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mercoledì 18 marzo 2020

Il tempo sospeso - Decameron 2020

La Temperino rosso edizioni indice per l’anno 2020 il concorso letterario dal titolo Il tempo sospeso - Decameron 2020.

Questo è riservato ad opere inedite riguardanti: racconti brevi, novelle.

I candidati potranno partecipare con un solo racconto o novella.

La lunghezza minima è di 2 cartelle, quella massima di 10 (ogni cartella si compone da 1800 battute spazi inclusi).

A discrezione della giuria i racconti selezionati confluiranno in un volume antologico dal titolo: Il tempo sospeso - Decameron 2020, curato ed edito dalla Temperino Rosso Edizioni e distribuito nella maggior parte delle librerie italiane, sia fisiche che on line.

Non c'è alcuna quota d'iscrizione per partecipare al concorso, che è accessibile a tutti a partire dai 16 anni.  Solo alle Autrici e agli Autori selezionati sarà richiesto l'impegno a prenotare 5 volumi dell'antologia. Il prezzo di copertina del libro non potrà essere superiore ai 20€. Le opere dovranno pervenire in un unico esemplare entro il termine massimo del 03 aprile 2020.

Gli scritti dovranno essere inviati in un unico file allegato a segreteria@temperino-rosso-edizioni.com preferibilmente in formato Word accompagnati, in previsione della possibile selezione, dalla liberatoria per la pubblicazione e l’impegno alla prenotazione compilata in tutte le sue parti, l’assenza di questo documento potrà pregiudicare la partecipazione al concorso.  I manoscritti ricevuti non saranno restituiti.

Dei giurati scelti discrezionalmente dalla Casa editrice valuteranno insindacabilmente tutte le opere ricevute e assegneranno le loro preferenze.

SUL TEMA DEL CONCORSO

Il Decameron fu scritto da Giovanni Boccaccio  nel quadro della peste nera del Trecento:

E se così è (che essere manifestamente si vede) che faccian noi qui? che attendiamo? che sognamo? perché più pigre e lente alla nostra salute, che tutto il rimanente de' cittadini, siamo? reputianci noi men care che tutte l'altre? o crediam la nostra vita con più forti catene esser legata al nostro corpo che quella degli altri sia, e così di niuna cosa curar dobbiamo, la quale abbia forza d'offenderla? Noi erriamo, noi siamo ingannate; che bestialità è la nostra se così crediamo; quante volte noi ci vorrem ricordare chenti e quali sieno stati i giovani e le donne vinte da questa crudel pestilenza, noi ne vedremo apertissimo argomento. E perciò, acciò che noi per ischifaltà o per traccuttaggine non cadessimo in quello, di che noi per avventura per alcuna maniera, volendo, potremmo scampare (non so se a voi quello se ne parrà che a me ne parrebbe), io giudicherei ottimamente fatto che noi, sì come noi siamo, sì come molti innanzi a noi hanno fatto e fanno, di questa terra uscissimo; e, fuggendo come la morte i disonesti essempli degli altri, onestamente a' nostri luoghi in contado, de' quali a ciascuna di noi è gran copia, ce ne andassimo a stare; e quivi quella festa, quella allegrezza, quello piacere che noi potessimo, senza trapassare in alcuno atto il segno della ragione, prendessimo.

Oggigiorno un altro evento epocale sembra riprodursi, oggi come allora il tempo appare inesorabilmente sospeso tra l'anelito della gioia e il terrore della sofferenza. 

Il 16 aprile 2020 si comunicherà a tutti i partecipanti i titoli delle opere e il nome degli autori selezionati per la pubblicazione.



SCHEDA DI ADESIONE da compilare e unire agli scritti: DOWNLOAD