Blog di servizio gratuito per la comunicazione in Arte

domenica 31 maggio 2015

Scatti di Vento allo Spazio Santo Stefano di Reggio Emilia

Aggiungi didascalia
Fino al 7 giugno 2015, presso Spazio Santo Stefano a Reggio Emilia (Via Emilia Santo Stefano, 31), esposizione fotografica "Scatti di Vento" promossa da NonSoloVela

La mostra presenta una selezione delle immagini che hanno partecipato al concorso fotografico nazionale a tema velico, scelte dalla giuria presieduta da Ivano Bolondi

Per informazioni: email@posta.nonsolovela.or.

sabato 30 maggio 2015

Rituali di sangue. Il Bargello e le esecuzioni capitali a Firenze in età moderna

Proseguono gli appuntamenti per celebrare i 150 anni trascorsi dall’istituzione del Museo nazionale del Bargello, avvenuta con Regio Decreto il 22 giugno 1865.

Dopo la conferenza d’esordio di Salvatore Settis, giovedì 4 giugno maggio, alle ore 17.30 nel Salone di Donatello, si terrà la seconda delle cinque conferenze che illustreranno temi incentrati sulla storia dell’antico Palazzo del Podestà e sulle collezioni che rendono il Bargello uno dei musei più celebri al mondo. L’incontro – con ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili - vedrà protagonista lo storico Roberto Mancini, che parlerà sul tema “Rituali di sangue. Il Bargello e le esecuzioni capitali a Firenze in età moderna”. 

Il 18 dicembre 1786 un grande rogo nel cortile del palazzo del Bargello ridusse in cenere tutti gli strumenti  che erano stati per secoli utilizzati per torturare e per uccidere i condannati. Fu un momento cruciale: da allora in poi la città non sarebbe stata più teatro di liturgie punitive cruente. Dopo alcuni giorni anche le forche erette fuori dalle mura vennero abbattute, e la Confraternita di Santa Maria della Croce al Tempo - detta dei “Neri” - che per secoli aveva accudito spiritualmente i condannati a morte sarebbe anch'essa stata  smantellata. 

Nel corso della conversazione verranno illustrati e discussi fasi e momenti dei rituali di giustizia fiorentini, spiegati ruoli e funzioni dei protagonisti nel quadro di una concezione del potere del principe e del suo bisogno di pubblica legittimazione.

Segnalato da Marco Ferri

L'Arte Contemporanea in Vaticano

L'Associazione Internazionale Galleria Il Collezionista” presenta nella cornice suggestiva del Palazzo storico del 1°500 dell’antica Cancelleria a Roma, di proprietà della Santa Sede, un’autorevole selezione di opere di pittori, fotografi e scultori con radici ed estrazioni differenti ed è proprio questo elemento a rendere varia ed entusiasmante una rassegna così particolare che mette al centro l’arte contemporanea in tutte le sue sfaccettature.

Si crea così, per il pubblico un’ampia gamma di momenti introspettivi capaci di portare chi “legge” il quadro nel mondo dell’artista, che grazie al suo estro rende “viva” la materia e i sentimenti della natura, nonché dell’animo umano.

L'Arte Contemporanea in Vaticano
GALLERIA IL COLLEZIONISTA
Roma - dal 30 maggio all'otto giugno 2015
Via Rasella 132 (00187)
+39 0642011393
galleria.ilcollezionista@gmail.com

venerdì 29 maggio 2015

Sandro Chia e la sua Vanitas vs Veritas

La MAG - Marsiglione Arts Gallery, con il Patrocinio e il sostegno del Comune di Como, con il Patrocinio del Padiglione Italia EXPO Milano 2015, con il Patrocinio di SistemaComo 2015, con il Patrocinio del Canto della Terra, Como Culture Capital 2015, e con il Patrocinio dell’Associazione Archivio Luigi Russolo, presenta la prima mostra personale a Como di Sandro Chia nello spazio Istituzionale di San Pietro in Atrio, dal titolo Vanitas vs Veritas.

Nel giorno del suo sesto anniversario la MAG, Vi vuole, e Si vuole regalare la mostra più importante della stagione comasca. In linea con l’evento dell’anno, l’EXPO di Milano, il curatore e direttore della MAG, Salvatore Marsiglione, ha fortemente voluto un artista italiano tra i più ambiti e richiesti al mondo, e il nome di quell’artista non poteva essere altro che quello di Sandro Chia.

L’occasione di EXPO Milano 2015 è quella giusta per far ammirare al pubblico locale, nazionale e internazionale che si affaccerà nella città lariana, un artista di confermata e indubbia fama che da oltre trent'anni è sulla cima della scena artistica mondiale con la presenza delle sue opere in oltre 30 musei tra i più importanti del mondo, tra i quali citiamo solo il MOMA di New York, il Museum of Fine Art di Boston, il Museum of Fine Art di Chicago, il Museum of Fine Art di New Orleans, la TATE Gallery di Londra, il Kunstmuseum di Basilea, la Nationalgallerie di Berlino, il Museum of Art di Tel Aviv, il Castello di Rivoli, il MART di Rovereto, Palazzo Madama e moltissimi altri. 

La mostra concepita appositamente per i magici spazi della ex-chiesa di San Pietro in Atrio a Como, si caratterizza per un allestimento esclusivamente con solo opere inedite su carta, due grandi opere con un forte impatto e 30 di dimensioni più ridotte, ma della medesima forza e surreale immaginazione, il tutto ha una linea concettuale unica, dove ogni opera è un tassello di una grande istallazione. Come nella sua personalità, anche nelle sue Opere, Sandro Chia non si prende troppo sul serio, anzi con una dose marcata d’ironia, spiega l’uomo e le sue emozioni rivisitando il quotidiano attraverso pittura e filosofia, passato e presente, inserendo parte di se in ogni dipinto. Tutte insieme vogliono gridare al mondo il desiderio di verità sulla pittura con un espresso e dichiarato equilibrio con l’estetica. Il dualismo tra i soggetti classicheggianti e le figure ironiche, tra il colore acceso e la materia che appiattita si espande quasi a sembrare non dipinta. 

Protagonista indiscusso sin dagli anni ’80, Sandro Chia persegue da sempre l’importanza della pittura, ne valorizza tutti gli aspetti della comunicazione e del piacere estetico con le sue citazioni tecniche che rimarcano i colori dei futuristi Boccioni, Balla e Depero, senza tralasciare mai la poesia estetica fatta di uomini in azione o contemplazione.

Sandro Chia - Vanitas vs Veritas
EX CHIESA DI SAN PIETRO IN ATRIO
Como - dal 29 maggio al 28 giugno 2015
Via Odescalchi (22100)
+39 031252352
cultura@comune.como.it

giovedì 28 maggio 2015

Le Esplicitazioni cromatiche di Nelly D'Urso e Giuseppina Martinez al Museo Emilio Greco di Catania

La doppia mostra personale “Esplicitazioni cromatiche” delle artiste siciliane Nelly D'Urso e Giuseppina Martinez, che dal 30 maggio all'8 giugno 2015 si terrà, promossa dall' Accademia Federiciana e curata da Fortunato Orazio Signorello, al Museo Emilio Greco di Catania (piazza San Francesco d'Assisi, 3) propone un nucleo d’opere di medio e grande formato - alcune delle quali sono state esposte a Pechino (14 Beijing Art Expo, 2011) e a Shanghai (International Exhibition of Contemporary Art, 2011) - eseguite perlopiù negli ultimi 5 anni.
 
Opera di Nelly D'Urso
 
 
Organizzata per il V Festival siciliano della Cultura, la mostra - che è supportata da una pubblicazione curata da Fortunato Orazio Signorello editata dalla Kritios Edizioni - è visitabile domenica dalle 9.00 alle 13.00; da lunedì a sabato dalle 9.00 alle 19.00. Essa evidenzia la ricerca pittorica delle 2 valide artiste, che, specialmente negli ultimi anni, sono approdati a uno stile riconoscibile per tecnica esecutiva e resa realistica.
, che continua a dare preminente rilievo all'elaborazione figurale e cromatica conservando un suo ben definito stile autonomo, realizza prevalentemente oli e pastelli raffiguranti figure femminili, clowns e volti.
 
Opera di Giuseppina Martinez
Giuseppina Martinez realizza invece opere astratte e informali indirizzando la sua ricerca, attraverso un procedimento metodico rigoroso strettamente legato alla progettazione e alla sperimentazione, alla computer art.
 
Scrivendo della D'Urso Fortunato Orazio Signorello ha evidenziato come la «coerenza del suo percorso artistico, grazie alla quale è riuscita a imporre il proprio stile, nasce da un interesse fortemente evidente per una pittura figurativa che, sfidando l'omologazione a nuovi linguaggi stilistici, l’ha portata, tenendosi lontana da un certo realismo innovativo perché soddisfatta dei risultati ottenuti, a una stesura pittorica accurata legata perlopiù alla forza espressiva del segno» e come ella «da sempre rivolge il suo interesse verso la rappresentazione di aspetti della realtà prediligendo una pittura ricca di risvolti umani».
 
Della Martinez Signorello ha scritto, tra l'altro, che il lavoro dell'artista «si attua attraverso un procedimento metodico rigoroso strettamente legato alla progettazione» e che la sua ricerca in ambito sperimentale è stata ed è una «successione di eventi caratterizzanti della sua creatività, grazie alla quale l'artista ha trasformato profondamente le cifre distintive del suo linguaggio; attingendo da tecniche mutuate dalle nuove tecnologie, ella è riuscita a dare, infatti, una svolta radicale al suo precedente orientamento espressivo e ad attualizzare ancora di più il suo modo di concepire e intendere l'arte».

mercoledì 27 maggio 2015

La storica Villa di Asolo torna fruibile dal pubblico, pronta una serie di appuntamenti. Il primo il 30 maggio con la personale di un giovane artista veneziano

Villa Flangini, storica dimora costruita verso la metà del XVIII secolo, è  situata a pochi minuti dal centro di Asolo e conta 25 stanze oggi risistemate per l’alloggio. 

L’illustre casato proveniente da Cipro ed entrato a far parte del patriziato veneziano nel 1664, aveva qui predisposto un luogo di pace e quiete a contatto con la natura per cui tutt’oggi un grande parco ed un bosco circondano la villa, offrendo ai visitatori numerosi sentieri dove passeggiare; le ampie sale, invece, sono ideali per ospitare eventi e manifestazioni. 

“Abbiamo voluto restaurare una villa storica - spiegano i gestori - per offrire ai clienti ed al pubblico un luogo ideale per cerimonie e momenti di relax, con una serie di appuntamenti culturali che possano valorizzare vicendevolmente la villa e l’arte”.

L’ inaugurazione del nuovo format sarà ingemmata dalle opere di Alberto Palasgo, giovane artista veneziano, che tra i vari riconoscimenti è stato selezionato recentemente per esporre un assaggio del suo stile alla Biennale di Venezia. 

La mostra sarà inaugurata sabato 30 maggio alle 18 e resterà aperta per un mese, fino al 28 Giugno. Alla serie di “Paesaggi Informali” accolta con grande entusiasmo nelle mostre personali di Parma e Verona, verranno affiancati gli ultimi lavori ed una novità inedita, in cui la pittura informale tipica dei quadri di Palasgo verrà trasferita in un sostegno d’arredo di gusto classico. Il curatore della mostra, Pier Paolo Scelsi, sarà a disposizione dei visitatori che vorranno vedere i quadri dopo l’inaugurazione. La Villa si trova in Via Foresto di Pagnano, n 4, Asolo (TV). 

Per maggiori informazioni consultare il sito http://www.villaflangini.it/, o contattare i numeri Tel. 0423 55622 - Cell. 346 5880777. Per prenotare una visita alla mostra chiamare il curatore, Pier Paolo Scelsi  3407726172.

Dinner with Jackson Pollock: Recipes, Art e Nature

Roma è una vetrina d’eccezione per assicurare all’Expo del 2015 la massima diffusione e il coinvolgimento del grande pubblico, grazie alla sua centralità nei flussi turistici e alla sua vocazione naturalmente internazionale rafforzata dalla presenza delle Ambasciate e degli istituti di Cultura. 

Un luogo di elezione unico, dunque, per offrire visibilità agli oltre 140 Stati che hanno aderito alla prossima Esposizione Universale. Per questo è nato il progetto “ROMA verso EXPO”, un ricco programma di mostre, conferenze, e incontri con il coinvolgimento delle Ambasciate, che consentirà ai Paesi aderenti a Expo Milano 2015 di presentare in location esclusive i propri progetti di partecipazione, ma anche la propria immagine, le eccellenze produttive, culturali e turistiche. 

Il progetto “ROMA verso EXPO” è voluto da Roma Capitale unitamente a Expo Milano 2015 con la partecipazione della Regione Lazio e Unioncamere Lazio – Camere di Commercio del Lazio, si avvale del patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e Cooperazione internazionale e del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, con la partecipazione e il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e con la collaborazione di Aeroporti di Roma. 

L’organizzazione è di Zètema Progetto Cultura e di Comunicare Organizzando

Dal 27 maggio al 9 giugno il Salone Centrale del Complesso del Vittoriano (Ala Brasini) ospita la mostra “Dinner with Jackson Pollock: Recipes, Art & Nature”, un progetto legato alla pubblicazione dell’omonimo libro appena uscito per i tipi di Assouline, nel quale la fotografa Robyn Lea racconta in immagini la casa (oggi museo) dei Pollock, negli Anni Cinquanta buen retiro della coppia formata dal maestro dell’Action Painting e della moglie Lee Krasner, anche lei pittrice. La casa di Springs, a Long Island, nella quale si trasferì dal 1945 e amava ricevere i suoi ospiti e soprattutto cucinare per loro, è la prova di come Pollock mettesse la stessa passione nel dipingere, nel cucinare e soprattutto nel cuocere al forno – la sua specialità - pane e torte di mele. Dopo aver scoperto le ricette scritte a mano da Pollock e dalla moglie, Robyn Lea ha stabilito una connessione tra ricette, arte e natura. Cibo e sostenibilità, le tematiche portanti dell’Expo, sono le stesse sulle quali i Pollock costruirono la loro vita a Springs, in sintonia con i ritmi della natura, una relazione con la natura estesa all’amore dell’artista per l’orto, per la pesca e per la ricerca di cibi freschi e selvatici: gli ingredienti per le loro ricette venivano spesso reperiti nelle foreste, negli oceani, nelle baie e nei ruscelli intorno alla loro casa. 

Una scelta in parte dovuta alla situazione economica difficoltosa ma soprattutto al profondo rispetto per la generosità della natura. Storie e curiosità che si trovano raccontate nelle 51 immagini esposte al Vittoriano, immagini che Robyn Lea ha creato fotografando i piatti che un gruppo di chef hanno realizzato a partire dalle ricette di Pollock. Per scoprire un lato più umano di un’icona dell’arte contemporanea. 

In occasione della mostra, il volume “Recipes, Art & Nature” di Robyn Lea edito da Assouline sarà in vendita nel bookshop del Complesso del Vittoriano.

martedì 26 maggio 2015

Nuovi arrivi. - Opere della donazione Bianca e Mario Bertolini.

Il Museo del Novecento presenta la mostra “Nuovi Arrivi  Opere della donazione Bianca e Mario Bertolini”  a cura di Cristina Baldacci e Danka Giacon, un omaggio a una delle più significative donazioni nella storia delle raccolte civiche milanesi cresciute negli anni proprio grazie a importanti lasciti privati.  

I capolavori donati da Mario Bertolini arricchiscono il patrimonio del Museo del Novecento di oltre 600 opere realizzate dai protagonisti dell’arte italiana e internazionale, dagli anni sessanta ai primi anni novanta del secolo scorso.

Mario Bertolini inizia a interessarsi all’arte contemporanea negli anni sessanta a Milano, nelle più importanti gallerie della città. È proprio allora che nasce quella passione che per circa quattro decenni lo porterà a frequentare il mondo dell’arte internazionale e ad accrescere la sua collezione.

La mostra ripercorre la storia della collezione con una selezione di oltre 100 opere dalla Pop Art, primo nucleo acquistato dal collezionista. Apre il percorso la Marilyn su carta di Andy Warhol e La Scala Milano di Richard Hamilton del 1968, per proseguire con le esperienze americane ed europee dell’arte concettuale degli anni Sessanta e Settanta.

La Land Art di Christo e Jeanne-Claude, Hamish Fulton, Dennis Oppenheim e le esperienze performative e comportamentali di Vito Acconci e  Urs Lüthi, i disegni e opere fotografiche di Ágnes Dénes, John Baldessari, Marcel Broodthaers, Jan Dibbets, William Wegman, la Minimal Art, tra cui un esemplare delle Structures scultoree di Sol LeWitt e due grandi opere su carta di Robert Morris e Richard Serra. Concludono la sezione le opere di Ed Ruscha, Vincenzo Agnetti, Joseph Kosuth, Giulio Paolini e Claudio Parmiggiani.

L’ultima sezione è dedicata alle ricerche dei neoespressionisti tedeschi e austriaci con nomi di spicco come Georg Baselitz, con le sue caratteristiche immagini capovolte e Anselm Kiefer. In mostra anche una serie su carta di Mimmo Paladino e un dipinto dell’artista austriaca Maria Lassnig, Leone d’oro alla Carriera alla 55° Biennale di Venezia (2013). Il percorso si chiude con una grande Rosa bianca, 1967 di Jannis Kounellis, che fa da importante contraltare alla Rosa nera 1966 della collezione permanente del Museo del Novecento.

La mostra “Nuovi Arrivi. Opere della donazione Bianca e Mario Bertolini” si inserisce nel programma espositivo che il Museo del Novecento ha ideato in occasione di Expo 2015 insieme al percorso dedicato all’arte italiana del XX e XXI secolo “Un Museo Ideale. Ospiti d’eccezione nella Collezioni del Novecento dal Futurismo al Contemporaneo”.

domenica 24 maggio 2015

Dominio Pubblico Officine - La città agli under 25 - All In Festival

Dominio Pubblico Officine - La città agli under 25 - All In Festival, è un progetto artistico di Argot Studio, Teatro dell’Orologio, ATCL e Dominio Pubblico. Quest'anno giunge alla sua seconda edizione nella forma di un vero e proprio Festival che si svolgerà dal 26 al 31 maggio in alcuni dei più importanti spazi di cultura e spettacolo della città di Roma. Il programma del festival comprende artisti e compagnie esclusivamente Under 25 nel campo del Teatro, della Musica, della Drammaturgia, delle Arti Visive e degli Audio Visivi.

La rassegna, riconosciuta di particolare interesse per la vita culturale della Città 2014-2016, è anche il risultato di un percorso di formazione collettiva sul campo che si è svolta nell'arco di un anno all'interno di un gruppo di volontari esclusivamente Under 25, che hanno definito, realizzato e curato tutti gli aspetti organizzativi, promozionali, artistici del festival, dalla redazione del bando alla campagna di comunicazione, dalla selezione dei materiali pervenuti alla gestione della logistica della rassegna. 

Con questo progetto si intende creare uno spazio aperto di condivisione e d'incontro tra le realtà artistiche giovanili del paese e il pubblico, specialmente quello Under 25, nei teatri e nei musei dove storicamente si è prodotta e si produce oggi l'offerta culturale della città di Roma, quali Il Teatro Argot Studio, Il Teatro dell'Orologio, Il Palazzo Braschi, Il Museo di Roma in Trastevere, e da quest’anno, grazie alla partecipazione del Teatro di Roma, anche Teatro India e Teatro Valle.

Sei location per sei giorni di programmazione, più di trenta opere e cento artisti presenti: il festival, realizzato con il sostegno dell’Assessorato Cultura e Turismo – Dipartimento Cultura – Servizio Spettacoli ed Eventi di Roma Capitale, promosso dal Ministero dei Beni Culturali e dalla Regione Lazio, in collaborazione con Teatro di Roma e Zètema Progetto Cultura, vuole letteralmente e metaforicamente invadere gli spazi di Roma, per consegnare la città nelle mani dei giovani artisti d'Italia.

LA CITTA' AGLI UNDER 25

BIGLIETTI (giornaliero, valido per tutti gli eventi di una singola giornata)

• INTERO 10 €

• RIDOTTO 8 € (under 25 e over 65) 

DOVE SI SVOLGE

• Teatro Argot Studio

Via Natale del Grande, 27

Per info e prenotazioni:

tel/fax 06 5898111

info@teatroargotstudio.com

• Teatro dell'Orologio

Via de' Filippini, 17a

Per info e prenotazioni:

tel 06 6875550

biglietteria@teatroorologio.com

• Teatro Valle (Foyer) 

Via del Teatro Valle, 21

INGRESSO LIBERO FINO A ESAURIMENTO POSTI

• Teatro India

Lungotevere Vittorio Gassman

Per info e prenotazioni:

Elisa Pupura - 3289005264

elisapurpura.7@gmail.com

• Palazzo Braschi

Piazza di S. Pantaleo, 10

INGRESSO LIBERO FINO AD ESAURIMENTO 

DEI POSTI DISPONIBILI PER I VISITATORI DEL MUSEO

Caterina Temperini – 3349503152

mariacaterina.temperini@hotmail.it

• Museo in Trastevere 

Piazza di Sant'Egidio, 1

INGRESSO LIBERO

sabato 23 maggio 2015

Anche un Cibo di carta per Expo 2015


Chi, non più bambinno, non ha mai sentito rievocare le figurine della Liebig e quella del mitico Saladino, o non ha collezionato le cartine delle arance o le più diffuse cartoline? O giocato con le Mucche Caroline, gli infiniti pupazzi e gadget che accompagnavano i prodotti pubblicizzati da Carosello, o non si è fatto venire l’acquolina in bocca davanti al manifesto de La grande abbuffata?

Tra le numerose mostre previste durante il semestre , quindi dedicate al cibo, spicca per la sua forte originalità “Cibo di carta”, prodotta dalla Fondazione Gruppo Credito Valtellinese e allestita nei suoi prestigiosi spazi espositivi milanesi in Corso Magenta. Originale e inedita perché muove ricordi, entra nella quotidianità come un fiume di curiosità raccontando il cibo attraverso le rappresentazioni che di esso si sono diffuse grazie a pubblicità, etichette, figurine, gadget, menu, riviste, libri, ma ance a documenti di trasporto, bandi, carte intestate o scatole e manifesti di cinema.

Una lunga ricerca che ha consentito la selezione di oltre 500 pezzi, in parte inediti e mai prima visti, che saranno esposti nell’ex refettorio delle Stelline per cento giorni, dal 10 giugno al 20 settembre, per raccontare le storie del cibo e del costume in Italia dal Quattrocento ad oggi, offrendo un vero e proprio atlante iconografico nazionale della storia dell’alimentazione, tuttora mancante. Ma anche una parallela storia dell’illustrazione, che spazia da autori da riscoprire a firme invece celebri come quelle di Marcello Dudovich, Leonetto Cappiello, Antonio Rubino, Achille Beltrame, Golia, Gino Boccasile, Leo Longanesi, Benito Jacovitti, Walter Molino, Tanino Liberatore

Per rendere veramente unica questa mostra Andrea Tomasetig, il libraio antiquario milanese che ne è fin dall’inizio l’ideatore e curatore, ha riunito il meglio di quattro importanti collezioni private. A partire dalla straordinaria collezione Michele Rapisarda, composta di oltre 12.000 carte illustrate italiane a stampa di uso quotidiano dal Seicento al Novecento (bandi, buoni premio, calmieri, carte da involto, cartoline, cataloghi, figurine, licenze, locandine, riviste, ecc.), in ampia parte imperniata sull’alimentazione, che racconta capitoli centrali della storia del cibo e del costume attraverso un repertorio iconografico raro o poco conosciuto.

La affianca una selezione di libri, manoscritti (molti inediti) e curiosità su carta provenienti dall’importante biblioteca gastronomica di Giorgio Grillo e Linda Pagnotta, composta di oltre mille opere, che coprono con autorevolezza l’intero percorso della gastronomia italiana dal Quattrocento a oggi, dal Platina ai futuristi, fino alle edizioni del secondo Novecento e contemporanee, libriccini Pulcinoelefante e fumetti inclusi.

Una terza sezione presenta alcuni degli incredibili materiali pubblicitari che facevano seguito alla messa in onda di Carosello: gadget, giochi, libri, albi, confezioni dei prodotti, pupazzi gonfiabili dalla collezione Carlo Tranchina

La quarta sezione è infine dedicata al cinema italiano dalla Seconda guerra mondiale al 2000: manifesti, locandine e fotobuste sorprendenti per l’originalità delle citazioni culinario-cinefile. Alle pareti della Galleria sfila un’autentica cornucopia di divertenti e insolite immagini sul cibo, che rimandano a un’Italia vera, sia popolare sia borghese, dal neorealismo ai giorni nostri. C’è tutto: il cinema d’autore e la commedia all’italiana. L’insieme proviene dalla collezione Enrico Minisini. 

Con questa grande esposizione Tomasetig prosegue, con l’importantte contributo della Fondazione GCV, il progetto culturale avviato con una serie di piccole mostre tematiche sul cibo di carta, tutte con il prezioso contributo dell’autorevole storico della gastronomia Alberto Capatti. Progetto che potrebbe avere un ulteriore e ambizioso sviluppo: la creazione di un Museo dell’Alimentazione, che in Italia curiosamente ancora manca, come auspicabile lascito culturale di Expo.

“Intorno alla mostra – sottolineano Cristina Quadrio Curzio e Leo Guerra, direttori artistici delle Gallerie del Gruppo Credito Valtellinese – sono in programma diverse iniziative collaterali, dalle visite guidate ai laboratori didattici, dalla proiezione di film in tema alla lettura scenica di testi d’autore, fino a convegni e tavole rotonde su temi specifici.”

CIBO DI CARTA

Galleria Gruppo Credito Valtellinese
Corso Magenta n. 59 – Milano

11 giugno – 20 settembre 2015

Vernice per la stampa 
mercoledì 10 giugno ore 11.30
Galleria Gruppo Credito Valtellinese

Inaugurazione 
mercoledì 10 giugno ore 19.00
Galleria Gruppo Credito Valtellinese

Orari e ingressi 
Galleria Gruppo Credito Valtellinese
da lunedì a sabato 13.00-19.00

chiuso domenica

INGRESSO LIBERO

Informazioni al pubblico 
Galleria Gruppo Credito Valtellinese 
tel. +39 0248.008.015
galleriearte@creval.it - www.creval.it

Ufficio Stampa 
Studio ESSECI – Sergio Campagnolo
tel. +39 049.663.499
info@studioesseci.net

venerdì 22 maggio 2015

Inchiostro depARTure

Inchiostro depARTure è un festival culturale itinerante caratterizzato da libero accesso e fruizione gratuita.Previsto in concomitanza con Expo2015 consiste nell’allestimento di un circuito di opere d’arte contemporanea all’interno di sei stazioni ferroviarie dislocate nel territorio nazionale e gestite da Centostazioni Spa (Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane e Gruppo Save).

Inchiostro si avvale di un principio di diffusione liquida finalizzato alla valorizzazione del patrimonio culturale italiano e delle specificità territoriali, nonché alla promozione del turismo, mediante una strutturata e capillare divulgazione di forme e contenuti artistici.
A partire dalle stazioni, intese come porte di accesso ai Territori, si articola in una fitta rete di connessioni per determinare una piattaforma di ricerca, sviluppo e partecipazione ampia e fertile: una declinazione culturale per Nutrire il Pianeta.
In quanto laboratorio creativo di sviluppo e attivazione di contenuti, Inchiostro include contributi emersi dalla comunione di intenti con numerose Istituzioni culturali nazionali e si articola in un itinerario integrato di Narrazioni da Museo a Stazione.


INCHIOSTRO depARTure è un progetto di ZOE Impresa Sociale:
Davide Boselli
Founder e Progettista culturale
&
Claudia Ferrini
Founder, Art Director, Curator
con
Alessandro Chierchia
Exhibition Manager
Chiara Ranghino
Art Advisor

Comitato scientifico
Catterina Seia
Direttore “Arte e Imprese” de “Il giornale dell’arte”
Stefania Vannini
Responsabile Dip.to Educazione MAXXI – Museo nazionale delle Arti del XXI secolo
Elisa Bruttini
Responsabile Fondazione Musei Senesi
Marina Vinto
Responsabile Dip.to Educazione MADRE Museo d’Arte Contemporanea Donnaregina


In collaborazione con
Centostazioni S.p.A. (Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane e Gruppo Save)
-MAIN PARTNER-
Fondazione MAXXI Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo
MADRE Museo d’Arte Contemporanea Donnaregina
Fondazione Musei Senesi
Arte e Imprese de “Il Giornale dell’Arte” (media partner)
Apptripper Social App (media partner)
LUISS Creative Business School (media partner)
Associazione Mecenate90
Lodinnova srl
In dialogo con
Esercito della Salvezza e Università di Roma “Sapienza” (progetto Stanze della Memoria)
Civico Zero
Altofest TeatrinGestazione
Associazione MULAB
e con il patrocinio di
EXPO2015
PROGRAMMA:
MILANO – stazione Milano Rogoredo dal 28 aprile all’ 8 maggio 2015
con Pamela Ferri
e con Fabio Volpi
TRIESTE – stazione Trieste Centralemaggio 2015con Stefano Ogliari Badessi
SIENA – stazione Siena
maggio – giugno 2015
con Edoardo Tresoldi
ROMA – stazione Roma Ostiense
dal 9 giugno al 21 giugno 2015
con Francis Alÿs – Michelangelo Pistoletto (Terzo Paradiso) – Mohamed Keita
NAPOLI – stazione Napoli Mergellina
giugno – luglio
con Nanni Balestrini – Claudia Fabris – Serena Gatti
PESCARA – stazione Pescara Centrale
luglio 2015con Alberto di Fabio


Per informazioni: http://www.zoeweb.eu/whats-on/
Ufficio stampa: info@zoeweb.eu


Sulle Tracce di Bertozzi e Casoni

Bertozzi & Casoni è una società artistica fondata a Imola da Giampaolo Bertozzi (Borgo Tossignano, Bologna, 1957) e da Stefano Dal Monte Casoni (Lugo di Romagna, Ravenna, 1961). Gli artisti coltivano una vocazione originaria per la sperimentazione in campo scultoreo, con una predilezione per la ceramica dipinta come tecnica centrale per la realizzazione delle loro opere

A Lucca la mostra, in collaborazione con la Galleria Tega di Milano, si arricchisce di una serie di opere monumentali. Tre grandi opere nella chiesa sconsacrata di San Matteo e un gruppo di sculture, appartenenti al classico repertorio di Bertozzi & Casoni, in Via Santa Giustina. 

Nella chiesa sconsacrata è esposta la "Madonna scheletrita", interamente in ceramica policroma, rielaborazione della maiolica "Scegli il Paradiso" degli anni Novanta, in cui la Madonna alla guida di una falciatrice a rullo tagliava l'erba nel giardino dell'Eden. Inoltre "Composizione non finita-infinita", dieci metri di cassette per pronto soccorso ricolme di oggetti, tutto sempre in ceramica (esposto al Padiglione Italia della Biennale di Venezia del 2009). E molto altro ancora. 

I temi evocati sono quelli ormai classici di Bertozzi & Casoni, vanitas, memento mori, con motivi di fiori sui rifiuti, improbabili decapitazioni, pappagalli su warholiani Brillo Box. Il tema di Pinocchio, soggetto principale della mostra di Milano, qui scompare per lasciare spazio alle "bugie dell'arte" - in cui "Nulla è come appare, forse" - e alla spettacolare menzogna dell'illusionismo artistico di fronte alle bugie della realtà: processo continuo di ricerca, di verifica e falsificazione. L’esposizione è accompagnata da un volume con un testo di Federico Sardella, una sua intervista agli artisti, le immagini di tutte le opere in mostra e la riproduzione di una serie di oltre trenta lavori realizzati dagli artisti dai primi anni Duemila ad oggi.

giovedì 21 maggio 2015

Sta per completarsi il restauro dei paramenti marmorei della Cappella dei Principi

Nel novembre del 1999 una parte del rivestimento marmoreo della vela sud della Cappella dei Principi – nel complesso museale delle Cappelle Medicee - si staccò precipitando al suolo. Questo incidente permise di verificare la struttura della Cappella che, diversamente da quel che poteva apparire, è costituita da un complesso sistema di murature portanti, collegate tra loro da archi di scarico, alle quali sono ancorati pannelli in pietra serena, di notevole spessore, che servono da supporto ai marmi policromi a vista, uniti ai primi tramite grappe e collanti. È proprio il sistema di fissaggio e incollaggio originario la causa del cedimento di 16 anni fa. Immediatamente iniziati i lavori di messa in sicurezza, si è poi passati allo studio per affrontare la fase dell’impegnativo restauro in cui è stata approntata una tecnica innovativa e “antica” a un tempo, che ha condotto ai risultati oggi apprezzabili.

La presentazione del complesso intervento e l’illustrazione dei dettagli avverranno durante la conferenza stampa di lunedì 25 maggio alle ore 12 sul ponteggio della Cappella dei Principi Museo delle Cappelle Medicee, P.zza Madonna degli Aldobrandini 1, Firenze . Saranno presenti Paola Grifoni (Segretario regionale del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo per la Toscana), Alessandra Marino (Soprintendente Belle Arti e Paesaggio di Firenze Pistoia e Prato), Monica Bietti (Direttrice del Museo delle Cappelle Medicee), Vincenzo Vaccaro (Direttore dei lavori).

Segnalato da Marco Ferri

martedì 19 maggio 2015

Un tè a Villa Bardini

Nell’ambito dell’iniziativa Un tè a Villa Bardini - un percorso tra arte, scienza e musica nel suggestivo scenario di Firenze, ideato da Alessandra Buyet e organizzato dalla Fondazione Parchi Monumentali e Peyron – si terrà la conferenza Da Palazzo Strozzi al Museo Archeologico: grandi e piccoli bronzi di Mario Iozzo.

Dopo la conferenza sarà servito il tè con i pasticcini, davanti al panorama di Firenze.

Giovedì 21 maggio, ore 16.30
Da Palazzo Strozzi al Museo Archeologico: grandi e piccoli bronzi
Mario Iozzo

Giovedì 4 giugno, ore 16.30
Musiche di Franz Joseph Haydn e Ludwig Van Beethoven
Duccio Ceccanti – violino
Edoardo Rosadini – viola
Vittorio Ceccanti – violoncello

Prenotazione obbligatoria
Tel. 055 20066206
mg.geri@bardinipeyron.it
Ingresso al tè evento € 7,00

lunedì 18 maggio 2015

Michele Canzoneri - Opera completa 1984-2015

La Galleria del Credito Siciliano di Acireale, dal 5 giugno all’11 ottobre, propone un’importante esposizione dedicata all’opera di Michele Canzoneri. Un centinaio di opere – fra carte e sculture, progetti, bozzetti, diari e installazioni – restituiscono l'esperienza di un maestro che si è imposto fin dai suoi esordi come artista della luce. 

La mostra comprende opere relative a un ampio arco temporale, da quelle realizzate nell’ambito della prestigiosa committenza per il Cenacolo francescano di Gerusalemme nel 2013/15 fino al ciclo delle vetrate realizzate per il Duomo normanno di Cefalù (1984-2003), dalle opere scenografiche per Mozart, Wagner, Bellini, Strawinscky, Poulenc etc. a quelle per i compositori contemporanei Bussotti, Henze, Togni, Clementi, etc. realizzate per i più prestigiosi teatri internazionali d'opera.

Un percorso espositivo che prende quasi forma di diario: un diario lungo quarant’anni, attraverso cui si snoda il pensiero e la ricerca artistica di Canzoneri. Una ricerca che pur nella varietà delle tematiche, dei registri e delle tecniche, tra disegno, scultura, architettura ed esperienze musicali, trova nella dimensione del progetto e della riflessione preparatoria un elemento di continuità e fortissima caratterizzazione, in cui il valore del progetto ha la stessa rilevanza dell’esecuzione. 

L'artista siciliano è dunque protagonista di un viaggio a ritroso, che attraversa anni di lavoro fatti di studio e di passione, di dedizione per le tecniche tradizionali e amore per la sperimentazione di nuovi materiali. Quarant'anni distinti, soprattutto, da importanti commissioni, pubbliche e private, e collaborazioni con architetti, registi, scrittori, filosofi e compositori. Dall’esperienza di Cefalù, dove Canzoneri ha realizzato le 64 vetrate per il Duomo (1984-2003), all'incarico e alle opere preparatorie per il portale d’accesso e la grande vetrata nella Basilica di San Pio firmata da Renzo Piano a San Giovanni Rotondo (2006).

Grandi volumi – diari di lavoro - raccolgono poi, in forma quasi narrativa, le idee, le intuizioni, gli schizzi per le scene della Maria de Buenos Aires di Astor Piazzolla, al Teatro Massimo di Palermo, o quelle per la Norma di Bellini, per il Teatro Massimo Bellini di Catania (1999 e 2000), Dialogues des carmèlites di Poulenc alla Staatsoper di Stoccarda (2011-12). Un diario di viaggio racconta, ancora, di Damasco e Aleppo, nel 2003, il fascino esercitato dai colori e dalla luce di una geografia che conduce Canzoneri a una nuova tappa della sua riflessione, trascritta per immagini, simboli, architetture e parole su pagine di antichi codici, cronache di una esplorazione senza tempo, quasi uno scavo archeologico. 

Il work in progress dei suoi diari o degli studi per le scenografie testimonia la cura di Canzoneri per ogni dettaglio, l'analisi e la preparazione dedicate alla costruzione rigorosa e metodica dell'opera nel succedersi delle ricerche, con quotidiana devozione.

Michele Canzoneri. Opera completa 1984-2015
Sede Galleria Credito Siciliano - Piazza Duomo, 12 – Acireale

Durata: 5 giugno – 11 ottobre 2015

Inaugurazione Venerdì 5 giugno, ore 19.00 Galleria Credito Siciliano

Orari e ingressi Galleria Credito Siciliano
da mercoledì a domenica 18.00 - 21.30. Aperture straordinarie su prenotazione
chiuso lunedì e martedì – INGRESSO LIBERO

Direzione Artistica: guerra.leo@creval.it; quadriocurzio.cristina@creval.it 

Informazioni al pubblico Galleria Credito Siciliano
tel. +39 095.600.208 / galleriearte@creval.it - www.creval.it

Informazioni sulla mostra Coordinatore area Sicilia – Filippo Licata
tel. +39 095.600.280 licata.filippo@creval.it

Ufficio Stampa Studio ESSECI – Sergio Campagnolo
tel. +39 049.663.499 gestione2@studioesseci.net


Mostra prodotta e organizzata dalla Fondazione Gruppo Credito Valtellinese

domenica 17 maggio 2015

L'Arte di Lucio Parrillo al Circolo degli Artisti di Albissola Marina

Il Circolo degli Artisti, venerdì 22 maggio 2015 alle 17,30, presso la propria sede in Pozzo Garitta,32 ad Albissola Marina, inaugura la personale di Lucio Parrillo. Visitabile fino al 7 giugno.

"LUCIO PARRILLO è uno dei maggiori illustratori/pittori Italiani riconosciuti all’estero. La sua arte spazia dall’Illustrazione per l’editoria ai Comics, dalla pittura Pop-Surrealista fino all’arte Sacra.

In questi ultimi anni ha esposto nelle Gallerie d’arte di tutto il mondo e nelle maggiori rassegne Internazionali di Arte e Illustrazione, soprattutto negli USA e in Europa, New York, San Diego, Kansas City (Spectrum live), Germania, Francia, Italia, Malta, etc.

Negli ultimi 15 anni le sue opere dipinte sono apparse sulle maggiori riviste di settore, da Focus ad Heavy Metal magazine, dagli albi della Marvel comics, come copertinista e disegnatore di interni collaborando con lo scrittore e sceneggiatore Brian Bendis, a grosse produzioni legate al mondo del Cinema come Grimm (la serie televisiva americana), Vampirella e Warlord of Mars (John Carter) di cui con orgoglio ha realizzato le copertine della serie dopo il maestro Frank Frazetta, primo illustratore della stessa serie, ma anche Red Sonja, Conan il barbaro, The Expendables, tratto dal film di Silvester Stallone, City of Dust dell’autore Steve Niles (30 giorni di buio “30 days of night”) della Radical, creatori di Oblivion con Tom Cruise e molto altro".

venerdì 15 maggio 2015

Backies di Ago Panini

Divenuto il nuovo lemma della lingua italiana – a testimoniarlo è lo Zingarelli –, il selfie è un fenomeno di moda che accompagna la giornata di grandi e piccoli, di capi di governo e first lady, di compassati prelati e divi del rock, di banchieri in doppio petto e star del cinema. Il rischio, per chi, negandosi, non si professa in un atto partecipativo, è l'etichetta del dissociato, del disadattato, del deviante (rispetto alle mode e alle nuove socialità).

Esasperato nella pratica, compulsivo e ossessivo nel consumo, il selfie è assunto a simbolo dei tempi, a cartina tornasole di una società ipercomunicativa, sempre in movimento, votata alla rincorsa di rinnovate formule espressive e linguistiche – sempre facili e divertenti –. Parte di un rituale globalizzante che coinvolge tutti e in ogni momento, privato o intimo che sia – basta una breve ricerca e si scoprono anche quelli con il caro estinto –, esso assurge a prova, testimonianza, appartenenza, certificazione: io esisto. L'autoscatto si rivolge ovunque e a chiunque, un pressing che confonde a tal punto da non riuscire a distinguere con chiarezza chi sia la preda e chi il predatore.

Ago Panini, regista, musicista, pubblicitario e scrittore – è suo il romanzo “L'erba cattiva” (Indiana editore) – a questo dictat risponde scegliendo lo stesso terreno, quello della comunicazione, e l'energia di un progetto che è ascolto e riflessione, ricerca e conoscenza. Con l'opera fotografica “Backies”, egli guarda all'uomo e all'altro volto della luna, quello opposto al mondo smile, smart e friendly di un quotidiano più o meno verosimile. Se il viso è l'arma mediatica del selfie, il foglio bianco sul quale si compone il mosaico di un linguaggio non verbale sempre ammiccante, divertente e teatrale, il backie documenta chi, di spalle, è colto nel guardare il mondo che si apre ai suoi occhi; chi, assorbito dallo spazio, ritrova nell'atto del vedere il tentativo di mettere in luce, come significato, il proprio rapporto con il mondo.

Nella presenza umana delle immagini firmate da Ago Panini risuona l'invito rivolto allo spettatore a inventare una storia, a rapportarsi con il protagonista e con ciò che è lì, all'orizzonte. Come dinanzi al quadro “Monaco davanti al mare” (1810) di Caspar David Friedrich si è chiamati a immedesimarsi nella figura, a sentire l'altro e l'emozione del momento, l'abisso del mare e del cielo nebbioso, a vivere in empatia con ciò che ci è prossimo, così, posti di fronte alla scena fotografata, non si può non entrare nell'immagine, contemplare la realtà e avvicinare un'espressione del mondo.

La posizione di spalle del soggetto, colto in solitudine, coinvolge l'osservatore, divenuto co-protagonista e viaggiatore, e lo proietta nella stessa meditazione. È un ponte gettato, quello prodotto dall'autore, tra lo spettatore reale, il soggetto fotografato e il paesaggio rivelato.

È un corto circuito tra la realtà interna all'opera e ciò che emerge dallo sguardo indagatore. I trentotto scatti realizzati da Ago Panini nel mondo sono tutte voci che concorrono a un unico invito: fermarsi per un istante e raccogliere questa piccola sfida investigativa – l’ascolto della propria presenza –, in silenzio. Attendere quei pochi secondi che il mondo venga a noi e coglierlo in un momento di sospensione. Nel contatto, nel gioco della partecipazione, non rimane che intrattenersi lasciandosi scoprire. Con leggerezza e ironia, con gioco e fantasia.

Backies di Ago Panini 

Inaugura il 21 maggio alle ore 18.30 presso la galleria AMY-D Arte Spazio, Via Lovanio 6, Milano 
Dal 22 maggio all’11 giugno 2015 
a cura di Denis Curti 
un evento Photofestival


Produzione PIANO B

Per informazioni stampa: backies@pianob.it
AMY-D Arte Spazio
Via Lovanio 6, Milano (MM2 Moscova) 
www.amyd.itinfo@amyd.it, 02.654872
lun./ven. ore 10-13 e 15-19, sab. e festivi su richiesta


Press AMY-D Arte Spazio
Vittorio Schieroni
vittoschiero@tin.it

mercoledì 13 maggio 2015

ID-entity

ID-entity

Giovanni Albore | Davide Allieri | Stefano Bergna | Pamela Breda | Angela Carotenuto | Elenia Depedro | Alessandro Di Giampietro | Daniele Girardi | Yamada Hanako | Pesce Khete | Yulia Knish | Rafael Kouto | Silvia Mariotti | Francesco Martines | Ruben Montini e Alexander Pohnert | Maddalena Rocco | Studio Pace10 | Marcello Tedesco | Sophie Usunier | Giorgia Vian

Opening

mercoledì 13 maggio ore 18.30


MARS, a seguito della chiusura del bando, è lieto di presentare e ospitare ID-entity: mostra tematica sul principio di “Identità” di “ritratto/rappresentazione” della persona in “Genere”.
La parola identità deriva dal termine latino “idem”, indicante la relazione che l’io intrattiene con se stesso e implicando la continuità dell’individuo nel tempo e nello spazio in quanto distinto dagli altri.
Da sempre l’uomo si pone domande circa il tema dell’identità: elemento inscindibile dalla natura umana, intimamente collegato al nostro continuo desiderio di scoperta e conoscenza, è un concetto tuttora in continua evoluzione.


Gli artisti selezionati dalla direzione artistica proveranno, tramite l’interconnessione e giustapposizione di fotografie e still da video, di immagini a colori e in bianco e nero, come in una sorta di quadreria ottocentesca, a suscitare una riflessione generica e libera sul principio dell'identità di Genere.

MARS Milan Artist Run Space
via G. Guinizelli 6, Milano 20127 (MM Pasteur)
www.marsmilano.com - mars.mailto@gmail.com

martedì 12 maggio 2015

Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma alla Galleria Bonioni Arte di Reggio Emilia

La Galleria Bonioni Arte di Reggio Emilia presenta, dal 15 maggio al 14 giugno 2015, la mostra personale di Pietro Iori " Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma" ,allestitta in occasione di “Fotografia Europea”. Curata da Federico Bonioni con un testo di Raffaella A. Caruso, l'esposizione sarà inaugurata venerdì 15 maggio dalle ore 18.00 alle ore 22.00.

Il progetto “Risorta. Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma” trae il titolo dall'opera “Risorta” (2007), in cui una scultura lieve di garza e gesso fa eco alla fotografia sovrastante, richiamando più in generale la ricerca dell'autore, da anni incentrata sul tema del territorio e della memmoria.

«Una fotografia plastica – scrive Raffaella A. Caruso – fatta di pieni e di vuoti […], un paesaggio in cui l'artista fa sentire la propria presenza non solo come osservatore esterno ma anche come soggetto che agisce con l'opera e nell'opera».

In esposizione, una quindicina di lavori realizzati dal 2002 al 2015, in cui l'oggetto, dato dal segno pittorico o scultoreo, si relaziona con l'apparato fotografico. Accanto alle opere tratte dalle serie “Red blood line”, “Un cuscino per sognare”, “Casa blindata”, “Risorta”, “Natura in città”, “Uno sguardo ascoltava” e “Paesaggio romantico”, anche un progetto inedito – “Raccolti” (2015) – teso ad analizzare le fratture e i cambiamenti che coinvolgono il paesaggio nel corso delle stagioni.

La mostra sarà visitabile da martedì a domenica con orario 10.00-13.00 e 16.00-20.00. 

Pietro Iori nasce nel 1973 a Reggio Emilia, dove vive e lavora. Diplomato nel 1998 all'Accademia di Belle Arti di Bologna, prende parte ad esposizioni personali e collettive, collaborando con enti pubblici e privati. Nei suoi lavori ogni materiale utilizzato – grafica, fotografia, video, scultura – viene decontestualizzato per acquisire nuove connotazioni concettuali. 

Per informazioni: 
Galleria Bonioni Arte 
Corso Garibaldi, 43 
42121 Reggio Emilia 
Tel/Fax 0522 435765 
www.bonioniarte.it  
info@bonioniarte.it 

domenica 10 maggio 2015

NYX: Sogni di una notte digitale

NYX è una mostra all’avanguardia nel campo dell’arte digitale e interattiva dove i visitatori saranno protagonisti di un'esperienza attiva e coinvolgente, in un percorso che permetterà anche ai meno esperti di godere delle sorprese che l’arte contemporanea riserva.

Il piano sotterraneo di Palazzo Chiericati nel centro storico di Vicenza ospiterà dal 10 maggio al 7 giugno 2015 la mostra di UBIK teatro (associazione culturale/artistica formata da Andrea Santini e Francesca Sarah Toich) intitolata “NYX – Sogni di una notte digitale” che ripercorre la ricerca creativa di UBIK dal 2007 ad oggi, attraverso installazioni digitali che coinvolgono lo spettatore consentendogli di diventare parte attiva, interagendo con le opere tramite l’utilizzo di moderne tecnologie applicate all’arte.

Le opere di UBIK teatro  muovono molto spesso da un’ispirazione classica, che può provenire dalla storia dell’arte, della musica o della letteratura, alla quale uniscono una componente digitale che le completa e le rende interattive. La bellezza delle installazioni create da UBIK teatro sta proprio nella capacità, non scontata, di saper integrare le fonti provenienti dalla storia della cultura con le più moderne tecniche della produzione digitale creando ambienti magico-onirici che al tempo stesso sanno rappresentare il rapporto tra tradizione e innovazione.

Ciò che accomuna le opere esposte è inoltre l’importanza del concetto di corpo, sia come soggetto dei lavori che come oggetto sperimentale in relazione alla musica e alle immagini. Il corpo ha sempre una sua centralità tra estetica antica e moderna, tra religione e scienza fino alle opere più ludiche dove gesto e movimento permettono di creare musica ed immagini.

Il percorso della mostra si snoda attraverso sei installazioni due delle quali inedite. Verrà infatti esposta per la prima volta “Volupta” che propone una sorta di “vivificazione” dei corpi attraverso speciali tecnologie di proiezione, ripresa e riproduzione video 3D a partire da opere della tradizione del nudo artistico. La seconda novità è rappresentata dalla presentazione per la prima volta a Vicenza dell’installazione audiovisiva interattiva “OSCILLA” che ha contribuito a far conoscere UBIK teatro nelle gallerie e nei più importanti festival di arte digitale di diversi paesi tra cui Francia, Inghilterra, Germania e Giappone. Tramite il movimento di speciali oggetti si entrerà nella magia del suono, creando e visualizzando strutture armoniche e giocando con le oscillazioni del suono e le tracce visive che queste generano.     

La mostra si svolgerà dal  10 maggio al 7 giugno a Palazzo Chiericati (P.za Matteotti, Vicenza) e sarà aperta dal Martedì alla Domenica ore 10:00 - 18:00. L’entrata è gratuita.

L’Associazione Culturale UBIK nasce dalla collaborazione tra Francesca Sarah Toich e Andrea Santini come laboratorio di ricerca artistica per esplorare legami espressivi / significativi tra tradizione ed innovazione mescolando i linguaggi propri di musica, teatro, video e tecnologia.


Info: www.ubikteatro.com
Mail: info@ubikteatro.com