatizzare i caratteri visivi delle persone affette dalla sindrome di Dalton.
Per la prima volta nell' arte contemporanea l’artista valorizza la propria opera plasmandola sullo spettro visivo dei daltonici, che sono più di 300 milioni in tutto il mondo. "Con questa opera ho voluto provare a superare le barriere visive che obbligano le persone affette da sindrome di Dalton a vedere una realtà differente da quella comune, ma non per questo meno attraente". "Lo stesso Vincent Van Gogh, maestro indiscusso nell’uso del colore, era daltonico" continua Catania. "Sinceramente non vedo il daltonismo come un difetto: lo definirei più una caratteristica.
Non c’è cosa più affascinante che pensare alla propria opera d’arte che cambia colore a seconda del punto di vista da cui la si osserva. Lo stesso Andy Warhol aveva sperimentato con la sua Marilyn Monroe come, pur cambiando la tavolozza dei colori, l’icona del mito americano rimaneva inalterata". L’opera verrà presentata per la prima volta a livello mondiale a fine settembre 2017 durante il Boat Show di Montecarlo all’interno dell’evento 'Top Marques Watches 2017', nella sala espositiva dell’Hermitage Hotel.
"La frase 'Art for everyone' ha per me un duplice significato, 'arte rivolta a tutto il mondo' e 'arte considerata tale da chiunque la osservi', indipendentemente dai propri filtri culturali, sociali o addirittura fisiologici. Se ognuno di noi vedesse i colori del mondo a modo proprio vivremmo in un mondo senza pregiudizi" conclude Cesare Catania.