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giovedì 15 giugno 2017

Concepire l’infinito

Presso la sede della Merlettaia di Foggia, l’associazione “La Merlettaia”, la “Rete delle Città Vicine”, che comprende donne e uomini di molte città italiane, Le Amiche di Celeste, donne impegnate negli studi crostarosiani, e Il Centro Ricerca e Documentazione Donna di Foggia ha inaugurato la mostra di Mail art “Concepire l’infinito”, a cura di Katia Ricci con l’allestimento di Rosy Daniello. 

La scelta è stata dettata da una riflessione che ha coinvolto donne e uomini in incontri tenuti presso La Merlettaia nel corso di alcuni mesi. Abbiamo letto e discusso i testi di Chiara Zamboni, La Notte ci può aiutare, di Luisa Muraro, Concepire l'infinito, gli Aforismi sull’Indistruttibile dagli Aforismi di Zürau di Kafka, La lettera di Rosa Luxemburg a Sonja, l'articolo John Berger: l'infinito, qui e ora di Gianluca Solla, alcune pagine de Il coraggio di essere liberi di Vito Mancuso e di La famiglia Karnowsky di Israel Singer. Stimolanti le parole di Luisa Muraro (in Le amiche di Dio. 

Scritti/di mistica femminile, a cura di Clara Jourdan, D'Auria, 2001): “Parlo di qualcosa che riguarda anche altre, parlo di uno sguardo che oltrepassa le mete e le misure sociali per sporgersi oltre, e far avvenire qualcosa, farla ad-venire qui. Parlo di un desiderare altro senza farne l'oggetto di un'appropriazione ma, al contrario, lasciandosi toccare da esso e arrendendosi così alla soggezione della soggettività. Parlo di una non autosufficienza incolmabile, di un non bastarsi originario e del prezzo che le donne hanno pagato per averlo scelto …”. Dallo scambio di pensieri e dal racconto delle proprie esperienze e a partire dal proprio sentire sono emerse numerose e varie connotazioni in cui declinare il concetto e l’immagine dell’infinito: apertura, abbattimento delle barriere, andare oltre i propri limiti e quelli che la crisi del mondo sembra imporre, per riconquistare desiderio e libertà. 

Di fronte alla tentazione di “perdersi” nell’astrattezza, nell’immenso e nell’irraggiungibile, molte hanno sottolineato la necessità di restare aderenti alla realtà e alla vita: l’infinito è anche qui, quando si crea un nuovo spazio di relazione e confronto, è legato all’umanità di ciascuna/o. Infinito come scompaginare, uscire dai limiti, è qualcosa di lontano e vicino nello stesso tempo, concreto e astratto. 
L’arte è uno dei modi per rendere visibile l’invisibile, per scoprire quella “fodera invisibile dell'esistente che, scrive Chiara Zamboni (Il pensiero dell’esperienza, a cura di Annarosa Buttarelli e Federica Giardini, Baldini e Castoldi, 2008) attrae senza che sappiamo che cosa sia. Senza che la coscienza ne possa avere consapevolezza e possa codificarlo. C'è qualcosa di presente nella nostra vita quotidiana che ci attira a sé, ci mette in movimento.”




Partecipano : Vittore Baroni, Gian Piero Bernard, Rossana Bucci, Rosaria Campanella, Monica Carbosiero, Michele Carmellino, Rosalba Casmiro, Rosy Daniello, Tea Daniello, Teo De Palma, Camilla De Ruggeri, Wanda delli Carri, Vittoria Di Candia, Anna Di Salvo, Fernando Falconi,  Anna Fiore, Anna Foschini, Donatella Franchi, Carmen Fuiano, Stefania Gallella, Maria Cristina Galli, Viola Gesmundo, Donata Glori, Maria Grazia Iacobucci, Clelia Iuliani, Antonietta Lelario, Nicola Liberatore, Oronzo Liuzzi, Salvatore Lo Vaglio, Maria Lobozzo, Adele Longo, Nelly Maffia, Ruggero Maggi, Katia Maggio, Maria Grazia Martino, Emilia Metta, Irene Mina, Sergio Nannicola, Angelo Pantaleo, Elena Patarnello, Chiara Pergola, Morena Petrillo, Stefania Plasmati, Francesco Sannicandro, Adriana Sbrogiò, Diana Sebastiani, Rosa Serra, Rossella Sferlazzo, Tina Soldo, Luciana Talozzi, Rossana Tinelli