Blog di servizio gratuito per la comunicazione in Arte

giovedì 31 agosto 2017

Savignano Immagini Festival 2017

Presentata ieri in Regione Emilia-Romagna la 26esima edizione di SI FEST Savignano Immagini Festival, uno dei più importanti festival di fotografia in Italia, riconosciuto a livello internazionale.

Mostre fotografiche, atelier, workshop, premi, librerie specializzate, SI Fest OFF, video proiezioni, happening e performance, eventi speciali: dall’8 al 24 settembre torna a Savignano sul Rubicone (Fc), Ad Confluentes | 26esima edizione del SI FEST, un panorama di narrazioni possibili, di molteplici localizzazioni della fotografia contemporanea, di attraversamenti dialettici nel mondo del visuale, che si incontrano di un unico luogo, che si incrociano e dialogano nel festival.

Il SI Fest - ha detto l’assessore regionale alla Cultura Massimo Mezzetti nel corso della presentazione alla stampa in Regione a Bologna -, è il polo più importante e di eccellenza in Romagna per la fotografia e con “Fotografia Europea” a Reggio Emilia rappresenta la principale manifestazione a carattere nazionale e internazionale sul nostro territorio. Quest’anno, in particolare, SI Fest raccoglie anche il riconoscimento del Mibact, che ha scelto Savignano per una giornata di riflessione tra i principali festival di fotografia italiani con l’obiettivo di creare una rete di valorizzazione. Un fatto che dimostra la grande attenzione che la manifestazione è riuscita a creare nel tempo su di sé, crescendo esponenzialmente negli anni in termini di quantità e di qualità”. 

Il vasto programma prevede 15 mostre, il progetto speciale delle Foto in vetrina, omaggio ai Settant’anni della Casadei Sonora; la novità per le letture del portfolio (con una doppia lettura critica per accostare professionalità diverse). Sotto l’egida del MiBact il convegno Punctum - Fotografia del sistema festival proposte e obiettivi (9 settembre). E poi la campagna fotografica Etnografia delle società complesse, il caso Unione Rubicone e Mare: un progetto a lungo termine - a cura di Aniello Barone e il coordinamento di Tomas Maggioli - volto a condurre un’indagine di carattere etnografico e antropologico sull’impatto e i mutamenti legati ai flussi migratori, sul quale si terrà anche un convegno (domenica 10 settembre). In crescita e costante evoluzione anche la sezione indipendente del Festival: l’ottava edizione di SI Fest OFF - presentata dal direttore artistico Tomas Maggioli, per la prima volta adotta un tema specifico “Strategie Dialettiche”, anche per la selezione dei progetti (oltre un centinaio quelli pervenuti). 

L’immagine guida del #SIFest26 è tratta da In Quarta Persona di Martin Errichiello & Filippo Menichetti (vincitori del Premio Marco Pesaresi 2016).  


martedì 29 agosto 2017

Viaggiare insieme al PAC di Milano ed Exibart.

Bisogna avere il coraggio di affrontare la realtà delle cose: le vacanze sono finite. Ma ormai tutti sanno che per viaggiare non è necessario andare troppo lontano. E così Exibart vi regala ben 15 biglietti, ognuno valido per due ingressi al PAC di Milano per la mostra " Africa. Raccontare un mondo ", a cura di Adelina von Fürstenberg e Ginevra Bria, che propone un punto di vista complesso, articolato tra post-colonialismo e migrazioni, storie di identità e di genere, politica e religione, dal Benin al Madagascar, dal Malawi al Senegal, passando per Zimbabwe, Nigeria, Mauritania, Congo e gli altri Stati dell'area subsahariana, una molteplicità di culture e contesti, interpretata dalle ricerche di 33 artisti. 

Per vincere un biglietto per questo lungo viaggio, basterà inviare una mail a contest@exibart.com entro domenica, 3 settembre, specificando nome, cognome, email, città e CAP.

E non è finita qui, perché nell'ambito della mostra, che rimarrà aperta fino all'11 settembre, sono previste anche tante altre tappe, che approfondiranno aspetti e temi collaterali. Martedì, 5 settembre, alle 19, si terrà una visita guidata speciale con Adelina von Fürstenberg, mentre giovedì, 7 settembre, dalle 19 alle 22, potrete avvicinarvi al mondo della danza africana, grazie a una lezione teorica e pratica, in collaborazione con l'associazione Sinitah e a cura del danzatore Mamadou Ouattara e del musicista Abdoullay Ablo Traore

Domenica, 10 settembre, giornata dedicata alle famiglie, con i "Diari di Viaggio in Mostra" che, in due appuntamenti, alle 15.30 e alle 17.30, trasformeranno i piccoli visitatori in esploratori alla ricerca di materiali, simboli e opere che, insieme alle proprie impressioni, andranno a formare un personalissimo diario dell'esperienza. Lunedì, 11 settembre, alle 19, si chiude con le "Parole in poesia dall'Africa", recitate dalle voci degli attori Alessandro Balducci ed Emiliana Perina e degli scrittori Pap Khouma e Cheikh Tidiane Gaye, a cura di Itala Vivan.

lunedì 28 agosto 2017

Londra in Arte 2017

Dal 9 al 15 settembre 2017 , presso Birla Art Gallery (Londra) si terrà la mostra Internazionale d’Arte Contemporanea "Londra in Arte 2017" . Curata dal critico e storico dell’arte Sabrina Falzone, la mostra espone la migliore arte contemporanea europea dalla scultura alla fotografia e alla nuova ricerca pittorica.



Comprende opere di Art Nou, Cinta Agell, Esther Arnuelos, Montse B. Cavedo, Susana Baldis, Vincenzo Bartoli, Carmen Berges, Giorgio Buccolini in arte G.B., Magdalena Florica, Heber L. Gil, Fina Giménez-Checa, Clara Gràcia, Günther K, Krisma, Higuera, Stefano Iosca, Luca Marchetti L M Art, Moirym, Nietto, Daniela Rancati, Roberto Re, Eva Rossi-Kivimaki, Julio Saldaña Manero, Antonio Salinari, Ana Solanas, Georgeta Stefanescu, Franco Trevisan, Andrés Vijande, Gaetano Zaccareo in arte Zag.


Info:
Vernissage: sabato 9 settembre dalle 17:00 alle 19:00
Indirizzo: 4a Castletown Road, London W14 9HE



Orari di apertura:
domenica 12:00-18:00, dal lunedì al giovedì 16:00-19:00, venerdì 12:00-15:00

Ingresso libero

venerdì 25 agosto 2017

Questioni di Famiglie

CIFA, Centro Italiano della Fotografia d’Autore
Via delle Monache 2, Bibbiena (Arezzo)
Fino al 3 settembre 2017   

La mostra è una rampa di lancio per il Progetto Nazionale “La Famiglia in Italia” che verrà esposto nel 2018 in occasione del 70° anniversario della FIAF

Bibbiena, 25 agosto 2017 – Il CIFA, Centro Italiano della Fotografia d’Autore di Bibbiena (AR), ente nato per volontà della FIAF, la storica Federazione Italiana Associazioni Fotografiche, ricorda che è possibile visitare ancora per pochi giorni, fino a domenica 3 settembre 2017, la mostra fotografica “Questioni di Famiglie”.

La mostra “Questioni di Famiglie” viene presentata con un anno di anticipo rispetto al Progetto Nazionale “La Famiglia in Italia”, che verrà esposto a Bibbiena nel 2018 in occasione del 70° anniversario della Federazione. Il progetto, già in fase di realizzazione, si rivolge a tutti gli appassionati fotografi e chiede loro di immortalare la famiglia contemporanea italiana; l’obiettivo è quello di realizzare una campagna fotografica di ricognizione che coinvolga migliaia di fotografi.

Questioni di Famiglie” intende presentare al pubblico i molteplici aspetti di come la famiglia è stata raccontata fotograficamente in passato. Con la  consapevolezza che l’argomento è molto vasto, sono state scelte dai dieci curatori della mostra alcune tra le diverse possibili tematiche rappresentative dell’argomento per offrire spunti di riflessione e stimoli anche ai fotografi che si apprestano a partecipare al prossimo Progetto Nazionale.

La mostra è divisa in dieci sezioni (tra cui “La famiglia a tavola”, “La famiglia Social”, “La famiglia nel cinema italiano”..) e ciascuna sezione è seguita da un curatore differente per un totale di oltre 200 immagini esposte. Con le sue 16 celle e un grande corridoio, il CIFA rappresenta il luogo ideale per questo tipo di esposizione, che si offre ai visitatori come un percorso a tappe in cui scoprire, a volte anche con curiosa sorpresa, alcuni esempi di come la fotografia in Italia ha declinato il tema della Famiglia.

Tra i vari Autori che espongono è possibile trovare Cesare Colombo, Nino Migliori, Costantino Ruspoli, Paolo Ventura, Settimio Benedusi, Federico Patellani, Paul Ronald, Eugenio Giacinto Garrone, Gianni Berengo Gardin, Mario Cresci, Toni Thorimbert, Gabriele Galimberti, Giovanni Gastel, Gabriele Basilico e ancora molti altri.

Tatiana Agliani ha curato la sezione La famiglia vista dai giornali. Nella presentazione la curatrice scrive: “…il settimanale illustrato si rivela una fonte preziosa per leggere i cambiamenti nel modo di intendere la famiglia nella società italiana. Attraverso pagine di giornali e fotografie, la sezione della mostra richiama momenti e aspetti dell'evoluzione della rappresentazione della famiglia sulla stampa dal secondo dopoguerra ai primi anni del Duemila”.

Massimo Agus, curatore della sezione La famiglia a tavola, spiega invece che: La superfice delimitata della tavola apparecchiata è lo spazio dove la famiglia italiana negozia le sue dinamiche e costruisce i suoi riti e le sue abitudini. È il luogo dove agiscono i rapporti interni tra i membri della famiglia, si stabiliscono le abitudini gastronomiche e si celebrano le cerimonie speciali. … Le fotografie scelte … ci raccontano il rito del pasto della famiglia italiana durante questi ultimi 25 anni. Ma ci raccontano anche il modo come i diversi autori hanno guardato al fenomeno della famiglia e ai suoi cambiamenti”.

Giovanna Calvenzi, che ha curato la sezione La Famiglia in posa, con 16 immagini che abbracciano il periodo dal 1946 al 2016, afferma: Nella realizzazione dell’immagine, fotografo e famiglia si confrontano e ognuno persegue necessariamente un proprio intento. Il risultato è la fotografia di una famiglia in posa, ma spesso l’immagine è più veritiera di quanto lo siano le intenzioni delle parti in gioco”.

Attilio Lauria si è dedicato alla Famiglia Social con un’installazione che prevede anche video.

Antonio Maraldi ha selezionato le immagini relative alla sezione La famiglia nel cinema italiano. Egli scrive: A ben vedere, il tema della famiglia e dei rapporti familiari attraversa da sempre il cinema italiano e tocca in pratica tutti i generi, dalla commedia al film d’autore. Si potrebbe affermare che i registi abbiano soprattutto raccontato o storie d’amore o storie di famiglia…”

Lucia Miodini, che ha curato la sezione Memorie familiari, scrive: Nella ricerca contemporanea s’individua la persistenza di poetiche accomunate dal riuso della fotografia familiare, pur tenendo conto dei diversi orientamenti e stili espressivi che caratterizzano l’opera degli autori. Sono fotografi e fotografe appartenenti a diverse generazioni che interrogano le pratiche, le forme di presentazione e le articolazioni narrative della memoria familiare… Accomuna tutte queste esperienze il  superamento dei confini tra tempo reale e memoria, tra autenticità e contraffazione, tra appropriazione e simulazione del reale.”

Una cella dedicata all’Album di famiglia è presentata da Claudio Pastrone. Tra i tanti Album di famiglia, oggetto che, da  quando la fotografia e la sua produzione è diventata alla portata di tutti, è stato per anni presenza consueta nelle case, abbiamo scelto un caso particolare. Una coppia, che dal 1980 ai giorni nostri ha raccolto e conservato in 43 modesti album/raccoglitori migliaia di fotografie. Le pagine aperte appese alle pareti sono un omaggio al ricordo personale e privato della loro storia familiare e affettiva.”

Nella cella adiacente Michele Smargiassi propone un’operazione concettuale dal titolo La famiglia senza posa. “…Due sguardi differenti raccontano la famiglia italiana attraverso la fotografia. Il secondo è uno sguardo pubblico, quello dei fotografi professionali, dei fotogiornalisti, dei fotografi artisti, dei fotoamatori… Il loro posto è la pagina del giornale o del rotocalco, l’album professionale, comprato bello che fatto, o la parete della mostra. Il primo è uno sguardo privato, autoriflessivo, tecnicamente assistito dalle fotocamere economiche e automatizzate… Sono le foto delle vacanze, delle cresime, delle comunioni, delle occasioni felici. Ma c’è un terzo genere di fotografia che coinvolge la famiglia. Uno sguardo selvaggio, involontario, mai codificato, che sfugge sia al controllo dell’osservatore esterno che all’autocontrollo del nucleo familiare... Nelle cartoline turistiche, ad esempio…”

La famiglia postbellica è il titolo della sezione curata da Enrica Viganò. A guardare indietro di settant’anni scopriamo – scrive la Viganò - una struttura familiare così diversa da quella dei giorni nostri che diventa difficile immaginare le tappe di un’evoluzione così rapida e radicale. Ma dopo gli anni bui del fascismo, dopo le privazioni della seconda Guerra Mondiale e con la ritrovata libertà, è stato tutto un concorso di energie positive e nuove visioni ad accelerare il cambiamento (ancora in atto) nella società occidentale…”

Con la curatela di Renato Longo e Claudio Pastrone, nel corridoio del CIFA trovano posto anche immagini storiche tratte dagli archivi dell’Associazione per la Fotografia Storica e dagli archivi della FIAF, la Fototeca Nazionale FIAF di Torino e l’Archivio del CIFA di Bibbiena. Immagini che, dalla metà dell’ottocento a tempi più recenti, ripropongono un percorso frammentato e ideale della fotografia che ha per soggetto la famiglia.

Mostra fotografica “Questioni di Famiglie”
Luogo: Centro Italiano della Fotografia d’Autore - Bibbiena (Arezzo), Via delle Monache, 2,
Tel. 0575 1653924 - Cell. 349 2335011
Ingresso: Gratuito
Chiusura: Domenica 3 settembre 2017
Orario mostra: da martedì a sabato 9,30 / 12,30 e 15,30 / 18,30 - domenica 10,00 / 12,30
Per maggiori informazioni: http://www.centrofotografia.org/

FIAF
Fondata nel 1948 a Torino, la FIAF è un'associazione senza fini di lucro che si prefigge lo scopo di divulgare e sostenere la fotografia amatoriale su tutto il territorio nazionale. In oltre sessant’anni di storia la FIAF non ha cambiato il suo originale intento ed oggi annovera circa 5.500 associati e 550 circoli affiliati, per un totale di oltre 40.000 appassionati, coinvolti nelle molteplici attività della Federazione, accomunati dal comune interesse per il mondo della fotografia. La FIAF fornisce molteplici servizi, dai più pratici mirati al sostegno nell’organizzazione di eventi a quelli rivolti alla formazione e alla crescita culturale di ogni singolo associato. www.fiaf.net

CIFA
Il Centro Italiano della Fotografia d’Autore nasce a Bibbiena, in provincia di Arezzo, per volontà della FIAF, la più importante e meglio organizzata associazione fotografica nazionale non professionale. La sua diffusione sul territorio nazionale e la sua “trasversalità” a livello sociale e culturale, permettono al Centro di porsi come osservatorio privilegiato sulla fotografia. L'attività del Centro pone particolare attenzione allo studio e alla valorizzazione della fotografia italiana del periodo storico che parte dall'ultimo dopoguerra. Di fondamentale importanza è l'impegno nel campo della conservazione, inventariazione, catalogazione e riproposizione al grande pubblico del proprio patrimonio fotografico. A questo scopo sono stati approntati dei locali realizzati secondo le più recenti normative sulla conservazione del materiale fotografico e sta per partire una campagna di inventariazione e catalogazione dei fondi già acquisiti, da realizzarsi con programmi che permettono di interfacciare i dati con quelli delle altre istituzioni culturali italiane. www.centrofotografia.org

Per ulteriori informazioni:

6Glab - il laboratorio di idee di SEIGRADI / Barbara Gemma La Malfa
Via G. Mameli 3 - 20129 Milano
Tel. +39.02.84560801/ Fax +39.02.84560802
Pagina Facebook: 6Glab

giovedì 24 agosto 2017

Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze 2017


Il 23 settembre apre i battenti la trentesima edizione della Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze e ancora una volta sarà ospitata nei saloni barocchi di Palazzo Corsini, affacciato su uno dei lungarni più belli della città. 

Gli organizzatori sono da tempo al lavoro, sotto l’attenta regia del Segretario Generale, Fabrizio Moretti, per porre nuovamente sotto i riflettori internazionali il mercato dell'antiquariato italiano ed offrire ad un pubblico sempre più attento un’edizione ricca di novità e sorprese. 

Per accogliere le oltre 3.000 opere esposte e le oltre 80 gallerie italiane e straniere, Palazzo Corsini si presenterà con un nuovo allestimento, quest’anno affidato alla vena creativa di Matteo Corvino, noto interior designer e scenografo veneziano. Un progetto work in progress che si apre alla modernità e che sarà reinterpretato già dalla prossima edizione. L'intento è di fornire ai visitatori una sempre maggiore visibilità delle architetture seicentesche di Palazzo Corsini con l’utilizzo di un soffitto di vetro per il percorso centrale garantendo una maggiore luminosità agli spazi interni del palazzo, mentre, dalla terrazza di Palazzo Corsini, si potrà ammirare la ricostruzione di un giardino pensile all'italiana realizzato con bordure di bosso. 

L'inedito allestimento ospiterà opere scrupolosamente selezionate e vagliate da un’autorevole Commissione Scientifica internazionale di esperti (Andrea Bacchi, Massimo Bartolozzi, Sandro Bellesi, Daniele Benati, Mauro Berti, Silvestra Bietolet, Andrew Butterfield, Simone Chiarugi, Enrico Colle, Frederik J. Duparc, David Ekserdjian, Maria Cecilia Fabbri, Carlo Falciani, Arturo Galansino, Aldo Galli, Giancarlo Gentilini, Richard Knight, Francesco Leone, Dora Liscia Bemporad, Jean-Patrice Marandel, Paola Marini, Fernando Mazzocca, Luca Mor, Claudio Pizzorusso, Nicoletta Pons, Giovanni Pratesi, Carmen Ravanelli Guidotti, Scott J. Schaefer, Eric Schleier, Davide Sestieri, Nicola Spinosa, Carl Strehlke, Maria Cristina Terzaghi, Roberto Valeriani, Marco Voena).

Ampliando i suoi confini temporali fino agli anni Ottanta del secolo scorso, l’edizione 2017 prosegue l'apertura verso l'arte contemporanea - già intrapresa nella passata edizione con l'installazione di Pluto e Proserpina, una scultura in acciaio dorato di tre metri d’altezza dell'artista americano Jeff Koons, esposta sull'arengario di Palazzo Vecchio in Piazza della Signoria - con l'artista svizzero Urs Fischer, un progetto artistico ( “In Florence”) di Fabrizio Moretti e Sergio Risaliti, a cura di Francesco Bonami e realizzato con la collaborazione di Mus.e e del Comune di Firenze.

A Firenze:
ancora una volta, sarà quindi una Biennale aperta alla città e in stretta sinergia con le principali istituzioni fiorentine, così da offrire ai visitatori un ricco programma di eventi in molti dei luoghi simbolo del centro cittadino, diventando l’occasione per scoprire le bellezze di Firenze sotto una nuova luce. Tra le iniziative, la mostra “Inaspettate ‘delizie’ in un’alcova. Dalla Collezione d’Arte della Fondazione CR Firenze” con opere della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, che, nell’ambito dei festeggiamenti per i 25 anni di attività, esporrà a Palazzo Corsini nei giorni della BIAF alcuni tesori della sua preziosa collezione d’arte, realizzati da Giotto, Pietro Annigoni, Caspar van Wittel, Pietro di Chellino e molti altri artisti.

Inoltre, uno speciale percorso congiunto, in collaborazione con Palazzo Strozzi, permetterà di ammirare alcune delle opere più rappresentative dell’arte italiana e non solo a prezzo scontato. Infatti, i visitatori della Biennale godranno di una riduzione sul biglietto d’ingresso alla mostra “Il Cinquecento a FirenzeTra Michelangelo, Pontormo e Giambologna”. E lo stesso varrà per i visitatori della mostra di Palazzo Strozzi, che potranno ammirare le opere della 30° Biennale Internazionale dell’Antiquariato ad un prezzo ridotto.

Alla diversificata offerta culturale fiorentina appartiene un interessante nucleo di musei, estranei al circuito turistico di massa, nati dalle donazioni di privati collezionisti che hanno inteso condividere con l’intera collettività, soprattutto tra Otto e Novecento, residenze e collezioni. Per scoprire queste collezioni e la storia dei grandi antiquari e collezionisti che le hanno formate la BIAF promuove un calendario di visite condotte da guide abilitate con formazione specialistica nell’ambito dell’arte e dell’architettura.
La proposta, ideata da Elena Franzoia insieme e Andrea Malcontenti, si impernia soprattutto su quelle realtà nate dall’insostituibile apporto di celebri antiquari del passato non solo alla divulgazione commerciale della storia artistica locale, ma soprattutto al collezionismo, alla salvaguardia, alla riscoperta e valorizzazione di beni, artisti, ambiti storici e culturali.

Per la serata di venerdì 29 settembre è in programma un charity event, la cena nel Salone del Trono di Palazzo Corsini, in favore di Engera – Africa Caring People ONLUS, organizzazione che lavora per la tutela della salute della popolazione etiope, in occasione della quale un prestigioso personaggio dello spettacolo sarà il battitore d’eccezione di un’asta di pregiati oggetti offerti dagli espositori della Biennale.

Il 1° ottobre invece la Biennale si tingerà di rosa e ospiterà la Onlus Firenze in Rosa, Associazione che si propone di divulgare e promuovere una “cultura” della prevenzione del tumore al seno, attraverso la promozione della salute e di corretti stili di vita nonché della riabilitazione psico-fisica post-intervento.

Per scoprire gli highlights della prossima edizione clicca sul sito: http://studioesseci.net/eventi/biennale-internazionale-dantiquariato-di-firenze/



BIAF 2017 si avvale del contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, Main sponsor: Toscana Aeroporti, AXA ART.
Partners: Federalberghi Firenze, Fratelli Piccini, Il Bisonte, Pineider, Porsche e Centro Porsche Firenze, Stefano Ricci, Dr. Vranjes, Banca Cambiano.
Media partners: Antiquariato, Apollo, Artribune, Artslife.


Date e orari:
dal 23 settembre al 1 ottobre 2017, dalle 10,30 alle 20,00. Giovedì 28 settembre 2017 dalle ore 10,30 alle 19,00
Biglietto: € 15, ridotto € 10

lunedì 21 agosto 2017

Al largo c'è il vento

Tra i principi ispiratori che caratterizzarono la nascita nel lontano 1956 del Circolo degli Artisti di Albisola, uno dei più importanti era ed è quello di dare opportunità e visibilità ai giovani che sentono il richiamo dell'’arte e che in essa intendono cimentarsi e proporsi.

I giovani artisti che animano questa mostra pluripersonale, rappresentano varie tecniche e varie forme espressive e hanno caratterizzato con la vicinanza al Circolo e la disponibilità collaborativa con lo stesso, la loro scelta di vivere intensamente il loro interesse artistico.

In sintesi pur con la loro specifica e individuale esperienza, di alcuni ormai consolidata sul territorio, di altri agli inizi del proprio percorso, emerge il comune legame con il Circolo degli Artisti e con lo spirito dell'’antico borgo di Pozzo Garitta in Albisola.


Dana Santamaria 
nasce a Zurigo il primo novembre 1974.
Studia al Liceo Artistico e poi si iscrive a Economia Gestionale.
Crea opere grafiche con  stile tra l’Espressionismo e il Surrealismo. Centrale il tema di emozioni e  ricordi. Usa un segno a biro nervoso e colori a olio esplosivi.
Inaugura due splendide personali alla Galleria Brandale a fine anni   novanta. Poi espone un po'ovunque in riviera. Espone in collettiva a Villa  Cambiaso.
A fine anni 90 inaugura un altra personale al Filmstudio di  Savona.
Nel 2016 inaugura una splendida personale in una antica Osteria  savonese,Oreste.
Nell’ estate 2016 espone nell’ antico Castello di  Saliceto.
Nel 2017 inaugura a Pozzo Garitta una importante personale, al  Circolo degli Artisti.
Programma nuove esposizioni.

Fabio Taramasco (Savona 1980) 
approfondisce attraverso la continua sperimentazione le peculiarità della ceramica come forma d'espressione.
L'elemento della memoria è uno degli aspetti leggibili nel suo percorso creativo. Il passato da conservare, il tempo che fu, da sigillare per essere certi che il ricordo non sfuggirà; ma, prima che la malinconia si appropri delle immagini, l’artista inserisce un ulteriore fattore: l’ironia arguta.
Ogni opera costituisce un tutt’uno con il titolo che, non solo ne spiega il taglio interpretativo, ma completa il senso concettuale, al limite della tautologia, presente nell’opera.

Adamo Monteleone (Bosisio Parini 1971)
autodidatta, fin dalla adolescenza si dedica al disegno. Curioso di approfondire la storia dell’arte e le tecniche pittoriche, nei primi anni ’90 inizia una serie di esposizioni personali e collettive, dapprima nei comuni limitrofi alla sua residenza e, successivamente, a Milano e in Lombardia. Dopo alcuni anni di espressione figurativa, trasferendosi in Liguria nei primi del 2000, si orienta alla sperimentazione informale. 
In questa esposizione presenta una serie di opere recenti che si prestano sia alla lettura figurativa che a quella informale trovando in questo suo nuovo “periodo” gli ulteriori elementi di studio per disegnare il suo futuro. Negli ultimi anni si è avvicinato alla “colonia”degli artisti che tutt’ora caratterizzano Albisola e Savona.

Tommaso Ilardi 
nasce a Nola il 21/11/1975, frequenta l' ISA. di Avellino, diplomandosi  in arte della ceramica. 
Nel 1999 si laurea alla Accademia di Belle Arti di Napoli in Scultura e nel 2006 consegue la specializzazione in "Arti visive e discipline dello spettacolo" e  in “Scultura ed Incisione”. 
Fin dalle superiori inizia la sua attività come scultore e poi ceramista, trasformando il suo laboratorio nello  Studio "ARCADIA" dove abbandona la ceramica giornaliera per iniziare un percorso creativo e di ricerca continua , che lo spingono ad usare materiali come la pietra lavica, gres e semi refrattari, nonché ossidi e vetro in fusione.
Inoltre avendo lavorato per numerose botteghe, dal campo scenografico a quello ceramico, ha esperienze lavorative con materiali come gommapiuma, polistirolo e cartapesta. Infatti lavora anche a realizzazioni scultoree per carri allegorici e macchine sceniche.
In questi ultimi due anni ha vissuto e operato in Albissola Marina dove si è ben inserito nella “colonia” degli artisti locali.

Tommaso Dandolo 
nato il 29 Ottobre del 1996 a Savona, diplomatosi al Liceo Classico Gabriello Chiabrera, ora studia Storia dell'Arte all'Università Ca'Foscari di Venezia.
Durante il suo soggiorno veneziano, ha avuto l'opportunità di esporre la sua prima opera, il Trittico "Often Subconscious", durante la mostra-evento nella zona di Fondamenta Nove (VE) "That's Art", ispirata al concept di "Art Night", ospitata nella suggestiva location risalente al XII secolo del complesso dei tre chiostri della Residenza We_Crociferi, il 19 Maggio 2016. Recentemente la medesima opera è stata ospitata alla Mostra Collettiva di Arte Contemporanea della MuseoOrfeo Homegallery di Bologna, tenutasi dal 29 al 30 Gennaio 2017.
Per quanto concerne la propria cifra stilistica, la sua identità artistica è connessa a questa eredità albissolese, Futurista, Informale, Cubista, anche un po' ispirata alla Pop Art Italiana (Mario Schifano), e si inserisce come provocazione originale, ma anche come un modo per scappare dalla quotidianità della vita, rifuggire il tormento generatosi da una parte interiore e inconscia di se stessi, che si tende a nascondere, per evitare di risultare più vulnerabili, in una società spesso indifferente all'importanza dell'autenticità del momento creativo-poetico.
Egli si inserisce nella corrente dell'Uncanny Art, l'arte del perturbante, il riuscire ad avere abbastanza coraggio da mostrare la parte più intima, segreta e funestata di noi stessi. Secondo lui è l'unica chiave tramite la quale raggiungere la propria libertà, essere se stessi.
Vive tutt'oggi tra Albissola Marina e Venezia. Da quest'estate ha iniziato a collaborare alle iniziative del Circolo degli Artisti di Albissola. 

Marcello Campora
nato a Savona l’8 febbraio 1965. Architetto.
Usa la fotografia come mezzo per raccontare storie.
Si applica alla fotografia con più consapevolezza dai primi anni novanta. E’ in quegli anni che inizia a frequentare il laboratorio fotografico di Fulvio Rosso, fotografo professionista  di rara sensibilità.
I social media sono stati molto utili per fare conoscere i suoi lavori e per fargli capire l’interesse che potevano suscitare.
Grazie all’idea dell’architetto Mario Clemente Rossi nel dicembre 2016 allestisce a Imperia, presso lo STUDIOROSSI+SECCO, la mostra dal titolo ‘Spiaggia libera’.
Nel marzo 2017 collabora come fotografo con l’Associazione Teatro 21 a un laboratorio di teatro pedagogico dal titolo ORIGINI tenuto presso l’Istituto professionale Mazzini Da Vinci di Savona con l’intento di fare ragionare i ragazzi sulle loro origini nell’ambito multietnico delle loro classi.
Nel maggio 2017, in occasione dell’iniziativa Studi Aperti promossa dal Consiglio Nazionale degli Architetti, presenta anche a Savona la mostra ‘Spiaggia libera’. 




Circolo degli Artisti  
Pozzo Garitta, 32  17012 Albissola Marina (SV)
               
www.circoloartistialbisola.it
circ.artistialbisola@libero.it