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mercoledì 6 novembre 2019

Presentazione delle opere Sansone e Dalila e L’offerta di Abigail a David

La Società di Santa Cecilia – Amici della Pinacoteca Nazionale di Bologna, associazione formalizzata nel 2002 per sostenere le attività della Pinacoteca e incrementarne le collezioni, annuncia che mercoledì 20 novembre, alle ore 17.00, presso la sede della Pinacoteca (via Belle Arti, 56), saranno presentate al pubblico due importanti tele: Sansone e Dalila e L’offerta di Abigail a David di Andrea Donducci detto IL MASTELLETTA (Bologna, 1575 – 1655), donate al museo per lascito testamentario dello storico dell’arte Eugenio Busmanti, Socio e Consigliere della Società di Santa Cecilia. I dipinti fanno ora parte del percorso espositivo, e vanno ad integrare il fondo di opere dell’artista già presenti in collezione, provenienti, come ricorda Elena Rossoni, dalle soppressioni napoleoniche e dalla donazione Zambeccari.


A sinistra, Sansone e Dalila; a destra, L’offerta di Abigail a David

Accanto alla soddisfazione di vedere qui queste due opere, capitali nella produzione del Mastelletta” nota la Presidente Maria Pace Marzocchi, “c’è un’emozione in più ed insieme il ricordo e il rimpianto di Eugenio Busmanti, raffinato storico dell’arte ad ampio raggio, conoscitore di quelle che in passato chiamavamo le ‘arti maggiori’ e ad un tempo e con lo stesso acume delle ‘arti applicate’ ”, che come destinazione finale per le due tele ha scelto la Pinacoteca, dove sono state collocate nel “luogo, possiamo pensare, che lui stesso avrebbe desiderato”. “Tra i miei beni artistici”, annotava infatti lo studioso, “saranno da scorporare i due grandi dipinti di Andrea Donducci detto il Mastelletta che lascio in eredità alla Pinacoteca Nazionale, con l’auspicio che voglia e possa esporli”. Come ricorda il critico Vittorio Sgarbi: “Eugenio apparteneva a quella rara specie di uomini che ci stupiscono, che ci fanno credere al valore della diversità. Se ne incontrano pochi nella vita, e non sempre sono amici. Più spesso sono la coscienza inquieta, critica, del mondo, stravaganti, ribelli anche se entro un codice di regole riconosciute”.

I due grandi dipinti con storie bibliche, Sansone e Dalila e L’offerta di Abigail a David, di straordinaria qualità e in esemplare stato di conservazione, vantano un’origine illustre: compaiono nell’inventario (1638) della collezione romana del marchese/banchiere Vincenzo Giustiniani (che annoverava nove opere dell’artista) e sono pressoché coevi delle due tele che il pittore realizzò per la Cappella dell’Arca nella Basilica di San Domenico, subito dopo il suo rientro a Bologna (un’importante commissione probabilmente determinata dai lusinghieri giudizi sulla sua opera del cardinale Benedetto Giustiniani, fratello di Vincenzo, Legato Pontificio a Bologna dal 1606 al 1611). Databili tra il 1612 e il 1613, le due tele sono ritenute “cruciali” nella carriera dell’artista. La studiosa Anna Coliva osserva che sono da considerarsi “molto impegnative per il giovane pittore sia dal punto di vista dimensionale che narrativo; sono quadri "di storia" che hanno la loro più forte determinante nel racconto e che si distaccano vistosamente dai risultati di acceso misticismo che Mastelletta aveva raggiunto nelle opere religiose databili in un momento immediatamente precedente, ad esempio nelle Storie di Santi (Bologna, Pinacoteca Nazionale) di violenta e mistica visionarietà di stampo quasi controriformista…” Qui invece la scena comincia a distendersi in un ritmo narrativo simile a quello dei giovanili Paesaggi romani, coniugato ad “un impasto cromatico così ricco, con una così nervosa increspatura nella stesura dei panneggi, da rivelare nel pittore la raggiunta padronanza dei propri mezzi espressivi”.

In occasione dell’appuntamento di mercoledì 20 novembre insieme ai dipinti verrà anche presentata una pubblicazione dedicata al lascito di Eugenio Busmanti, con testi di Anna Coliva, Maria Pace Marzocchi, Elena Rossoni, una testimonianza di Vittorio Sgarbi e due scritti dello stesso Busmanti. Presentazione di Mario Scalini, Direttore del Polo Museale.

La Società di Santa Cecilia – Amici della Pinacoteca Nazionale di Bologna, formalizzata giuridicamente nel 2002, opera in stretta connessione con la Pinacoteca e con il Polo Museale regionale, sostenendo le attività del museo, diffondendo la conoscenza delle sue collezioni, e, quando possibile, incrementandole. Nata per iniziativa dello storico dell’arte Andrea Emiliani e di un ristretto gruppo di simpatizzanti, che iniziarono a sostenere la Pinacoteca di Bologna già intorno al 1990, prende il nome dal celebre capolavoro bolognese di Raffaello. Ancor prima della sua costituzione giuridica, l’Associazione accompagnò la prestigiosa donazione che Sir Denis Mahon, illustre Socio Fondatore e soprattutto grande studioso della pittura bolognese ed emiliana, volle fare al museo bolognese, dimostrando in modo tangibile il suo amore per l’arte e la cultura della città. Grazie a questo lascito i sette capolavori donati, Annibale Carracci, Guercino (due tele fra cui la famosa Madonna del passero), Domenichino, Benedetto Gennari, Guido Reni, sono ora parte integrante della sezione del Seicento.

Nel tempo, numerose donazioni di Soci e Sostenitori si sono susseguite andando ad integrare la collezione: dipinti di Bartolomeo Cesi, Ludovico Carracci, Francesco Albani, Angelo Crescimbeni.

La stessa Società di Santa Cecilia si è impegnata nel reperimento sul mercato di opere significative per la storia dell’arte cittadina, poi donate alla Pinacoteca: tra queste, il bozzetto di Antonio Balestra per la pala, perduta, della chiesa di Sant’Ignazio nel complesso gesuitico ora sede di Accademia e Pinacoteca; dipinti di Ludovico, Annibale e Antonio Carracci, la paletta d’altare Cristo nell’orto degli ulivi del Guercino già nel convento di Santa Margherita, il Cristo coronato di spine di Guido Reni, acquisito con il contributo di UniCredit Banca, la memoria realizzata da Felice Giani di una delle sue decorazioni in Palazzo Milzetti a Faenza e altri importanti disegni di autori bolognesi confluiti nel Gabinetto dei Disegni e delle Stampe.

L’obiettivo principale dell’Associazione è quello di accrescere e mantenere vivo nei bolognesi l’interesse per la Pinacoteca Nazionale, nella consapevolezza che l’amore per l’arte e la cultura hanno, in ogni tempo e in ogni luogo, rafforzato il senso di appartenenza alla comunità.

Persegue tale scopo diffondendo la conoscenza del suo patrimonio, donando opere, contribuendo a restauri, sostenendo ricerche e studi, patrocinando manifestazioni espositive e in generale fornendo supporto alle iniziative della Pinacoteca.



Presentazione delle opere Sansone e Dalila e L’offerta di Abigail a David di Andrea Donducci detto il MASTELLETTA
Mercoledì 20 novembre, ore 17.00
Aula Gnudi | Pinacoteca Nazionale di Bologna
via delle Belle Arti, 56
Ingresso fino a esaurimento posti



Per informazioni:
Società di Santa Cecilia – Amici della Pinacoteca Nazionale di Bologna
Via delle Belle Arti 56, Bologna
santacecilia.bo@libero.it
www.societasantacecilia.it



Ufficio stampa
Sara Zolla
press@sarazolla.it | T. 346 8457982




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