Blog di servizio gratuito per la comunicazione in Arte

lunedì 31 agosto 2015

Le stanze d’Aragona al Villino Favaloro di Palermo

Dal 12 settembre al 14 novembre 2015, il Villino Favaloro di Palermo ospita il terzo e ultimo capitolo della trilogia espositiva "Le stanze d’Aragona", a cura di Andrea Bruciati e Helga Marsala, con le opere di trentasei artisti italiani di diverse generazioni, fra maestri di livello internazionale e giovani artisti emergenti del panorama contemporaneo.

Il progetto, promosso e organizzato da RizzutoGallery (Palermo), è in collaborazione con il Comune di Palermo e la Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali; con il supporto dell’Ersu (Ente Regionale per il Diritto allo Studio Universitario) e con il patrocinio dell’Assessorato dei Beni culturali e dell’Identità siciliana della Regione Siciliana.

IL PROGETTO
Le stanze d’Aragona nasce con l’intento di avviare una ricognizione della scena pittorica italiana degli ultimi anni, filtrata dallo sguardo di due curatori, con un’attenzione particolare rivolta alle nuove tendenze dell’astrazione e della pittura concettuale.
La struttura del progetto si è articolata attraverso due mostre collettive minori, composte da otto artisti ciascuna e ospitate negli spazi di RizzutoGallery a marzo e maggio 2015: un’anticipazione del lavoro più ampio, che prenderà corpo col terzo e ultimo appuntamento al Villino Favaloro, dove ai sedici artisti già coinvolti sene aggiungeranno altri venti. Le opere sono state in parte create appositamente per l’evento e in parte selezionate insieme agli artisti, dalla loro produzione più recente o più significativa.

“Scegliere Palermo e scegliere un titolo dal sapore quattrocentesco, che riporti alla celebre stagione internazionale della cultura siciliana, culminata nei regni di Ferdinando I e Alfonso V d'Aragona, non è un caso. E probabilmente è anche una provocazione. Le stanze d’Aragona si svolge in una città oggi considerata marginale, che un tempo fu fucina di avanguardie e talenti straordinari, per ribadire che il cuore delle cose, la sostanza, lo sguardo differente, appartengono non alle forme e agli equilibri provvisori, non alle gerarchie e alle tendenze accreditate. Anzi. Qualche volta è intorno alle luminose periferie – del mondo, ma soprattutto del pensiero – che i tanti centri possibili ruotano e si ridefiniscono.” - Helga Marsala

LA MOSTRA
Gli artisti che hanno aderito sono trentasei, molti dei quali dediti principalmente alla pittura, provenienti da città, generazioni, percorsi diversi:

Giuseppe Adamo (Alcamo, Palermo, 1982), Paola Angelini (San Benedetto del Tronto, 1983), Stefano Arienti (Asola, Mantova, 1961), Domenico Bianchi (Roma, 1955), Renata Boero (Genova, 1936), Jacopo Casadei (Cesena, 1982), Antonio Catelani (Firenze, 1962), Manuele Cerutti (Torino, 1976), Paolo Chiasera (Bologna, 1978), Stefano Cumia (Palermo, 1980), Matteo Fato (Pescara, 1979), Giulio Frigo (Arzignano, Vicenza, 1984), Gaia Fugazza (Milano, 1985), Anna Gramaccia (Perugia, 1980), Andrea Grotto (Schio, Vicenza, 1989), Tiziano Martini (Soltau, Germania, 1983), Andrea Mastrovito (Bergamo, 1978), Cristiano Menchini (Viareggio, 1986), Maria Morganti (Milano, 1965), Lorenzo Morri (Jesi, 1989), Nunzio (Cagnano Amiterno, L’Aquila, 1953), Paolo Parisi (Catania, 1965), Alessandro Pessoli (Cervia, 1963), Lucio Pozzi (Milano 1935), Barbara Prenka (Gjakova, Kosovo, 1990), Riccardo Previdi (Milano, 1974), Pietro Roccasalva (Modica, 1970), Alessandro Roma (Milano, 1977), Giovanni Sartori Braido (Mestre, Venezia, 1989), Vito Stassi (Palermo, 1980), Massimo Stenta (Trieste, 1991), Marco Tirelli (Roma, 1956), Sulltane Tusha (Durazzo, Albania, 1988), Marco Useli (Nuoro, 1983), Claudio Verna (Guardiagrele, Chieti, 1937), Serena Vestrucci (Milano, 1986).

Artisti ampiamente riconosciuti al livello internazionale, in qualche caso già storicizzati, affiancano le nuove generazioni, rappresentando dei riferimenti diretti o indiretti: un modo per tracciare delle linee di continuità o di divergenza, identificando processi di germinazione intellettuale e visiva.

“L’astrazione guida la traiettoria del progetto, ma non la esaurisce. Sono così presenti artisti per cui l’elaborazione del mondo passa attraverso forme fluide, geometriche, ritmiche, gestuali o segniche, analitiche o sintetiche. Artisti che al contempo superano, in molti casi, il più algido formalismo, giungendo a un’epifania visiva fatta di vibrazioni e di scambi osmotici tra la natura, il tempo e lo spazio, tra gli oggetti e le loro tracce, tra la superficie come dimensione epidermica e il processo pittorico come elaborazione alchemica, cosmologica, percettiva o spirituale. Parimenti, il lavoro intorno all’astrazione incontra singole ricerche che includono riferimenti alla figurazione, ma sempre in una chiave cerebrale, fortemente concettuale. 

Restano escluse, per coerenza e direzione critica, tutte quelle ricerche che scelgono la via narrativa o romantica, il realismo o il racconto fantastico, oppure ancora l’indagine politico-sociale. La pittura, infine, viene letta qui nella sua forma più rigorosa, persino tradizionale (una pittura-pittura), ma anche nell’esperienza di ibridazione con altri linguaggi - dalla scultura all’architettura, passando per il video e l’installazione – ponendosi più che altro come attitudine, vocazione, orientamento dello sguardo e del pensiero”. - Andrea Bruciati e Helga Marsala

In un momento in cui l’Italia recupera il linguaggio pittorico come pratica à la page, la mostra parte dalla necessità di un’analisi ad ampio raggio, tra riflessioni estetiche, culturali, di linguaggio e di sistema.

“La grande tradizione della pittura italiana, nell’ultimo scorcio di secolo non sufficientemente premiata dai contesti internazionali, resta una realtà intorno a cui recuperare consapevolezza e costruire dinamiche di pensiero, di indagine intellettuale, di veicolazione istituzionale e anche di mercato. Che la pittura sia una delle massime espressioni della cultura italiana, in dialogo con le vicende internazionali, resta il punto focale. Riaccendendo un dibattito di spessore sulla contemporaneità, la storia dell’arte recente, le direzioni future da immaginare e un presente scosso da mutamenti radicali.”  - Andrea Bruciati

IL VILLINO FAVALORO
Gioiello del Liberty palermitano, immerso nel cuore della città, lungo la centralissima via Dante, il Villino Favaloro è stato progettato e costruito dal celebre architetto Giovan Battista Filippo Basile nel 1889-1891. Il figlio, Ernesto Basile, completò la struttura tra il 1913 e il 1914. L’abitazione appartenne prima alla famiglia Favaloro e poi al Senatore Giuseppe Di Stefano.
Col suo delizioso giardino, la sua serra in ferro e vetro, la preziosa torretta ottagonale coi decori musivi di Salvatore Gregorietti e i saloni ricchi di affreschi e decorazioni floreali, viene considerato il primo esempio di architettura modernista a Palermo.
La Soprintendenza Regionale Beni Culturali e Ambientali di Palermo, " nelle more della definizione delle procedure atte all' allestimento del Museo della Fotografia "Enzo Sellerio", di cui il Villino Favaloro è sede istituzionale" , ha deciso di riaprire eccezionalmente lo stesso promuovendo la mostra “Le stanze d’Aragona”.
Un’occasione speciale per i palermitani, che si vedranno restituire temporaneamente un importante monumento cittadino, in attesa della riapertura definitiva.

IL CATALOGO
La mostra sarà accompagnata da un catalogo bilingue, in italiano e inglese, con un’ampia selezione di immagini e testi critici, relativi all’intera trilogia. Il volume verrà presentato nel corso della mostra.


LE STANZE D'ARAGONA - Pratiche pittoriche in Italia all’alba del nuovo millennio
a cura di Andrea Bruciati e Helga Marsala
inaugurazione: sabato 12 settembre 2015, ore 19.00
apertura al pubblico: dal 12 settembre al 14 novembre 2015
sede: VILLINO FAVALORO, piazza Virgilio, PALERMO
orari: da martedì al sabato, dalle 16.00 alle 20.00
INGRESSO GRATUITO
info: 347-1769901 | 091-526843
rizzutogallery@gmail.com
Eva Oliveri | evaoliveri@rizzutoarte.com
Tiziana Pantaleo | tizianapantaleo@rizzutoarte.com

INFO STAMPA
Ludovica Solari | +39 335 577 17 37 | press@ludovicasolari.com

domenica 30 agosto 2015

Vanity Fair

Vanitas come dipinto della morte, un richiamo etico. Ma anche il titolo di una rivista di moda: viviamo in tempi distratti. Tra questi estremi, in un monastero un gruppo internazionale di artisti : Nicola Alessandrini, Enrica Berselli, Marina Burani, Centin Centina, Stefano Di Giusto, Drømsjel, Enrico Ferrarini, Laura forghieri, Nico Mingozzi, Nunzio Paci, Emilia Maria Chiara Petri, Federica Poletti, Serena Vignolini.

Vanity Fair
PALAZZO DELLE ORSOLINE
Fidenza (PR) - dal 30 agosto al 13 settembre 2015
Via Andrea Costa 2 (43036)

venerdì 28 agosto 2015

I DisMorFisMi di Brenno Pesci al Circolo degli Artisti di Pozzo Garitta ad Albissola Marina

Sabato 5 settembre 2015 presso il Circolo degli Artisti di Pozzo Garitta ad Albissola Marina ( Savona) alle ore 17 si inaugura la mostra personale dell'artista castellamontese Brenno Pesci dal titolo “DisMorFisMi “.  La mostra prosegue fino al 20 settembre e avrà i seguenti orari : da martedì a sabato dalle 17 alle 19, domenica mattina dalle 10 alle 12 e sempre dalle 17 alle 19 al pomeriggio. La mostra si inserisce nel calendario del prestigioso e storico spazio espositivo di Pozzo Garitta dove sono passati i più grandi artisti che si sono espressi con l'umile argilla traendone importanti opere scultoree entrate poi nel panorama della storia dell'arte.

"Anche Brenno Pesci intende con il suo operato, quasi quarantennale, usando l'argilla, realizzare sculture che di ceramico hanno soltanto la materia prima.
L'artista ha avuto abili maestri di origine toscana, faentina e ligure come Ciolli, Milani, Versari e Carmassi, che gli hanno trasmesso tecnica, creatività e amore per la materia.
I primi passi nell'arte ceramica li ha compiuti guardando alla tradizione popolare locale e alle sue forme, apportandovi idee nuove. Successivamente ha attraversato momenti diversi con ricerche nuove ma sempre con l'intento di allontanarsi dal legame stretto  dalla tecnica propria del ceramista e dalle sue tipiche forme (vaso,ciotola, ecc... ) per approdare alla scultura.

Il suo modo di fare scultura è immediato senza troppi ripensamenti di sorta, egli va dritto all'obiettivo. Nelle sue opere l'unico legame con la ceramica è dato dall'uso dell'argilla di Castellamonte che peraltro egli cava da solo, impasta e poi modella. Brenno Pesci riesce ad ottenere una superficie molto tormentata con spaccature create ad arte per rendere evidente l'ineluttabile corruttibilità della materia qualunque essa sia. Le sue sculture a volte paiono  bronzi o pietra come a conferire solidità e robustezza ad un materiale così fragile come la terracotta.

Questa mostra ha per titolo “ DisMorFisMi “  perchè egli, volutamente, gioca con le proporzioni e sproporzioni, mani grandi, testa piccola e corpi voluminosi, senza però cadere nel grottesco creando opere che pur nelle proporzioni ridotte hanno una certa monumentalità intrinseca e sono anche piacevoli alla vista.

Tra gli altri hanno scritto di lui : "...scultore tout court Brenno Pesci, il quale ha intessuto con l'argilla un dialogo proficuo,che l'ha portato alla creazione di statue dal sapore classico e primitivista insieme. Classico per alcune scelte tematiche …... e primitivista per quel suo amore per la materia non levigata e per la totale e voluta disarmonia delle proporzioni."-  Silvia Colombo

“La sua scultura la si potrebbe definire con un ossimoro, la staticità del movimento: è una scultura di pensiero, perchè non c'è nulla come il pensiero che unisce leggi contrapposte e diadi inesorabili, anzi non è più soltanto  “scultura”, bensì metamorfosi. Sono progenitori boscosi che sembrano trarre linfa dalle dite, delle mani e dei piedi, che sono radici piantate a suggere dalla terra.
(..) sono soltanto mutanti,l'attrazione tra l'umano e l'alieno, la bizzarria del fauno, l'incubo 
lovecraftiano dell'ultima thule. Nel rivolgimento del mito che vuole la violenza, magari velata, nascosta sotto fattezze muliebri, ma perversa ancor più per questo. Nell'eruzione di una materia che modella, come l'acqua la danza degli ctenofori, insieme alla forma la fantasia dello spettatore, costringendolo ala conflitto tra la figura assimilata ( la realtà ) e la modulazione immaginifica
( la fantasia )". - Gianfranco Schialvino

Brenno Pesci
Nasce a Medesano (PR) nel 1948. Nel 1956 si trasferisce con la famiglia a Torino, per poi giungere nel 1960 in Canavese, dove  compie gli studi presso l'Istituto d'Arte F. Faccio di Castellamonte. Durante le vacanze estive lavora nella bottega di Renzo Igne. Nel 1970, a Faenza, si diploma in Arte Applicata per la Ceramica. 

Nello stesso anno viene assunto dalla ditta di refrattari Saccer di Castellamonte, dove gli viene assegnata la responsabilità del reparto smalti e vernici della produzione di Klinker e piastrelle, grazie anche all'esperienza lavorativa presso la rinomata ditta VIBI di Torino e la ditta di ceramiche Savio di Castellamonte. Nel 1974 entra nel mondo della scuola per dedicarsi all'insegnamento dell'Educazione Artistica. Nel 1976 la sua prima mostra. Nel 1998 è tra i soci fondatori dell' Associazione Artisti della Ceramica in Castellamonte e suo primo presidente.

Oltre alle sue personali ha partecipato a circa 150 mostre collettive.
E' stato premiato in più occasioni ottenendo numerosi riconoscimenti di pubblico e critica.
Ha collaborato con Ambrogio Pozzi e Pablo Euchaurren. E' stato selezionato per la Biennale di Venezia. Vive e lavora a Castellamonte dedicandosi con immutato entusiasmo alla scultura ceramica.     Alcune sue opere sono visibili nei musei all'aperto di Badalucco (IM ), Castelnuovo Nigra  (TO), Torre Canavese (TO), S. Amand en Puisaye (F), Ecomuseo di Ronco Biellese, Centro ceramico fornace Pagliero di Castellamonte (TO), al M I A O di Torino e a Vendone (IM).

domenica 23 agosto 2015

La Gente che Legge di Luca Prospero

Gente che legge diviene l’ossessione del fotografo, che ruba lo spazio privato di uomini e donne, e lo rende pubblico, libro aperto agli occhi di chi guarda, e a sua volta “legge” la foto. "GENTE CHE LEGGE" di Luca Prospero dal 1 al 16 settembre tutti i giorni ore 9 - 24 - Ingresso libero

GENTE CHE LEGGE” nasce quasi per caso,dallo stupore di scoprire la bellezza di uno scatto che si appropria di un momento privato in uno spazio pubblico, e dalla scoperta che la ricerca di gente che legge passa dal parco dietro casa, fino al caffè di una città americana, attraverso una fermata del bus a Budapest o un giardino parigino.
Gente che legge è entrare in punta di piedi, e senza disturbare, per un secondo solo, in quella magia che si crea tra il libro e il suo lettore, osservare quel suo prodursi a qualsiasi latitudine e a dispetto di ciò che fuori accade, e sorridere a quella vista.
Gente che legge è una metalettura libro-foto, che consente di attraversare un linguaggio, e di entrare in un altro, con la leggerezza che solo chi ama i libri, e quello che essi rappresentano può capire.

La mostra sarà visitabile tutti i giorni dalle 9 alle 24 fino al 16 settembre. Inaugurazione sabato 5 settembre ore 19.

Luca Prospero - Gente che Legge
GELATERIA SPLASH
Roma - dal primo al 16 settembre 2015
Via Eurialo 104 (00181)
www.gelateriasplash.it

sabato 22 agosto 2015

Sottese antinomie

All’interno di un rigorismo formale di stampo astratto-geometrico le pitto-sculture in mostra si caratterizzano per la combinazione dell'incisa materia del legno con superfici lucido-smaltate.

Renato De Marco - Sottese antinomie
FELICE ARTE - SALA GUIDO ROSSI
Valvasone (PN) - dal 22 agosto al 13 settembre 2015
Via Trieste 2 (33098)

martedì 18 agosto 2015

Le madri di Jorio Vivarelli

Il Museo Ugo Guidi e la Fondazione Jorio Vivarelli di Pistoia hanno sviluppato attraverso un rapporto di collaborazione due eventi espositivi con un reciproco scambio di opere dei due maestri del ‘900 in Toscana, Ugo Guidi e Jorio Vivarelli, ai quali le istituzioni fanno riferimento. 

Dopo al mostra di sculture e disegni di Ugo Guidi alla Fondazione Vivarelli di Pistoia del giugno-luglio scorso, il Museo Ugo Guidi ospita la mostra “Le madri di Jorio Vivarelli” presentata dalla Fondazione Vivarelli di Pistoia.

La mostra delle sculture e disegni del maestro Jorio Vivarelli realizzata nel “Museo Ugo Guidi” – MUG - di Forte dei Marmi, via Civitali 33 e al Logos Hotel – Via Mazzini 153 Forte dei Marmi - sarà inaugurata martedì 18 agosto 2015 alle ore 18 al Museo alla presenza dei dirigenti delle due istituzioni e della curatrice ad ingresso libero.

L’esposizione sarà visitabile successivamente fino al 2 settembre 2015 al Museo Ugo Guidi tutti i giorni con orario 18 – 20 o su appuntamento al 348020538 o museougoguidi@gmail.com, lunedì chiuso . 
Al Logos tutto i giorni 10 -23. 
Il MUG è sponsorizzato da Maria Rosaria Lenzi Private Banker di Banca Fideuram.

domenica 16 agosto 2015

La Tomba 232 finalmente in esposizione

Al Museo Archeologico della Valle del Sarno a Palazzo Capua di Sarno (Salerno), fino al 13 settembre prossimo, può essere visirtato l'allestimento (mai esposto fino ad ora) della tomba maschile denominata 232 ritrovata a San Marzano sul Sarno nel 1976.

La sepoltura, che si fa risalire al cosiddetto periodo preellenico intorno alla metà del IX sec. a.C, costituisce per la Valle del Sarno e per l’Italia Meridionale un unicum per il ritrovamento di un carrello miniaturistico in bronzo che trova confronto solo con un esemplare proveniente da Bisenzio, datato alla metà dell’VIII sec. a.C. ed esposto a Roma nel Museo di Villa Giulia.

La Tomba 232 si presenta con il tipico corredo dell’epoca, costituito da materiale ceramico e da oggetti in bronzo. Il carrello è stato sottoposto a restauro, da parte della Soprintendenza di Salerno, in occasione della mostra 'Vetulonia, Pontecagnano e Capua - vite parallele di tre città etrusche' presentata a Vetulonia nel 2013.

Il carrello, quasi sicuramente di carattere votivo, è costituito da un telaio di forma quadrangolare con elementi verticali ad arco che formavano una specie di intelaiatura atta a reggere sicuramente un contenitore, come nel caso dell’esemplare di Bisenzio sormontato da un brucia-profumo.

da adnkronos

sabato 15 agosto 2015

Le Frammentazioni speculari di Paolo Avanzi

Esposizione di un campione significativo di opere di Paolo Avanzi, realizzate dal 2006 al 2015, orientate alla trasfigurazione della forma secondo modalità speculari.

"La figurazione di Paolo Avanzi è basata sulla scomposizione dell’immagine in una serie di tasselli, così che la figura risulta percepita attraverso un gioco di specchi. Una trasformazione cioè della forma nella sua essenza figurativa, attraverso lo specchio come strumento di frammentazione e deformazione dell’immagine.

Ne scaturiscono brandelli di immagini riflesse, come se sulla tela si depositassero le tessere di un mosaico fatto da tanti frammenti di vetro. 
Le singole tessere rimandano poi ad una calibratura delle sfumature cromatiche della materia (olio o acrilico) sulla tela per rendere in modo intellegibile, agli occhi dell’osservatore, la progressiva deformazione della figura. 

Le opere esposte in questa personale riassumono il percorso evolutivo dell’artista dal 2006 ad oggi. 

I soggetti ritratti prendono linfa dalla realtà contemporanea. Ritratti di uomini e donne anonimi, che, sotto le mani dell’artista, riacquistano una identità tutta particolare, quella negata dalla edulcorata e massificante società consumistico-tecnologica. Un’operazione che fa riaffiorare vecchi fantasmi, laddove spesso troviamo sguardi o espressioni solo apparentemente rassicuranti. 

Il risultato è una congerie di tessere di un mosaico irrisolto, quale potrebbe essere quello di uno specchio infranto, e tuttavia tale da restituire una prospettiva coerente dell’uomo d’oggi. La coerenza nell’incapacità di percepirsi come soggetto unitario, sotto l’incalzare di lusinghe dettate da troppe ambizioni pericolose.(..)" - Franca Doriguzzi  

Paolo Avanzi - Frammentazioni speculari 2006 – 2015
SPAZIO INTELVI 11
Dizzasco (CO) - dal 17 al 22 agosto 2015
Via Valle Intelvi 11 (22020)
Loc. Muronico
+39 3401066977
spaziointelvi11@yahoo.com
www.spaziointelvi11.com

giovedì 13 agosto 2015

Le Riflessioni di Pina Della Rossa presso Il Torchio

Si inaugura sabato 15 agosto la mostra Riflessioni di Pina Della Rossa presso Il Torchio, app. Sabbioneta Castello di Postignano Sellano – Perugia . La mostra si potrà visitare fino al 5 settembre 2015. 

L’evento fa parte della manifestazione "Un Castello all'Orizzonte 2015". Questo borgo medievale, grazie ad un lungo restauro voluto dai due proprietari gli architetti napoletani, Gennaro Matacena e Matteo Scaramella, è ritornato a vivere. Oltre alle proposte culturali offre la possibilità di trascorrere una vacanza relax accompagnata dalla visione di bellezze artistiche, paesaggistiche e da una eccellente cucina che propone piatti tradizionali e di qualità. 

La manifestazione "UN CASTELLO ALL'ORIZZONTE 2015" propone conferenze, dibattiti, incontri con scrittori, laboratori,concerti di musica di vario genere, teatro, mostre di pittura e fotografia, con la partecipazione di artisti di fama internazionale. Per il restauro del borgo e il successo che il documentario "Un'architettura spontanea dall'abbandono al recupero" hanno ottenuto, al Festival International des Films d'Art di Montreal, l'attestato dal Club Unesco d'Europa. 

Scrive Mario FrancoLe fotografie di Pina Della Rossa: immagini di dettagli, appunto, immagini pittoriche, metaforiche, sintetiche, scattate in solitudine, guardandosi intorno con occhio ispirato e partecipe. Immagini nelle quali, a dispetto della laconicità (pittorica o analitica, è tutto da scoprire), si ricrea, come a teatro, una messa in scena dove gioco e disagio, turbamento e magia, irretiscono lo spettatore. Rami fitti e scarni, dove raramente spunta un fiore, fantasmi giornalieri del panorama periferico: una realtà che si rivela un incubo, un paesaggio lucido e angoscioso. Pittura e fotografia: dialogo intenso tra due mezzi di rappresentazione, mettendo così in relazione linguaggi diversi all’interno della stessa immagine.Mentre Marco Di Mauro aggiunge: “ L’artista napoletana si orienta verso la dimensione della pittura senza quelle distorsioni o artifici elaborativi che insidiano l’oggettività dell’immagine, ma attraverso la rugosità delle superfici cosparse di filamenti vegetali appena rilevati, che visivamente richiamano le spatolate di colore. L’artista, in sostanza, conferisce alla fotografia un effetto rilievo di matrice pittorica, che rende visibile e concreto il suo percorso di formazione: da una creazione mentale, intrisa di valori emotivi, alla sua traduzione fotografica, ove le componenti emotive sono sublimate da un marcato pittoricismo che aiuta la fantasia a svincolarsi dalla fisicità del realismo fotografico. L’immagine, dunque, si emancipa dalla scientificità dell’applicazione fotografica per accogliere stimoli di natura extra-sensoriale.”   


Pina Della Rossa è docente di Disegno e Storia dell'Arte, fotografa e pittrice, vive e lavora a Napoli . Laureata all'Accademia di Belle Arti di Napoli, è stata allieva  di Mimmo Jodice e di Carlo Alfano. Il suo  linguaggio specifico è quello di lavorare con le immagini proponendo la fotografia come strumento di riflessione e di analisi. La sua ricerca fotografica, iniziata negli anni ottanta, vuole essere un ideale ritorno alla pittura. Fondamentale, dunque, è il dialogo intenso tra pittura e fotografia, due elementi inscindibili, che si manifesta attraverso una relazione di linguaggi diversi all'interno della stessa immagine. In tal senso si concentra  sull'aspetto compositivo, sullo studio del colore e della luce, sui contrasti tonali, sui giochi di piani, e sull'intensità dei particolari. Al fine  di superare la superficie fisica del quadro, di andare oltre la foto, per includervi la dimensione spazio-temporale. Il suo esordio risale al 1985 con la mostra fotografica (Sicof di Milano), dove fu presentata da Mimmo Iodice. Ha esposto in numerose mostre nazionali e internazionali, le sue opere sono presenti presso Enti pubblici e privati, in musei ed in archivi di arte contemporanea, di diverse città italiane e all'estero.  


Per approfondimenti: http://www.adrart.it/artisti/pinadellarossa/    Castello di Postignano  Sellano (PG) -Umbria informations / events +39 0743 788911- +39 0743 788911 info@castellodipostignano.it www.castellodipostignano.it

martedì 11 agosto 2015

Da una collezione. Viaggio nell'arte contemporanea sannita

Giovedì 13 Agosto, alle ore 18,30,  presso il Museo Civico Castelmagno di San Bartolomeo in Galdo (BN), alla Via Leonardo Bianchi,  sarà inaugurata la mostra “Da una collezione. Viaggio nell'arte contemporanea sannita” curata da Antonio Petrilli.

Saranno esposte oltre 80 opere di  20 selezionati artisti di  rilievo nazionale ed internazionale : 

ARCANGELO - POMPEO BOCCHINI - MARIO CIARAMELLA - ANTONIO DEL DONNO - CRESCENZO DEL VECCHIO BERLINGIERI - ENZO ESPOSITO - PIETRO FINELLI - POMPEO FORGIONE - GIOVENALE - LEOPAPP - GENNARO MARRA - ANTONIO   MASTRONUNZIO - ITALO MUSTONE - ARTURO PAGANO - MIMMO PALADINO -    PERINO&VELE - LUCIO PERONE  -  PEPPE PERONE  - ANDREA PETRONE -  PASQUALE ROSIELLO.

la scelta è stata  effettuata dal  curatore della mostra, le opere appartengono  alla sua collezione privata.

Scrive  Petrilli: “ In questa mostra presento alcune opere di artisti che ho conosciuto personalmente e con i quali ho condiviso per molto tempo gioie, illusioni, delusioni, in attesa di un successo che, in varia misura, ciascuno di essi ha infine ottenuto.

Sono consapevole del fatto che la mia scelta è sicuramente parziale e incompleta perché non esaurisce il panorama degli artisti sanniti, alcuni dei quali hanno lavorato e avuto successo vivendo altrove e sono stati da me conosciuti in maniera superficiale, poiché li ho incontrati solo in qualche occasione particolare.

Debbo, inoltre, aggiungere che le opere che presento appartengono alla mia collezione e, pertanto, rappresentano per alcuni artisti il meglio della loro produzione, mentre per altri solo una parte marginale di essa, non avendo avuto la possibilità di entrare in possesso di opere più significative. Spero, comunque, che i lavori esposti in questa rassegna aiutino i visitatori ad avvicinarsi ai sanniti ( di nascita o di adozione) che operano ( o hanno operato), nel campo dell’arte contemporanea”.

All’inaugurazione saranno presenti il Vice Sindaco del Comune di San Bartolomeo in Galdo,  l’Avv. Lina Fiorilli,  il prof. Antonio Petrilli,  Presidente dell’associazione culturale Proposta di Benevento e alcuni degli artisti autori delle opere esposte, tra i quali Italo Mustone e  Leopapp.

Si ricorda, inoltre, che giovedì 20 agosto, sempre alle ore 18,30, negli stessi locali del Museo sarà organizzata una importante  serata dedicata all'arte contemporanea con proiezioni di video d'arte e commenti a cura  dei critici Enzo Battarra e Piernicola Maria Di Iorio.

L’importante  evento artistico è  inserito nel tabellone  della stagione estiva degli eventi patrocinati dal comune  di San Bartolomeo in Galdo e dall’Associazione Culturale Proposta di Benevento.

L’allestimento,  sarà visitabile  sino al  26 agosto  2015.

domenica 9 agosto 2015

Prima Edizione del Premio Fondazione Casa America 2015

La Fondazione Casa America e la Fondazione De Ferrari, con il patrocinio di Regione Liguria, Comune di Genova, Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova e Corso di Perfezionamento e
Aggiornamento Professionale in Fotografia del Dipartimento DSA della Scuola Politecnica dell’Università di Genova, indicono la Prima Edizione del Premio Fondazione Casa America 2015.



Il Concorso chiede all’artista come egli veda o immagini l’America latina ed è suddiviso in due sezioni

Pittura: ciascun artista partecipa con una opera di dimensioni max 100 x 100 cm
Fotografia: ciascun artista partecipa con 2 (due) opere (dittico). Dimensioni max 40 x 60 cm

I vincitori delle sezioni Pittura e Fotografia (*) saranno premiati con una mostra personale
Verrà contemporaneamente organizzata una mostra collettiva con le opere degli artisti segnalati
Le due mostre personali e la mostra collettiva si svolgeranno dal 28 novembre al 14 dicembre 2015 negli spazi del Galata Museo del Mare (Mu.MA. - Istituzione Musei del Mare e delle Migrazioni) denominati Passeggiata delle Rampe e sito nell'area turistico-culturale del Porto Antico a Genova

(*) Nel caso in cui il concorso raggiunga un significativo numero di iscritti alla sezione Fotografia al vincitore della suddetta sezione andrà in premio l'iscrizione gratuita ad un Corso Tematico a sua scelta tra quelli del Corso di Perfezionamento e Aggiornamento Professionale in Fotografia del prof. Giancarlo Pinto dell’Università di Genova.
Verrà pubblicato un catalogo cartaceo con foto a colori delle opere realizzate dagli artisti selezionati, dagli artisti segnalati e dai due vincitori.
Le opere, regolarmente iscritte, saranno valutate nelle categorie: opere selezionate, segnalate e vincitrici da una Giuria, composta da rappresentanti del mondo dell’arte riconosciuti a livello nazionale (Silvia Ambrosi, Luciano Caprile, Leo Lecci, Giancarlo Pinto, Raimondo Sirotti) e dagli Organizzatori (Carlotta Gualco e Gianfranco De Ferrari).

Modulo di Iscrizione e Regolamento del Concorso su richiesta e disponibili sul sito della Fondazione Casa America

Le iscrizioni sono aperte sino al 31 agosto 2015

Concorso di Pittura e di Fotografia
Premio FONDAZIONE CASA AMERICA 2015
La mia America latina

Fondazione Casa America
Via dei Giustiniani, 12/4 - 16123 Genova
Tel. 010 2518368 - Fax 010 2542183
premio2015@casamerica.it - www.casamerica.it

venerdì 7 agosto 2015

Urban Art Renaissance (#Uar)

Nell’ambito del calendario di ExpoinCittà e in collaborazione con il comune di Milano,  a breve si aprirà una interessante mostra di Street art: "Urban Art Renaissance (#Uar)", un progetto che mira a rimettere l’uomo al centro e che intende far riflettere su un aspetto fondamentale del nostro tempo, ovvero la necessità di un nuovo Rinascimento.

La mostra verrà inaugurata il 12 agosto - per poter essere visitata fino al 23 settembre - presso la Fabbrica del Vapore, centro culturale della promozione e della creatività giovanile, nello spazio ex-locale Cisterne, un spazio su due piani, recente recupero industriale caratterizzato da ampie vetrate e da una balconata interna. L’esposizione, con un allestimento suggestivo e di grande impatto, vuole offrire un codice per poter identificare l’idioma insito nell’Urban Art, soffermandosi sul comune denominatore tra artisti che provengono da vari luoghi del mondo e hanno scelto forme d’espressione tra le più varie.

Di seguito gli street artist coinvolti: Hopnn, Laurina Paperina, Millo, 2501, Etnik, No Curves, Pixel Pancho (Italia), C215 (Francia), D*Face (Gran Bretagna), Reka (Germania – Australia), Rone (Australia), The London Police (Olanda).

lunedì 3 agosto 2015

Splashed e Luscious

Si inaugura Venerdì 7 Agosto alle ore 18:00, presso lo spazio EOTW Gallery, la personale di Chelsea Owens,  "Splashed & Luscious".

Dopo le due esposizioni che hanno riscosso grande successo e ritorno di pubblico, EOTW propone un'artista che riprende nelle sue tele a olio, alcune su pellicole mylar, la poetica e la ricerca di un ritrattismo realista americano, carico di interiorità.

In questa esposizione troveremo una delle tante espressioni attraverso cui la pittura dai colori vibranti si esprime sulle tele dell'autrice: il figurativo si ripresenta in ambientazioni estive, una piscina, fatto di soggetti giovanili in un'armonia estetica coinvolgente, citando anche certa filmografia statunitense. 

Il percorso di Chelsea ci porta ad apprezzare l'analisi intima dei soggetti, qui in una versione allegra di convialita' e di totale riposo, evidenziando suggestivi accenni delle anatomie fisiche. 

I ritratti sono letture e alfabeti interpretativi di una riflessione che l'autrice fa su se stessa: una poesia di umanità definita con tratto delicato e leggero. 

La mostra è a cura di Emotions of the World, con la collaboraizone del giornalista e critico d' arte Alessandro Rizzo.

Chelsea Owens - Splashed & Luscious
EMOTIONS OF THE WORLD GALLERY
Lodi - dal 7 al 19 agosto 2015
Via Tito Fanfulla 3 (26900)
+39 3397792184
emotionsoftheworld@live.com
www.emotionsofhteworld.com

domenica 2 agosto 2015

#4elements1palace: Acqua, Fuoco, Aria, Terra e Palazzo Pretorio di Certaldo Alto

Il prestigioso Palazzo Pretorio di Certaldo Alto ospita per tutto il 2015 un importante ciclo di mostre unite da un unico argomento: i quattro elementi fondamentali, Acqua, Fuoco, Aria, Terra. Quattro mostre personali unite sotto il nome #4elements1palace.

Sono stati invitati ad esporre, inalterando le proprie peculiarità iconografiche, 4 maestri della nostra epoca che, attraverso la loro arte, hanno trasferito nelle sale della prestigiosa sede l’intera loro poetica, analizzando in maniera artistica i quattro elementi.

Da un’idea dell’assessore alla Cultura Francesca Pinochi, sviluppata dai curatori delle mostre Filippo Lotti e Roberto Milani della Casa d'Arte San Lorenzo, ogni singola esposizione potrà essere considerata a tutti gli effetti, un evento nell’evento. Una tematica pensata anche in linea con i temi di EXPO 2015, che ha ottenuto il patrocinio della Regione Toscana, il marchio regionale “La Toscana verso EXPO 2015” e addirittura il patrocinio di “EXPO 2015” Milano.

La selezione degli artisti, tutti di caratura internazionale, è stata effettuata considerando l’efficacia interpretativa dei singoli formando alla fine un unicum di rara importanza.

Hanno indagato per noi:
Roberto Braida, spezzino di nascita, celebra i quarant’anni di attività, dopo aver maturato esperienze artistiche negli Stati Uniti interpreta il primo elemento: l’Acqua. Attraverso la declinazione poetica del mare, traduce metaforicamente la vita quotidiana del singolo essere umano in immagini dalla forte componente emotiva. Raffinato colorista, eccellente pittore, si esprime con un gesto di struttura neo romantica votata alla dimensione surrealista.
Il “compito” di lavorare sul Fuoco è dato a Marcello Scarselli, artista pisano di peso e caratura unica nella ricerca della forma/non forma. La sua produzione è interamente risolta nella ricerca di un elemento archetipo forgiato e levigato, come se fosse la fucina di un fabbro che con sapiente maestria e la consapevolezza che ogni forma è già esistente in natura riesce a coinvolgere colui che guarda. Un insieme di masse equilibrate dal vuoto. Il suo estro creativo è come un vulcano in eruzione, pronto a distribuire la propria lava incandescente sullo sguardo dello spettatore.

L’Aria, per la sua impalpabilità, è affidata alla fotografia attraverso la visione dell’obbiettivo del fotografo spagnolo Antonio Porcar Cano che trasporta nelle immagini un concetto di vibrazioni, in questo caso musicali, portate dal vento, manifestazione terrena dell’aria, indagando e risolvendo il tutto con una sorta di reportage nell’ambiente della musica Jazz.

La Terra. Impossibile parlare di terra senza prendere in considerazione le mutazioni recate ad essa dal fare dell’uomo. Karina Chechik, artista argentina di origine russa che vive fra gli Stati Uniti e l’Europa, figlia della nostra epoca produce un’arte di contaminazione, dove la pittura si fonde con la fotografia, l’immagine con la materia. Indaga prevalentemente quelli che ama definire i “luoghi dell’anima”, posti dove l’uomo attraverso una sorta di meditazione con se stesso ritrova la propria spiritualità. È qui che i suoi lavori si colmano di immagini tratte da ambienti indistintamente chiusi o aperti: foreste, città, luoghi di culto, musei sono per lei gli spazi dello spirito.

#4elements1palace
Acqua, Fuoco, Aria, Terra
Palazzo Pretorio – Certaldo (Fi)
febbraio 2015 – gennaio 2016
A cura di Filippo Lotti e Roberto Milani
con il coordinamento di Francesca Pinochi
e la collaborazione di Casa d’Arte San Lorenzo

AQUA – Alle sorgenti della memoria” Roberto Braida
14 febbraio – 12 aprile 2015, mostra di pittura

IGNIS – Il mio gesto” Marcello Scarselli
26 aprile – 14 giugno 2015, mostra di pittura e scultura

AERIS - Phocuzz” Antonio Porcar Cano
4 agosto – 6 settembre 2015, mostra fotografica

TERRA – Geografia di viaggio” Karina Chechik
10 ottobre 2015 – 10 gennaio 2016, mostra di pittura

Info:
www.comune.certaldo.fi.it
musei@comune.certaldo.fi.it
www.arte-sanlorenzo.it
galleria@arte-sanlorenzo.it