Blog di servizio gratuito per la comunicazione in Arte

venerdì 31 luglio 2020

Mondolfo, Galleria senza soffitto.

SYNESTHESIA FESTIVAL giunto quest’anno alla sua terza edizione, si presenta in una forma rinnovata, ma altrettanto affascinante e coinvolgente. Il festival con la direzione artistica di Filippo Sorcinelli e a cura dell’Associazione PAM - Pro Arte Mondolfo, è un evento multisensoriale unico nel suo genere che vuole evocare e stimolare tutti i sensi dell’uomo.  
Nelle passate edizioni sono stati proposti differenti tipi di eventi - performance, concerti, degustazioni, mostre, incontri, dibattiti - quest’anno per adeguarsi alle norme di sicurezza imposte dal COVID 19 SYNESTHESIA FESTIVAL ha deciso di puntare tutto sulle arti visive, trasformando la città di Mondolfo in un vero e proprio museo diffuso e a cielo aperto. 
Paesaggio di Mondolfo, Mario Giacomelli 

Con il progetto MONDOLFO GALLERIA SENZA SOFFITTO il centro storico di Mondolfo a partire dal 7 agosto sarà aperto sette giorni su sette e 24 ore al giorno, proponendo un percorso delle memorie storiche e sociali della città attraverso impressioni fotografiche permanenti affidate al genio di Mario Giacomelli e interventi di street art. 


MONDOLFO GALLERIA SENZA SOFFITTO è un progetto di arte urbana permanente che si svilupperà e arricchirà nel corso degli anni in tutto il territorio di Mondolfo, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, valorizzando sia le strutture culturali già esistenti, come i musei comunali, la Biblioteca, il centro d’informazione di Villa Valentina, ma soprattutto spazi ed edifici pubblici, strade, muri, marciapiedi e stazioni, allestendo anche dei luoghi espressamente dedicati. 
Una selezione di scatti del maestro della fotografia internazionale Mario Giacomelli, di cui PAM - Pro Arte Mondolfo ha ottenuto i diritti, stampati in grandi dimensioni “ri-consacreranno” alcuni luoghi della città di Mondolfo, diventando delle vere e proprie installazioni site specific e permanenti. 


Non solo, oltre al percorso emozionale con le fotografie di Mario Giacomelli, MONDOLFO GALLERIA SENZA SOFFITTO ha dato vita a un circuito tematico con opere di Street Art, espressioni artistiche che prendono forma proprio negli spazi pubblici, coinvolgendo nomi di punta del panorama italiano e internazionale, come Lore Prod e Andrea Sata.


MONDOLFO GALLERIA SENZA SOFFITTO vuole essere uno spazio espositivo outdoor in costante evoluzione che possa offrire non solo agli amanti dell’arte contemporanea, ma anche ai cittadini, turisti e soprattutto ai giovani la possibilità di avvicinarsi all’arte in una modalità di fruizione sicuramente insolita, ma che nel pieno spirito del SYNESTHESIA FESTIVAL scatena i sensi e le emozioni attraversando le vie e le piazze di Mondolfo e incontrando una “sorpresa artistica” dietro l’altra. 
Questo progetto rappresenta quindi un forte volano turistico per il Comune di Mondolfo e un unicum nel panorama artistico nazionale e internazionale, facendolo dialogare la storia culturale e sociale della città con diverse forme di arte contemporanea.


SYNESTHESIA FESTIVAL vuole dimostrare come l’arte da sempre si è misurata con le emozioni che fanno parte della nostra esistenza e che, attraverso i cinque sensi, aprono le porte alla liberà.


SYNESTHESIA FESTIVAL 2020

presenta a Mondolfo (PU)



il progetto di arte urbana permanente

MONDOLFO GALLERIA SENZA SOFFITTO

Dal 7 agosto 2020

Percorso delle memorie storiche e sociali della città attraverso le foto di Mario Giacomelli e un circuito tematico di street art



Inaugurazione venerdì 7 agosto ore 18,30

c/o Giardini di Largo Neviera

lunedì 27 luglio 2020

Fuorisalone Design City Edition 2020

Fuorisalone, in continuità con la prima edizione Digital lanciata a giugno, rinnova e rilancia il progetto con Fuorisalone Design City Edition, una seconda edizione in cui il territorio di Milano ritorna protagonista dell’evento, dal 28 settembre al 10 ottobre.


Fuorisalone Design City Edition è il punto di arrivo di un percorso di comunicazione, unico nel suo genere, che ha avuto inizio il 15 giugno con il lancio di Fuorisalone Digital e il rilascio di Fuorisalone Meets e Fuorisalone TV, e di due nuovi canali Fuorisalone China e Fuorisalone Japan.

Ai contenuti presenti su Fuorisalone.it e Fuorisalone.tv, si integreranno nuove proposte: da eventi sul territorio a talk dedicati al mondo del design e della cultura del progetto, workshop e tavole rotonde, per offrire nuove opportunità di promozione a brand, prodotti e designer, il tutto nella cornice dell’iniziativa Milano Design City proposta dal Comune di Milano.

giovedì 23 luglio 2020

Giuseppe Veneziano VS Raffaello Sanzio

L’Associazione culturale Verticale D’Arte e il Professor Stefano Papetti, in collaborazione con il Comune di San Benedetto Del Tronto e da un’idea di Sandro Mariani, presentano il progetto espositivo Giuseppe Veneziano VS Raffaello Sanzio, un omaggio che l’artista Giuseppe Veneziano vuole fare a Raffaello, pittore simbolo del Rinascimento italiano nato a Urbino, nei cinquecento anni dalla sua morte.

La Madonna di Krypton VS Madonna D'Alba
La mappatura artistica - urbana sarà quindi caratterizzata da soggetti mutuati dal repertorio raffaellesco fusi insieme da Veneziano a personaggi pop dell’immaginario collettivo, con un risultato stimolante, divertente e a tratti dissacrante e dal formato maxi. Infatti le opere riprodotte dell’artista andranno ad occupare i grandi tabelloni pubblicitari disseminati in zone visibili e nodali della città.

Tra i soggetti reinterpretati dall’artista siciliano spuntano La Madonna di Instagram, ispirata alla Madonna Colonna, nella quale campeggia Chiara Ferragni, simbolo della fama contemporanea fatta di selfie e like, oppure la Madonna di Gabbana, dove una giovane signora Ciccone si trova a badare agli stilisti per cui è stata testimonial negli anni. Restando nell’ambito musicale non possono mancare i celebri Blues Brothers immortalati In missione per conto di Dio che fanno da contraltare al re del rock Elvis Presley nella Madonna dell’Elvis.

L’obiettivo del progetto è quello di impiegare gli strumenti della comunicazione di massa e della pubblicità a favore della divulgazione dell’arte, creando dei nuovi percorsi urbani in cui un ampio pubblico ha la possibilità di avvicinarsi ai linguaggi del contemporaneo senza necessariamente dover entrare in un museo. Un modo per favorire la divulgazione dell’arte attraverso un format inusuale, ma certamente più immediato e in questo momento sicuro per tutti.

L’idea di un percorso di questo tipo consente di poter fruire i linguaggi dell’arte contemporanea attraverso una modalità totalmente nuova e nel rispetto delle disposizioni del distanziamento sociale imposte in questo periodo” - affermano Elisa Mori e Giorgia Berardinelli dell’Associazione culturale Verticale D’Arte - “andando a incuriosire e coinvolgere anche un nuovo pubblico – sia esso cittadino o turistico come ci auspichiamo che accada - nel pieno spirito delle operazioni culturali che Verticale D’Arte porta avanti sin dalla sua costituzione”.

La mostra Giuseppe Veneziano VS Raffaello Sanzio sarà anche l’occasione per riscoprire zone inconsuete di San Benedetto del Tronto e riappropriarsi in modo diverso di spazi urbani che la pandemia e la reclusione di questi mesi stanno restituendo alla collettività e alla percezione del singolo con modalità inedite e nuove.

I visitatori si possono muovere infatti con mezzi propri o a piedi, alla ricerca delle opere disseminate nel circuito urbano del comune, con l’ausilio di una brochure e di strumenti digitali e interattivi che permetteranno di individuare la precisa collocazione delle stesse e di avere accesso a contenuti agili e accattivanti con informazioni sulle opere esposte e sull’artista.

“Per la prima volta nella città di San Benedetto del Tronto sarà possibile fruire dell’arte in una modalità insolita: ossia ammirandola attraverso la cartellonistica stradale.” - afferma l’assessore alla cultura del Comune di San Benedetto del Tronto Annalisa Ruggieri - “Nonostante il periodo che stiamo vivendo, l’arte ci viene sempre in aiuto e ci insegna che ci possono essere modalità sempre nuove e innovative per fruirne. Questa mostra poi vuole essere un tributo a tutta la Regione Marche, attraverso la celebre figura di un suo illustre concittadino, Raffaello Sanzio, di cui l’artista contemporaneo Giuseppe Veneziano ci offre la sua personale interpretazione”.

L’esposizione sarà ulteriormente arricchita dalla presenza della tela con La Madonna della Sanificazione (2020) di Giuseppe Veneziano, ispirata alla Madonna del Granduca di Raffaello conservata a Palazzo Pitti a Firenze, che verrà esposta dal 24 luglio al 30 agosto 2020 presso la sede dell’Archivio storico comunale nel Palazzo Bice Piacentini nel Vecchio Incasato di San Benedetto del Tronto.

L’opera, recentemente realizzata, oltre a essere ispirata al grande pittore urbinate, è certamente testimonianza e documento degli accadimenti legati alla pandemia e, come spesso accade, l’arte contemporanea si rivela il linguaggio ideale attraverso il quale commentare e far riflettere lo spettatore moderno sulle vicende che caratterizzano l’attualità. 

lunedì 20 luglio 2020

Tempo materico di Agostino Tulumello alla MA-EC Gallery

MA-EC Gallery presenta fino all’8 agosto 2020 la mostra virtuale Tempo materico, personale di Agostino Tulumello visibile solo online su www.wepresentart.com, la nuova piattaforma dedicata all’arte. In esposizione dieci lavori dell’artista, realizzati in questo ultimo anno.

Scrive di lui il critico Giovanni Cardone Le nuove opere di Agostino Tulumello raccontano quanto labile sia il confine che separa il Soggetto dall’Oggetto, l’Uomo dal Mondo che lo circonda. E quanto difficile, e doloroso, e per nulla certo, sia il processo di auto-definizione.
Le opere dell’artista non ci mostrano l’esito di questo titanico scontro, quanto piuttosto una fase, nel vivo del combattimento. Così colori e materiali che scompongono e ricompongono il piano narrativo appaiono come una vera e propria raffigurazione delle linee di forza e dei campi di energia che si sprigionano nel corso di questi eventi di autentica ontogenesi dell’Io. La nascita di un Soggetto: sia esso un pensiero, un individuo, un personaggio o una creatura degli abissi della psiche. In altre parole si potrebbe descrivere tale processo creativo come un conflitto tra la Coscienza e l’Inconscio: come l’impellente (ma impossibile) tentativo della parte solare dell’Io di rendere conto delle sue parti più oscure e irriducibili. Le nuove opere di Tulumello, che si presentano quindi al nostro sguardo come un vero e proprio ciclo tematico, anche stilisticamente coerente. O che si squadernano ai nostri occhi come una serie di capitoli di un unico ampio e articolato racconto. Ogni opera una pagina, uno spunto narrativo. Oppure la stessa storia narrata da un diverso punto di vista.



Agostino Tulumello, nato a Montedoro nel 1959, ha vissuto a Liege, attualmente vive e lavora a Montedoro. Ha frequentato l’Istituto Statale d’arte “F. Juvara” di san Cataldo e l’Accademia Reale delle Belle Arti di Liege in Belgio. Dal 1985, anno delle sue prime esposizioni in Belgio, può vantare oltre 200 mostre sia personali sia collettive in Italia e all’estero, in gallerie e in sedi museali.

Il concetto del Tempo ha interessato gran parte della sua ricerca artistica. Definisce se stesso con i versi Prigioniero/della griglia/ del tempo, schiavo /del dio/Kronos /legato/tra cielo e terra. 
Tempo chiuso, tempo ciclico degli astri tradotto dai nostri orologi, circolo vizioso degli eterni ritorni senza uscita. Le superfici dipinte dei suoi quadri posseggono una profondità che risucchia lo sguardo: sono rappresentazioni dell’oggetto tempo, oggetto in apparenza regolare ma in profondità caotico come un minerale.




Milan Art & Events Center
Via Santa Maria Valle 2, Milano Italy 20123
Tel: +39 02 39831335
www.ma-ec.it

mercoledì 15 luglio 2020

Omne vivum ex ovo

Il Museo Diocesano di Massa (Ms), apre di nuovo le porte all’arte contemporanea con la mostra retrospettiva “Omne vivum ex ovo” dedicata all’artista Iginio Balderi (Pietrasanta 1934 – Milano 2005), sculture riconosciuto a livello internazionale per la ricerca formale sempre all’avanguardia e che ha vissuto tra la Versilia, Milano e gli ultimi anni in Olanda. 


La mostra sarà aperta da giovedì 16 luglio – inaugurazione alle ore 21 – fino al 4 ottobre, curata da Mauro Daniele Lucchesi e organizzata dall’Associazione Quattro Coronati di Massa insieme all’Archivio Iginio Balderi

Il percorso espositivo presenta 15 sculture in bronzo, fibra di vetro e marmo, che ripercorrono in parte la vita artistica di questo grande scultore: da “Giocolieri” opera in bronzo del 1959, alle più recenti “Spirale” opera in marmo del 1980, “Città” sempre opera in bronzo del 1990, fino ad alcune opere di grandi dimensioni come “Eos”, tutte collocate nel giardino ottocentesco, nell’androne del Palazzo e nelle splendide sale del museo. Nel loro silenzio queste sculture “raccontano la presenza umana” in dialogo con i capolavori di arte sacra presenti nel Diocesano: da Jacopo della Quercia a Bernardino Del Castelletto, offrendo una visione davvero particolare, suggestiva e inedita delle opere di Balderi. Sculture a cui il passare del tempo non ha tolto loro l’attualità, la contemporaneità della forma e del significato, apparentemente semplici nel loro estetismo. Queste immagini stilizzate catturano lo spettatore con il loro fascino misterioso risvegliando il segno primordiale della forma pura ed essenziale; l’uovo, la spirale, la città, il totem, simboli archetipici che affondano le radici nella storia dell’uomo e che Balderi rielabora, con una sperimentazione formale, rigorosa, volta alla ricerca di un simbolismo universale. 

Partendo da forme naturali (lo stelo flessibile delle piante, le canne, l’uovo), la manipolazione creativa dell’artista ne ha estrapolato i dati formali applicandoli alle proprie esigenze funzionali ed espressive. “Appare subito incisiva l’indagine artistica di Iginio Balderi – spiega il curatore Mauro Daniele Lucchesi - dove nei caratteri severi di una figura solida interagiscono la staticità e la centralità con le spinte all’elevazione ed alla circolarità, per giungere al movimento stesso come esperienza attiva nell’itinerario della percezione del volume. La suggestione del titolo – prosegue - ci indica la strada da percorrere per avvicinarci a passi leggeri alle sue opere, per coglierne appieno i significati arcani che le rendono ancora oggi così contemporanee, il desiderio dell’uomo di ascendere verso l’alto di carpire il senso della vita non ha tempo. Un’attività di ricerca interna al linguaggio delle forme e dei volumi della scultura - sottolinea il curatore -   che cresce nell’impatto emozionale; estremamente lucida nella conduzione creativa ogni opera è fonte di inquietanti enigmi, stimolazione di attenzione per le soluzioni e variazioni su una grammatica scarna ed essenziale. Il risultato profondo dell’opera di Iginio Balderi – conclude Mauro Daniele Lucchesi - appare impercettibile al visitatore distratto tanto enigmatica è la scelta delle forme e di ogni singolo particolare; l’ignoto irriconoscibile si avverte nella sensibilità”.

La mostra “Omne vivum ex ovo” è aperta ad ingresso libero al Museo Diocesano di Massa (Ms), Via Alberica 26, dal 16 luglio al 4 ottobre il giovedì, venerdì e sabato dalle ore 21 alle 24. 
Durante la visita e l’inaugurazione secondo le norme anti Covid, obbligatoria la mascherina e il distanziamento interpersonale di almeno un metro.  

Info: tel 0585499241, e-mail:museodiocesanomassa@gmail.com. 
Associazione Quattro Coronati: tel. 3791855725, e-mail: a.q.coronati@gmail.com 
e pagina Facebook:  Associazione Quattro Coronati.

Ufficio stampa agenzia iLogo: Fabrizio Lucarini, tel. 3407612178, e-mail: press@ilogo.it

lunedì 13 luglio 2020

Il ‘900 ad Arezzo - Appunti per un dibattito

Giovedì 16 luglio 2020, alle ore 18,30, il giardino pensile della Provincia di Arezzo di via Ricasoli ospiterà l’incontro pubblico “Il ‘900 ad Arezzo - Appunti per un dibattito”.

L’evento è promosso dall’associazione culturale Archivio Franco Onali e realizzato con il patrocinio della Provincia di Arezzo e il patrocinio e contributo della Regione Toscana.

Nel corso della serata interverranno la vicepresidente della Regione Toscana Monica Barni, la presidente dell’Archivio Franco Onali Anna Maria Roncoroni, il critico d’arte Danilo Sensi, il direttore del Museo d’Arte medievale e moderna di Arezzo Michele Loffredo e lo storico e poeta Vito Taverna.

I tre temi principali che verranno toccati sono “Dal Premio Arezzo alla Collezione Oro d’Autore”,  “La Galleria Comunale d’Arte Contemporanea e la situazione attuale” e “La Collezione e l’attualità”.

L’incontro ha lo scopo di riaccendere i fari sul Novecento ad Arezzo, per riflettere sull’influenza che l’arte ha avuto nello sviluppo della città sia culturalmente sia economicamente. Ci sarà modo di ascoltare e dibattere sulle possibilità che potrebbero nascere da una adeguata promozione e valorizzazione di esperienze virtuose, che in questo particolare momento rappresentano un modo per contribuire alla rinascita della nostra città.

Il monito generale, dopo il recente lockdown dovuto all’emergenza sanitaria, è quello di ripartire dal proprio territorio, ma per poterlo fare il territorio deve essere adeguatamente conosciuto e studiato, anche per quello che riguarda la sua storia recente.

L’iniziativa è a ingresso gratuito fino a esaurimento posti. A causa delle norme vigenti anti Covid-19, si consiglia la prenotazione del proprio posto alla mail info@onalifranco.it o telefonando al numero 3488398613.




venerdì 10 luglio 2020

Maria Lai. Fame d’infinito al Museo Stazione dell’Arte di Ulassai.

A distanza di un mese dalla riapertura, il Museo Stazione dell’Arte di Ulassai apre al pubblico il nuovo allestimento della collezione permanente dal titolo “Maria Lai. Fame d’infinito”.



Arte da vedere, sentire, toccare: mai come in occasione del nuovo allestimento, le opere di Maria Lai attraverseranno ogni barriera fisica e intellettuale. Una mostra che è esperienza multisensoriale, concepita per favorire un nuovo approccio all’arte e nutrire la curiosità dei visitatori.

Curata da Davide Mariani, direttore del museo dedicato a Maria Lai, Fame d’infinito scandisce l’intero percorso dell’artista attraverso l’esposizione delle opere più significative da lei donate al Comune di Ulassai. La collezione restituisce, nella sua totalità, l’esperienza creativa di Maria Lai: dalle sculture ai disegni a matita e su china, dai telai alle tele cucite, dai celebri pani ai libri cuciti, dalle geografie alle installazioni e agli interventi ambientali.

Il progetto espositivo, concepito come un’esposizione permanente, è suddiviso secondo un ordine cronologico e tematico ed è arricchito dalla presenza di un sistema di apparati didattici, in italiano e in inglese, da alcune riproduzioni tattili dei manufatti in mostra e da un archivio multimediale interattivo.

«Improntato all’accessibilità fisica e intellettuale, il nuovo allestimento – dichiara Davide Mariani, direttore della Stazione dell’Arte – permetterà allo spettatore di cogliere, attraverso l’uso di sensi diversi (visivo, sonoro, tattile), l’opera di Maria Lai. Allo stesso tempo, segna la nuova vocazione degli spazi del museo che, oltre alla mostra permanente, svilupperà la sua programmazione anche negli altri edifici dell’ex stazione ferroviaria, approfondendo, di volta in volta, alcune tematiche care a Maria Lai, tramite la realizzazione di mostre e progetti site-specific di altri artisti chiamati a dialogare con la sua eredità.»

Maria Lai. Fame d’infinito
A cura di Davide Mariani

Museo Stazione dell’Arte,
S.P. 11, ex stazione ferroviaria, Ulassai 08040 (NU)
Orari: dal martedì alla domenica, dalle 9:30 alle 19:30
(orario continuato – ingressi contingentati max 10 persone)
Chiuso: lunedì
Fax 0782 –787055 08040 Ulassai (OG)
e-mail: stazionedellarte@tiscali.it sito www.stazionedellartexperience.com
Progetto grafico: Luisa Gulli
Partner istituzionali: Regione Autonoma della Sardegna, Comune di Ulassai, Fondazione di Sardegna



Immagine: Veduta dell’allestimento della mostra “Maria Lai. Fame d’infinito” al Museo Stazione dell’Arte di Ulassai. Ph. Arasolè Studio. Courtesy Fondazione Stazione dell’Arte

domenica 5 luglio 2020

Le Dolomiti di Olivo Barbieri

Dal 5 luglio al 10 settembre escursionisti, visitatori e appassionati di montagna potranno ammirare la mostra Le Dolomiti di Olivo Barbieri nelle sale del Lagazuoi EXPO Dolomiti (Cortina d'Ampezzo), circondati dal fascino delle montagne che l’occhio dell’artista vincitore della prima edizione del Lagazuoi Photo Award, capace di catturare le Dolomiti in modo innovativo e originale.




mercoledì 1 luglio 2020

Photographie di Marco Bennici al Centro d'arte Raffaello

Viste le normative di sicurezza sanitarie vigenti che vietano ogni sorta di assembramento ed evento il Centro d'arte Raffaello, diretto da Sabrina Di Gesaro, grazie all'ausilio della dimensione digitale e web vuole offrire al pubblico la possibilità di godere dell'arte ospitando la sua seconda mostra virtuale dedicata al fotografo palermitano Marco Bennici dal titolo “Photographie” a cura del critico d'arte Giuseppe Carli, visitabile sulla nuova piattaforma raffaellogalleria.com.

In questa esposizione  – commenta il critico e curatore Giuseppe Carli - ritroviamo tre serie dell'artista Marco Bennici concesse in esclusiva per il Centro d'arte Raffaello: Derrière la Fenêtre, From The World, Liquid-A.
Derrière la Fenêtre é una serie di scatti realizzati in una camera di hotel che si affaccia sulla stazione centrale di Milano, svolta in tre anni differenti, con soggetti differenti. La finestra diventa una barriera invisibile verso l'esterno, dove si può guardare senza essere visti e sentirsi al sicuro; mentre, la stazione ferroviaria, luogo di grande energia, è rievocato dalle stesse modelle. La serie From The World rappresenta il viaggio: un puzzle di dettagli, colori, e soprattutto di contrasti che partono da un'attenta analisi tra le geometrie create dall'uomo con le forme organiche della natura. Milano, Parigi, Tokyo, Osaka, sino alle stazioni olandesi. Entrambe le serie sono stampate su carta fotografica Fine Art, oltre ad essere preziosa, permette di essere esposta anche senza una protezione in vetro. Infine ma non meno importante la serie Liquid-A stampata direttamente su alluminio dibond con una tiratura di 20 esemplari ove il gesto fluido di colore sul corpo diviene mezzo di comunicazione, un atto di denuncia, o semplicemente, un morbido segno che asseconda le curve sinuose del corpo femminile. I soggetti negli scatti non hanno capelli e i loro occhi appaiono da uno sfondo nero. Per tal motivo per dare valore e potenza a queste immagini, l'artista ha scelto di stampare direttamente su un supporto in alluminio, garantendo l'esaltazione del nero e del colore in ogni opera, con un supporto retrostante in forex per l'ancoraggio del pannello.

La mostra è presente sul nostro sito raffaellogalleria.com e riceviamo in via Notarbartolo 9/e, 
da lunedì a sabato, dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 16:30 alle 19:30. Festivi, domenica e lunedì mattina chiusi.