Per la 3^edizione della “Biennale del Mare” interamente dedicata a Paolo Salvati (1939-2014) - tra i principali artisti figurativi della pittura poetica ed espressiva del ‘900 - presso il porto turistico di Roma n° 852 sino a 5 giugno lo spettatore, tra pittura e poesia, potrà letteralmente respirare l’aria di “Mare” attraverso le opere esposte e votare in qualità di giuria popolare.
Il concorso ha visto la partecipazione di numerosi artisti poi selezionati dal comitato artistico, in collaborazione con la storica associazione dei “Cento pittori via Margutta”: Franca Bonaiuti, Claudio Detto, Claudio Giannitelli, Loredana Giannuzzi, Antonio Guglielmo, Cristiano P. de Marianis Esterhazy, Diana Hlaic, Vincenzo Labianca, Mario Marzi, Amelia Mutti, Cristoforo Russo, Antonello Spadafora, Domenico Zaccaria. Ecco i nomi del comitato: Anna Iozzino (storica dell’arte), Alberto Moioli (critico d’arte), Dante Fasciolo (critico d’arte), Luigi Salvatori (presidente Cento Pittori via Margutta), Antonio Servillo (Vice Presidente Cento Pittori via Margutta).
Per l’occasione l’Archivio Paolo Salvati assegnerà il premio “Pittura e Poesia”, rinnoverà la memoria artistica di Cristina Antonini e verrà tributato il “Premio alla Carriera Inter@rt” ai Maestri: Roberto Venturoni, Renzo Eusebi, Nino Camardo. Paolo Salvati con raffinata tecnica e poesia, attraverso l’elemento simbolico del mare continua ad impressionare il pubblico contemporaneo, per l’universalità e l’intimità espressiva. Per l’occasione, Andrea e Francesca Salvati cofondatori di Paolo Salvati Onlus e dell’Archivio a lui dedicato si dichiarano entusiasti dell’interesse dimostrato dagli artisti, dalle istituzioni, dalla critica e non solo. A confermarlo le recenti pubblicazioni in copertina dell’Enciclopedia d’Arte Italiana “Catalogo Generale Artisti dal Novecento ad oggi”, dove Salvati è in copertina, la 117^ Edizione della Mostra dei Cento Pittori via Margutta dedicata al celebre pittore romano e la pubblicazione dei volumi di Cesare Sarzini sulla pittura di Paolo Salvati (1939-2014) e sul volume dedicato alla nota serie di dipinti “Pietra blu” a cura di Michela Ramadori.
Dai ricordi di chi lo conobbe tra le vie del centro storico emerge che Paolo Salvati esprimeva una forte attenzione verso i giovani artisti ed era mosso da solidarietà cristiana nei loro riguardi. Paolo era innamorato del bello, della bellezza, innamorato della natura, la natura è bella, creata da Dio; lui stesso diceva di sentirsi un uomo fatto da Dio, che ha creato anche la natura, quindi si sentiva fortemente parte della natura”.
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